Recensioni di Miryel

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Amore incognito - 24/09/20, ore 13:42
Capitolo 1: Cuore in ginocchio
Evvabbe, io mi butto! Mi butto perché tanto se ci rimugino sopra altri giorni non ne vengo a capo perché sei crudele e scrivi che è lampante ma non lo è manco per niente! Ci ficchi dentro occhi di selva e almeno so che si parla di un personaggio dagli occhi verdi! Certo, ma chi? Mamma mia guarda, io non so proprio che dire, la tua crudeltà nei confronti del lettore è spiazzante! Tanto lo so che sei lì, ad accarezzare il tuo persiano, seduta su un trono di cianuro!
Comunque, siccome io sono una persona seria, prima ti parlo della drabble perché comunque l'ho amata nella sua forma, nella sua poetica e nel suo impatto emotivo e poi ti dico le mie teorie e poi la mia risposta definitiva (che c'è già Gerry Scotti che mi guarda male. Ma tipo posso usare l'aiuto del pubblico? No? Babbeene ç_ç)

Mi è piaciuta un sacco e la cosa che ho amato di più è il fatto che tu sia riuscita, in 110 parole, a dividerla in due parti. La prima parte è un'introspezione interna al primo personaggio. Una malinconia che racconta il tempo e quanto questo abbia incrinato qualcosa, abbia reso la vita quasi noiosa, ma allo stesso tempo incanala al suo interno sofferenza, solitudine, disillusione. Abitudine anche al peggio.
La seconda parte ritrova la luce, in un contatto carnale, passionale, spiegato in poche righe ma che lo rende necessario a percepire quella vita in modo diverso, acceso, un barlume nel buio: un motivo per vivere, anche se questo significa essere succubi di qualcosa – di qualcuno. Ma a volte non ci si aggrappa alle persone cara, per non sprofondare?
Uno sguardo, lanciato con questi occhi di selva, che cambia tutto. Dà speranza, ragioni per esistere ancora, e ancora, e ancora...
E quel tuo sancisce l'appartenenza totale, necessaria, che si avverte durante la lettura della seconda parte. Un sospiro di sollievo.

E dunque l'ho amata davvero, questa poesia fatta di carne e passione ♥ Come sempre, anche se ti risparmio le falangi per stavolta, ti faccio i miei complimenti per come sai usare le parole e, nel caso delle drabble – che è una sfida contro gli spazi stretti, i miei complimenti sono doppi **

Ed ora...
Allora, io sono convinta al 95% che uno dei due personaggi sia Bucky. I motivo sono due: i dumpling d'asporto (e se non ricordo male Bucky viene spesso associato ai ravioli cinesi XD almeno lo vedo spesso in alcune CHIBISSIME fanart) e ovviamente gli occhi di selva (che però non sono proprio certa i suoi occhi siano verdi... sono blasfemamente belli, ma c'è OGNI COLORE l'ha dentro)
Il secondo personaggio è una vera e propria sfida ma "la mia età" e "nello stomaco non farfalle ma tarme nutrite" mi fanno pensare a Tony... E A NAT (e gli occhi di selva sarebbero suoi, anzi... li associo più a lei che a Bucky, ma i ravioli cinesi mi hanno convinta che si tratti di Bucky... per quanto riguarda DUE TEORIE SU TRE... ODDIO STO DICENDO UNA SERIE DI COSE CONFUSE CHE ANDREBBERO CONTESTUALIZZATE MA NO, MEGLIO DIRE LE COSE ALLA RINFUSA MIRY, DAJE FORTE)
Dunque le mie teorie sono: Bucky e Tony, Bucky e Natasha e... Natasha e Tony.
Ora, io sono qui che mi mangio le mani e mi chiedo se ci ho preso (anche solo con un personaggio e la teoria di Bucky/Raviolo probabilmente mi ha completamente depistata e mi ci sono voluta INFOGNARE e quindi perderò malamente per questo), ma a mio parere, Gerry, la mia risposta definitiva è "Bucky/Tony". Sarà anche per quel "La tua saliva sulla mia pelle è il proclama d'armistizio" che mi fa pensare ai loro dissapori, che li hanno sempre divisi ma che hanno abbassato l'ascia di guerra, per ora.
Dunque sì, la mia risposta definitiva è questa: Bucky/Tony.
E se non ci ho preso mi arrabbierò tantissimo!

Per il resto, come sempre, mi strazi il cuore e mi devi della cioccolata al pistacchio e un chilo e mezzo di ravioli cinesi gluten free ** Questa drabble è poesia pura ♥
Un abbraccio spaccaossa **
Miry
Recensione alla storia I miss you - 30/08/20, ore 22:57
Capitolo 1: I miss you
Carissima Barby,
partecipando alla challenge sono qui a fare da Sherlock Holmes ma sappi che io ho le capacità intuitive di un comodino in discarica, quindi mi permetto, prima di tutto, di fare quello che mi riesce meglio: apprezzare uno scritto.
Amo la prima persona, quando questa diventa parte della narrazione e, come in questo caso, anche parte del cuore. Sì, perché devo proprio dirtelo: nella sua brevità è riuscita a scaldarmi il cuore sin dalla prima frase che può sembrare banale, ma non lo è. Quel Mi manchi tantissimo seguito da per gente come noi è quasi impossibile parlare di sentimenti che rende quella prima frase ancora più sentita perché, di fatto, significa che questa mancanza è così forte da non poterla nascondere.
Inizialmente pensavo fosse un rapporto fraterno/amicale con Rhodey (e nessuno scrive abbastanza su di loro a parte rare magnifiche eccezioni), ma quando ho letto Solo i fatti dell'ultimo periodo ci hanno permesso di aprirci di più, ma ormai era troppo tardi. ho pensato anche io a Nat e Clint, perché in End Game è lei a salvarlo non solo dal mondo, ma anche da se stesso, per poi finire a sacrificarsi al posto di lui perché, di fatto, lui aveva troppo da perdere e questo, secondo me, Clint se lo porterà dietro a vita come un peso enorme e se parla davvero di loro, questa drabble è devastante e sei riuscita nell'intento di spaccarmi il cuore.
Dunque sì, anche io andrò per Clint e Natasha come brotp, e ne sono abbastanza convinta ♥ Intanto ti faccio i miei complimento per la drabble ♥
Miry
Recensione alla storia Dimentica il mio nome - 18/06/20, ore 23:18
Capitolo 1: I. Ferro
Carissima Guascosazza mia **
Non te lo aspettavi, eh? Più che altro dovrei tipo cospargermi la testa di cenere e chiedere scusa per il ritardo ç_ç sarebbe stato carino da parte mia passare prima visto che mi hai pure citata nelle note, te possino acciaccatte çç Ma devi ave' pazienza con me, devi ave' pazienza...

Guasco', che caspio, non ti si può lasciare sola cinque minuti che tu mi pubblichi tali meraviglie ** Una storia prettamente introspettiva, di certo, con pochi dialoghi e per lo più battute sarcastiche made in Tony Stark , ma appunto per questo straordinariamente intensa. Eh sì, perché i veri pensieri che albergano la mente di Tony non sono mai palesati a parole, ma attraverso la tua incantevole narrazione e il tuo IC sempre dannatamente perfetto (madonna ti stacco le dita, pure quelle dei piedi) noi, infine, anche se lui non vorrebbe, sappiamo. Specie poi in una storia che non racconta solo un dopo e vede Tony vivo (grazie co' ç_ç) e vegeto che fa i conti con il presente, ma anche un Tony che è costretto a rivangare mentalmente il passato quando si trova di fronte a colui che gli ha portato via tutto e pur avendolo fatto fuori dal proprio controllo, è una ferita troppo grande da rimarginare. Qualcosa che ogni tanto si apre e sgorga odio al posto del sangue.
Questo Tony, però, è diverso. Non vuole di certo fare la pace; tira frecciatine, fa battute sarcastiche, non mette su alcun filtro per trattenere il suo risentimento, ma il Tony tornato da Titano e salvatore del mondo non è più lo stesso uomo dell'Afganistan o di Sokovia. È un uomo con una famiglia, che l'ha protetta e vuole ancora proteggerla; che è disposto a tollerare chi non perdonerebbe mai... e con Barnes è qualcosa di così difficile da fare che è tutto troppo ma sai cosa? Se si conosce Tony si percepisce lo sforzo, appunto dato dall'impegno che ci sta mettendo a rivoluzionare il suo modo di essere e diventare migliore di quel che è stato. Un Tony diverso, ma lui, sempre... come solo tu sai scriverlo ♥

La situazione in cui si trovano, poi, forzatamente nella stessa stanza è verosimile e un caso... sì, un caso che li ritrova lì a confrontarsi con gli sguardi, a studiarsi, a capire chi hanno di fronte e fin dove la tolleranza arriva nel loro rapporto inesistente – o meglio basato sull'odio e il rancore. All'impossibilità, eterna, di instaurare un legame che sia anche solo lontanamente vicino ad un'amicizia. Lo sanno entrambi che è impossibile, ma il mondo è cambiato, Tony lo ha salvato, e tocca ancora ai Vendicatori preservare la salvezza di tutti o del singolo. E il fatto che Bucky faccia parte di questo disegno, ora, è inevitabile e li costringe in qualche modo ad approcciarsi forzatamente a questo confronto.
È facile prendere due personaggi del genere e infilarli per forza in un rappacificamento che non avrebbe alcun senso; uno è un soldato, l'altro è un cinico. C'è troppo orgoglio, ma c'è anche il desiderio di appianare quel che si può, in questa storia, ed è tutto ciò che possono fare, per come sono fatti. Per questo è perfetto che tu l'abbia affrontato così, ed ha senso perché canonico, perché verosimile, perché sono esattamente loro, in quello che la Marvel non ha voluto nemmeno affrontare; come se non fosse importante, e invece lo è.
Per colpa di Barnes, Tony ha perso tutto. E' rimasto solo, si è cresciuto con le sue mani e ha fatto i conti con la solitudine. Lui o non lui, in quel video è la faccia di Bucky che si vede commettere quel brutale omicidio. Ma, allo stesso tempo, Tony sa che non era lui e che sarebbe quasi semplice pensare che si trattasse di un'altra persona; ma sono quei discorsi che è più facile a dirsi che a farsi, specie con uno come lui.

Il momento in cui il caffé cade mette in luce tante cose. La fragilità del corpo di Tony e il tentativo di Barnes di lasciargli intendere che non c'è alcuna necessità e forse nemmeno la voglia di scontrarsi ancora. Che è acqua passata che brucerà sempre, che non darà mai loro la possibilità di lasciarsi alle spalle quella tragedia, ma gli dimostra almeno che è un uomo libero dal passato, di cui pagherà sempre le conseguenze, ma almeno non ripeterà le stesse colpe.
Tony non scinde Iron Man da sé stesso, figurarsi Barnes dall'assassino che è stato, ma ripeto... c'è un tentativo pregno di rabbia e rancore di fingere che non si provi nient'altro che indifferenza e la speranza che col tempo almeno guardarsi non faccia più così male, ma diventi un'abitudine legata ad altri ricordi. O a nessun ricordo, per come sono fatti loro.
Che dire poi di Bucky? Mi piace tantissimo come si esprime, come si muove, come anche lui finga che non ci sia alcuna tensione (e magari finge che non sente alcun senso di colpa, dentro...), con monosillabiche frasi che non esprimono nient'altro che il desiderio di non accende una discussione mirata al niente, oltre ad altro odio.
Guascosazza mia, non credo di aver detto tutto quello che volevo, ma questo primo capitolo l'ho amato. C'è malinconia, ma c'è anche umanità, un briciolo di maturità e di buoni propositi, goffi e distaccati, ma che almeno ci sono.
Sei sempre in grado di sviscerare il canone, di cambiarlo, di affrontare qualsiasi cosa con il tentativo di risolvere ciò che avremmo voluto vedere con i nostri occhi ma, come dici nelle note, esistono le fanfiction e chi meglio di te poteva scrivere di un momento simile? Nessuno co', nessuno! Credimi **
Un plauso poi va al nuovo look di Bucky che Miryel approva con un bel pollicione alzato e gli ormoni a duemila u.u
Detto questo ti ringrazio per aver deciso di pubblicarla, di scriverla, di dire la tua a riguardo, perché se c'è una cosa che sai fare bene è raccontare una storia e farlo usando l'anima e la tua incredibile capacità di trasmettere emozioni **
A presto, ti si ama come si amerebbe un tiramisù ç_ç
La tua amichevole Mirycosa di quartiere ♥
Recensione alla storia You had me at Hello - 30/05/20, ore 22:53
Capitolo 4: [call #04] Rockin’ all week with you
Carissima Fuuma,
e finalmente riesco a passare, specie perché Hello, Adele, It's me è la tua storia che PER ORA adoro in assoluto, quindi sono sempre felice quando la aggiorni solo che sono anche stronza e poi non passo... perdonami ç.ç
Ma ora son qui, a recuperare, ma soprattutto a sclerare, perché tu mi nomini... DDR!!! Ma io mi sento di un vecchio ç.ç tu non sai le ore che ho passato a giocare a DDR, quando ero giovane e senza mal di schiena. Era il mio metodo di sfogo dopo la scuola. Non ero particolarmente brava, eh, però mi divertito tantissimo a farmi asfaltare dai miei amici **
Dunque sono rimasta decisamente colpita e te lo volevo dire u.u

Per il resto... be', le cose si sono decisamente evolute, eh? Ora che hanno i rispettivi numeri non hanno quasi più scuse per sentirsi, sebbene la "settimana piena di cazzi da fare" di Winter mi risulti un po' sospetta. Non che abbia chissà che sospetti nei riguardi di chissà cosa, ma penso a volte che si tenga lontano dal sentire Steve non perché è riservato, ma perché non si vuole esporre. Non vuole lasciare che Steve capisca che sta male, o che è arrabbiato, o che ha problemi e... magari li ha con suo padre? Avendo poi instaurato un rapporto meno vincolato dal lavoro di Bucky, sentendosi così, c'è anche un modo diverso di scambiarsi le battute, lo si evince anche quando Steve lo chiama al lavoro e lui cambia improvvisamente approccio.
E' qualcosa che fa tenerezza ma allo stesso tempo mi mette un sacco di malinconia addosso; al pensiero che Bucky è costretto a fingersi in un modo, quando in verità è molto più sentimentale di quanto si pensi e quando scopre che è Steve, al telefono, e balbetta il suo nome... c'è una carica talmente forte di questo cambiamento che ho quasi avuto paura per lui che qualcuno potesse accorgersene e arrabbiarsi per essersi preso tanta confidenza. Insomma, ogni tanto una pugnalata me la tiri, eh ç.ç

Un'altra cosa che in questo capitolo è più accentuata che negli altri è l'interesse di Winter nei riguardi della vita di Steve; quest'ultimo non ha problemi a raccontargli la sua vita, i suoi problemi, le sue intenzioni... ed è Bucky stesso a chiedere, interessato a quello che succede nella vita di Steve, perché VUOLE SAPERE. E invece non succede il contrario, anzi. E continuo a pensare che ci siano ragioni molto più importanti della scusa di essere molto riservato, perché ora come ora, qui, adesso, Bucky ha dato l'impressione non solo di trovarsi bene a parlare con Steve, ma di aver bisogno di lui. Ha bisogno della sua presenza, anche se virtuale e ne è prova anche il fatto che messaggino così tanto, persino quando Winter è al lavoro.
E ora l'intimità, se così vogliamo chiamarla, ha fatto un passo in là. Sebbene Steve abbia provato a invitarlo ad andare con lui e gli amici a divertirsi e Winter abbia declinato... almeno ora ha un nome, che ora divide totalmente Winter e il suo lavoro dal ragazzo normale, suo coetaneo, che magari cerca solo di vivere una vita normale e che magari a quell'invito avrebbe anche detto di sì... ma non può. È chiaro che non può (o magari mi sto sbagliando e può, ma non ne ha voglia... insomma, sai cosa ci vorrebbe?? Il quinto capitolo u.u).
E niente, mia cara buddy in murder, chiedendoti ancora scusa per il ritardo IMBARAZZANTE, mandandoti un superabbraccione saffico da un metro, e augurandomi che aggiorerai presto perché questa storia la adoro e anche se non è arrivato il p0rn nun me frega perché la sto amando lo stesso, ti do apputamento a presto che ho ancora un sacco di cose tue da leggere e quindi daje forte**
I need more di questa storia, sallo **
Miry
Recensione alla storia Aspettative e realtà - 30/05/20, ore 00:36
Capitolo 1: Aspettative e realtà
Carissima Atlas,
prima ancora di rispondere a te, io DEVO passare qui. E' da quando sono andata a lavorare che le mie manine fremono per lasciarti questa recensione, e credimi... credimi, se te l'avessi scritta appena l'ho letta sarebbe stato un delirio di lacrime amare e di sorrisi dolcissimi. In verità lo è anche ora, ma almeno ho metabolizzato e posso sembrare una persona normale :D

Anyway, in pochissimo sei riuscita a creare uno spaccato di vita... spaccato. Perdona il gioco di parole, ma è così che ho visto questa shot. Da una parte c'è il ricordo di una vita diversa, fatta di vizi, di alcool, di propositi sempre proiettati all'eccesso e che al tempo quasi si sperava di arrivare a cinquantanni e festeggiarli così... dall'altro non solo c'è una vita che è cambiata e che lascia dunque spazio a nuove idee, nuove situazioni e nuovi se stessi, ma c'è anche la consapevolezza che attimi così, con torte a solo due piani, un vinile come regalo e la panna in faccia, sono più belli di qualsiasi altra cosa. Perché un conto è essere solo un genio, playboy, miliardario filantropo, un conto è essere Tony Stark, marito, padre e racchiuso in un nucleo familiare quasi perfetto.
Hai fatto, narrativamente, qualcosa di incredibile. Non ti sei soffermata su come e cosa hanno fatto, ma hai preso degli elementi caratteristici dei personaggi legati a Tony e hai costruito un calore che sì è solo scritto, ma che lo si immagina perfettamente e lo si vive. Si sente la felicità di Morgan, che guarda suo padre come se non ci fosse niente di più meraviglioso al mondo – e lei può fargli tutto ciò che vuole, perché Tony glielo permette. Perché vuole che tra di loro sia così, a discapito di un'infanzia vissuta dove certi gesti, certe complicità, lui e suo padre non le hanno nemmeno vissute. A Rhodey, che voleva invitare Ozzy Osbourne (mi sono sentita male XD) ma che si limita a qualcosa di molto più ordinario, ma che rimane nel cuore: musica. Un comune gusto che fa sempre piacere e che, in certe situazioni, diventa la colonna sonora di un evento.
E poi Pepper, che vale più di qualunque sbronza, di qualunque eccesso... e non sono nemmeno paragonabili. Anzi, lei è la mano che lo ha tirato su da quel mondo che è solo una facciata.
Invece qui di facciate non ce ne sono. Si vive il momento come si può: lo si vive perché loro possono, sono rimasti e sebbene manchi la presenza fin troppo caotica di qualcuno che è rimasto nel cuore di Tony – e che in futuro sarà il motivo che lo spingerà a studiare i viaggi nel tempo, in questa situazione si gode di ciò che si ha, perché in un momento come questo è tutto prezioso.
Manca Peter, questo è certo; un vuoto che non si può colmare, ma almeno non è solo. E tutti sono lì per lui e l'unica cosa brutta di questa storia è che noi non siamo lì... ma se chiudo gli occhi e immagino quello che ho appena letto, forse seduta in un angolino, insieme a te e altre persone, ci son anche io ♥
Bellissima shot, bellissimo pensiero, bellissima scia malinconica che certamente ferisce, ma fa anche sorridere.
Grazie per avergli dedicato questo angolo di vita felice.
Miry