Recensioni di Mirya

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Recensione alla storia Tre, ovvero i primi giorni infernali di Michele nel paradiso di D. (Infernali per D). - 09/02/15, ore 13:25
Capitolo 1: Tre, ovvero i primi giorni infernali di Michele nel paradiso di D. (Infernali per D).
Davvero, ora sono in pace col mondo, almeno fino al prossimo scherzetto di D.
Sai quanta stima io abbia di te come autrice, e quanto io abbia sempre adorato le tue storie; leggerne ora una sui miei personaggi è davvero una nevicata sul mio già ipersensibile ego.
Ho ritrovato il tuo sapientissimo uso delle parole, la tua ironia, le tue riflessioni argute, e poi ci ho ritrovato il mio mondo, fuso insieme col tuo, le mie idee, fuse insieme con le tue, e ne sono davvero impressionata.
In particolare nella parte finale, in quelle frasi scambiate nel nulla, in cui pare di toccare con mano il paradiso e l'amore tra Grace e Michele, lì davvero mi sono commossa, e stavolta non per scherzo.
Lo ripeterò all'infinito: sono onorata di aver ispirato questa storia, anche se non sono certo io ad ispirare la tua bravura.
Con quel po' di superbia propria dell'ego di cui sopra, la considero un regalo personale, e me la porterò dentro come prova del tuo talento ma anche della tua generosità.
Grazie, sei uno splendore.
Recensione alla storia Questioni di fede - 03/02/15, ore 19:52
Capitolo 1: Questioni di fede
Vorrei poterti dire ciò che ho in mente, ma sarebbe volgare. 
Assolutamente più volgare di Faith, perché io non assomiglio certo a Grace.
Fra tutte le persone che potevano scrivere una fanfiction su Trentatré,
Fra tutte le persone che ho incontrato in questi anni di scrittura,
Avrei dovuto sapere che alla fine saresti stata tu,
Nonostante la mia durezza interiore, a farmi commuovere.
Con il senno di poi, siamo pari.
Un pianto per un pianto e una parolaccia per una parolaccia.
La porterò sempre con me, questa storia,
O forse dovrei dire questo regalo, perché in mezzo ci hai messo davvero tutto il mio e il nostro percorso, questi anni di scrittura ma anche di vita e di amicizia, li hai frullati e ci hai dissetato una parte di D, come me lo immagino io, come forse te lo immagini anche tu, e fa persino paura vedersi frullata così, ma soprattutto dona meraviglia e gratitudine.
Perciò vedi, la parola alla fine è: grazie. O almeno, la seconda parola.