Recensioni di Magali_1982

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Orme in riva al mare - 14/05/16, ore 08:05
Capitolo 1: Orme in riva al mare
Recensire una storia che ti è stata dedicata potrebbe apparire *SCANDALOOOO* di parte.
Quindi prendo la frase che ho scritto prima, l'accartoccio e la butto nel cestino per la raccolta differenziata del Contegno. Temo di non averne più da un pezzo ma è bene eliminarlo coscenziosamente e nel rispetto della natura.
Dal punto di vista tecnico, invidio molto chi riesce con poche frasi, frammenti di memorie in questo caso, a racchiudere un anno.
Un intero anno di vita in cui tutto cambia, viene stravolto, fatto a pezzi per permettere di ritrovare quello che ci sta sotto.
Rompere un ghiacciaio intero, rosso come il sangue versato dal Soldato e trovare sotto Bucky. Ci sei riuscita.
(Ecco, potrei aver squittito indegnamente alla descrizione di Gatto, pelo nero e occhi verdi perché ho pensato a un gatto-drago di cui abbiamo parlato in lungo e in largo per certe similitudini e queste cose non mi fanno bene ho una certa ma è bello emettere ultrasuoni fregandosene delle conseguenze).
Hai colto Steve, hai colto questo uomo che non sa più chi essere ma alla fine sceglie.
Sceglie la strada più difficile, più dolorosa e lo fa perché l'uomo con lo scudo, Steve, lo ha fatto in precedenza. Per lui.
Io non so se faccio davvero qualcosa di buono. So che lo vorrei fare.
Quando vedo cose come questa tua storia penso di aver dato un po' di quello che desidero e mi sento commossa. Felice.
Steve, prendi nota: quando Buck si sveglierà, accoglilo con un micio nero con grandi occhi verdi.
E chiamatelo Toothless.

Madda
Recensione alla storia Just the right bullets - 30/08/14, ore 13:56
Capitolo 19: Nineteenth bullet - Bella Addormentata
Alle medie, la mia prof. d' Italiano (che Dio la conservi ancora pimpante, sarcastica e attiva per vent'anni!!) mi diceva che le ripetizioni non andavano bene. In linea teorica, aveva ragione.
Poi ho scoperto la scrittura, quella vera e qualcosa è cambiato.
Ci sono concetti, pensieri, semplici parole che vanno ribadite. Sono il ritmo di un testo. Danno il senso profondo, riassunto, di quanto si legge e lo si ricorda perché é importante.
E se a ripeterselo è Bucky, estremamente bisognoso di punti fermi, capisci come la parte del capitolo riferita a lui mi sia piaciuta da morire.
La menzione d' onore della settimana va a Tony (...e poteva essere diversamente?) e Clint. Le loro chiacchiere, per quanto inzuppate di un' amarezza ironica al sentore di scotch, sono il bisogno di un briciolo di razionalità da incastrare in un tempo a loro non favorevole.
Ci rileggiamo tra due settimane.
Un abbraccione e tanti dolci corroboranti per tenerti su fino a novembre!
Maddy
Recensione alla storia Just the right bullets - 20/08/14, ore 08:49
Capitolo 18: Eighteenth bullet - Apnea
Presa come ero dal lavoro, i casini al lavoro e l'altro lavoro, mi metto all'opera per recensire solo adesso.
Sì, lo so: disonore su di me!
Dal capitolo di passaggio siamo passati alla pura adrenalina. Lasciami dire che l'idea dell' Ospedale alla Avengers Tower e come l'hai circonstanziata e spiegata è geniale. E' perfettamente credibile e visti i soggetti che abitano con Tony, oserei dire anche ESTREMAMENTE utile!
E mi piace moltissimo anche la resa di questi nemici: invisibili ma implacabili; sempre pronti a ricordare che ci sono, che sanno e sono un passo avanti.
Adesso vado a prendere la mia tisana di verbena.
Temo di averne bisogno!
Al prossimo capitolo,
Maddy
Recensione alla storia Until the hurt is gone - 18/08/14, ore 13:46
Capitolo 1: 1
“Posso abbracciarti?” Domandò allora.
“Voglio che tu lo faccia.” Rispose Bucky, prima di stringersi a lui.
Steve lo accolse tra le braccia, avvolse una gamba alla sua, in modo da averlo completamente contro di se. Solo allora si accorse che era nudo, ma non era poi così importante, alla fine.
Bucky tremava piano, stringendosi a lui e strusciando il viso contro il suo collo.
“Scaldami…” Mormorò quindi, nel suo orecchio. “Ho avuto tanto freddo…”
“Sì, anche io.” Replicò Steve, accarezzandolo delicatamente. “Ora siamo insieme, non avremo più freddo.” Aggiunse sicuro.----->quando mi sono proposta come beta reader, sapevo di dover fare un lavoro professionale e obiettivo. Seguo le tue storie da anni e aiutarti per me è stato un privilegio, oltre che l'inizio di una serie di chiacchiere splendide, a volte serie, altre decisamente da fangirl.
Poi ho letto il passo citato e mi sono trovata a fissare lo schermo commossa e con le mani premute sulle guance.

In altre sedi abbiamo scherzato abbondantemente quando ti "lamentavi" che i due protagonisti non giungevano al famigerato DUNQUE ma trovo che sia proprio questo contraddittorio perenne a tenere viva l'attenzione durante la lettura. Le paure che Steve e Bucky devono affrontare sono reali, dolorose e possono andare al di là di un sentimento d'amore soffocato per ragioni sociali e generazionali.

Infatti ho adorato i tocchi realistici infilati nei momenti giusti: la "signorina Fraser" maltrattata nell' infanzia dei nostri ragazzi, la paura di deludere i padri, il terrore puro di perdere l'amico se si venisse respinti. Tutto confluisce a dare l'idea esatta, spietata, di due cuori divisi tra desiderio e dubbi.

Non sono Captain America e il Soldato d' Inverno a dover compiare l'ultimo e più difficile passo. Ci sono Bucky e Steve.
Il loro abbraccio di chiusura è liberatorio ed è sacrosanto commuova.
Due pollici bene bene in alto!

Maddy
Recensione alla storia Just the right bullets - 03/08/14, ore 14:21
Capitolo 17: Seventeenth bullet - Quel che resta dell'inverno - parte seconda
Dunque.
Cercando di anticipare elegantemente il venterliardesimo temporale della stagione, recensiamo subito e mettiamo a posto la coscienza.
Qual è la parte giusta con cui schierarsi?
Steve e il suo legittimo, ingenuo desiderio che lo porta a sfidare l' Inverno più rigido e infernale pur di vedere se può ritrovare il suo amico?
Oppure il Soldato, James, perfettamente, dannatamente cosciente di quanto ha perduto e impaurito da quanto potrebbe ritrovare?
E' una sfida terribile ma mi piace vedere che nessuno dei due permette a se stesso di porre ostacoli. Forse perderanno, oppure solo uno perderà ma hanno scelto di provare. E sappiamo bene il valore di una scelta, vero?
Adoro la tua Natasha. Adoro i discorsi sulle ragazze di due monelli cresciuti di Brooklyn.
Naturalmente il finale sospeso mi ha fatto morire ma ho l'impressione di dover essere l' ultima a doversi lamentare, ehm ehm.
...E comunque, peggio di Tony infuriato per la sua auto barbaramente sequestrata, non so cosa possa esserci!
*Scappa via*
Maddy