Recensioni di aturiel

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Recensione alla storia Odore di blu - 29/07/16, ore 00:55
Capitolo 1: Odore di blu
Recensione ricevuta per il contest "Seconda edizione - Per ricordare i bei momenti"
Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile: 10/10
Dal punto di vista della grammatica e della punteggiatura devo dire che hai fatto un lavoro davvero ottimo, poiché non ho trovato alcun tipo di errore o imprecisione e, soprattutto, mi trovo d'accordo con te con ogni singolo segno di interpunzione, cosa più unica che rara, e solo per questo ti darei un punteggio massimo a priori, ma devo guardare anche gli altri parametri della voce che sto analizzando e... ops, sì, hai punteggio massimo ugualmente. Ma il motivo non è perché io mi sono innamorata solo della tua punteggiatura, ma perché mi sono innamorata anche del tuo stile: infatti non scrivi con un lessico troppo alto che, probabilmente stonerebbe davvero molto in una storia di questo tipo, ma allo stesso tempo ci sono dei momenti in cui il tuo stile si eleva tantissimo – senza però diventare aulico – e questi momenti sono per lo più quelli dedicati a ciò che Percy “sogna” durante il suo coma o i ricordi di Nico. Ecco, direi che il tuo modo di scrivere è il perfetto miscuglio fra dialoghi scorrevoli adatti a degli adolescenti e descrizioni molto suggestive. Inoltre ho letto le 22 pagine nel giro di dieci minuti e senza riuscire a distrarmi nemmeno per due secondi, tanto il vortice della tua storia mi ha colpita... quindi sì, hai il punteggio massimo!
Originalità: 9/10
Questa storia, devo dire, mi ha davvero colpita, tanto che l'avrei facilmente spostata nella prima categoria del contest se solo ne avessi la possibilità. Innanzi tutto, come dico sempre, una storia originale per me non deve esserlo solo dal punto di vista della trama, ma anche da quello della struttura, del modo stesso in cui si porta avanti l'idea iniziale, e questo è uno di quei casi in cui questo mio pensiero a riguardo mi fa ritenere la tua fic originale. Infatti, se si provasse a riassumere la storia in pochi punti salienti, probabilmente il lettore avrebbe l'impressione di trovarsi davanti a qualcosa di davvero banale o, comunque, di già visto: la storia di Biancaneve si intreccia con quella affrontata in mille salse nel fandom, ovvero della relazione fra Nico e Percy e la conclusione è quanto mai prevedibile. Eppure, nonostante ciò, io ritengo che la tua fic sia davvero originale: hai portato avanti tre racconti separati, che inizialmente non hanno niente a che fare l'uno con l'altro ma che, a mano a mano che si legge quello “principale” – tra virgolette perché in realtà tutti e tre sono molto importanti ai fini della trama – si incomincia a capire cosa c'entrano l'uno con l'altro e, alla fine, si mescolano inesorabilmente, diventano l'uno la continuazione dell'altro. È proprio questa, a mio parere, la particolarità della tua storia: hai avuto la capacità di prendere un'idea forse non fra le più originali (insomma, la storia di Biancaneve in fondo la conosciamo e chi frequenta un minimo il fandom di Percy Jackson sa quanto Nico sia affezionato a Percy, conosce bene tutti i sentimenti che lo hanno scosso fin dal loro primo incontro, e non solo dalla bocca di fanwriters dalla spiccata fantasia, ma anche proprio dal canon che Riordan ha creato) in qualcos’altro: la storia di sinistra è forse la meno originale, con una trama abbastanza regolare e semplice, ma con questa seconda persona incalzante che le dà tutta una sfumatura diversa, la parte centrale che è ambientatp nel presente di Nico che ricorda tutto quello che è narrato nella parte a sinistra e, infine, il racconto di destra, con le sue atmosfere oniriche che ci mostra invece ciò che succede a Percy durante il suo coma. Forse la conclusione era prevedibile, dicevo, eppure il fatto di aver messo in bocca la risoluzione a Will – un personaggio che in una Percico potrebbe sembrare quasi “scomodo” – ha reso il tutto un po' meno banale. Certo, il punteggio non sarà massimo, ma comunque ritengo che la struttura della storia e il modo in cui l'hai trattata siano tali che comunque merita un punteggio molto alto!
Rispetto dell'IC: 11/15
Dunque, premetto che io con gli IC dei personaggi di Percy Jackson non sono solo pignola, di più. Il motivo è che sono davvero molto affezionata alla saga e, se da un certo punto di vista è una cosa positiva perché sono più attenta ai dettagli, agli eventuali riferimenti all'opera originale e anche più propensa ad avere un gradimento personale alto, può essere anche un rischio, nel senso che avendo letto moltissime storie sul fandom ho dei “parametri di gradimento” leggermente più alti rispetto a quelli di una storia scritta, per esempio, sul fandom di Harry Potter. Inoltre quando si parla di Nicoxchiunque divento ancora più pignola, un po' perché Nico è il mio personaggio preferito, un po' perché in passato ho trovato delle storie in cui lui o la sua relazione con gli altri personaggi erano così stravolte che ora ogni volta che leggo qualcosa sul piccolo Di Angelo mi viene male e sono prontissima a trovare ogni estremizzazione et similia nella fic. Dopo questa premessa lunghissima, devo dire che tu hai fatto un lavoro davvero ottimo con i personaggi e che di certo non ci sono errori grossolani né OOC, eppure ho trovato qualche cosa che non mi ha convinta del tutto... ma andiamo con ordine. Partendo dai personaggi secondari, Annabeth è semplicemente fantastica: cerca di essere razionale in ogni situazione senza però apparire fredda o calcolatrice, quando si sente opprimere dai sensi di colpa reagisce prima non volendosi staccare dal capezzale di Percy e poi cercando disperatamente una soluzione, in questo caso chiedere a Nico di fare qualcosa, sperando nei sentimenti del più piccolo e quindi mettendo da parte il suo orgoglio e la sua gelosia per salvare Percy. Tutto questo è davvero perfetto, però forse avrei preferito capire perché Annabeth afferma di non amare più Percy. Insomma, è una cosa che avviene così, improvvisamente... certo, è vero che è passato del tempo dalla sconfitta di Gea, ma lasciando tutto come sottinteso come hai fatto tu forse appare un po' troppo come un qualcosa di provvidenziale per far realizzare la relazione fra i due protagonisti. Nonostante ciò, questa considerazione non l'ho inclusa nel conteggio dei punti di questa voce poiché si tratta solo di un'opinione puramente personale, di un qualcosa che avrei voluto vedere ma che invece non c'è stato. Un altro personaggio a cui tengo particolarmente è invece Will, che tu hai trattato davvero molto bene: si preoccupa per Nico, è per lui un piccolo angelo custode, si lascia dominare dai sentimenti ma non perde mai il suo orgoglio e quindi lascia Nico perché capisce cosa lui provi per Percy e, anche se questo provoca in lui ancora tristezza perché prova ancora qualcosa di molto forte per il figlio di Ade, allo stesso tempo continua a volere per lui solo ciò che può renderlo felice e quindi lo aiuta quando è necessario, gli apre gli occhi e fa la sua “diagnosi”. Allo stesso tempo però lui è l'unico personaggio che fa un'affermazione che, in un certo senso, forma un'incongruenza di trama. Infatti all'inizio della fic è lui che fa partire il confronto fra Percy e Nico dicendo “siete una bella coppia” o qualcosa del genere, ma poi dopo tu dici che loro sono rimasti molto amici, lasciando intendere che Will conoscesse la situazione sentimentale di Nico, e soprattutto mi pare davvero poco probabile che non conoscesse la relazione di Percy con Annabeth! Per questo dico che secondo me ti sei fatta un po' sfuggire i fili della trama nella prima parte della storia. Ora, tu probabilmente ti chiederai: perché allora me lo stai dicendo nell'IC se si tratta di un'incongruenza di trama? Beh, perché ho ipotizzato che invece non si trattasse di un'incongruenza di trama ma che Will, per far scattare appunto il confronto fra i due, abbia volontariamente detto quella cosa. Eppure, se così fosse, dubito che Will sarebbe IC: infatti è vero che si preoccupa per Nico e vorrebbe che lui trovasse la felicità con la persona di cui ha capito che è innamorato, eppure in quel modo rischierebbe anche di rovinare il rapporto, già abbastanza instabile, che si era creato fra Nico e Percy dopo che il primo gli aveva confessato i suoi sentimenti... e credo che Will non lo farebbe mai.
Per quanto riguarda i personaggi principali, invece, li trovo entrambi davvero ben caratterizzati e mi è sembrato che moltissime affermazioni di Percy sarebbero state in linea con il suo personaggio nella saga non solo perché IC, ma anche perché vere. Mi riferisco, ad esempio, di quando dice che Nico non gli ha in realtà mai dato la possibilità di replicare dopo la sua confessione, come se avesse dato già per scontato una sua risposta e, anche se nel canon in effetti la risposta lo sarebbe stata, logicamente la possibilità invece di una risposta positiva esisteva. Una piccola parentesi la dedicherei a Eros/Cupido: mi è piaciuto molto l'espediente di usare lui per far ragionare Percy, ma allo stesso tempo... non so, non mi ha convinta l'affermazione finale, ovvero quella in cui dice di avere il cuore tenero. Cupido, il cuore tenero? Era in realtà stato molto crudele con Nico, per nulla gentile, anzi, Cupido stesso dice che è un dio mai giusto (come l'amore, d'altronde). Ecco, forse questa è forse l'unica cosa che non mi ha convinto per nulla a livello di IC. Per il resto direi che sei stata davvero brava, in particolare con i due personaggi principali!
Ambientazione: 5/5
Per quanto riguarda l'ambientazione, dovrei fare tre discorsi separati per i tre “filoni” della storia: infatti la prima, quella a sinistra, non ha delle grandi descrizioni e, a dirla tutta, penso che nemmeno fosse il tuo principale obbiettivo quello di fornirci un'ambientazione precisa al dettaglio; il filone centrale, invece, ha invece delle descrizioni davvero bellissime, quasi tutte che riguardano la natura e, in particolare, il mare (e devo dire che almeno in questa voce è la parte che più mi ha colpita), mentre la terza parte ha sì delle descrizioni, ma sono molto minimali, cosa che ti permette inoltre di creare uno spazio onirico e fuori dalla realtà, indefinito e indistinto eppure dalle caratteristiche ben precise. Direi che hai giocato davvero bene con l'ambientazione, per questo motivo ho deciso di darti il punteggio pieno... complimenti davvero!
Rispetto categoria: 10/10
Dunque, la tua categoria ti chiedeva di scegliere o un AU! Fra quelli proposti, o di usare l'avvertimento Future!fic o di scegliere una delle mie OTP e tu hai scelto proprio quest'ultima possibilità, utilizzando la Percico/Pernico. In questo caso, quindi, analizzerò il modo in cui hai sviluppato la relazione fra i due.
Dunque, una cosa davvero interessante di questa storia è che presuppone tutto ciò che è accaduto fra loro in entrambe le saghe e questo ti ha permesso di creare una sorta di tensione emozionale fra i due. Se nel canon, infatti, il lettore poteva percepire questa tensione esclusivamente quando si trovava nel punto di vista di Nico mentre era in compagnia di Percy, ora c'è anche da parte di Percy perché finalmente è venuto a conoscenza dei sentimenti di Nico (anche se non del tutto... ma questa è un'altra faccenda), per cui quando Percy spunta per allenarsi, il lettore già sente questa tensione, che diventa improvvisamente soffocante quando Will fa la sua uscita “tattica”. Da qui parte a costruirsi la vera relazione fra i due durante la tua fic: Percy che cerca di far capire all'altro ciò che prova, Nico che non riesce più a negare a se stesso il fatto che, in fin dei conti, non è affatto vero che ormai la sua cotta per Percy sia finita. C'è quindi il loro primo vero dialogo sincero, non solo nella tua storia ma credo, in un certo senso, durante tutta la saga: come dice Percy, infatti, Nico non ha mai davvero parlato con lui, si è sempre tenuto dentro tutto e, anche quando finalmente diceva qualcosa, lo faceva in modo così impulsivo che non lascia tempo agli altri di ribattere. Purtroppo questo scambio di battute si blocca troppo presto e il discorso rimane inconcluso. A questo punto in realtà lo sviluppo della relazione fra Nico e Percy si “prende una pausa”, nel senso che è più il solo Nico che riflette su Percy, mentre Percy anche durante il coma non si lascia prendere da chissà quali riflessioni... eppure entrambi arrivano alla stessa conclusione, anche se per strade diverse. Will e Annabeth aprono gli occhi a Nico, che decide di lasciare da parte il suo orgoglio, la sua rabbia, la sua timidezza per provare a tutti i costi a salvare il ragazzo che, ormai l'ha capito, ama, mentre dall'altra Percy si rende conto di una serie di sentimenti che prova nei confronti dell'altro, ma senza particolari ragionamenti, solo come se fossero sempre stati di fronte a lui e, tutto un tratto, si fosse reso conto esistessero. Questa soluzione mi è molto piaciuta, soprattutto perché asseconda la mia idea per cui una relazione non è che la somma di due entità distinte che hanno vita propria ma che, per vari motivi, si vanno a scontrare. La parte che più mi ha convinta, però, oltre alla confessione definitiva di Nico a un Percy ancora in coma e al suo bacio, è stato il momento del risveglio di Percy, quelle quattro brevi frasi che hai scritto, il loro no iniziale. Ecco, in quella parte trovo che sia racchiusa tutta la relazione della Pernico, che entrambi i personaggi siano tremendamente IC e che, soprattutto, tu abbia raggiunto il culmine di una storia ben scritta che, però, lì diventa improvvisamente bellissima e piena di significato. Insomma, dopo tutto questo sproloquio, direi che il punteggio massimo è ben giustificato!
Trama: 10/10
Dunque, la trama è molto ben costruita: parte dallo spirito della saga di Percy Jackson, ovvero quella di mescolare il genere young-adult con la mitologia, solo che nel tuo caso non c'è la mitologia greca (o, almeno, non solo quella), bensì la fiaba di Biancaneve. In realtà, però, nemmeno questa è il fulcro della trama, perché il vero centro è la relazione fra Nico e Percy: all'inizio c'è il loro lungo e sentito dialogo, bruscamente interrotto da Jason e dall'annuncio di una nuova missione per il semidio e, soprattutto, dal coma del ragazzo. È a questo punto che la storia narrata a destra si mette, diciamo, in pari con quella a sinistra e finalmente il lettore capisce il senso di ciò che stavi narrando in realtà dall'inizio. In realtà tutto è sorretto dal racconto centrale, il presente della storia, che però stranamente ha un'importanza quasi secondaria fino alla fine, quando i due racconti agli estremi si fondono... e allora è ovvio che il racconto diventi solo uno, come se finalmente le due linee temporali che si distaccavano da quella principale smettessero di esistere. È davvero interessante tutto questo, soprattutto perché sei comunque riuscita a mantenere coerenza con la trama e riesci, soprattutto, a non lasciare mai il lettore del tutto spaesato. Certo, forse c'è bisogno di una seconda lettura per coglierne tutte le sfumature, ma il senso della storia lo si coglie lo stesso, e questo è sicuramente un enorme pregio in una storia così complessa almeno dal punto di vista delle linee temporali e dei punti di vista. Certo, c'era quella cosa di Will che non mi aveva convinta del tutto, ma poiché alla fine ho deciso di sottrarti i punti che lo riguardavano nella voce IC, qui no mi sembra il caso di ritornare sull'argomento e sottrarne altri. Inoltre penso che una storia come questa non meriti altro che un punteggio pieno, e non solo per la trovata delle “tre storie”, ma anche per alcune intuizioni che hai qua e là, come l'impresa – poi in realtà mai iniziata – che Nico avrebbe dovuto compiere per andare da Eros per convincerlo ad aiutare Percy, oppure il fatto di rendere un personaggio teoricamente “scomodo” in una Pernico come Will colui che realmente risolve la faccenda.
Gradimento personale: 10/10
Come penso tu abbia capito, la tua storia mi è piaciuta davvero moltissimo. Io amo particolarmente Nico come personaggio e trovo che sia anche uno dei personaggi più complessi e difficili da rendere in questo fandom, ma tu sei riuscita a parlare di lui in un modo fantastico, con questa seconda persona che mi ha davvero tenuta attaccata allo schermo fino alla fine. Inoltre hai fatto delle descrizioni fantastiche, in particolare nel filone centrale, quello del presente, e hai creato uno spazio onirico suggestivo e intrigante nella terza parte. Inoltre, anche se è davvero strano da dire in una storia Pernico, mi sono letteralmente innamorata del personaggio di Will. Già mi piace da morire nell'opera originale, ma tu qui gli hai dato una profondità interessante per essere solo un personaggio secondario, come ho anche già scritto nella parte dedicata all'IC. E poi come si fa a non adorare un ragazzo d'oro come lui... è semplicemente fantastico, lo adoro.
Ma i due momenti più intensi della storia sono tutti Pernico e, guarda caso, sono anche i miei preferiti: la confessione di Nico a Percy, con il miscuglio delle due storie laterali e il loro bacio, ma, soprattutto, la fine, quando Nico accetta finalmente la vicinanza di Percy e, senza del tutto rinunciare alla sua timidezza e al suo orgoglio, gli chiede in fondo di restare con lui, di non andarsene. Ecco, queste due sono state due scene a dir poco intense e meravigliose, di una dolcezza e, allo stesso tempo, di una malinconia incredibili. Insomma, direi che la tua storia mi è piaciuta moltissimo, quindi ti ringrazio per averla iscritta al mio contest e di avermi dato la possibilità di leggerla e valutarla!
Punti bonus: 1/2
Per quanto riguarda i punti bonus, poiché nella categoria cinque non erano presenti divieti, ho deciso di assegnarli in caso si sia ottenuto il punteggio massimo nel parametro Rispetto categoria e nel Rispetto IC (questo perché si parla o di OTP o di Future!Fic/AU, quindi la prima è affrontata nell'IC, mentre i secondi nel rispetto categoria). In questo caso hai ottenuto il punteggio massimo solo nel Rispetto categoria, per cui hai uno dei due punti bonus.
TOT: 66/70 + 2
Recensione alla storia Anima Sola - 25/01/16, ore 19:24
Capitolo 1: Anima Sola
Recensione ricevuta per il contest "The Ghost King - Un contest su Nico Di Angelo"

Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile: 4/5 + 2,5/5 → 6.5/10 
IC: 9/10 
Trama: 4/5 
Gestione relazione: 4.5/5 
Gradimento personale: 8.5/10 
Punti bonus: 8/12 
Tot: 40,5/52 


Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile:
Dunque, nel tuo testo non ho trovato molti errori grammaticali, anzi, direi che proprio non ne ho trovato nessuno. In compenso però ne ho trovati molti formali (accenti gravi al posto che acuti, spazi saltati o di troppo e cose così) o di battitura. Certamente questi li tengo in minor conto rispetto agli errori veri e propri, però visto che la quantità non era indifferente, ho deciso di sottrarti lo stesso dei punti. Lo stesso discorso vale per la punteggiatura: non ci sono quasi errori effettivi – ad eccezione di una virgola fra aggettivo e nome e un paio di virgole saltate che invece erano necessarie per dare un senso alla frase –, ma in molti casi secondo me sarebbe stato meglio inserire altri segni d'interpunzione piuttosto che quelli che hai usato tu, come due punti al posto di virgole o punti fermi. Anche in questo caso, ovviamente, non li ho tenuti chissà quanto in considerazione, anche perché si tratta di mero gusto personale, però visto che questa cosa è accaduta più volte durante la lettura ho preferito sottrarti – pochi – punti.
Per quanto riguarda il lessico, direi che invece non ci sono problemi. Il registro è medio-alto, a volte d'inalbera un po' nell'aulico o si abbassa nel basso, ma in linea di massima lo mantieni costante e non ne perdi il controllo. Di errori ce n'è solamente uno, dove usi un'espressione dialettale – suppongo, visto che non l'ho mai sentita e nemmeno mai trovata! – ma niente di terribile. Poi c'è un passaggio che ho trovato particolarmente pesante e che quindi ho provato a riscrivere nella correzione, ma ovviamente non l'ho contato come errore perché era corretto grammaticalmente e sintatticamente.
A mio parere, invece, ci sono più problemi nello stile. In realtà non è che mi dispiaccia, anzi, lo trovo molto nelle mie corde, ma riconosco che ci siano dei punti che, secondo me, andrebbero sistemati. Innanzi tutto usi davvero una valanga di virgole: capisco che allungare molto le frasi usando gli asindeti renda tutto più drammatico visto che rallenta enormemente il ritmo, ma usare questo “stratagemma” sempre rende per prima cosa la storia molto pesante da leggere, e secondo fa perdere un po' intensità ad alcuni passaggi. Ma mi spiego meglio: solitamente in un testo si cerca di non mantenere lo stile sempre uguale – anche se ovviamente la propria impronta personale ci deve sempre essere, per carità! –, ma di mettere in evidenza dei passaggi piuttosto che altri. Se tu invece scrivi tutto con tante virgole, frasi lunghe e complesse, piene di apposizioni e attributi, di ampliamenti e cose simili, allora paradossalmente quelle parti che effettivamente avevano bisogno di essere scritte così per rendere il tutto più angst e per rafforzare l'introspezione non colpiscono più il lettore, che percepirà solo un'atmosfera davvero malinconica e pesante, ma non i suoi momenti salienti, perché questi si confondono in tutto il resto. Non sono sicura di essermi spiegata bene, in caso così non fosse chiedimi pure che cercherò di essere ancora più chiara!
Un altro problema che ho trovato è che tendi spessissimo a fare due cose che grammaticalmente non sono esattamente corrette, ma che comunque vengono accettate: iniziare le frasi con le congiunzioni e usare molte ripetizioni. Come dicevo, non sarebbero proprio esatte, ma vengono accettate perché danno un tono particolare alle frasi che si vogliono mettere in evidenza, il problema è che questa cosa non devi farla sempre, un po' per lo stesso motivo di prima – quindi per evitare che, cercando di mettere tutto in evidenza, poi di contro niente appaia evidenziato –, un po' perché la lettura così è davvero pesante. Un conto è iniziare una decina di frasi in tutta la storia con un “perché”, un altro è iniziare metà delle frasi con questa congiunzione! Stessa cosa vale per le ripetizioni: sono piacevoli e mettono in risalto alcuni passaggi, ma solo se usate con attenzione e senza esagerare. Inoltre ho notato che usi sempre le stesse congiunzioni: per esempio, come causale usi sempre “perché”, quando potresti benissimo variare con un “dal momento che”, “poiché” o tante altre.
L'altro problema è sempre legato a doppio filo con il primo: se tu inserisci tante virgole, automaticamente gli altri segni d'interpunzione vengono meno. Infatti ho notato che, oltre ovviamente ai punti fermi, hai usato solo i puntini sospensivi di altra punteggiatura. Questo può essere anche comprensibile, ma in alcuni passaggi c'era proprio bisogno di un punto e virgola o dei due punti, o anche dei trattini incisivi.
Per il resto trovo che il tuo stile sia una sorta di concentrato di angst, e per questo l'adoro. Riesci a rendere emozionale ogni frase, a far sentire sulla pelle del lettore la sofferenza di Nico e la preoccupazione di Reyna, e questo ovviamente l'apprezzo moltissimo.
Se posso poi fare un appunto di gusto personale, vorrei anche dire che secondo me dovresti limitare un pochino le espressioni “auliche”, almeno in una storia del genere: nel diario di un ragazzo qualsiasi non credo si troverebbero espressioni troppo complicate e costruite, quindi rende tutto un po' meno verosimile.


IC + Gestione relazione:
Dal punto di vista dell'IC non ho molto da contestare, anzi, direi che è quasi tutto perfetto. L'unica cosa in cui non mi sono molto ritrovata è come hai trattato Ade: anche nei libri il padre di Nico non è esattamente la persona più amorevole e affettuosa dell'Universo, ma allo stesso tempo non mi sembra sia “cattivo”, che disprezza Nico, anzi, in più momenti gli ha mostrato che, nonostante tutto, è orgoglioso di lui e si comporta come un vero padre – certo, sempre distante, ma pur sempre un padre. Diciamo che il comportamento che descrivi me lo vedo molto più adatto a, per esempio, Ares, non ad Ade.
Gli altri personaggi invece li trovo perfetti. Reyna in particolare l'ho trovata molto convincente da questo punto di vista: disponibile, forte e coraggiosa, ma soprattutto che sprona Nico ad accettarsi, ad agire, che cerca di aiutarlo e salvarlo per quanto la lontananza li separi. Inoltre trovo molto da lei la preoccupazione che mostra nei confronti di Nico e quella sorta di attitude da sorella maggiore che esprime in praticamente tutte le volte che compare.
Nico è forse un po' più malinconico di come sono abituata a vederlo, ma da un lato questa cosa è giustificata dal fatto che Ade è molto più severo con lui e che forse si sente ancora più solo rispetto a come invece ce lo descrive zio Rick, e proprio per questo ho visto comunque rispettato il suo IC. Inoltre ho trovato anche la sua consueta forza interiore che, anche se apparentemente manca, non è così: lui cerca di fare tutto quello che gli è possibile per migliorare la sua condizione, non si adagia nella sua tristezza e nel suo dolore, anzi, tenta di trovare la comprensione del padre e il suo posto nel mondo. Solo alla fine si lascia andare e sceglie la via del suicidio, ma io questa cosa la vedo solo come “l'asso nella manica” per stare finalmente bene, non come una scappatoia al suo dolore.
Forse non mi ha convinto particolarmente il passaggio in cui dici che nemmeno Percy e Jason si erano accorti del profondo turbamento che prova Nico e di tutti i suoi problemi, ma allo stesso tempo non ti tolgo nessun punto per questo perché, d'altra parte, tu non hai approfondito il legame con nessuno dei due, quindi non posso sapere nella tua storia effettivamente quanto potessero essere amici di Nico.
Inizialmente pensavo che la relazione trattata sarebbe stata quella fra Percy e Nico (e il mio cuore ha fatto i salti di gioia, ma questo è solo perché sono una Pernico shipper accanita... ignora pure questo commento xD), ma andando avanti con la storia mi sono resa conto che invece avevi scelto Reyna come personaggio di cui approfondire la relazione con Nico. E inizialmente avevo anche avuto un'altra sensazione, ovvero che in realtà questa relazione non fosse stata trattata bene, ma purtroppo, a differenza dell'altra sensazione, questa cosa me la sono portata fino alla fine. Ecco, non è tanto il fatto che Reyna non sia importante ai fini della storia, e nemmeno che non si capisca l'affetto reciproco che lega i due, ma la mia impressione è che ti sia soffermato soprattutto su Nico e sulla sua storia piuttosto che su Reyna-Nico. Diciamo che l'ideale sarebbe stato sentire sempre presente l'amicizia di Nico nei confronti di Reyna durante tutto il diario, non solo in alcune parti come invece è successo. Però d'altra parte non mi sento nemmeno di sottrarti molti punti, per il semplice fatto che, come dicevo prima, Reyna ha comunque un ruolo davvero importante nella storia di Nico, e per questo motivo credo che il punteggio debba essere alto ugualmente, anche se non massimo.
Insomma, direi che in linea di massima hai fatto un buon lavoro!


Trama:
La trama di questa storia non esiste, nei fatti, visto che si tratta di un diario. Non ci sono particolari intrecci narrativi o altro, ma allo stesso tempo il punteggio è molto alto. Perché? Semplice, perché l'idea di fondo mi è piaciuta moltissimo e la trovo davvero originale. Reyna che riesce ad entrare per caso quasi in una cartella dove Nico conservava le sue memorie e quindi, tramite lei, far rivivere al lettore tutto il suo vissuto e le sue esperienze è a dir poco geniale e secondo me funziona davvero bene.
La trama, come dicevo, non esiste in sé, in quanto si tratta di una storia per lo più introspettiva e di parti narrative ce ne sono ben poche. Di queste parti narrative, però, ce n'è una che non mi convince davvero per nulla, e la trovo una sorta di “errore”, motivo per cui, fra l'altro, non hai un punteggio pieno. Mi riferisco al momento in cui Reyna rivive il momento del suicidio di Nico. Ecco, il fatto è che ad un certo punto scrivi che fra lei e Nico ci sono qualcosa come 700 chilometri, distanza percorribile in un minimo di 7 ore se si calcola una velocità di 100 chilometri orari. Reyna dice inoltre che ha ricevuto una lettera di Nico che le spiegava che sceglieva di mettere fine alla sua vita, e suppongo che questa lettera sia stata inviata o per messaggio o per mail, quindi giunta in “tempo reale”. Ecco, qui c'è l'errore delle tempistiche: come è possibile che Reyna sia riuscita ad arrivare in tempo? Suppongo infatti che Nico le abbia inviato quella lettera quando era in procinto di togliersi la vita, o comunque non troppo tempo prima. Reyna, quindi, come ha fatto a salvarlo? Sette ore sono davvero troppe: Reyna non ce l'avrebbe mai fatta nel “mondo reale”.
Per il resto non c'è nulla di sbagliato in senso assoluto, anzi, ho trovato che tu sia riuscita a gestire davvero bene i tempi e le strutture narrative, quindi complimenti.


Gradimento personale:
La storia non mi è dispiaciuta, anzi, direi che l'ho parecchio apprezzata. Sarà forse dovuto al mio mood attuale, al fatto che in questo periodo io sia parecchio malinconica e quindi ho voglia, ovviamente, di cose malinconiche, sarà che sei riuscito a gestire Nico in un modo ottimo e a trattare le tematiche mischiando allo stesso tempo una delicatezza incredibile in alcune parti e invece una durezza estrema in altre – mi verrebbe da citare per esempio quando Nico affronta finalmente il padre e i suoi giudizi, ma comunque, cavolo sì, mi è piaciuta. Mi è piaciuto il tuo stile, adatto alla storia e secondo me perfetto per esprimere i sentimenti di Nico, anche con tutti i limiti che ti ho già descritto nel primo punto e che di certo non avrai voglia di rileggere, mi è piaciuta la tematica, sempre difficile da trattare anche se ultimamente 'spopola' nel mondo delle fanfiction, ma che tu sei riuscito a non “stuprare”, diciamo così, nel senso che non ti sei lasciato andare ad esagerazioni e a descrizioni melense, a banalizzazioni della situazione o ad altro. E mi è piaciuto il legame fra Reyna e Nico, anche se forse l'avrei voluto un po' più approfondito, come anche, in realtà, quello fra Nico e i suoi due amici Jason e Percy, che, anche se sono solo due comparse sullo sfondo di tutto, secondo me sarebbe stato interessante vedere “in azione”.
Mi sono emozionata molto in alcuni punti, forse un po' meno del solito quando si parla di queste cose per un motivo che nemmeno io capisco, ma mi sono emozionata, e questo è l'importante.
Mi è piaciuto un po' meno il tono forse eccessivamente alto che hai dato ai diari di Nico (come ti dicevo prima, infatti, secondo me sarebbe stato più sensato fargli scrivere con uno stile più colloquiale e meno “costruito”, ma sono pareri puramente personali) e la caratterizzazione di Ade che, come ti ho detto, non mi è sembrata del tutto IC. Inoltre, se posso spendere altre due paroline su Ade, mi è sembrato un personaggio un po' piatto per la sua importanza: è una macchietta, uno stereotipo di padre omofobo ed eccessivamente duro, non ha una vera caratterizzazione secondo me, e questo rende la situazione un po' meno plausibile. Certo, non nego che possano davvero esistere padri simili – purtroppo –, ma allo stesso tempo mi sa tanto di “genitore omofobo medio”, ecco.
Per il resto sono molto soddisfatta di questa storia, nel senso che era esattamente ciò che mi aspettavo da te (tu forse non lo sai, ma io ho letto tutte o quasi le tue storie su PJ su wattpad e sei una delle sette persone che seguo su quella piattaforma xD) e ti ringrazio per aver scelto di partecipare e di aver iscritto questa bellissima storia!


Punti bonus:
Ti ho dato otto punti bonus perché hai scritto una storia inedita (4 punti), perché hai scelto di inserire la canzone “In The End” dei Linkin Park (2 punti) e perché ho sentito molto presente la citazione di Khalil Gibran, anche se non l'hai inserita letteralmente (2 punti).
Recensione alla storia How the day changes - 25/01/16, ore 19:23
Capitolo 1: How the day changes
Recensione ricevuta per il contest "The Ghost King - Un contest su Nico Di Angelo"

Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile: 9/10 
IC: 7.5/10 
Trama: 3.5/5 
Gestione relazione: 3/5 
Gradimento personale: 8/10 
Punti bonus: 8/12 
Tot: 39/52 



Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile:
Devo farti davvero i complimenti: ho trovato davvero pochissimi errori in tutta la storia (che, comunque, se vorrai potrai vedere chiedendomi il file corretto), e nessuno di questi era particolarmente preoccupante, anzi, sembrano tutti di distrazione&simili. Per questo motivo ho deciso di darti punteggio pieno per quanto riguarda la grammatica. Stessa cosa si può dire per la punteggiatura, in cui continuo a rinnovare i complimenti di prima: mi capita raramente, ma nel tuo caso non sposterei nessuna virgola da dov'è, né ho trovato errori “oggettivi” di punteggiatura, quindi doppiamente complimenti!
Per quanto riguarda lo stile, innanzi tutto devo dire che la prima parte, quella del flusso di coscienza, mi è piaciuta moltissimo: non è così facile come potrebbe sembrare a primo impatto far riuscire davvero un flusso di coscienza, ma mi sembra che tu ci sia riuscita (anche se, bada bene, non è che sia un'esperta o altro), soprattutto perché hai seguito davvero il flusso dei pensieri di Nico, senza soffermarti troppo sulle parole scelte, ma allo stesso tempo mantenendo un ordine più o meno logico o che comunque procede per accostamenti, come succede all'incirca nella nostra mente. Il tuo modo di scrivere nel resto della storia, invece, non mi ha entusiasmata particolarmente, ma non perché ci sia qualcosa che non vada in sé, semplicemente non sei riuscita a farmi “scattare la scintilla”; forse perché non ho visto un'impronta “tua” nella storia, forse perché il ritmo è abbastanza uniforme, non so... comunque non mi ha convinta del tutto, ma si tratta di un'opinione puramente dettata dal mio gusto personale, quindi non vado di certo a sottrarti troppi punti. D'altronde, però, scorre molto facilmente ed è piacevole da leggere, non ci sono intoppi di nessun tipo e ho notato che quasi tutti i dialoghi (quasi per un motivo che ti spiegherò più in là, nel parametro che riguarda la trama) sono molto naturali e spontanei, come se non fossero costruiti su misura per far dire a Tizio quella cosa piuttosto che l'altra, e questo è sempre un grande pregio. Inoltre hai scelto un lessico né troppo semplice né troppo alto, collocandoti quindi intorno a un registro medio, e questo fa sì che i personaggi sembrino ancora più “loro”, visto che probabilmente è il registro che userebbero dei normali adolescenti.
Insomma, il punteggio non è massimo per quell'impressione che ho avuto riguardo allo stile, ma per il resto davvero brava!


IC + Gestione relazione:
Per quanto riguarda l'IC, sono rimasta abbastanza convinta da tutti i personaggi, ma in alcuni passaggi in particolare non sono riuscita a non pensare “ehi, ma questa cosa Tizio non l'avrebbe mai fatto, nella mia testa”, e provvederò subito ad elencarteli.
Partendo da Annabeth – visto che è un personaggio secondario, e io parto sempre dal fondo per ordine di “importanza” UU –, direi che sei riuscita a renderla piuttosto bene. È forte, determinata, dice le cose che pensa senza rimuginarci troppo su, e questa cosa è decisamente da Annabeth. Però riguarda anche questo personaggio il mio dubbio più grande per quanto riguarda la caratterizzazione: quando compie la sua azione più importante, ovvero quella di dire a Nico della sua confessione a Percy e del conseguente rifiuto di quest'ultimo, mi è sembrata un po'... strana. Insomma, mi è sembrato abbastanza innaturale non tanto il fatto che vada da Nico a parlargli, quanto più che gli dica che, secondo lei, è Nico la cotta di Percy. Il fatto è che Annabeth è una persona molto razionale, nella concezione che ho io di lei non credo che si sarebbe mai recata a casa di Nico – che, in fin dei conti, è il suo avversario in amore – per incoraggiarlo a confessarsi. Soprattutto se non sono molto legati, e non mi pare che lo siano nella tua storia.
Invece Percy l'ho trovato abbastanza uguale a quello di zio Rick, in particolare per quella caratteristica tutta sua che è non accorgersi quando una persona prova dei sentimenti per lui xD, che si può riassumere in un'ingenuità che lo rende molto dolce e, assieme, divertente.
Ma il personaggio migliore è, secondo me, proprio Nico. Soprattutto all'inizio, quando parli della sua volontà a suicidarsi ma, allo stesso tempo, anche della paura che prova nel farlo, mi è sembrato proprio che rispettassi al massimo le sue caratteristiche peculiari, ovvero la sua malinconia e senso di disagio che, però, sono contemporaneamente anche accompagnate da una grande forza e voglia di vivere, di riscatto. È bello anche il momento in cui decide di baciare Percy, sia la prima sia la seconda volta, perché sei riuscita a inserire anche la sua impulsività che generalmente nasconde e cerca di dominare, senza però sempre riuscirci.
Una cosa che invece mi è piaciuta un po' meno è il rapporto fra Percy e Nico: in realtà lo trovo abbastanza simile a quello dei libri – ovviamente senza contare il fatto che Percy ricambia Nico, che nei libri non avviene –, però l'ho sentito al contempo poco profondo. Te ne parlerò poi meglio nel parametro sulla trama, ma visto che riguarda in parte anche l'IC, inizio ad accennartelo. Infatti mi è sembrato che la prima parte sia stata scritta con molta attenzione ai tempi narrativi e, in generale, con molta cura per quel che riguarda i sentimenti e i personaggi, e quindi inizialmente il loro rapporto mi è sembrato spiegato molto bene, così come anche i sentimenti di Percy quando vede che Nico tenta di uccidersi, ma ad un certo punto tutto accelera, e improvvisamente mi è parso che i sentimenti di Percy non siano più molto chiari, e mi è anche sembrato che Nico si sia ripreso troppo in fretta da tutto ciò che è successo. Insomma, ha appena tentato di togliersi la vita, mi è sembrato davvero strano che subito dopo riesca, oltre che a parlare con Percy, anche a baciarlo per ben due volte, prendendo l'iniziativa! Certo, è da lui in fondo, ma non da un ragazzo che fino a poco tempo prima pensava di non avere più motivi per vivere.
Per il resto mi è piaciuta abbastanza la caratterizzazione dei personaggi.


Trama:
Per quanto riguarda la trama, devo dire di essere rimasta abbastanza soddisfatta di come si sono svolti i fatti, ma non del tutto. Infatti, come ti accennavo già prima, secondo me da un certo punto in poi hai iniziato a scrivere in modo più frettoloso e meno attento e questo ha inevitabilmente portato non solo ad accelerare il ritmo narrativo, cosa che, dal momento che la prima parte invece era abbastanza lenta, ha creato uno stacco improvviso che non mi è piaciuto molto, ma anche a creare situazioni poco probabili per spiegare le azioni dei tuoi protagonisti. Secondo me l'esempio lampante è Annabeth: a me dà l'impressione che quel dialogo che lei e Nico tengono riguardo a Percy sia un po' troppo “costruito”, nel senso che lo trovo poco plausibile e un escamotagenarrativo che funziona poco, in quanto si riconosce che serviva per dare una svolta alla situazione, che altrimenti sarebbe rimasta sempre uguale. Anche il bacio “istintivo” che Nico dà a Percy durante l'allenamento mi ha dato la stessa sensazione, ma in un modo un po' meno sgradevole, ecco.
Per il resto direi che ci siamo: la parte iniziale, in particolare, mi è sembrata davvero ottima come trama, e soprattutto originale, pur mantenendo alcuni topos che spesso vengono usati nelle storie con Nico protagonista, in particolare mi riferisco al tentato suicidio. Infatti è vero che molti scelgono di descrivere la situazione di Nico talmente disperata da farlo arrivare all'idea del suicidio, ma allo stesso tempo il metodo che tu scegli per farglielo mettere in atto non mi sembra di averlo mai visto. Inoltre è interessante il flusso di coscienza – te ne ho anche già parlato! – e il discorso che fanno Nico e Percy, e in particolare la “rabbia” – solo fra virgolette, perché non si tratta esattamente di rabbia – di Percy, quindi delle persone che, in qualche modo, si sentono ferite dalla scelta quando un caro sceglie la via della morte per porre fine alle proprie sofferenze.


Gradimento personale:
La storia, in linea di massima, mi è piaciuta parecchio ed è stata piacevole da leggere. Allo stesso tempo, però, questo improvviso “scatto” che da circa metà ha fatto accelerare tutti i tempi narrativi e quasi passare in secondo piano le relazioni interpersonali e, soprattutto, quella fra Nico e Percy, mi ha fatto un po' calare l'entusiasmo che avevo inizialmente.
Ci sono moltissimi punti positivi, è vero, come i pochissimi errori grammaticali, di punteggiatura e sintattici, come l'attenzione alla psicologia di Nico e il famoso flusso di coscienza, ma anche l'originalità che hai impresso alla tua storia in alcuni dettagli, eppure questa fic non è riuscita a conquistarmi del tutto. Mi ha dato l'impressione di una sorta di “opportunità sprecata”, nel senso che è iniziata davvero benissimo, ma più o meno da dopo il discorso fra Percy e Nico dopo che il figlio di Poseidone riesce a salvarlo, la magia che mi aveva catturata nelle prime righe si è di colpo volatilizzata. Non so cosa sia successo – sempre che sia effettivamente successo qualcosa, per carità! Sono solo supposizioni, le mie –, ma certamente avrei preferito una storia più lunga e con le relazioni e la trama affrontate nel modo giusto piuttosto che dialoghi forzati e colpi di scena poco plausibili.
Comunque sia è riuscita ad emozionarmi, e questo va di sicuro a tuo favore, oltre che essere, credo, la cosa più importante quando si narra una storia. Quindi il punteggio, pur non essendo altissimo, è certamente molto più che buono.
Ti ringrazio per aver iscritto, inoltre, questa fic al mio contest e di aver partecipato!


Punti bonus:
Hai ottenuto 8 punti bonus: 1 per aver scelto di parlare della relazione fra Nico e Percy, 3 per aver scelto una citazione con l'asterisco e 4 per aver fatto partecipare una storia inedita.
Recensione alla storia Looking For Sunrise - 25/01/16, ore 19:21
Capitolo 3: TRE
Recensione ricevuta per il contest "The Ghost King - Un contest su Nico Di Angelo"

Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile: 9/10 

IC: 9,8/10 + Gestione relazione: 4.5/5
Trama: 4.5/5 
Gradimento personale: 10/10 
Punti bonus: 8/12 
Tot: 45,8/52 



Grammatica e punteggiatura + Lessico e stile:
Dal punto di vista grammaticale ho davvero poco da recriminare: gli errori sono pochissimi, e credo che siano quasi tutti di distrazione, quindi complimenti! Ti ho segnalato nel file alcune cose che non mi convincevano, ma non le ho – ovviamente – considerate nell'assegnarti il punteggio finale.
Dal punto di vista della punteggiatura può benissimo valere lo stesso discorso, anzi, in realtà vale ancora di più: forse ti ho segnalato più momenti in cui l'uso della punteggiatura non mi convinceva, ma di errori veri e propri, che non facciano riferimento a regole ambigue o al puro gradimento personale non ne ho trovati, quindi in questo caso non ho nulla da dire e, piuttosto, approfondirò la cosa nella parte dedicata allo stile (che arriverà subito dopo).
Detto ciò, considerando la lunghezza della storia ho deciso di darti ugualmente il punteggio massimo per quanto riguarda la grammatica e la punteggiatura (quindi 5 punti su 10 sono assicurati in questo parametro!).
Il lessico è semplice, non sei andata a cercare il vocabolo aulico o espressioni complicate; in linea di massima mi è parso davvero uno stile naturale, un po' quello che si userebbe per scrivere un proprio diario: molto informale e “sciolto”, senza troppi filtri. Paradossalmente questa cosa mi è piaciuta moltissimo, anzi, nemmeno troppo “paradossalmente” visto il genere di fic che mi hai proposto: avrebbe infatti stonato moltissimo leggere una storia uguale a questa ma scritta con uno lessico di registro alto (o anche solo medio-alto, ad essere sincera), perché qui Nico si limita a esprimere i suoi pensieri di giovane ragazzo durante una vacanza, in presa alle sue crisi esistenziali e romantiche e anche in preda del caldo italiano, fattore mai da dimenticare.
Stessa cosa vale per lo stile: è molto semplice, è vero, non ti sei sforzata di trovare un modo particolare di scrivere le frasi o di rendere la vicenda, semplicemente mi sembra che tu ti sia buttata sulla tastiera e abbia immaginato di essere Nico, di vivere sulla tua pelle ciò che si trova a vivere lui, di diventare per un attimo Nico Di Angelo. Questa cosa mi è davvero piaciuta, ripeto, e ha anche aiutato a rendere più IC il tuo personaggio. Allo stesso tempo però, dal punto di vista puramente formale, ci sono alcuni punti del tuo stile che non mi convincono. Il primo è sicuramente il modo che hai di usare la punteggiatura: so che è una cosa molto personale, e per questo non te l'ho contato affatto nella prima parte di questo parametro, ma secondo me tendi ad usare davvero troppi punti fermi. Spezzi le frasi in continuazione, tanto che, se non mi fossi ripromessa di segnalarti nel file solo gli errori più oggettivi, quasi sempre sarei stata lì a contestarti la posizione di un punto fermo o di una virgola. Ma, come ti dicevo, questo è un fattore puramente che si basa sul gusto personale, quindi probabilmente ad altre 100 persone il tuo modo di scrivere piacerà del tutto, compresa la punteggiatura. Solo che io credo che, in alcuni momenti, usare così tante pause va a rovinare un po' l'atmosfera, ad accelerare troppo il ritmo, o comunque abbastanza perché io mi trovassi alla fine come se avessi appena concluso una corsa.
Per il resto non ho davvero nulla da dire, anzi, credo che in generale la fic sia stata scritta davvero molto bene e con grandissima attenzione, per questo il punteggio totale è, anche se non massimo, comunque molto alto!


IC + Gestione relazione:
Dal punto di vista dell'IC direi che non ho trovato praticamente nessun problema e, in generale, credo che i “tuoi” Nico e Will – oltre che Hazel e Frank, per cui spenderò qualche parola – siano davvero resi bene.
Partendo appunto dai personaggi secondari, direi che i due sono forse quelli che sei riuscita a muovere meglio. Non so da dove derivi tutta questa consapevolezza, non so se hai già scritto di loro in passato o se comunque ti piacciano particolarmente, ma io li ho trovati molto sentiti, non so come dire, come se facessero, in qualche modo, parte di te e quindi, anche se fanno solo da contorno sei riuscita a renderli comunque dei personaggi che il lettore non si dimentica, che sente presenti anche quando non ci sono. Sei, insomma, riuscita a renderli tridimensionali in poche parole, e questo è sicuramente un punto a favore per un'autrice!
Per quanto riguarda Will, hai ragione: zio Rick non ha scritto moltissimo su di lui e, aggiungo io, ho ragione di pensare che sia diventato così “famoso” nel fandom solo grazie a Nico (anche se io adoro Will come personaggio, ma questa è un'altra storia xD). Sottolineo questo aspetto per spiegarti che non sono sicura al 100% di avere le idee chiare sul suo carattere, anche perché mi è capitato di leggere di Will diversissimi dal tuo, ma che mi sono comunque parsi IC. Comunque sia, ho trovato il tuo Will molto simile all'idea che ho io di lui: espansivo ma non troppo, intelligente, serio quando serve ma generalmente simpatico e divertente. Inoltre mi è molto piaciuto quando ha iniziato a relazionarsi con Nico, o meglio, per tutta la durata della loro relazione: mostra una certa sicurezza, questo desiderio di provarci, non solo di aspettare – come invece succede a Nico, generalmente – che sia l'altro a fare la prima mossa. Eppure non è invadente sotto questo aspetto, e nemmeno sicuro come sembrerebbe a una prima occhiata.
Nico mi è piaciuto, ma forse, di tutti, quello che mi ha convinta leggermente meno. Non so, forse sono io che sono abituata troppo a un Nico adolescente, più insicuro e timido, per questo motivo inizialmente ero rimasta un po' stupita dalla sua nuova sicurezza. Ma rileggendo la seconda volta la fic, in realtà questa sua caratteristica mi ha iniziato sempre più a convincere finché, alla terza rilettura, non ne sono uscita completamente conquistata. Diciamo che ci sono dei momenti in cui, nonostante ora accetti maggiormente questa tua visione del Nico che ha superato ormai la sua fase liceale, mi è comunque parso un po' troppo forzato, in particolare mi riferisco al bacio che dà a Will quando quello aveva rischiato di spiaccicarsi le cervella a terra. È vero che è Will a stuzzicarlo, però non so, non sono sicura che Nico avrebbe acconsentito così in fretta. Ma è anche vero, allo stesso tempo, che sono proprio in quel mood in cui le persone fanno cose di cui magari, in un altro momento, si vergognerebbero da morire, quindi alla fine ho deciso di non contarlo nel punteggio finale. Invece ho scelto di contare nel punteggio finale una cosa che invece mi è parsa un po' forzata della caratterizzazione di Nico, ovvero il momento in cui dice a Will tutto ciò che gli è successo. Mi è sempre sembrata una persona molto riservata e, nel mio immaginario, Nico piuttosto che dirgli quelle cose – palesemente importanti per lui – in quel momento, sotto provocazione, avrebbe preferito mandarlo a quel paese e basta. Ma, come dico sempre, l'IC è una cosa molto soggettiva, quasi comparabile al gradimento personale, in realtà, quindi non prendere come oro colato ciò che dico, anzi!
E ora arriviamo al clou del parametro, ovvero la relazione fra Nico e Will, detta in gergo da fangirl Solangelo. Ecco, se devo essere sincera sono rimasta un po'... mh, delusa (?) di come è stata trattata questa coppia. In realtà non è che mi sembrino forzati insieme, ma ci sono delle dinamiche che invece mi paiono davvero poco plausibili o, comunque, terribilmente simili a dei cliché romantici che secondo me in una storia come la loro stonano parecchio. Ne parlerò meglio nella trama – perché riguardano in parte anche quell'aspetto della fic – ma inizio ad anticiparti che il loro rapporto si è evoluto, a mio parere, troppo velocemente. Si sono confidati troppo in fretta, si sono entrambi lasciati andare molto velocemente, e soprattutto Nico che, almeno nella mia visione del suo personaggio, è molto schivo. Certo, c'è sempre il sarcasmo ad “difenderlo”, c'è l'alcool la prima volta in cui si baciano – e fanno sesso, ok –, ma si ammorbidisce quasi subito, già dalla mattina seguente. Ho notato questa cosa: l'inizio è calmo e cauto, poi c'è un'improvvisa accelerazione, quindi ricominci a narrare tutto con i suoi tempi ma, all'ultimo, nel momento in cui Nico racconta la sua storia a Will, accelera nuovamente. La loro relazione è, almeno secondo il mio punto di vista – condivisibile o meno, per carità! –, un fatto di attese, un avvicinarsi paziente e cauto, fatto di piccoli gesti e singoli istanti più che di qualcosa di così sconvolgente come potrebbe essere una corsa frenetica in aeroporto o la caduta i mare. Per il resto però, come ti dicevo, trovo che comunque tu sia riuscita a non rendere la loro storia superficiale e, sebbene in alcuni punti la trovi un pochino affrettata, allo stesso tempo approfondisci bene il loro legame, quindi punteggio – quasi – massimo!


Trama:
Ed eccoci al parametro che in questa storia mi premeva più scrivere. Il fatto è che ho trovato che la storia sia stata ben costruita e gestita, che i personaggi si muovono davvero bene nelle situazioni in cui li hai calati e, in generale, come ti dicevo poco fa, gli IC sono stati rispettati. Allo stesso tempo però ho trovato alcune cose che non mi hanno convinta, e questi aspetti “negativi” – tra virgolette perché si tratta di un parere personale, quindi in fin dei conti non possono essere definiti negativi in assoluto, ma solo secondo me – si intensificano proprio quando si va a parlare della trama. Ecco, quelle accelerazioni di cui ti parlavo prima, che riguardano la relazione Solangelo, nella trama in realtà si sentono ancora di più. La cosa che più mi ha, diciamo, infastidita è quando Will propone a Nico di fargli vedere le cose belle in ciò che lui avrebbe trovato invece triste; gli fa infatti un discorso dove sembra analizzarlo psicologicamente, dove sembra dargli un giudizio sulla sua vita passata e sul suo modo di approcciarsi alle nuove esperienze, e questo può essere anche carino, ma... ehi, da quanto vi conoscete? Che occasioni ha avuto, effettivamente, Will per sapere tutto quello su Nico? Ci ha solo fatto sesso, e pure da ubriaco, non ha mica passato la notte a parlarci mi sembra. Insomma, mi è parso molto più che forzato. Di per sé l'idea era anche carina e interessante, oltre che originale anche dal punto della caratterizzazione (infatti sei riuscita a far capire così che i due si “completano” nel senso che Will riesce a far vedere a Nico le cose belle della vita, il bianco nel nero, ed è una cosa bellissima), ma il modo in cui è stata introdotta mi ha fatto pensare a una forzatura bella e buona. Poi non mi sono particolarmente piaciuti i vari cliché che usi, come l'inseguimento in aeroporto (che, ovviamente, si conclude con un nulla di fatto come nel 70% dei film in cui accade una cosa simile) o il bacio sotto la pioggia... ma, ehi, queste cose le conterò solo nel gradimento personale, perché qui sto parlando solo di “errori” di trama.
Per il resto non ho nulla da dire di negativo: infatti ho trovato molte idee originali, oltre a quella che ti ho appena detto, come la caduta in mare o il dialogo – semplicemente esilarante – fra Nico e George Clooney, e tantissimi altri punti positivi che ti dirò meglio nel gradimento. Sappi però che hai fatto un bel lavoro, davvero, e che la tua trama, seppur con qualcosa che non mi convince, è molto efficace perché semplice ma allo stesso tempo coinvolgente e divertente!


Gradimento personale:
Allora, ora mi sono concentrata per lo più a elencare le cose che non mi hanno convinta della tua fic, ma, se permetti, ora mi prendo questo spazio per fangirlare come una scalmanata. Il motivo? La tua storia mi è piaciuta da morire. Il fatto è che è sempre più complicato trovare delle Solangelo ben scritte e ben pensate come questa e, nonostante ultimamente ne stia trovando sempre di più, questa ha scalato tutte le posizioni ed è entrata nella mia personale Top 10! mi ha emozionata tantissimo, mi ha divertita da morire, mi ha fatta urlare – nella mente, per fortuna, altrimenti gli altri passeggeri del treno mi avrebbero fatta mandare dritta dritta in psichiatria – in faccia ai personaggi quasi fossero di fronte a me, talmente erano reali e mi ha fatta immedesimare terribilmente in Nico. Io adoro Nico (altrimenti – notizia dell'ultima ora! – non avrei indetto questo contest LOL), e in questa fic l'ho adorato ancora più del solito, perché sono riuscita a sentirlo in qualche modo vicino a me, presente e tridimensionale. E stessa cosa vale per Will, che con la tua storia si è trasformato improvvisamente nel ragazzo dei miei sogni, quello che vorrei incontrare una volta nella vita, il ragazzo dell'estate che ancora mi manca all'appello. E mi è piaciuto anche che tu, pur rendendo profonda la loro storia, abbia comunque fatto capire al lettore che non è nulla di definitivo, che non sarà un per sempre, o che comunque non lo sarà per forza, perché mi sembra molto più accettabile rispetto a un qualcosa di troppo intenso e totalizzante, soprattutto visto il tono scherzoso e ironico – seppur a volte serio, ma mai eccessivamente – della tua fic. E chissene frega di quella parte della trama di cui ti ho parlato prima e, anche se i cliché non mi hanno convinta del tutto, chissene frega anche di quelli: la storia mi ha emozionata, e per me basta questo.
Insomma, complimenti davvero, e grazie di esserti iscritta e di avermi dato la possibilità di leggere e valutare questa bellissima fic!


Punti bonus:
Hai ottenuto un totale di 8 punti bonus: 1 per aver scritto una Solangelo, 3 per aver scelto una citazione con l'asterisco e altri 4 per aver iscritto una storia inedita!
Recensione alla storia Grazie, fratellino. - 20/12/15, ore 19:14
Capitolo 1: Grazie, fratellino.
Grammatica & Stile: 3/10
Dal punto di vista grammaticale, e in parte anche stilistico, ho trovato, purtroppo, davvero molti errori, e alcuni anche abbastanza gravi. A costo di sembrare pedante ho riportato tutti quelli che ho trovato (tranne quelli che si ripetevano e che li ho raccolti in un unico commento), perché la mia filosofia da giudiciA è che sia meglio sembrare antipatica e pignola nei giudizi piuttosto che scrivere cose che non penso e che, obbiettivamente, non aiutano il partecipante che mi ha dato una storia da leggere e commentare, e quindi pretende da me una certa serietà. Inoltre, a differenza di quello che faccio di solito, nel tuo caso ho un po' “fuso” il commento dello stile a quello della grammatica perché, durante tutta la lettura, non facevo che appuntare idee/consigli per rendere meglio questa o quella frase e quindi ho pensato che in questo caso sarebbe stato meglio così.
“La fine delle lezioni giornaliere specialmente prima del weekend e del Ballo d’Inverno rendeva la scuola piena di urla stridule da parte delle ragazze e sguardi seducenti dai ragazzi per cercare di non rimanere da soli al sopracitato Ballo e per “prendersi” le ultime ragazze non ancora invitate.” → questa frase ha qualche problema di punteggiatura e di stile in generale: innanzi tutto sarebbe meglio creare una parentetica, inserendo due virgole: una prima di “specialmente” e l'altra prima di “rendeva” poiché altrimenti appiccichi insieme troppi verbi e il risultato e che il lettore si trova senza fiato al punto. Per lo stesso motivo, inoltre, trovo che avresti potuto scrivere in modo diverso la seconda parte dove, invece che scrivere “per cercare di” e “per prendersi”, avresti potuto o mettere direttamente un punto fermo e quindi spezzare la frase in due (→ “[...] sguardi seducenti dai ragazzi. Questi ultimi, infatti, cercavano di non rimanere soli...”), oppure inserire una relativa al posto dell'infinitiva (→ […] dai ragazzi che, invece, cercavano di non... e di “prendersi”...). Questi sono ovviamente solo consigli, ma a mio parere la frase sarebbe molto meno pesante.
“Tyson cercò di spiare il compito del fratello, curioso, mentre Percy tentò di non fare vedere il compito al ragazzo.” → in questa frase non solo c'è un errore di concordanza temporale, ma c'è anche qualcosa che non quadra, a livello di stile/suono. L'errore vero e proprio è quello di accompagnare il “mentre” con il passato remoto. Infatti ci va per forza l'imperfetto perché indica che l'azione di Percy avviene in contemporanea con quella di Tyson, e per far ciò non basta solo la congiunzione; con il “mentre”, infatti, è obbligatorio l'uso dell'imperfetto! A livello stilistico, invece, secondo me sarebbe molto meglio sostituire il finale “al ragazzo” con una semplice particella “gli” (→ “[...] non fargli vedere il compito.”) perché si alleggerisce notevolmente la frase, proprio a livello di suono.
“Hai preso oggi un’insufficienza in matematica dalla prof Dodds, ieri un’altra in disegno tecnico da Atena, l’altro ieri un’altra ancora in inglese da Ermes ... insomma, non sei mai stato molto bravo, ma stai peggiorando fratello!” → in questa frase ci sono una serie di errori: il primo è che, poiché abbrevi il titolo di “professoressa”, devi scrivere “prof.” (anche se, a mio parere, sarebbe stato meglio direttamente scrivere “dalla Dodds” per rendere ancora più informale il dialogo), il secondo è che hai inserito un doppio spazio dopo la prima virgola, il terzo è che hai inserito lo spazio prima dei tre puntini sospensivi. In particolare quest'ultimo errore è SEMPRE ripetuto nella tua storia, quindi fai attenzione, che è proprio sbagliato a livello formale.
“Tu non studi sabato e domenica -o fai finta di farlo- e mi dici [...]” → due cose da tener presente per i trattini parentetici: la prima è che è necessario lo spazio sia prima sia dopo i trattini (quindi anche prima di “o” e dopo “farlo”), la seconda è che i trattini devono essere questi “ – “, non questi “-”.
“«Come?» disse il ragazzo dagli occhi verdi, incredulo del fatto che il tempo sia passato così velocemente..” → ci sono due errori in questa frase: il primo è quello più grave, in quanto hai sbagliato la concordanza verbale del congiuntivo; poiché, infatti, il tempo della principale è passato, anche il congiuntivo deve essere passato (→ “[...] il tempo fosse passato [...]”). L'altro errore è invece che vanno sempre inseriti tre puntini sospensivi, non due. In realtà però non so se i punti siano due perché, appunto, ne hai dimenticato uno o semplicemente perché te n'è scappato uno di troppo. In entrambi i casi, comunque, è errato.
“[...] e altra roba di cui era meglio non saperne la provenienza.” → qui è presente un anacoluto, nel senso che hai ripetuto la stessa cosa due volte (un po' come “a te ti”, per capirci): infatti la particella “ne” è di troppo, visto che “l'altra roba” è già contenuta nel relativo.
“Siamo stati lì a parlare un po’dato che non avevo niente da fare e tu volevi rimanere da solo a studiare.” → manca uno spazio fra “po'” e “dato”; il problema è che non sono sicura sia di distrazione, visto che lo ripeti molto spesso all'interno della fic. In ogni caso, a scanso di equivoci, dico che l'apostrofo del “po'” non si comporta come gli altri apostrofi (come “quell'altro”, eccetera, che non devono essere separati dalla parola seguente perché semplicemente è caduta una vocale), ma deve essere separato da uno spazio, visto che a cadere non è solo una vocale, ma un'intera sillaba! È come lo “'sta” al posto di “questa” o il “so'” al posto di “sono” del linguaggio parlato, insomma.
“«Come hai fatto con Calypso?» disse il ragazzo ricordandosi che la sorella di Ella non era una ragazza che accettava molto i ragazzi in camera sua” → due cose: la prima è che hai scritto in una stessa frase la parola “ragazzo” tre volte e questo suona malissimo. Ti consiglio di sostituire il primo “ragazzo” con il nome di chi parla, il secondo di toglierlo completamente visto che è superfluo (→ “ […] che la sorella di Ella non accettava...”) e di mantenere, invece, il terzo. Infine devi sempre inserire il punto a fine frase.
“«Calypso quando Ella mi a fatto entrare era lì con una pentola in mano dicendo di voler prendere a “pentolate” un omuncolo carbonizzato. Penso sia Leo. Mi dispiace per lui, la pentola non era molto leggera.»” → questa frase ha qualcosa che non va. Per quanto la leggessi, non riuscivo proprio a capire cosa volessi dire nella prima parte! Innanzi tutto devi separare la subordinata dalla principale e quindi creare una parentetica che contenga “quando Ella mi a fatto entrare”, poi è meglio sostituire il gerundio con una semplice relativa (→ “che diceva”), e terzo renderebbe molto di più togliere il primo punto fermo e collegare la seconda frase alla prima, scrivendo per esempio “[...] carbonizzato che penso sia Leo/si tratti di Leo [...]”. Poi, volendo, puoi anche collegare la terza frase con dei due punti, ma non è necessario.
“Percy quando hanno avvisato che si sarebbe svolto il ballo, aveva detto a Tyson di non assillarlo con quella domanda.” → in questa frase manca una virgola prima di “quando”, per lo stesso motivo di prima, ovvero per separare subordinata da principale.
“Quella promessa gli era rimasta impressa a fuoco nella mente fin da piccolo …” + “«Tyson …»” + “Per esempio quando la mamma aveva pianto di nascosto …»” + “«Lo so … ma io penso di sapere quale sia il problema,»” → ecco alcuni esempi di ciò che ti dicevo prima: i puntini di sospensione vanno per forza scritti attaccati alla parola che li precede e con uno spazio dopo. Ti consiglio di rileggerti tutta la fic, perché questo errore lo fai di continuo!
“«Mi dispiace Ty! Ma l’altalena è mia!»” → poiché “Ty” è una sorta di vocativo, va preceduto da una virgola.
“Nessuno capiva il perché eppure in quei momenti Percy sembrava pure meno ottuso di quello che era.” → dopo “perché” ci va una virgola sempre per lo stesso motivo della separazione fra subordinata e principale e, inoltre, ti consiglio di togliere quel “pure” che non è bello da leggere in questo punto visto che è parecchio colloquiale e non aggiunge nulla alla frase.
“[...] disse lui attirando di più la curiosità del fratello.” → ci va una virgola prima di “attirando” sempre per lo stesso motivo (che ora segnerò come * per non ripetermi in continuazione).
“[...] Cioè devono dire i loro problemi senza troppa difficoltà»” → qui la virgola va dopo “cioè”.
“Non ho mantenuto la promessa,e ora devo rimediare” → manca uno spazio dopo la virgola.
“Sai che ne abbiamo passate tante. Te, io e Annabeth, certe volte insieme a Grover, eravamo un po’ l’Harry, Ron e Hermione della situazione. Ne abbiamo passate tante. Piano, piano ecco … ho preso una cotta per lei. Non te l’ho mai detto … non volevo accettarlo. Pensavo che ciò fosse una cosa passeggera. Ma ho capito dopo un bel po’di essermi davvero innamorato di lei. Ed ecco che arriviamo a quest’anno. L’ultimo anno di college, con questo Ballo scolastico con il tema dell’inverno. Volevo, infatti, cogliere l’occasione per invitarla ma come puoi aver capito non ce l’ho fatta …” → ho inserito la frase tutta insieme perché ci sono tanti errori da correggere e tanto ne avrei dovuto riportare un pezzetto per volta. Allora, innanzi tutto il primo punto fermo va sostituito da una virgola – o, almeno, io trovo che sarebbe preferibile – , in secondo luogo hai ripetuto due volte la frase “ne abbiamo passate tante”, cosa che stona parecchio, poi le virgole parentetiche sarebbe meglio sostituirle con i trattini parentetici, poi ci sono i soliti due errori di spazio prima dei puntini di sospensione, e inoltre i secondi andrebbero, almeno per come la penso io, sostituiti con un “dal momento che” o un più semplice “perché”, se non da una virgola. Il punto fermo che segue “accettarlo” sarebbe meglio toglierlo e inserirci una virgola per non rendere così spezzata la frase, altrimenti lasci così il primo punto fermo e invece sostituisci il secondo (cosa forse preferibile) e fai attenzione allo spazio mancato dopo “po'”. La terza parte della frase è un insieme di punti fermi inutili da sostituire con altri segni di punteggiatura e con qualcosa che stilisticamente fa suonare male la frase: io ti consiglio così: “Ed ecco che arriviamo a quest’anno – l’ultimo anno di college – e il Ballo scolastico con il tema dell'inverno. Avrei voluto, infatti, cogliere l'occasione e invitarla, ma, come avrai capito, non ce l'ho fatta.” Questo è ovviamente un suggerimento, ma io, leggendo questa parte, ho pensato che così sarebbe andata molto meglio.
“Ella si girò sentendosi chiamata in causa. Ma non era da sola. Era in compagnia di Luke Castellean. Percy si fermò un attimo.” → anche questa la riscrivo, altrimenti mi perdo in commenti inutili e già ripetuti xD “Ella si girò, sentendosi chiamata in causa, ma non era da sola: con lei c'era Luke Castellean. Percy si fermò un attimo.”; fra l'altro non sono una grandissima sostenitrice dell' “ella” come soggetto, soprattutto quando stona in modo così evidente con il resto dello stile usato, molto semplice. Magari sarebbe meglio mettere un “lei” o un “quella”, ma ovviamente non è un errore, solo un parere personale.

“[...] l’altro ricambiò anche se con difficoltà, il saluto.” → manca una virgola prima di “anche” per creare la parentetica.
“Per una attimo rimasero un po’così. Due fratelli abbracciati, uno che sostieneva l’altro.” → solito spazio mancato dopo “po'”, e un errore di battitura in “sosteneva”. Inoltre la frase non mi piace molto con il punto fermo in mezzo, forse sarebbe stato meglio inserire una semplice virgola.
“Era gigantesca e ciò era dir poco.” → meglio “Era gigantesca a dir poco”.
“Percy e Tyson avevano un semplice smoking, il primo con vari dettaglio di un colore azzurro cielo, mentre il secondo aveva vari dettagli di color grigio freddo.” → hai ripetuto due volte “con vari dettagli di un colore” e sta davvero male (senza contare che nel primo hai commesso un errore di battitura e hai scritto “dettaglio” invece che “dettagli”). Sostituisci il primo o il secondo – come preferisci – con sinonimi, come “ricami” o “decori” o, semplicemente, potresti scrivere: “il primo con vari dettagli azzurro cielo, mentre il secondo di color grigio freddo.” e risolvi il problema xD.
per poi riconcentrarsi sia sulla cravatta azzurra del fratello sia alla sua ragazza.
“A quel punto arrivarono i professori e si poté a quel punto entrare nell’Aula Magna, da quel momento chiamata “Stanza da Ballo”.” → hai scritto due volte “a quel punto”, quindi uno va sostituito, inoltre la seconda parte della frase è assolutamente inutile (oltre al fatto che stona tantissimo col contesto in cui l'hai inserita, nel senso che sembra che tu ti stia rivolgendo direttamente al lettore e dicendo “ehi, guarda che da questo momento chiamerò l'Aula Magna Stanza da Ballo!”).
“Appena partì la vera musica Ella trascinò Tyson a ballare mentre Percy rimase da solo seduto su un tavolo.” errore * ripetuto due volte, prima di “Ella” e prima di “mentre”.
“A quel punto una ragazza si sedette nella sedia accanto a lui, anche se pure lei a quanto pare era tra le nuvole infatti non degnò di uno sguardo neanche Percy, cosa che anche a lui non dispiacque fare.” → frase lunghissima e costruita un po' male; provo a riscrivertela: “A quel punto una ragazza si sedette nella sedia accanto a lui, anche se pure lei a quanto pare era tra le nuvole. Infatti non degnò Percy neanche di uno sguardo, cosa che neppure lui fece.”
“Per un po’rimasero lì così.” → solito errore dello spazio mancato.
“La ragazza aveva un bellissimo vestito sempre bianco ma che le arrivava fino alle ginocchia. Aveva uno scollo a cuore, sostenuto da delle fini spalline. Aveva dei brillantini sul corpetto e una fascia grigia le contornava la vita. Era molto semplice ma Percy dovette trattenersi dall’aprire la bocca. Lei era sempre stata bellissima ma in quel momento lo era ancora di più. I capelli erano raccolti in un elegante chignon e gli occhi grigi della ragazza erano contornati da un velo di trucco.” → riscrivo anche questa frase: “La ragazza aveva un bellissimo vestito fino alle ginocchia (sempre → è necessario?) bianco con uno scollo a cuore, sostenuto da delle fini spalline. Aveva dei brillantini sul corpetto e una fascia grigia le contornava la vita. Era molto semplice, ma Percy dovette trattenersi dall’aprire la bocca: era sempre stata bellissima, ma in quel momento lo era ancora di più. I capelli erano raccolti in un elegante chignon e gli occhi grigi della ragazza erano contornati da un velo di trucco.”
“ […] ciò che aveva appena detto era un po’da tonti.” + “La ragazza lo guardò un po’stupito per poi mettersi a piangere.”→ idem come sopra.
“Percy la guardò tra il dispiaciuto e il preoccupato. Era stato più forte di lui. Era geloso di Luke. Aveva di fianco una ragazza bellissima. La più bella. E invece lui aveva perso la sua occasione.”
Era tutto così confuso nella sua mente che non capiva nulla.” → riscrivo anche questa frase, per darti un'idea di come, a mio parere, sarebbe stato meglio renderla: “Percy la guardò tra il dispiaciuto e il preoccupato: era stato più forte di lui. (Era geloso di Luke → non capisco cosa c'entri in questa frase, sinceramente, la sua gelosia LOL). Aveva di fianco una ragazza bellissima, la più bella, e invece lui aveva perso la sua occasione → anche in questo ultimo pezzo non capisco cosa c'entri, ma ok xD.”
“Era tutto così confuso nella sua mente che non capiva nulla.” → meglio aggiungere un “più” prima di “nulla”.
“Percy infatti l’aveva presa e l’aveva baciata mettendoci in quel bacio tutto ciò che aveva tenuto dentro di sé mentre a quel punto degli applausi partivano dagl’altri ragazzi presenti nella sala che avevano spostato l’attenzione dal ballo ai due ragazzi.” → indovina? Riscrivo anche questa, perché sono svogliata lol: “Percy infatti l’aveva presa e l’aveva baciata, mettendoci in quel bacio tutto quello che aveva tenuto dentro di sé; a quel punto degli applausi erano partiti dagli altri ragazzi presenti nella sala che avevano spostato l’attenzione al loro ballo.”
“Intanto la canzone “Boulevard of broken dreams” dei “Green Day” era appena partita dallo stereo gigante posto sopra il palco e Percy pensò che, anche se non era una canzone molto romantica e allegra (virgola) era una canzone adattissima per quel momento così magico. Infatti, oltre ad essere una canzone molto amata dagli studenti (virgola) Percy fino a quel momento aveva camminato da solo ma da allora avrebbe avuto accanto a sé una della migliori compagnie.” → attenta a queste parentetiche: ti mangi sempre una o l'altra virgola!
“«Mi dispiace Annabeth. Io sono innamorato di te da tre anni ma non te l’ho mai detto per paura di perderti. Facendomi coraggio, quel giorno, avevo pensato di invitarti a questo ballo … ma mi aveva preceduto Luke e io mi sono intristito ed ingelosito e da quel punto i miei voti sono peggiorati per quanto tutti pensassero che ciò non fosse possibile …» quest’ultima affermazione venne accompagnata dai cenni d’assenso degli insegnanti e dei ragazzi nella sala. «ma io ti amo, Annabeth. Sai che non sono molto bravo con i discorsi ma vorrei chiederti una cosa che anche se non accetterai lo capirò… vorresti ballare con me?»” → frase enorme, troppo lunga davvero. Inoltre hai inserito dei concetti un po' di troppo... ma te la riscrivo – tanto per cambiare xD – con tanto di commenti: “«Mi dispiace, Annabeth. Io sono innamorato di te da tre anni ma non te l’ho mai detto per paura di perderti. Facendomi coraggio, quel giorno, avevo pensato di invitarti a questo ballo, ma Luke mi ha preceduto e io mi sono intristito e(d → visto che usi uno stile molto semplice, forse è meglio evitare di mettere “d” eufoniche prima di una parola che non inizia per la stessa vocale della preposizione/congiunzione) ingelosito, e da quel momento i miei voti sono peggiorati, per quanto tutti pensassero che ciò non fosse possibile… (→ ora, parlandoci chiaro: sul serio durante una confessione d'amore di questo tipo vai a parlare dei voti, soprattutto di fronte a i professori? Secondo me stona davvero moltissimo, anche a livello di significato)» quest’ultima affermazione venne accompagnata da cenni d’assenso di insegnanti e ragazzi nella sala. «ma io ti amo, Annabeth. Sai che non sono molto bravo con i discorsi, ma vorrei chiederti una cosa che potrai anche non accettare, lo capirò… vorresti ballare con me?»”.
“Percy mentre stava ballando fece un occhiolino a Tyson mimandogli con la bocca un “Grazie” che venne accolto da un cenno d’assenso e un grande sorriso dal fratello.” → virgola prima di “mentre” per *.
Ed eccomi alla fine di questo papiro, alleluja xD. Come dicevo all'inizio, spero di non esserti sembrata scortese o altro, anzi, sappi che l'ho fatto solo perché, primo, sono pignola di mio, e due perché credo fermamente che i contest servano per migliorarsi – soprattutto dal punto di vista grammaticale/stilistico, visto che il resto è molto soggettivo.

Dal punto di vista dello stile, oltre ai vari errori che ti ho segnalato qua e là, vorrei solo dirti che l'ho trovato davvero un po' troppo semplice per i miei gusti, con frasi non troppo strutturate – o se, lo sono, in modo errato ed eccessivo – e con accostamenti di termini un po' “statici”, nel senso che tendi ad utilizzare sempre le stesse parole vicino ad altre, e questo porta – per forza di cose – a diminuire drasticamente la tua varietà lessicale. Inoltre la fic, a causa di tutti gli errori ma anche per le frasi lunghissime che quasi mi facevano mancare il respiro, non è molto scorrevole e l'ho trovata difficile da finire, e questo è certamente un punto debole per chi usa uno stile semplice. Insomma, io ti direi di concentrarti molto di più sulla grammatica e quindi sulla revisione, e, perché no, di trovare una Beta! Sono convinta che ti potrebbe aiutare davvero molto, perché vedo numerosi tentativi di scrivere delle frasi complesse e interessanti dal punto di vista del significato, ma che non risultano belle alla lettura proprio per tutti i problemi che ti dicevo, e l'aiuto di una Beta è ottimo per risolvere questo genere di cose.

Caratterizzazione personaggi: 5/10
I personaggi sono un altro dei problemi più grandi di questa fic, a mio parere. Partiamo da Tyson: è sicuramente quello “trattato meglio”, nel senso che comunque non è completamente e palesemente OOC. Certo, non spicca molto nel gruppo, nel senso che non posso dire di aver trovato il tuo Tyson simile a quello di Riordan e quindi non ha tutti quei tratti distintivi che nell'opera originale lo rendevano riconoscibile. Infatti tu lo lasci un po' in secondo piano, mi è sembrato, e quello che hai descritto di lui è molto stereotipato, ha caratteristiche e qualità che chiunque altro potrebbe avere. Non è certo una cosa positiva, ma allo stesso tempo ti ha permesso di non stravolgerlo del tutto come invece hai – purtroppo, aggiungerei – fatto con gli altri personaggi, quelli principali. Annabeth è diventata, da ragazza forte e determinata, famosa per la sua intelligenza più che per la sua bellezza che era, la classica ragazzetta né carne né pesce in collera con l'intero genere maschile senza apparente motivo che si piange addosso e non reagisce minimamente a ciò che le accade intorno. Io mi sarei come minimo aspettata da lei uno schiaffo, un insulto o anche solo un'uscita geniale, o che si inventasse uno stratagemma per farsi invitare da Percy, e invece è stata una semplice vittima degli eventi e fanciulla dalla lacrima facile. Ma la cosa che più mi ha fatta rimanere un attimo con la mascella spalancata è stata la trattazione di Percy. Ok, dunque, lui è certamente idiota da certi punti di vista, va bene, ma non è un codardo – primo – e non è tipo da dichiarazioni plateali di amore – secondo. Percy, almeno per come lo vedo io, non sarebbe mai scappato da di fronte a Luke: si sarebbe ingelosito, sì, ma avrebbe pure accampato una scusa per rimanere ad ascoltare la risposta di Annabeth, prima cosa, e se avesse risposto in modo affermativo non sarebbe ugualmente scappato via come una femminuccia in lacrime. Ecco cosa mi è sembrato Percy: una femminuccia in lacrime, sul serio. Perché il Percy che mi immagino io è stupido, certo, ma sa cosa vuole e prova ad ottenerlo, almeno fin quando vede che ci sono le possibilità di riuscire. E, allo stesso tempo, non è un principe azzurro: non farebbe mai – secondo me sempre, eh – dichiarazioni alla Romeo e Giulietta davanti a mezza scuola, primo perché si vergognerebbe da morire, e secondo perché Annabeth lo avrebbe ucciso (e la capisco anche xD).
Insomma, ci sono molti problemi dal punto di vista della caratterizzazione di un po' tutti i personaggi: mi è sembrato quasi che tu abbia stereotipato e reso tutti e tre dei ragazzi da perfetta commedia americana, dove ognuno ha un ruolo fisso e delle azioni già stabilite da compiere, e questo ovviamente non mi è piaciuto molto. D'altronde sei stata “sfortunata” perché hai scelto uno dei fandom su cui sono più ferrata e su cui leggo – e scrivo – di più, e quindi sono molto esigente e pignola. Probabilmente un'altra persona non si sarebbe dilungata tanto e non avrebbe nemmeno trovato tutti i difetti che ci ho visto io.

Uso dei pacchetti: 6/10

Dunque, qui ci sono delle cose positive e delle cose negative. Hai scelto tre pacchetti: una situazione, una AU! e una canzone. Partendo dalla AU: dunque, ormai avrai capito che sono una persona davvero molto pignola e che quindi tendo a dire tutto ciò che mi passa per la testa, soprattutto nei giudizi, e per questo dico che non mi ha convinta molto l'uso di questo obbligo. Il semplice motivo è che la tua doveva essere una College!AU, ma io l'ho sentita molto più una High School!AU, e sono due cose molto diverse; sarà forse per il ballo scolastico che, nella mia testa, è strettamente legato alle superiori americane più che al college, sarà forse perché parli di “ultimo anno di college” che mi sa, di nuovo, molto di scuola superiore, come se il mio cervello cancellasse la parola “college” e la sostituisse automaticamente con “high school”, ma credo che soprattutto il problema sia dei personaggi – e la cosa mi dispiace, perché in teoria non si dovrebbe ripercuotere in altre parti del giudizio un certo parametro, ma tant'è: devi tenere conto che i tuoi personaggi, essendo all'ultimo anno di college, dovrebbero avere intorno ai 23 anni (o almeno così ho letto su internet), non 17/18. Quindi è molto difficile che dei ragazzi ventitreenni vadano a “caccia” di una ragazza per il ballo, si prendano la “cotta”, abbiano paura di fare il primo passo, prendano voti più bassi del normale perché con la testa puntata su una bella chioma bionda e riccioluta: queste cose le fanno i diciassettenni, i ragazzini, non chi sta per entrare nel mondo del lavoro, chi si sta per laureare, chi ha ormai alle spalle l'adolescenza fatta di crisi ormonali eccetera. Proprio per questo motivo trovo completamente surreali in pratica tre quarti dei comportamenti che hanno i tuoi personaggi se me li immagino in un college, eppure li trovo davvero molto azzeccati, invece, se si fosse trattato di una High School!AU. Peccato che, appunto, il tuo prompt sia un altro.
Per quanto riguarda la canzone, sinceramente credo che tu l'abbia messa lì tanto per. Non è che voglio fare l'antipatica, ma obbiettivamente in quel punto non ha molto senso, primo perché non mi vedo per nulla mettere durante un ballo scolastico una canzone punk – dei Green Day, poi! – dal testo così forte, secondo perché una canzone ben inserita non avrebbe nemmeno bisogno di spiegarsi, il lettore dovrebbe sentirla davvero ben integrata con il testo, e invece tu hai sentito la necessità di spiegare perché l'hai inserita (e, detto proprio fuori dai denti, in modo non molto credibile e sensato, visto che la canzone aveva un testo molto, MOLTO, più profondo e complesso di un semplice “I walk alone”), e questo la dice tutto sulla sua pertinenza in quel momento. Che poi, anche qui, sei stata un po' sfigata xD nel senso che è una delle canzoni che avevo scelto io come prompt (io e Chloe ci eravamo divise perfettamente a metà tutti i prompt) ed è una delle mie preferite, e LA mia preferita dei Green Day, quindi diciamo che anche in questo caso sono molto più pignola di quanto lo sarei normalmente.
Infine l'ultimo pacchetto è stato invece inserito bene: il rimpianto c'è, e c'è questa riluttanza di Percy di confessarlo al fratello. Anche se, se proprio devo essere pignola al 100%, nemmeno in questo caso sono rimasta molto soddisfatta, per il semplice fatto che hai fatto – secondo me – un po' di confusione fra i termini “rimpianto” e “rimorso”... ma lascio stare questa questione, che è forse una differenza che sento solo io (un po' come il sentimento della gelosia, che per alcuni è sinonimo di invidia ma non per me xD). Insomma, diciamo che avresti potuto fare un po' meglio, ma comunque apprezzo molto lo sforzo, questo sempre!

Punti bonus: 1/3

Hai scelto tre elementi, quindi uno in più del necessario per partecipare. Hai quindi un punto bonus!

Originalità: 6/10
Dunque, secondo me ci son degli elementi originali e alcuni che invece non lo sono. Una cosa positiva è sicuramente l'inserimento di Tyson: ho letto davvero pochissime fic nel mondo di Percy Jackson in cui venisse preso in esame questo personaggio, un po' “sfigato” perché un ciclope e non un semidio, perché non esattamente di una bellezza convenzionale – ammettiamolo: quando noi fangirl scriviamo, molto spesso ci divertiamo a descrivere questi eroi semidivini come dei modelli degni di Dolce&Gabbana xD – e perché viene in realtà anche nell'opera originale un po' lasciato da parte, quindi posso dire tranquillamente che è un elemento originale nella tua storia. Lo stesso si può dire per i rapporti di parentela che hai creato (o quelli di amicizia), come far entrare in scena Calipso ed Ella come sorelle e quindi dare un minuscolo spazio a Leo (cosa di cui io sono sempre felice xD).
Allo stesso tempo, però, la trama ha moltissimi elementi classici, di quelli che si trovano in qualsiasi commedia americana ambientata nell'High School (sì, High School, non College... ma ne abbiamo già parlato, quindi ti lascio in pace, almeno qui xD): il Tizio che è innamorato di Tizia da anni, che prende tutto il suo coraggio per confessarsi – ovviamente alla vigilia del ballo scolastico perché altrimenti non ci sarebbe abbastanza patos – ma poi Tizia gli viene soffiata apparentemente da Caio e lui si dispera. Ed ecco quindi che, al massimo della depressione di Tizio, si scopre che Tizia era innamorata di lui e quindi vissero tutti felici e contenti e vengono nominati reginetta e re del ballo. Insomma, direi che la vicenda è già vista, anche se tu inserisci qualche elemento in più come il fratello, ma in generale non c'è qualcosa di nuovo in tutto ciò.
Forse c'è da dire che i ruoli solitamente sono invertiti – è la ragazza che cerca di confessarsi e il ragazzo che solo all'ultimo rivela il suo enorme amore nei suoi confronti e quindi diventano re e reginetta del ballo (sì, sono una persona noiosa e ripetitiva LOL) –, e per questo il punteggio non è troppo basso, ma in generale diciamo che si sarebbe potuto fare di più in questo parametro.

Gradimento personale: 7/10

Credo che si sia capito già il mio parere su questa storia, in realtà, ma evito di infierire anche in quest'ultima parte perché lo trovo davvero poco “professionale” e forse anche perché ho paura di trovarti sotto casa mia domani xD Ma a parte gli scherzi, credo di aver motivato ogni cosa che ho detto più che a sufficienza, quindi ho deciso che qui dirò solamente i pregi della tua fic – anche se il punteggio non sarà alto perché, l'avrai capito, non mi ha molto entusiasmata – perché, anche se non sembrerebbe da tutto quello che ho scritto, ce ne sono, e parecchi, solo che non saltano subito in superficie. Innanzi tutto il primo pregio è il rispetto del tema del contest: non c'è un parametro a parte per questa cosa, ma trovo che nel tuo caso ci sarebbe dovuto essere. Hai trattato molto e molto bene il rapporto fra Tyson e Percy, soffermandoti sul loro passato e su altri avvenimenti della loro giovinezza e poi trasportandoli nel loro presente, evolvendo vistosamente il loro modo di pensare e comportarsi, eppure mantenendo intatte alcune cose della loro infanzia (come la promessa). Un altro punto a favore è che hai inserito molte descrizioni qua e là, rendendo il racconto “in 3D”, e quindi non limitandoti a descrivere fatti e azioni, ma facendo dell'introspezione e dando al lettore la possibilità di vedere in modo più dettagliato i luoghi, per esempio, dell'Aula Magna o dei vestiti di tutti i vari personaggi. Inoltre devo dire che alcune scenette mi hanno ricordato molto i primi volumi dell'opera di Riordan, con questa ironia che si ha soprattutto dalle situazioni o dalle battute ad effetto, e questo mi è piaciuto davvero moltissimo!
Insomma, nonostante i punti deboli, questa fin non manca anche di elementi positivi.

TOT: 28/53