Recensioni di Miryel

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Overload - 30/08/20, ore 15:45
Capitolo 1: Overload
Carissima Tecchan,
ebbene, vacanze finite e torno finalmente da te e ti chiedo scusa per il ritardo! Non volevo passare da te lasciandoti due righe prima di partire, così ho atteso e non ti nascondo di aver letto questa storia tre volte. Prima di partire, durante la vacanza e ora, proprio ora, così che potessi lasciarti le mie opinioni a caldo, caldissimo, siccome come sempre mi lasci addosso delle sensazioni quasi inspiegabili ma, ti giuro, cercherò di essere il più tranquilla possibile, senza impazzire. Io impazzisco sempre, quando ti leggo, perché hai questo modo di raccontarci le cose che va oltre ogni normalissima narrazione. In questo contesto in particolare ci racconti la vita di questi quattro ragazzi, spensierata, vivace, che la fa sembrare una tipica estate passata con gli amici, ma si ha questa sensazione, dopo aver letto l'enigmatico pezzo iniziale, che vi sia altro... che al di fuori del contesto amicale, la malinconia che trasuda da ogni poro, sia la vera protagonista della storia e Kaede e Ryuuji orbitano intorno a questo concetto, tessendo la trama di questa OS che è una vera e propria esperienza. Non dimentichi niente; come dicevo la spensieratezza giovanile c'è, ma c'è anche la paura adolescenziale della crescita, della perdita del controllo, del non saper gestire la rabbia, la paura, il futuro. Kaede è il portavoce di una generazione che ha paura di se stessa, delle conseguenze delle azioni, quella che Caparezza canta in una strofa de "La Mia parte Intollerante" e che fa "Io sono molto calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente", ed è vero. Ci si pensa all'idea che, per vincere contro il bullismo, contro le malelingue, contro la violenza, vi sia la necessità di rispondere con la stessa moneta ma... ma già il fatto stesso che Kaede dedichi a se stesso la premura di espiare i suoi peccati comprando cibo o ospitando i propri amici a casa sua, fa capire che non è in gradi di fare del male a nessuno, che comunque i suoi pensieri violenti sono più che altro una difesa, sono desideri che ha perché qualcuno ha osato insultare Ryuuji e, per come hai caratterizzato Kaede, sono certa che se fossero stati insulti personali non lo avrebbero nemmeno scalfito, ma con Ryuuji si sta scoprendo, sta anche capendo che gli piacciono gli uomini – che piacciono ad entrambi, che non c'è niente di male in questo ma che, alla fine, ci si pagano sempre delle conseguenze.
Ryu è meraviglioso, dolce, è completamente differente da Kaede, ed è lui a capire che c'è qualcosa che non va nell'amico, e sa di essere l'unico in grado di salvarlo, perché il loro salvarsi è reciproco, e questo è meravigliosamente decadente. Iwao e Hiroshi, ignari di tutto, sono anche loro vivaci e allegri, e rallegrano un po' la malinconia che avvolge la storia, ma in verità in loro ci ho visto molto di più: ci ho visto un messaggio, quello di fregarsene altamente dei giudizi, di dimostrarsi affetto se si ha voglia di farlo, e questo è l'insegnamento che inconsapevolmente trasmettono a Kaede; che non deve spaventarsi semmai il rapporto con Ryu evolvesse, che questo non porterà oscurità nella sua vita. Inserirli è stato geniale, naturale e ha reso la storia ancora più interessante; hai dato a questi giovani le caratteristiche di chi la vita deve ancora viverla, che la sta abbracciando e che ha paura di fallire, di diventare ciò che non vuole essere o, nel caso di Iwao e Hiroshi, prenderla per quello che è, senza sprecare un momento o... nel caso di Ryu, dolce Ryu, essere la luce nell'oscurità più brutale di chi non ha ancora trovato un posto nel mondo.
Il personaggio di Kaede mi ha ricordato un po' di il giovane Holden di Salinger, per la sua violenza solo pensata e il suo bisogno di sfogarsi per la paura che è raccolta nel suo cuore. La parte in cui entrano in mare e lui si lascia andare più di tutto, perché Holden a un certo punto esplode così... e si rende conto di molte cose, tra cui chi è. Kaede ha più o meno lo stesso percorso, da intraprendere, ma non è solo. Il suo carattere è complesso, e non lo hai reso solo un personaggi tormentato, ma hai mostrato anche la sua fragilità, e questo ti rende, ancora una volta, una delle persone più profonde che io conosca e che riesce sempre a trasmettermi tantissimo. Tu mi bruci dentro, Tecchan, e le tue storie sono sempre un'esperienza assurda ♥♥ Una montagna russa ♥
Infine, voglio spendere due parole anche sul bisogno di evadere che, Ryu, vede comeun bisogno di scappare via, come se questo solo potesse salvarlo dai propri peccati. Non affrontare le cose e fuggire, non per paura di ciò che possono fargli ma di ciò che lui può fare. Ha paura di non sapersi controllare e Ryu dice una cosa intelligente: pensare alla violenza non è simbolo di pazzia; compierla senza alcuna remora lo è. Una persona civile non cade nel tranello della mente, ma immaginare di "uccidere", "picchiare" qualcuno che odiamo è un modo per non farlo. Sfoga in noi un desiderio che non esaudiremo mai perché sbagliato, e la nostra mente lo sa e già averne paura è un gran passo. Scappare non serve ad altro che a rimanere fermi circondati dalle prorpie paure e come hai espresso tutto questo, a me, ha lasciato senza parole.
Tecchan sei bravissima, hai un'anima sensibile, che riesci a mettere su carta e che lascia senza parole. Non so che altro dire, solo non smettere mai. Ho bisogno di rispecchiarmi ancora nei tuoi personaggi, perché mi fa sentire meno sola al mondo ♥
Ti abbraccio fortissima, ti voglio bene
Miry
Recensione alla storia Playlist - 14/07/20, ore 23:47
Capitolo 6: After Spring
Carissima Misaki,
che bello riuscire a tornare sui tuoi lidi dopo tanto che non lo facevo, speravo proprio di poter leggere ancora questa raccolta e, come sempre, non mi deludi **
Sebbene questa shot abbia dei toni decisamente più spensierati rispetto agli altri, non posso non ammettere che, dentro di essa, vi sia tanta malinconia e tanto rancore verso il passato, indirizzato al tempo speso con un uomo infedele, che non l'ha amata, che non le ha mai dato quello che invece lei era in grado di dare. Che l'ha portata anche a non accettarsi e a non curarsi, cosa che si evince quando dice che, uscendo con le amiche, non prestava particolare cura all'aspetto ed è proprio questo che mi ha affascinata e che come sempre mi ha fatto vivere la cosa con un realismo spaventoso. Perché quando una storia finisce e non vuoi più sentir parlare d'amore ti rendi impresentabile per non ricascarci e non ferire nessuno, come se "imbruttirsi" fosse una sorta di corazza, e invece l'uomo che sta per sposare ha da subito valicato quel muro trovando in lei qualcosa, ed è come se quell'incontro fosse stato il colpo di fulmine della vita o, ancor più nello specifico, la salvezza per entrambi.
E lei che pensa a ciò che ha passato, a quello che le è stato dato, con disinteresse, trattata come se non valesse niente e invece ora, quest'uomo, la reputa un suo pari. Scelgono insieme, si sposano di comune accordo, sono coinvolti, che è la cosa più bella che possa accadere in amore: trovarsi e camminare assieme, vicini.
Lei sta curando se stessa, ora e il giorno più bello che la aspetta, che è di entrambi, che sta consumando le loro energie, ma che è bello sapere di riposarsi poi insieme iniziando una vita uniti. Il sollievo finale di lei che guarda la lune – la tua luna, che torna anche qui, è la consapevolezza: non che sarà eterno ma che è la scelta giusta per ora, qualcosa di cui non pentirsi, qualcosa che si ricorderà comunque con gioia, anche se un giorno dovesse finire e quelle primavere non si susseguiranno più.
Uno stralcio di vita bellissimo che non risolve con un vissero felici e contenti, ma racconta come un caso fortuito e un incontro casuale possano, in qualche modo, cambiare la percezione propria dell'amore e di tutto ciò che circonda l'anima. Per questo è ancora più umana e affine con il lettore.
Complimenti come sempre ♥
Miry
Recensione alla storia Playlist - 16/06/20, ore 00:56
Capitolo 5: You Ain’t Know
Carissima Misaki,
come fai ogni volta a entrarmi dentro e a prendere dei pezzi di me e farli riemergere? Questa shot mi tocca nel profondo perché, dopo sei anni di relazione e dopo esserci lasciati da più di tre anni, quando lo vedo ci sto ancora male. All'inizio era dolore per la perdita di una persona amata, ora è la rabbia per aver perso tempo con qualcuno che mi faceva sentire sempre e perennemente in colpa. Proprio come il nostro "lui" di questa storia.
Hai detto delle cose, in questa shot, spizzanti, ma quella che mi è rimasta più impressa è questa:
pensava che se avesse tenuto duro avrebbero risolto ogni difficoltà, sì, perché quando le cose si incrinano o si scoprono lati delle persone che non sono affini alle nostre e ci creano dolore, viviamo con la speranza che le cose cambino, che primo o poi tireremo un sospiro di sollievo e che andrà tutto bene; in realtà quelle sono le prime avvisaglie che ci dicono che no, non andrà bene e se non la chiudiamo presto, finiremo per soffrire tantissimo... o spaccarci così tanto che uno dei due avrà bisogno di scacciare la frustrazione trovando qualcun altro, come ha fatto "lei", tradendo lui... senza remore, capricciosa, sicuramente arrogante nei suoi riguardi, ma quando si ama certe cose quasi non le si vedono ed è questa la fregatura più grande. È questo che ci spinge a non guardare in faccia la realtà e di vivere di speranze. Che sbaglio, quanto tempo perso a dare fiducia al tempo, quando questo andrebbe solo ottimizzato e speso con chi amiamo davvero e ci ama a sua volta?
Lei è terribile, ma è una persona che esiste. Esistono molte lei, ma anche molti lui, che sperano mentre il partner tossico assorbe le loro energie e le fa proprie per distruggerli. Un sentimento terribile.
Lui si rende perfettamente conto degli errori commessi, ma è difficile credere che possa passare tutto con un soffio. Forse non passerà mai e ogni volta che la rivedrà farà male allo stesso modo.
Una ferita, anche se aperta poco, è pur sempre aperta e non ci mette niente a riaprirsi...
ho apprezzato il ritorno della luna, qui quasi menefreghista, che non vuole essere trovata e si nasconde dietro le nuvole. Un'immagine che chiarifica ancora di più la solitudine di "lui", e che ci fa empatizzare ancora una volta con le sue debolezze.
Una shot intensissima, bellissima, come sempre un lavoro impeccabile con le introspezioni e con l'umanità; il motivo per il quale leggerti è sempre un mosaico immenso di emozioni.
Alla prossima, un abbraccio ♥
Miry
Recensione alla storia Playlist - 10/06/20, ore 00:47
Capitolo 4: Breathing
Carissima Misaki,
quanta dolcezza in questa shot ma, allo stesso tempo, c'è sempre quel velo di malinconia che aleggia intorno ai tuoi scritti e che li rende sempre così dannatamente emozionanti. A costo di ripetermi lo dirò altre cento volte: le tue introspezioni mi fanno venire i brividi. Che si tratti di una shot triste o allegra, rimango sempre ammaliata dalla veridicità delle sensazioni che mi lasciano addosso. Questa storia in particolare mi ha toccata molto, perché il destino a volte lascia che strade lontanissime si incontrino in un casuale evento della vita, come quello di una coda in gelateria, nel pieno del caos cittadino di una Milano frenetica. Come se fosse una sfida: trova la tua anima gemella in mezzo a tante, troppe persone... la riconoscerai perché sarai l'unica in grado di vederla brillare, mentre altri la guarderanno indifferenti (o, in questo caso, infastiditi dalla sua confusione).
L'incontro tra i due è dolce, ma allo stesso tempo per nulla scontato. Quanti amori nascono così? Conosco persone che si sono innamorate dopo un tamponamento. Conosco persone che si sono conosciute litigando per essersi rubati il posto in autobus. Gli eventi più impensabili creano la situazione, ed è questo il bello della vita: la casualità che diventa poi un evento che ci piace vederlo invece come predestinato a noi e all'altro.
L'amore è una cosa complicata, mia cara Misaki, e tu ogni volta lo dipingi in modo diverso, ci imprigioni in queste tue parole e non vorremmo uscirne più.
Il lento aumentare dei sentimenti tra i due che, segnati da questo destino che li vede sempre uniti, destinati a stare sempre insieme, persino con la possibilità di lei di lavorare dove vive lui, sono segni che i due prendono con estrema dolcezza: come se rispettassero ciò che l'amore ha riservato per loro e lo vivessero nella totale e completa tavolozza colorata dei sentimenti ♥ Un concetto che mi ha fatto sorridere, e questa richiesta di non lasciarsi mai perché, quei momenti sulla spiaggia, sono momenti unici che non si vogliono perdere Che si vogliono ripetere per sempre.
Mi serviva leggere una cosa così, che mi scaldasse il cuore ♥ Mi serviva legger qualcosa che ardesse di umanità. Come sempre riesci a toccarmi l'anima.
Un abbraccio
Miry
Recensione alla storia Playlist - 01/06/20, ore 23:47
Capitolo 3: Photograph
Carissima Misaki ♥
Mamma mia, ho i brividi. Io continuo a dire di essere felicissima di aver avuto modo di leggerti e conoscerti, perché le tue introspezioni mi fanno sussultare. Come ti ho detto sono una persona estremamente sensibile, il lato introspettivo delle storie è il mio kink supremo e ti giuro pochi autori mi toccano il cuore come ci riesci tu. Ogni volta è un viaggio meraviglioso nella tua testa, ma questa shot in qualche mi ha ricordato una mia carissima amica che ha avuto più o meno una situazione simile e ti giuro che ciò che mi raccontava, le sue sensazioni, e il tempo che passava inesorabilmente lento mentre era lontano dal ragazzo di cui era innamorata e che aveva lasciato proprio perché lei era partita, sono queste. Per quanto non l'abbia vissuta sulla mia pelle, è come se fosse così.
Quante occasioni perse nella paura di non provare nemmeno a portarla avanti una relazione a distanza? Non è sempre detto che non vada, siamo tutti diversi e tutti prendiamo le cose a modo nostro. I tuoi due protagonisti sono l'esempio di un amore che ha bisogno di sapersi insieme, come anime gemelle talmente destinate a stare insieme, che quasi la distanza diventa un rafforzatore piuttosto che un indebolimento del sentimento. Si cercano il meno possibile ma si amano sempre di più; si mancano, si vogliono e il non vedersi non aiuta nel processo di andare avanti. Di certo, a mio parere, la lontananza ha messo in luce molte cose: una fra queste il conoscere meglio se stessi e quindi conoscere perfettamente di cosa si ha bisogno e sia lei che lui hanno capito che separati non possono stare. Lui ha provato a rifarsi una vita, a crearsi una famiglia, ma come spieghi tu è stata più un'imposizione che la società odierna gli ha inculcato nella testa: non lo vuole, ma DEVE. Si sente obbligato per dimostrare qualcosa a qualcuno che non è se stesso. Ma il mondo. E ha capito in tempo cosa vuole e ha interrotto qualcosa che avrebbe potuto rovinare ben più che solo la sua vita, ma anche quella della ragazza di cui è innamorato e non può fare a meno. Due anni di agonia ad aspettarsi, ad amarsi ancora, a cercarsi anche solo con la mente... e la luna torna anche qui, e io sorriso al pensiero; un tuo tratto identificato, il tuo timbro, come se fossi tu che li osservi muoversi e vivere; perché la vita è imprevedibile ed è una cosa meravigliosa, e tu sei così sensibile da saperla mettere su carta.
Quando si rivedono e dici che è come se quei due anni non fossero mai passati un po' lo capisco. I ritorni di fiamma sono così, dopotutto. Ti lasci, ti dividi, ma quando torni insieme perché sai che è l'unica via, non solo ti senti migliore e sai che anche l'altro è migliorato per te, ma quel tempo separati sembra non essere mai esistito.
Tu mi tocchi il cuore, cara Misaki ♥
A prestissimo, è sempre un piacere passare da queste parti
Miry