Recensioni di Midnight Sunflower

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Recensione alla storia One day, three years - 13/04/20, ore 16:26
Capitolo 1: One day, three years
Benni ❤

Ma che belle queste tre drabble! 
Carinissima l'idea di ambientarle lo stesso giorno, sfruttando però il trucchetto delle annate diverse e di inserire non solo coppie, ma anche family bond perché a San Valentino è bello festeggiare l'amore in ogni sua forma.

#01. Con la prima drabble già vinci facile, perché io adoro la zia May del MCU e mi dispiace non trovare molte ff sul suo legame con Peter.
La scena che hai descritto è divertente e fluff allo stesso tempo: si percepiscono bene l'imbarazzo di Peter e i tentativi impacciati di May di tirarlo su di morale e il quadro complessivo fa sciogliere il cuore, perché l'affetto che lega zia-mamma e nipote è davvero autentico e forte.
Comunque May non dovrebbe buttarsi così giù, perché è ancora bellissima e continua a fare strage di cuori. u.u

#02. Come sai, non shippo Stucky ma da non-shipper devo farti i complimenti per come hai gestito questa drabble che, sono sicura, farà furore tra le fan sfegatate della coppia.
La scena è molto dolce e il pov di Steve è gestisto davvero bene: mi piace molto la descrizione del suo stato d'animo, del batticuore che gli provoca la presenza di Bucky al suo fianco.
La frase finale è un concentrato di feels, perché il Destino non sarà tanto generoso con questi due poveri ragazzi e chi legge vorrebbe vederli sempre così, felici e innamorati.

#03. Mamma mia, i Barton. MAMMA MIA, I BARTON ❤
Okay, adesso provo ad articolare un commento un po' più sensato. 😂
Questo missing moment è fluffuosissimo (in questo momento gli accademici della Crusca mi stanno inviando insulti a raffica 😂) e mi piange il cuore pensare che Nat non abbia potuto godere pienamente delle gioie dell'essere zia, però sono sicura che non verrà mai dimenticata dai suoi nipotini.
Azzeccatissimo il modo in cui hai rappresentato la complicità tra Clint e Laura. Li ho trovati molto IC.

Le drabble sono scritte benissimo e hai equilibrato cum grano salis tutti gli elementi - narrazione, descrizione, dialoghi e introspezione -, giocandoti bene tutte le parole a tua disposizione.
Per quanto riguarda le caratterizzazioni, ti faccio tantissimi complimenti perché in poco più di 300 parole hai fatto un lavoro egregio e hai centrato il punto con ogni personaggio.

Tesoro, ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per il contest - faccio il tifo per te. ❤

Un abbraccio grande grande,
Alessia


 
Recensione alla storia No One Knows - 23/06/18, ore 16:00
Capitolo 1: No One Knows
Ciao!
Perdonami per il ritardo, ma questa settimana tra esami e tirocinio sono stata un po' impegnata e finalmente, sto aproffittando del fine settimana per rimettermi in pari con le recensioni.
Come ti avevo già accennato, non shippo questa coppia, ma ho ugualmente apprezzato questa ff, perché quando una storia è bella non c'è ship che possa fermarmi.
Ho apprezzato molto il taglio introspettivo e l'utilizzo della seconda persona, che hanno donato all'intera narrazione un'intensità non indifferente. Le caratterizzazioni sono tecnicamente ineccepibili, si nota lo studio che c'è dietro e la conoscenza dei personaggi. Tony, Peter e Nat hanno preso vita davanti ai miei occhi e sono riuscita a percepire le loro emozioni senza alcuna difficoltà.
Dulcis in fundo, lo stile. Il tuo stile è molto maturo, fluido, elegante e di livello; ne sono rimasta piacevolmente colpita. Uno dei motivi che mi hanno spinta a continuare la lettura è stato proprio lo stile e non te lo dico per mettere in ombra la tua ship, non mi permetterei mai, ma per riconoscere la tua capacità di catturare l'attenzione dei lettori e di far dimenticare loro tutti gli elementi che li distoglierebbero dalla storia. 
Ti auguro di continuare su questa strada e di scrivere altre storie belle come questa.
Un abbraccio,
Alessia
Recensione alla storia Dark Eagle - 29/07/17, ore 18:27
Capitolo 15: Blind Spot
Ciao Asia!
Eccomi qui a recensire il nuovo capitolo della tua long! :) 
Come stai? Spero che dopo la brutta avventura in moto, ora le cose vadano meglio. <3
Ma adesso, iniziamo la recensione e perdona gli eventuali errori di battitura, ma il correttore del tablet a volte fa dei brutti scherzi. XD


TITOLO
Nelle storie spy o thriller gli "angoli ciechi" sono gli elementi che ribaltano totalmente gli eventi della trama.
Un angolo cieco può consistere in qualsiasi cosa: una conversazione, un dettaglio ignorato, un errore di distrazione... tutto può essere motivo di sconvolgimento.
In questo capitolo il punto cieco della situazione è il caro N, che ha dato a Sharon e Co. degli indizi per far crollare il castello di carte di Sin. 
La cara Sin crede di avere la situazione sotto controllo, in realtà non sa che sta per venirle meno il terreno sotto i piedi.

CITAZIONE
Se leggiamo e analizziamo questa citazione alla luce di ciò che abbiamo scoperto nel capitolo, possiamo affermare che essa è riferibile sia alla fazione dei buoni sia a quella dei cattivi.
Gli Avengers hanno effettivamente ignorato parecchi punti ciechi e ciò ha portato all'escalation di eventi culminata con la fuga di James, ma allo stesso tempo Sin ostenta una sicurezza che la porta a trascurare parecchi elementi del suo diabolico disegno. 
A cantar vittoria siamo bravi tutti, ma non farsi fregare all'improvviso è quello che distingue un vero vincitore da un pallone gonfiato, quindi Sin dovrebbe iniziare a farsi quattro conti in tasca visto che i Winter Soldiers non sembrano proprio dei burattini senza sentimenti... e sappiamo bene come sia facile far cambiar fazione ad una persona che ha qualcosa da perdere.

CONTENUTO
Il capitolo si apre con l'interrogatorio di N e subito viene messo il carico da novanta.
La mente del Soldat è un fragile mosaico di tasselli slegati tra loro e ogni minimo stimolo esterno può rivelarsi deleterio.
Sharon inizialmente vuole fare la dura, vuole dimostrare di avere il comando, in realtà però il ricordo di James, la cui assenza è sempre percepibile, la disorienta e la fa vacillare. Paradossalmente sembra quasi che il carceriere sia N e non Sharon, perché il Soldat è l'unico che può dare agli Avengers qualcosa di concreto su cui lavorare e ha inconsapevolmente il coltello dalla parte del manico.
L'incontro si conclude ad una prima impressione con un nulla di fatto, perché è vero che ora gli Avengers sono a conoscenza dell'esatto numero dei Winter Soldiers addestrati da James, ma allo stesso tempo manca il tassello fondamentale: il nome della burattinaia.
Però viene lasciato un velato indizio sulle parole in russo che N inizia a pronunciare e che poi ritroveremo nella sequenza conclusiva del capitolo.

La parte centrale ci offre una panoramica della situazione in casa HYDRA e ci mostra come Sin abbia imboccato completamente l'autostrada per la follia e l'autodistruzione.
La giovane erede del Teschio vuole dimostrare a tutti, e per primo a suo padre, di essere la migliore e per farlo è disposta a superare ogni limite.
Le parole che rivolge a L e a Lukin non preannunciano niente di buono, anzi fanno pensare che presto la giovane Sin romperà il guinzaglio che la lega al padre-padrone e che inizierà a fare di testa sua.
In questo quadro non dobbiamo sottovalutare il rapporto morboso che la lega a Crossbones e a L: il primo è il giocattolino sessuale sul quale lei pensa di esercitare un qualche tipo di controllo, mentre l'altro è il giocattolino armato che molto probabilmente lei vorrà utilizzare per tirare un tiro mancino a qualcuno. L è l'unico dei Winter Soldiers a non avere ancora il cervello completamente andato, ma noi sappiamo che anche D e K stanno sviluppando una sorta di coscienza propria che a volte fa venire a galla una parvenza di umanità che annulla per una frazione di secondo l'asservimento dell'HYDRA.
Per non farci mancare nulla, alla fine entra in scena un misterioso socio della nostra rossa sciroccata che sicuramente l'aiuterà a mettere in atto qualche perverso piano ai danni degli Avengers, perché non dobbiamo dimenticare che Sin ha un conto aperto con Sharon Carter e James Barnes.

La sequenza finale getta l'amo per i prossimi sviluppi e assistiamo al gradito ritorno in scena di Yuri, ora capo della sezione russa dello S.H.I.E.L.D.
Le parole che N aveva iniziato a farneticare durante l'interrogatorio si rivelano essere i codici di attivazione dei Winter Soldiers, di cui al momento nessuno del team eroi sa della loro esistenza. 
Yuri sempre sul pezzo come Natasha, che incinta o non incinta si dimostra sempre il pezzo da novanta che è, offre il proprio aiuto per le indagini. 
Questo ovviamente è un grande punto per i nostri Avengers che ora come ora sono un passo avanti rispetto a Sin: ok, non sanno ancora che quelle parole attivano i Soldats, ma appena lo scopriranno? Potranno sviluppare un piano per neutralizzarle e mettere fuori gioco la squadra di Sin!
Il vantaggio c'è ed è anche bello grande, sta ora agli Avengers sfruttarlo al meglio senza fare voli pindarici e ipotesi strane.

CARATTERIZZAZIONI
Sharon: la prima delle tre figure femminili del capitolo apre le danze con un serrato interrogatorio, che mette in luce il momento difficile che sta attraversando. Gli strascichi della fuga di James si fanno sentire prepotentemente nei momenti meno opportuni e mettono in difficoltà Sharon mentre tenta di trovare una pista.
James, nonostante sia fisicamente assente, esercita comunque un grande ascendente sulla compagna che dovrà imparare con grande forza di volontà a non lasciarsi sopraffare dalle proprie emozioni.
Sharon è un agente molto più passionale ed istintivo rispetto per esempio a Natasha, che sul lavoro riesce a raggiungere stoicamente quell'equilibrio interiore che le permette di essere lucida al mille per mille. La bionda dovrà lavorare molto su quest'aspetto del suo carattere, perché in occasione della battaglia finale solo la fredda razionalità potrà sottomettere l'animalesca e viscerale istintualità di Sin: se Sharon vorrà battere la figlia di Teschio dovrà usare la testa.

Winter Soldiers: i soldati creati dopo James si stanno rivelando una pallida copia dell'originale e ciò dipende dal fatto che per il loro asservimento è stato utilizzato lo stesso procedimento che ha creato il Winter Soldier originale. 
Ma come si dice, la minestra riscaldata non va mai bene e i cattivi hanno sottovalutato un piccolo dettaglio: l'asservimento di James è stato modellato sulle reazioni del suo cervello, quindi è naturale che su di lui avrà sempre una presa maggiore rispetto a quella che potrà avere su altri soggetti, che risponderanno ad altri stimoli esterni. N, D, K e L non hanno il cervello di Bucky, quindi potranno anche avere la sua prestanza fisica, ma non risponderanno mai con la stessa intensità o reattività al codice di attivazione.
Questo elemento pone in netto vantaggio gli Avenegers: se l'asservimento di un soggetto è già debole in partenza (e l'abbiamo visto con N che ha iniziato a dare i numeri non appena ha visto James a Venezia), sarà più facile annullarlo perché basterà stimolare il cervello quel tanto che basta ad annullare l'effetto del codice di attivazione.

Sin: seconda figura femminile del capitolo, che ancora una volta viene messa in contrapposizione con Sharon.
Sin si dimostra ancora l'imprevedibilità fatta persona, ma la sua è una imprevedibilità ponderata e ciò sembra un paradosso: agisce come un animale selvaggio, segue l'istinto, ma ha sempre ben chiaro tutti i possibili scenari derivanti dalla sua scelta.
Sin è assetata di sangue, vuole vincere questa guerra e non le importa un fico secco se per farlo dovrà mandare avanti qualche suo sgherro o sporcarsi personalmente le mani. Lei non ammette ostacoli lungo il suo cammino e ci sono personaggi, come Lukin, che stanno diventando zavorra ingombrante e vanno eliminati.
La sua ossessione per il padre e per l'approvazione che questi le ha sempre negato sono una sorta di malata ossessione che ha completamente monopolizzato la sua vita. Sin brama di sentire Teschio pronunciare tre piccole e, all'apparenza, insignificanti parole: sei la migliore, e per ottenere ciò che vuole sarà pronta a tutto.

Crossbones: Rumlow continua a nutrirsi del proprio odio e a tentare di portare a termine la sua personale caccia alle streghe contro Sharon.
Nella sua mente malata, lei è la donna che l'ha rovinato, che l'ha deriso, che l'ha umiliato e che lo rifiuterà sempre. Quella di Brock nei confronti della Carter è vera e propria ossessione, di quella che porta ad esiti sconvolgenti.

Natasha: terza ed ultima quota rosa del capitolo, al momento lei è l'unica del gruppo ad avere la lucidità giusta per mandare avanti la baracca. Paradossalmente il soggetto che dovrebbe essere considerato più fragile, viste le sue particolari condizioni di salute, in realtà si dimostra il faro che può guidare tutti nella direzione giusta, grazie alla sua straordinaria abilità di mantenersi (o di far finta di mantenersi) lucida anche nei momenti più difficili.

STILE
Stilisticamente mi è piaciuto molto come hai reso la psicologia dei personaggi, tratteggiandola in maniera diversa a seconda dello stato d'animo che dovevi manifestare.
Lo "scontro" tra Sharon e N è stato serrato e ricco di pathos, così come lo scambio di battute tra Sin e Crossbones ha mostrato il feeling perverso che lega questi due personaggi.
Sul fronte introspettivo hai giocato molto bene con l'introspezione diretta ed indiretta, facendo ricorso a dialoghi e gesti quando singole sequenze introspettive avrebbero potuto rallentare la narrazione.

CONSIDERAZIONI GENERALI
Come sai, adoro questa storia e il modo in cui la stai portando avanti. Nulla è lasciato al caso e ogni capitolo è un susseguirsi di colpi di scena ed eventi interessanti. Per me questa trilogia è una delle migliori ff del fandom e lo ripeterò fino alla fine. ^^

Ottimo lavoro e al prossimo capitolo!
Un abbraccio,
Alessia

Recensione alla storia Dark Eagle - 07/07/17, ore 14:43
Capitolo 14: A new day has come
Ciao Asia!
A spizzichi e bocconi sono riuscita a completare la recensione del nuovo capitolo della tua storia! Perdona gli eventuali errori di battitura, ma il correttore del tablet a volte fa dei brutti scherzi. XD
Ma adesso, basta indugiare in chiacchiere e iniziamo la recensione!

TITOLO
Quando ho letto il titolo la prima volta, mi è subito venuta in mente l'omonima canzone di Céline Dion.
Ora, non so se per questo capitolo tu abbia preso ispirazione da questa canzone, ma mi sono presa la libertà di ascoltarla durante la lettura e le emozioni trasmesse dai Romanogers si sono amplificate in modo esponenziale. 
Ma su questa coppia tornerò a parlare a tempo debito, per il momento mi limito a dire che il titolo da te scelto s'incastra perfettamente nel climax di momenti che stai sviluppando nella tua storia: dopo gli sconvolgimenti emotivi dei precedenti capitoli è giunto il momento per i nostri eroi di assistere all'alba di un nuovo giorno. Dopo la tempesta torna sempre il sereno, anche se per ora non parlerei di sereno ma di semplice schiarita.

CITAZIONE
Mai parole furono più veritiere, soprattutto se messe in relazione con ciò che è accaduto nei precedenti capitoli!
Un soggetto può essere definito in molti modi, ma ciò dipende sempre dal suo vissuto, perché solo analizzando tutti gli episodi della vita di un individuo è possibile avere un quadro completo della persona che è diventato nel presente.
In un certo senso questa citazione è collegabile a quella presente nel capitolo dedicato a Sin, tratta dal film "V per Vendetta".

CONTENUTO
Il capitolo si apre con la visita ginecologica presso lo studio della Dottoressa Meredith Montgomery, che è la perfetta fusione fisica e caratteriale di Meredith Grey e Addison Montgomery di GA (OC che ho apprezzato tantissimo perché fonde in sé le caratteristiche peculiari di queste due grandi donne).
La dottoressa mette subito in chiaro la situazione della sua paziente e veniamo a conoscenza dello stato di salute del bambino: il DNA di entrambi i genitori è stato assimilato in modo eccellente e non ci sono rischi di malattie o malformazioni. Una bella notizia che va a migliorare leggermente la situazione nella quale versa attualmente la squadra degli Avengers. Inoltre scopriamo anche che lo S.H.I.E.L.D. ha iniziato a tenere sotto controllo tutte le informazioni sensibili (caro S.H.I.E.L.D., pensarci prima no, eh?) onde evitare che l'H.Y.D.R.A. giochi qualche altro tiro mancino.
Prima di lasciare lo studio Natasha e Steve vengono posti di fronte ad uno degli interrogativi più temuti da tutti i genitori in attesa: sarà un maschietto o una femminuccia?
Io punto sul fiocco blu e tu sai perché (XD), ma come al solito so che sei imprevedibile quindi so che all'ultimo momento potresti cambiare le carte in tavola. ;)

La scena si sposta all'Avengers Tower dove finalmente scopriamo cosa ha portato il caro JJ in quel di New York: Annabeth Munroe è stata rapita e molto probabilmente è in mano all'H.Y.D.R.A. Problema, grosso problema per gli Avengers, visto che la cara Beth ha le capacità per hackerare un'I.A. come Jarvis.
Per non farci mancare nulla, abbiamo la conferma che al momento James ha fatto completamente perdere le proprie tracce. Avevamo qualche dubbio, viste le sue capacità? No, però come si dice, la speranza è l'ultima a morire e speravamo che James avesse lasciato qualche indizio durante la fuga... e invece no!
La momentanea fuga di James non ha gettato nello sconforto solo Steve e Sharon, ma anche Sam che con Barnes aveva instaurato un rapporto alla "Gianni e Pinotto"; ma a tirare su di morale il nostro piccolo falchetto pensa la cara Hill, che fa razzia di magliette extralarge dall'armadio del ragazzo e le sfoggia senza pensare ai giudizi degli altri abitanti della torre. Con la scena della maglietta la FalconHill è canon e endgame in questa storia: finalmente una gioia!

L'ultima sequenza vede come protagonista assoluta Sharon Carter, che è pronta a fare quattro chiacchiere con il caro N.
Una semplice frase e la bionda mette subito le cose in chiaro: quell'interrogatorio non sarà una passeggiata e lei non ha problemi a sporcarsi le mani... Caro N, ti conviene iniziare a cantare come un fringuello, sei avvisato.

CARATTERIZZAZIONI
Questa volta partirò dai personaggi singoli e lascerò per ultima la coppia. 

Dr. Montgomery: non so per quanto vedremo in scena la cara MM, ma sicuramente è un OC che fa una buona impressione sul lettore e ha l'aria di essere la persona giusta per gestire questa gravidanza (molto più della Cho ad essere sincera. Helen è tanto carina caruccia, ma non mi sembra avere la tempra adatta per sopportare una situazione del genere). 

Sharon: she's back more badass than ever! Vogliamo parlare della sua apparizione finale davanti la cella di N? In quel momento ho visto la Sharon che piace a me, quella che con la sua fuga James aveva rischiato di mettere all'angolino. Sei riuscita in una semplice battuta, quella finale, a concentrare tutto il DNA Carter presente nella nostra bionda. N passerà sicuramente un brutto quarto d'ora perché Shay non sembra avere l'intenzione di mollare al primo rifiuto e sappiamo bene che le Carter, quando si mettono in testa una cosa, sono capaci di muovere mari e monti per ottenerla. Quindi prevedo un faccia a faccia di fuoco.
Comunque vorrei sottolineare che letta con l'intonazione giusta, la battuta di Sharon ha un subtext minaccioso da fare paura... XD 
Bravissima!

Sam: io voglio tanto bene a Sam e in questo momento vorrei abbracciarlo forte forte, perché fa una tenerezza immensa. Il rapporto con James non era iniziato nel migliore dei modi, perché ricordiamoci che in TWS erano su due fronti opposti, poi in "Lasciati Salvare" abbiamo assistito alla nascita della loro amicizia e ora siamo arrivati ad un punto dove sono davvero uniti. Sam ha quindi vissuto la fuga di James come un tradimento ed è ovviamente deluso, amareggiato, infuriato... e non possiamo dargli torto! 
Una nota positiva però c'è: Maria ha deciso di aiutarlo a superare questo momento difficile.

Tony: quanto è stato meravigliosamente IC in questo capitolo? Non dico che le altre volte sia sfociato nell'OOC (questa trilogia è una delle poche storie che ho letto dove i personaggi sono sempre gestiti benissimo), però in questo capitolo hai dipinto una caratterizzazione eccellente utilizzando solo poche battute e poche immagini (come quella dello sbadiglio), che hanno inquadrato subito il personaggio e lo hanno reso subito presente alla mente del lettore. In questo caso l'essenziale è visibile agli occhi. Chapeau!

Maria: Hill, ti perdono la scandalosa accoppiata maglietta extralarge+pantalone di tuta solo perché per il momento alla Tower siete mezzi disastrati... Ma confesso che 'sto outfit ha fatto urlare i Carla Gozzi ed Enzo Miccio che sono in me!

Dopo la parentesi "Ma come ti vesti? Avengers Edition", torniamo a parlare di cose serie. XD

La Regina delle Nevi sta finalmente iniziando ad uscire dal proprio guscio ghiacciato... Era ora!
So che la strada è ancora lunga e ricca di insidie, perché Maria non ha proprio un carattere facilissimo, ma sono sicura che questa crisi momentanea farà da collante tra lei e Sam.
La scena dello scambio di sguardi è emblematica: 'sti due ormai sono endgame, su!

JJ: Holden porta sempre belle notizie... che caruccio! A casa sua non poteva stare, no? Doveva per forza mettere il carico da novanta, vero?
Non è cambiato una virgola da "Lasciati Salvare": apre bocca e io sento metaforicamente bisogno di una xanax. 

Phil: Coulson si dimostra ancora una volta un direttore che fa comunella con i propri sottoposti o colleghi: Fury col cavolo che avrebbe dato a Sharon l'autorizzazione per interrogare N da sola! XD
La sua preoccupazione nei confronti di May è messa molto bene in evidenza e mi fa pensare che il ferimento di Melinda possa rappresentare un punto di svolta per questa coppia.

Steve e Natasha: ed eccoci arrivati al momento cruciale di questa recensione. Come avevo scritto nel precedente commento, in questa occasione mi sarei soffermata maggiormente su questa coppia che nel corso di questi capitolo sta avendo una crescita enorme.
Sappiamo benissimo che Steve e Natasha non hanno caratteri e vissuti facili, entrambi sono stati spesso messi in ginocchio dalla vita, ma hanno sempre trovato la forza per rialzarsi. Da quando stanno insieme, però, la loro forza di volontà si è quadruplicata e ciò li ha spinti a smussare alcuni spigoli del loro carattere. Loro non sono la classica coppia che vive in simbiosi, loro sono due individui autonomi che si completano in un modo così naturale da sembrare quasi un unico soggetto: i Romanogers pensano come due e agiscono come uno e la loro forza sta proprio nell'affrontare e risolvere i problemi insieme.
Possono anche avere opinioni contrastanti ma come coppia sanno sempre qual è la decisione giusta da prendere e questo li rende dei futuri ottimi genitori, perché un figlio si cresce bene mettendosi continuamente in discussione, non trincerandosi dietro le proprie posizioni.
In LS Steve e Nat non erano adatti a fare i genitori, erano ancora troppo immaturi, erano una coppia ma ancora allo stadio embrionale. In LDDSR la coppia ha subito una notevole evoluzione, evoluzione che continua anche in DE e che spinge i Romanogers ad interrogarsi continuamente su cosa vogliono veramente dalla vita: le parti introspettive sulla gravidanza sono di vitale importanza per capire l'evoluzione di questi personaggi.
Ci troviamo di fronte a due personaggi immensi che non possono essere liquidati con due definizioni, tipo "Captain America, la Sentinella della Libertà" e "Vedova Nera, l'ex assassina della Stanza Rossa", perché per essere capiti fino in fondo devono essere continuamente analizzati, interrogati... Noi non stiamo leggendo una storia, ma stiamo assistendo ad una metaforica seduta di psicanalisi dove i personaggi si mettono a nudo, perché solo così si potrà capire cosa passa loro per la testa.
Tu sei una delle poche autrici che rende i personaggi autentici e verosimili e ciò traspare nelle loro interazioni, che non sono mai forzate o costruite tanto per fare fanservice gratuito. I tuoi Romanogers sono belli da leggere perché sono veri, li posso toccare con mano quando leggo ed è questo quello che voglio trovare in una storia: personaggi a tutto tondo, che donando emozioni.
Grandissima cura per i dettagli, grandissima introspezione psicologica... In parole povere: grandissimo lavoro.

STILE
Ancora una volta, il tuo stile si conferma molto maturo e adatto al tipo di tematiche che stai affrontando in questa storia. Niente è lasciato al caso e tutti gli elementi si incastrano perfettamente, andando a completare pezzo dopo pezzo l'intricato disegno della trama di "Dark Eagle". 
I continui rimandi, impliciti o espliciti, alle due precedenti storie di questa trilogia donano continuità al progetto e richiamano alla mente del lettore l'immagine di un castello in costruzione. Ogni elemento è legato ad un altro, o meglio, per usare una terminologia cara ai Marvel Studios, "it's all connected", e ciò rende la lettura ancora più interessante e stimolante.
Sul fronte introspettivo, ci troviamo di fronte ad un lavoro certosino che non si limita a ricorrere esclusivamente alle sequenze introspettive, ma che si avvale dell'ausilio di un introspezione indiretta che, travestita da dialoghi o semplici gesti, permette al lettore di esplorare in profondità la psiche dei personaggi.
Narrativamente parlando il racconto scorre fluido e privo di sbavature e il tecnicismo di alcune microsequenze viene vestito di una veste fruibile a tutti, evitando così di cadere nel fastidioso "effetto spiegone".
Stilisticamente, questa storia si conferma a mio avviso una delle migliori del fandom, capace di far emozionare il lettore e di accompagnarlo per mano lungo tutto il racconto.

CONSIDERAZIONI GENERALI
La storia continua a toccare alti livelli e cara Asia, ti dimostri ancora una volta capace di plasmare in modo eccelso l'enorme quantitativo di materiale che hai per le mani. Sei veramente un'autrice di grande talento ed è un piacere leggere le tue storie. :)

Come sempre ottimo lavoro e sono molto curiosa di leggere i prossimi sviluppi!
Un abbraccio,
Alessia
Recensione alla storia Dark Eagle - 24/06/17, ore 22:52
Capitolo 13: Falling into pieces
Ciao Asia!

Perdona il ritardo con il quale sto tornando a recensire la tua storia, ma solo oggi, tra una pausa e l'altra, sono riuscita a finire la recensione cumulativa che volevo lasciarti. ^^
Visto che i capitoli da commentare sono tre, ho deciso di strutturare il commento in modo diverso altrimenti sarebbe risultato troppo ridondante e noioso da leggere. XD

Ma adesso basta perdersi in chiacchiere e iniziamo!

TITOLO
"Collapse" anticipa subito lo sconvolgimento emotivo che proveremo a fine capitolo, dove avverrà un vero e proprio terremoto che porterà la squadra a collassare su se stessa. 
La parola "collapse" è diretta, incisiva, criptica perché un collasso può verificarsi in diversi ambiti (medico, finanziario, etc...), quindi il lettore inizia a leggere il capitolo con una certa curiosità per scoprire dove e soprattutto ai danni di chi si verificherà questo evento traumatico.

"Sin", una parola che rimanda subito all'ambito religioso. In inglese "sin" significa peccato, ma quando è maiuscolo ha un significato ben più forte: peccato originale.
In questo capitolo "sin" ha una doppia valenza: da un lato rappresenta il nome del personaggio, dall'altro invece sottolinea la sua natura diabolica che causerà parecchi problemi agli Avengers.
Sin è il peccato vivente, generato dal male assoluto, il Teschio Rosso. Un personaggio da non sottovalutare.

"Falling into pieces" si ricollega a "Collapse" e conclude idealmente questo trittico di capitoli, che hanno avuto il ruolo di turning point della storia.
Tutto adesso è andato in pezzi e sarà compito dei protagonisti rimettere insieme i cocci.

"Uno sconvolgimento causato dal peccato originale fa andare tutto in pezzi": se traduciamo e cerchiamo di legare i tre titoli, viene fuori una frase del genere che condensa in sé ciò che hai raccontato fino ad ora.

Personalmente sono molto ammirata da questa costruzione, sei stata un genio! 

CITAZIONE
Le parole di Natalie Standiford vanno a braccetto con la parola "collapse" e mostrano come l'essere umano sia incapace di prevenire completamente i danni che un evento potrebbe causare, anche se si impegna al massimo per prepararsi alla cosiddetta "onda d'urto".

Nel capitolo dedicato a Sin troviamo una citazione tratta dal film "V per Vendetta" altro personaggio interessante ed ambiguo, come interessante ed ambigua è la nostra Sin. 
Nelle parole di V riecheggia la cara terza legge di Newton che viene citata nuovamente all'interno della tua ff.
L'essere umano è un soggetto in continuo mutamento, dove ogni cambiamento è il risultato di una complessa e intricata catena di cause ed effetti: non è sempre semplice rintracciare la causa scatenante di un determinato comportamento, ma se si ha pazienza e si procede a ritroso lungo la catena, una spiegazione di trova sempre.
Per capire la sfaccettata e complessa psicologia di Sin si dovrà compiere questo viaggio nel tempo per capire cosa ha originariamente plasmato la sua lucida follia.

La citazione di Elizabeth Taylor è tutta dedicata a Sharon, la persona che per prima deve rialzarsi se vuole che anche gli altri facciano lo stesso.
Il tempo delle lacrime è finito e la nostra Agente 13 deve rimboccarsi le maniche per riportare a casa James... e sono sicura che ci riuscirà.

CONTENUTO
L'undicesimo capitolo si apre con un close up introspettivo su Steve e Natasha: adesso l'HYDRA sa del loro bambino e ciò porterà notevoli problemi alla squadra, che al momento fa un po' acqua da tutte le parti. Lo psychotron manda in confusione gli Avengers che non hanno gli strumenti necessari per monitorare lo spettro emesso dalla sostanza. Servirebbe il caro Bruce, che di raggi se ne intende parecchio!
Anche la pista del Winter Soldier si rivela un grosso buco nell'acqua perché il povero N ha il cervello ridotto ad un colabrodo e non ricorda nulla del suo passato... neanche il suo nome. Ecco, l'essere stato privato del proprio nome sottolinea come l'HYDRA tenda ad annullare totalmente la personalità dei suoi sottoposti, soprattutto se consideriamo come in alcuni ordinamenti il diritto al nome sia tutelato da vere e proprie norme codificate e viene considerato uno dei diritti personalissimi per eccellenza.
Dopo il colloquio con N avviene il primo dei due patatrac presenti nel capitolo: James viene nuovamente soggiogato e a renderlo il burattino dell'HYDRA è lei, Sin, che fa la sua entrata in scena nel capitolo in modo a dir poco teatrale.
Proprio la cara Sin viene beccata da Skye che riesce ad operare il riconoscimento facciale grazie al riflesso presente in un fotogramma. Secondo me, la cara Sin dovrebbe iniziare a temere la piccola hacker...
Il capitolo poteva tranquillamente chiudersi qui, invece tu hai voluto sganciare una seconda bomba, che devo dire è stata bella grossa: Winter Soldier cerca di far fuori Sharon. La ragazza cerca di difendersi come può, ma, vuoi per l'amore che la lega a James, vuoi perché Barnes è fisicamente superiore a lei, rischia di soccombere e di passare a miglior vita con grande gioia di Sin che vuole avere James tutto per sé. Fortunatamente Barnes si sveglia appena in tempo e si rende conto della cavolata che stava per commettere, però, da bravo complessato qual è, decide di abbandonare la "scena del crimine" dopo aver riordinato il casino che ha combinato.
James, ma sei scemo?!
Invece di restare lì con Sharon e mettere al corrente la squadra dell'agendina "attiva Soldati", decide di andare in giro per il mondo per espiare i suoi peccati...
Ribadisco: James, ma sei scemo?!
Il capitolo si chiude con una misteriosa telefonata: chi si trova all'altro capo della cornetta? Secondo me, Yuri... Però da James (e da te) mi aspetto di tutto!

Il dodicesimo capitolo è completamente SHIELD-centrico e ci offre un preciso e preoccupante ritratto di Sin: la donna è una sorta di Anticristo pronta a falciare chiunque si metta sulla sua strada e non ha alcuno scrupolo tanto da ferire May solo per fare dispetto a Coulson e guadagnare terreno. 
Il misterioso hacker gioca un tiro mancino alla cara Skye che secondo me inizierà ad affilare i coltelli: hanno attaccato la sua famiglia, hanno ferito la donna che considera una sorta di madre putativa, hanno rimesso in libertà l'uomo che odia di più al mondo... Prossimamente, Sin e i suoi lacchè dovranno vedersela con una piccola furia bruna!
Ward ci "delizia" con la sua presenza e spero con tutto il cuore che alla fine della fiera finisca tre metri sotto terra. Scusa, Ward, ma sei un piccolo fetente e ti voglio vedere morto!
Trip dimostra di provare qualcosa nei confronti di Skye, sentimenti che la ragazza sembra ricambiare, e questo manda in confusione Ward che pensava di ritornare sulla scena e riprendersi la ragazza... Nei tuoi sogni, Grant!
La Cavalleria viene ferita a tradimento e viene messa momentaneamente fuori gioco e questo fa capire che, viste le capacità di Sin, a questo punto della storia forse l'unica in grado di mettere in serie difficoltà la giovane erede di Teschio è proprio Sharon Carter, con la quale la rossa aveva ingaggiato un violento corpo a corpo due capitoli fa. 
In questo incasinatissimo quadro però, non dobbiamo sottovalutare una cosa: il legame tra D e K che potrebbe far vacillare la loro fedeltà nei confronti dell'HYDRA, perché una persona è capace di qualsiasi cosa pur di salvare chi ama, anche tradire la propria causa. Quindi, è probabile che gli Avengers abbiano due inaspettate alleate, anche perché N è ancora al Playground e può essere utilizzato come tramite in qualsiasi momento per permettere ai nostri eroi di contattare le due Winter Soldiers.

Il tredicesimo capitolo mostra la situazione post "uragano James": Sharon, Steve e Jace sono a pezzi e Natasha ha il difficile compito di tenerli con i piedi per terra e di non farli cadere nel baratro dello sconforto. 
Sharon, che all'inizio sembrava l'unica che potesse tener testa a Sin, al momento sembra l'ombra di se stessa e si muove come un'automa (qui ho scorto un parallelismo con la figura di James quando veste i panni del Winter Soldier) crogiolandosi nel proprio dolore. Ad un certo punto però, la malia distruttiva si interrompe e la donna riacquista un briciolo di lucidità e si rimette in pista. 
Steve deve nuovamente affrontare la perdita del proprio migliore amico e questa volta non si tratta di una perdita permanente (la morte), ma di un vero e proprio abbandono, per giunta volontario. Natasha però riesce a fargli capire che il gesto di Barnes ha un fine ben preciso, ossia salvaguardare la loro incolumità: il Winter Soldier è un'entità dannosa per chiunque gli stia vicino quindi è logico che James abbia deciso di far perdere le proprie tracce pur di non mettere in pericolo la sua famiglia. Però bisogna ammettere che il caro Jimmy ha fatto i conti senza l'oste e adesso si trova in una brutta situazione: da solo e in compagnia di un misterioso individuo, è pronto a portare a termine un piano di cui noi non siamo a conoscenza. Riusciranno gli Avengers a riportarlo a casa sano e salvo e ad evitare che eventualmente Stark gli stacchi la testa non appena scoprirà che è responsabile della morte dei suoi genitori? 
Visto che la bomba "Winter Soldier" è scoppiata e ha fatto anche un bel po' di danni, io consiglierei a Steve di farsi travolgere da un moto di sincerità e di raccontare tutta la verità a Tony prima che lo faccia Sin o Zemo.

CARATTERIZZAZIONI
Dal punto di vista del contenuto i capitoli mi sono piaciuti molto, ma l'elemento che ho amato di più sono state le caratterizzazioni. Qui ti sei davvero superata!

Partiamo da Steve: le due sequenze introspettive dell'undicesimo e del tredicesimo capitolo hanno mostrato l'immagine di un uomo a pezzi, desideroso di proteggere tutte le persone che ama, pronto anche a rischiare la vita per loro. I pugni che Steve dà ai sacchi da boxe rappresentano metaforicamente tutti i pugni che lui sta ricevendo dalla vita. Ad ogni passo lui è sul punto di cedere, lo vediamo sul quinjet e lo vediamo quando cade letteralmente ai piedi Natasha: in quel momento abbiamo visto un'anima ferita, stanca, ma che ha ancora in sé una grande forza. Sin avrà sicuramente piegato Steve Rogers, ma non l'ha spezzato.

Natasha: la nostra rossa preferita ha dimostrato di avere una spina dorsale allucinante. Mi è piaciuta tantissimo, è stata perfetta in ogni sequenza: questa gravidanza le sta dando la possibilità di aprirsi maggiormente con le persone che la circondano (il rapporto di amicizia con Sharon ne è la prova) e di "azzardarsi" a fare programmi per il futuro, cosa che la Natasha di Lasciati Salvare non avrebbe mai preso in considerazione. Natasha vuole proteggere la sua famiglia, vuole proteggere suo figlio e lo farà anche a costo di sporcarsi le mani di persone. Per lei esiste solo l'opzione "facciamo fuori i cattivi", altri scenari non sono contemplati.
Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la forte empatia che ha provato nei confronti di James e Sharon (su Steve e Nat come coppia non mi soffermo in questa recensione perché sappiamo bene che l'essenza stessa dei Romanogers è l'empatia che Steve e Natasha provano l'uno nei confronti dell'altra: sanno sempre cosa passa loro per la testa e non hanno bisogno di grandi discorsi per capirsi. Nella prossima recensione avrò modo di dilungarmi su questa ship, perché l'evento narrato nel quattordicesimo capitolo funge un po' da corollario a ciò che hai narrato in questi tre), empatia che le ha permesso di affrontare la situazione venutasi a creare con grande lucidità: ok, la botta è stata forte, ma se ci facciamo prendere dallo sconforto non usciamo più da questa situazione.
Natasha ha avuto un grande sangue freddo e ha saputo rimettere in piedi due persone, Sharon e Steve, che erano veramente sull'orlo del precipizio. 

Sharon: come ben sai a me la Sharon dei fumetti non piace molto, mi è indifferente perché secondo me gli autori non la caratterizzano come dovrebbero (poi nella saga Fallen Son le hanno dato il colpo di grazia...) sprecando così la possibilità di dar vita ad un personaggio femminile con la F maiuscola.
Se quella della Marvel mi lascia indifferente (infatti mi diverto a caratterizzarla plasmando le caratteristiche che mi piacciono in base alle mie esigenze XD), la tua Sharon è meravigliosa e ha una caratterizzazione a tutto tondo che oscura quella raffazzonata portata avanti nell'ultimo periodo da Nick Spencer (non che gli autori prima di lui si siano impegnati parecchio, eh!). La tua Sharon è un round character come Stan Lee comanda, ha in sé un mondo che il lettore non vede l'ora di esplorare.
Con lei stai facendo un ottimo lavoro perché sei partita da ciò che è stato mostrato in TWS e hai dato vita alla Sharon che tutti (me per prima) vorrebbero vedere: non la classica D.I.D. o la fidanzatina d'America che si atteggia da badass woman una storia ogni cinque e per il resto viene relegata in un angolino come una statuina da esposizione, tanto per fare capire al grande pubblico che Cap ha una vita sentimentale. No! La tua Sharon è una donna risoluta che sa cosa vuole e non ha paura di rischiare in prima persona per ottenerlo; è un personaggio umano, non stereotipato (ringraziamo il cielo!) e che si candida come modello per le giovani lettrici. La tua Sharon Carter è un gran bel personaggio, diciamocela tutta!

James: al momento io vorrei prendere il caro James a testate, perché sul serio il suo vittimismo mi sta seriamente dando sui nervi. Ok, hai avuto una vita schifosa; ok, una pazza ti ha costretto quasi ad uccidere la tua fidanzata; ok, sei un potenziale pericolo per i tuoi amici... Ma non puoi prendere baracca e burattini e sparire dalla faccia della Terra!
Va bene, James è andato via perché non vuole fare del male a nessuno, però facendo così ha dimostrato di essere uno che predica bene e razzola male: a Natasha ha fatto in precedenza tutti i bei discorsi pseudo filosofici sull'importanza di lottare e di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e ora che è lui ad essere nei guai getta la spugna? James, sei serio?
Con la sua sola assenza è riuscito a far crollare le certezze di tre persone... Io spero che non faccia nulla di stupido, perché in questa storia gli equilibri sono diventati molto precari.
Complimenti per aver reso il personaggio splendidamente IC, non mi incavolavo così tanto con James dai tempi della miniserie di Brubaker.

Sin: questa ragazza diventa ogni giorno più imprevedibile. Io adoro questo personaggio, nei fumetti è una delle mie villainess preferite e tu stai facendo un lavoro eccellente con la sua caratterizzazione. 
Sin è una bambina intrappolata in un corpo di donna, è una sorta di abominio creato in laboratorio, è il frutto del seme del Male assoluto... La sua mente è una sorta di matrioska: più bambole si tolgono, più viene a galla il suo vero io, un io capriccioso, volubile, istintivo, vendicativo, subdolo... Sin è come un caleidoscopio: non si può dare una definizione netta della sua persona, perché a seconda dell'angolazione viene in luce un aspetto diverso della sua personalità.
Un aspetto fondamentale della storia di Sin è il suo rapporto malato con il padre: Teschio è il suo padre biologico, ma con lei si è sempre comportato da padrone perché ai suoi occhi Sin era il mastino da dover addomesticare... ma sono sicura che presto Sin spezzerà le catene che la legano al padre, perché se Teschio è il Male, Sin è la personificazione della Lucida Follia, che non può essere messa in catene.

STILE
Letti insieme o presi singolarmente, i tre capitoli risultano in ogni caso molto equilibrati e costituiscono un fil rouge narrativo ed emotivo di notevole intensità.
Le sequenze introspettive colpiscono in pieno il lettore, facendogli percepire e addirittura provare le emozioni dei protagonisti.
Le descrizioni sono chiare e mai esagerate e mettono in luce particolari di notevole interesse, che stuzzicano la curiosità di chi legge.
Stilisticamente parlando questo blocco narrativo è risultato ben scritto e ben sviluppato. 

CONSIDERAZIONI GENERALI
Siamo arrivati ad un punto della storia in cui ogni capitolo risulta una vera e propria incognita: non si può prevedere cosa potrebbe accadere e tutti i personaggi, nessuno escluso, sono sotto tiro.
Il pathos cresce esponenzialmente e la curiosità guida il lettore nella lettura ed analisi di ogni singola scena.
Con Dark Eagle, la tua trilogia ha toccato l'apice della maturità e le tematiche e i personaggi indossano una veste nuova: più forte, più definita e molto più d'impatto.
Prevedo grandi colpi di scena e una conclusione col botto!

Per questo capitolo è tutto, non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Un abbraccio,
Alessia