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Recensione alla storia Smettila di stringere per disperazione - 08/07/14, ore 13:24
Capitolo 1: Smettila di stringere per disperazione
Io le promesse le mantengo, dovessero passare anni ma le mantengo! Ed infatti sono qui a recensire e ho visto con piacevole sorpresa anche il tuo nuovo aggiornamento su Mogeko Castle aka Piovono Prosciutti - mi prenoto il mio baldo Konoha, chissà mai che qualcuno me lo rubi. 
Escludendo il fatto che finché vari RPGs horror quali proprio Mogeko Castle non avranno una sezione tutta loro non mi darò pace, sto collassando perché è da lunghissimo tempo che devo giocare/vedere Dangan Ronpa (e recensire, erm) ma non me ne frega niente perché io la recensione te la lascio costi quel che costi. C'è, tu non puoi mettere un'icon del genere (c'è, le tetteh di Junko ♥). E m'inserisci pure degli accenni Junko/Mukuro, che ai miei occhi vigili e attenti e al mio spirito shipper non possono scappare! Tra l'altro anch'io amo Junko - e Celestia. Ma insomma, Fuyu! 
Junko, già: è un personaggio a mio parere molto interessante, con quella sua maschera che mostra agli altri Liceali ma che cela a Mukuro. Loro due si contrappongono davvero tanto, Mukuro poi in fondo è la più debole - pensa che la sorella a cui vuole bene sia sua, ma in realtà è l'esatto contrario. Mi ha colpito il fatto che da rigida e severa si lasci al suo lato bambino, terrorizzata dall'essere tradita: lei sa che il suo affetto non è ricambiato, ma si ostina a pensare il contrario finché è sull'orlo della disperazione e non può fare nulla se non - appunto - disperarsi. Fa un po' pena in questa terribile situazione, mentre Junko cinica invece prova sempre più noia nei confronti della sorella. Di Junko infatti ho proprio amato questo suo prendere la sorella come un gioco, una bambola che a poco a poco diventa ripetitiva con il suo solito sguardo vitreo e perciò viene gettata via. E qui mi viene in mente la parola "spazzatura", ovvero "trash"— ma facciamo finta di niente.
Molto evocativo anche il fatto di usare il verbo uccidere in "uccidi ogni dubbio", mi è piaciuto davvero tanto. E rientra molto nello stile di Dangan Ronpa, fra l'altro. Ma la parte che ho amato di più è sicuramente la fine: sarà banale, scontato o che so io ma davvero mi ha colpito. Da una parte i (pseudo?) singhiozzi di Mukuro che inoltre tenta di reprimere la sua sofferenza mi fanno tanto dispiacere, dall'altra amo il comportamento annoiato di Junko - adoro le sue frasi e i suoi pensieri, davvero. E piango perché inizialmente avevo letto "mancando" al posto di "stancando", ingiustizia! 
Comunque lo ripeto e straripeto ancora una volta: Junko. Intendo la Junko che tu hai rappresentato in questa fanfiction e che ho adorato in ogni sua azione o gesto freddo ma con quella nota di beffa che la rende un personaggio unico nonché uno dei miei preferiti - per adesso il mio preferito in assoluto da quel che so della trama rimane Komaeda, ma chissà. Davvero, se uno che non conoscesse Dangan Ronpa leggesse la tua fanfiction comprenderebbe immediatamente che tipo è Junko. Questo proprio perché è IC, naturalmente insieme alla povera sorella! 
Brava come al solito, sono anche curiosa di sapere chi è il personaggino tanto bellino della tua icon (scusami, ma m'ispira sebbene mi ricordi un po' Near di Death Note—) e alla prossima recensione/sclero, possibilmente il più presto che posso. ♥
~ Ladi