Wow :)
Saltello dalla contentezza! Perché? beh, perché è un dialogo nonsense eppure tra le righe c'è tanta verità -o tante bugie tanto accuratamente costruite da sembrare vere, tanto per adottare il punto di vista (e anche in parte lo stile) dei tuoi due protagonisti- da suscitare un vago senso di smarrimento. E poi perché questa è filosofia, e cioè amore per la sapienza, eppure è fresca e moderna e discreta, come tutto ciò che leggo di tuo. Ed è vivace, anche, sebbene sia strano dirlo; ma è proprio questo che trasmette questa comunicazione quasi in codice, che comincia in medias res e lascia straniti per tutta la lettura: la vivacità del pensiero, il brio dell'intelletto che ama discutere, approfondire, discettare. Di cosa? Mah, che importa: che si parli di verità, di bugia, di banane, di conoscenza sensibile, di ontologia universale e fenomenica, quel che conta davvero è che qualcosa si dica. Che si discuta, che si mettano in dubbio le verità assiomatiche, che siano poste delle domande, con o senza risposte facili e veloci. Sia lode al dubbio, aveva detto il grande Bertol Brecht, con voce profetica; e sia lode a questa piccola storia, tanto leggera e tanto densa, perché mi ha fatto ripensare a queste -ed altre- piccole verità.
willHole, come sempre ammirato, porge sorrisoni :)
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