Recensioni di DonnieTZ

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Sussurri d'anima - 09/02/17, ore 00:08
Capitolo 1: Sussurri d'anima
Ciao! Sono capitata per caso su questa one shot. Ero alla ricerca di qualcosa da leggiucchiare che non mi impegnasse troppo, a dire il vero, e (magari) da recensire.
Invece devo dire di essere rimasta piacevolmente colpita. Questa one shot, a metà fra la poesia e la raccolta di pensieri, mi è davvero piaciuta e mi ha risollevato il morale dopo una giornata un po' bruttina. Perché in fondo è vero, che c'é sempre speranza, anche quando è difficile rendersene conto. E forse a volte si ha bisogno che qualcuno ce lo ricordi! Quindi grazie, è stato davvero bello leggerla!!
Recensione alla storia Incubo di una notte di mezza estate - 21/03/16, ore 19:22
Capitolo 1: Incubo di una notte di mezza estate
Grammatica e stile:
La tua storia non è una storia scorretta, ma è una storia che – a mio personalissimo parere – presenta molte fragilità. Ti segnalo alcune sbavature che mi hanno fatta propendere per il punteggio che vedi sopra. 
Prima di tutto la “è” accentata, che tu scrivi con l'apostrofo. So che è una scelta dettata dallo scrivere al computer o con altri mezzi che rendono la “è” maiuscola meno accessibile, ma si tratta di un vero e proprio errore (un po' come scrivere “po'” con l'accento invece che con l'apostrofo). Al contrario delle sviste, che capitano a tutti, questo errore si ripete per tutto il corso della storia. La “È” la puoi trovare nei simboli dei programmi di scrittura.
Stesso discorso vale per il “sì” affermativo, che scrivi senza accento, rendendolo quindi pronome riflessivo.
Alcune scelte lessicali mi hanno poi lasciata perplessa. Per esempio hai utilizzato “morire di stenti” (ossia morire di privazioni, come morire di fame) quando il protagonista maschile viene accoltellato. Quindi, secondo me, in modo un po' improprio. 
Da questo punto di vista è stata una storia “sfortunata”, perché è capitata in una gara con pochi partecipanti e con storie gestite grammaticalmente e stilisticamente in modo molto sicuro. In molti altri concorsi che ho indetto, con molti partecipanti e storie di tutti i tipi, probabilmente non sarebbe finita in ultima postazione, ma in questo caso – mi ripeto, lo so – è stata più che altro sfortunata. 

Personaggi e trama:
Prima di tutto vorrei partire con ciò che non mi ha entusiasmata fino in fondo, per poi parlarti delle parti che, invece, ho ritenuto molto valide. 
Giovanna e Cristiano sono i protagonisti di questa storia, e li ritroviamo in una notte (di mezza estate, come suggerisce l'interessante rivisitazione dell'opera di Shakespeare) di temporale. Giovanna parla a se stessa, impaurita dai tuoni, ma lo fa in modo quasi forzato. È difficile che qualcuno, nella quotidianità, si dica “accidenti”, o descriva le azioni appena compiute (come nel caso di “bevuto” dopo che Giovanna ha bevuto l'acqua, appunto, per riportarti i primi esempi che si incontrano leggendo). Anche tutto ciò che può essere espresso attraverso i pensieri, con considerazioni indirette invece che il discorso diretto, viene espresso da dialoghi con se stessi che suonano davvero strani, perché difficilmente verosimili, almeno dal mio punto di vista.
Un appunto che ti muovo (ma di cui spiegherò, poi, perché non lo considero particolarmente rilevante) riguarda invece le reazioni dei tuoi personaggi. 
Giovanna, all'inizio del racconto, ha una reazione davvero particolare davanti al nome che Cristiano pronuncia in sogno. È certa del tradimento, quasi si dispera, è “fuori controllo”. Il lettore – o io, almeno – fatica a trovarsi in empatia con lei, proprio per la reazione rapida che si innesca nei suoi pensieri. Questa mia considerazione iniziale, però, viene smorzata dal fatto che ci si trovi in un sogno, dove tutto è amplificato. Stesso discorso per Cristiano, che è quasi “fastidioso” nel suo continuo riferirsi a Giovanna con quei “cara” (ricorrono in quasi ogni sua frase) e nel tentare di avere un rapporto con lei, quando lei è così scossa. I personaggi mi sono apparsi quasi rigidi, quasi attori di una parte, privi di una fluidità che è propria del quotidiano. 
Il fatto di essere in un sogno può giustificare queste esagerazioni, passami il termine di per sé esagerato, ma non so fino a che punto questo meccanismo sia voluto. Sono incline a considerarlo una scelta ragionata, una scelta fatta per enfatizzare l'atmosfera onirica che scivola drammaticamente verso il macabro. Per questo riporto l'impressione che ho avuto, ma non la considero quando vado ad attribuire la valutazione numerica di questa voce. 
Passando agli aspetti positivi di questo racconto, devo dire di essere rimasta piacevolmente colpita dalla scena in cui Giovanna perde il controllo, in cui sfoga la sua follia – quella certezza quasi ossessiva di essere stata tradita – colpendo Cristiano. Si tratta di un bel colpo di scena, che lascia stupiti mentre si prosegue la lettura. Quanto poi al dialogo successivo, devo dire che ho apprezzato la familiarità di certe idee. Chi, svegliandosi da un incubo che vede protagonista una persona conosciuta, non si sente almeno un po' piccato nei confronti della persona reale per ciò che il corrispettivo onirico ci ha fatto?
Insomma, sebbene credo che si potesse lavorare meglio con i personaggi della vicenda, l'idea è interessante e originale.

Utilizzo del pacchetto:
Hai provato ad interpretare il pacchetto in modo originale e ti do atto di avere stravolto quella che era la mia ispirazione mentre lo ideavo. Non hai parlato di un amore finito, ma hai parlato delle fragilità che affliggono ogni rapporto, dei dubbi, delle insicurezze che le persone hanno quando amano. Questo aspetto mi è piaciuto molto. Forse non ho sentito fino in fondo una corrispondenza fra la citazione e la storia, ma non credo che questa mia impressione debba penalizzarti eccessivamente. Anche la fotografia, che da ricordo di una storia reale e vissuta diventa ricordo di un incubo irreale, assume un ruolo interessante nella vicenda.
Recensione alla storia Total Eclipse of the Heart - 08/09/15, ore 00:40
Capitolo 5: Dieci anni dopo
Grammatica&Stile
Non ho riscontrato errori se non una virgola che avrei messo diversamente per puro gusto personale.
Perché questo scritto è perfetto, dal mio punto di vista, grammaticalmente e stilisticamente. Immagini semplici e dirette, uno stile che  ricalca l’atmosfera amara, uno scorrere delle frasi ritmico, intenso. Davvero un ottimo lavoro.
 
Trama
Non mi aspettavo questo finale, onestamente. E questo è un vero complimento perché quello che conta, in una storia, è soprattutto come finisce. I finali sono difficili e tu sei riuscita a crearne uno che è un pugno nello stomaco, che emoziona, che colpisce per l’intensità e la rassegnazione. Ci sono molteplici scelte davvero adatte, in questo scritto, considerazioni della protagonista che si susseguono sempre più sentite e, allo stesso tempo, sempre più ignorate in favore di una vita “tirata avanti”, vissuta per inerzia. Davvero un’ottima scelta.
 
Personaggi
Ho adorato questa protagonista. Disillusa, cinica, ma ancora speranzosa, in fondo, di avere il suo lieto fine. I suoi pensieri, dieci anni dopo, sono crudi e diretti. Guarda se stessa e si vede per ciò che è, una donna che ha aspettato, che si è accontentata, che ha colto quello che credeva di meritare. L’ho davvero apprezzata, perché non è un’eroina, non è forte senza essere anche debole, non lotta, preferendo arrendersi all’evidenza di scelte sbagliate compiute e poi continuamente abbracciate.
 
Uso dei contenuti
La citazione è stata ampliata,a approfondita e resa ancora più cruda, ancora più cinica. Non ho molto da aggiungere, se non complimenti su come tu sia riuscita ad inserirla lungo tutto lo scritto in modo naturale e per nulla forzato.
 
Gradimento personale
Credo sia uno scritto oggettivamente bello, c’è poco da aggiungere. Ovviamente mi è piaciuto di per sé, ovviamente l’ho apprezzato per stile e forma, ma mi ha anche regalato uno di quei finali che lascia completamente svuotati, che colpisce e stupisce. Complimenti!
Recensione alla storia Total Eclipse of the Heart - 08/09/15, ore 00:35
Capitolo 4: Pizza? Pizza!
Grammatica&Stile
Non posso dire assolutamente nulla perché la grammatica è molto corretta e non ho trovato errori. Più che nella scorsa occasione – anche se sto cercando di leggerle senza l'influenza delle precedenti e delle successive – ho riscontrato qualche dettaglio che avrei affinato. Per certi versi è un po' meno poetica, nel suo essere diretta, un po' meno d'atmosfera. MA è pur sempre una sfumatura, un'impressione. Però l'ho avuta e la riporto. 
Trovo comunque sia scritta bene. 

 
Trama
Qui hai affrontato una situazione particolare, questa serata in pizzeria, per far emergere aspetti della personalità della protagonista (di cui parlerò nella voce apposita) davvero interessanti. Sono sempre momenti, quelli che descrivi, caratterizzati da introspezione ed emozione, più che da fatti, ma questa scelta ben si accorda con la lunghezza delle storie e con lo scopo del contest. 
 
Personaggi
La tua protagonista rivela qui un lato che descriverei quasi come “sadico”. Non può contrastare il desiderio di lui e, intrappolata in questa situazione, ne trae quasi un godimento perverso. Questo è, secondo me, l'aspetto più affascinante del tuo scritto. Quasi disturbante per il suo essere diretto e brutalmente onesto, ma comunque la vera forza di queste righe. 
 
Uso dei contenuti
La frase è stata di certo un'ispirazione, anche se è stata divisa per far riferimento a due momenti diversi, perdendo un po' il suo significato originario. Sei comunque stata abile nell'usarla e trovo ch il risultato non sia niente male.
 
Gradimento personale
Come sempre, mi ripeto, sto davvero apprezzando questa storia. È cruda pur parlando di una situazione normale, comune, più per i pensieri della protagonista che per i fatti raccontati. Questo amore soffocante, incontrastabile e decisamente malato è il mio pane e non posso non apprezzare l'effetto che ha sul personaggio principale. 
Una nota di merito, quindi, alla caratterizzazione che riesci a rendere in poche righe, davvero. 
Recensione alla storia Total Eclipse of the Heart - 24/08/15, ore 15:19
Capitolo 3: Nascondigli
Grammatica&Stile
La grammatica è corretta, non ho riscontrato errori. Lo stile è accattivante, con tutti quei dettagli che rendono lo scritto incisivo, diretto, ma anche ritmico, serrato. Hai tenuto dalla citazione la ripetizione di “guardarti” che è ossessiva e che si adatta alla perfezione all’intero scritto. L’idea che la notte sia “piccola” perché li fa incontrare mi è piaciuta. Un buonissimo lavoro. 
La seconda persona delle ultime due righe, che solitamente trovo stonata, mi è parsa la conclusione perfetta. Un coinvolgere il lettore, un chiamarlo a sentirsi parte di un qualcosa che, in fondo, abbiamo provato tutti. 

Trama
Lo stile si riflette nell’atmosfera che si respira, nelle immagini che evochi. La trama è costituita dal susseguirsi dei pensieri, dalle emozioni suscitate nel lettore, dalla sensazione quasi claustrofobica di un sentimento che si evince, ma che non si controlla, che è una costrizione, che è ammesso e negato al tempo stesso. Il tutto sullo sfondo di abitudini notturne, di serate a ballare, a divertirsi in superficie. Ottimo. 

Personaggi
Nonostante non si parli della protagonista/del protagonista, nonostante non sia il fulcro dello scritto, si comprende tutto ciò che è funzionale alla storia. Niente di meno e niente di più, ma un perfetto equilibrio perché il lettore comprenda la sua interiorità, i suoi sentimenti. Il sentimento di cui è in qualche modo vittima, ma con una certa rassegnazione, con una frustrazione che non sale mai in superficie. In quel “guardarti” si condensa tutto lo scritto, tutto ciò che lei/lui è in queste righe può essere espresso da quella singola parola. 

Uso dei contenuti 
La frase è utilizzata molto bene, hai scelto di citarne una parte in modo perfetto, integrandola nel testo senza forzature. C’è tutto di questa citazione, nello scritto, compresa l’atmosfera che trasmette in poche parole e che ho ritrovato nelle tue righe, ampliata e concretizzata in una protagonista ed in una situazione. 

Gradimento personale
Mi è piaciuta molto. È scritta come mi piace vengano scritte, con alcune delle figure che prediligo, con quei sentimenti complessi che mi piace vengano sviscerati negli scritti. Il/la tua protagonista non vuole cedere, non vuole abbandonarsi a questo amore, ma lo prova e non può farci nulla. 
So che tu probabilmente l’hai pensato/a con un sesso specifico, ma il fatto che non si comprenda in questa singola drabble, mi è piaciuto davvero tanto perché una situazione come questa, prima o poi, la viviamo davvero tutti. È universale, è vera, è reale. Complimenti.