Recensioni di GioTanner

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Recensione alla storia Worthless - 13/02/16, ore 10:26
Capitolo 1: Worthless
Eccomi qui, perdona il colossale (?) ritardo, ma l'università mi prosciuga (sono... 'così' felice di riniziare i corsi il 22 febbraio... sì, sì.)
Dunque come ti avevo già scritto la prima volta che hai postato questa storia il contesto che ne descrivi è... meraviglioso. Certo, angosciante e pieno di rammarico, ma comunque un 'post-apocalittico' degno dei cavalieri di Atena. Anche perché se per loro ella era la luce... senza di lei è veramente la crisi più disarmante, si sente nel grigiore della vita che continua... nonostante tutto.
Saga è veramente ben descritto e tutto il suo angst, la sua amarezza, il suo senso di colpa che gli scava un odio verso se stesso non ha radici... perché ha bucato ormai ogni traccia del suo cuore... beh, tutto questo è PALPABILE, si comprende, si sta male per lui, si capisce la sua tristezza e la sua ira colma di risentimento. Una vita che non pensava di meritare, ma che deve onorare giacché Atena è morta anche per lui... un peso e un regalo allo stesso tempo, ecco.
Ti faccio i miei più vivi complimenti per questo tuo modo di saper intrecciare i sentimenti, le più vive emozioni fino ad arrivare alla parte clou, alla parte più 'movimentata' (la chiamiamo così? asd.) della storia.
Aiolos e Saga sono un po' come il sole e la luna, lo yin e lo yang mi viene da pensare. Il bene e il male... eppure c'è molto di più dietro di loro. Ci sono sfumature come in ogni essere umano e perciò Saga se prima è scortese e malevolo perché rinnega se stesso la gioia di poter stare a contatto con quella 'luce' che è Aiolos... poi ci si fionda, inebriato.
L'age!gap come già ti dissi non mi dà fastidio, non in questo contesto. Ci sono tutte le ragioni per poterlo fare, anche perché... beh, caro Kurumada, Aiolos non può 'continuare a vivere-crescere' durante la morte... please. O almeno, se lo fa, ce lo spieghi. Altrimenti non ha senso.

Come hai descritto il sesso è ben vivido e ben fatto. Ci sono fanfiction che, arrivate alla parte... finiscono in colabrodo perché non riescono, e certe altre ancora che mi fanno troppo ridere perché manco sanno che stanno scrivendo. Qui invece vedo solo due uomoini innamorati da troppo, troppo tempo, ma allo stesso tempo anche una lussuria decisamente repentina e frenetica perché... beh, come descritto poi nel finale Saga... andrà via. Lascerà ogni cosa perché non riesce ad andare avanti al Santuario. Non può.
Perciò potremmo dire che è 'l'ultimo addio a Aiolos', un addio carnale e forte, decisamente... anche per il tavolo.

Ancora complimenti,
Giò.
Recensione alla storia The monster in chains - 30/12/15, ore 15:53
Capitolo 15: Capitolo XIV
Allora salve ed... ta-dah, eccomi qua!
Me la son presa con calma questa recensione, un po' come il capitolo in sé che mi son riletta un paio di volte giusto per fangirlare un poco /capiscimi, adoro Anthia e Saga e... ta-dah, questa è la loro prima volta insieme... son piccini e bellissimi, ngh/.
Partiamo dal presupposto che sai davvero descrivere queste scene e mettiamoci un bell'alleluia, che ne avevo abbastanza di veder maltrattati i nomi di parti intime e descrizioni randomiche... comiche. Oltre ciò il solito e stra-abusato pensiero 'donna- non deve mai aver fatto sesso/uomo- assolutamente sì' qua non vi è, anzi abbiamo alla prima volta Saga /piccino/ e una Anthia che non è alla sua prima esperienza, ma che comunque mantiene il suo carattere pudico e riservato. Ho adorato questa volontà di rispettare i caratteri. Cioè... non è che se Anthia, che è una ragazza semplice e dolce, ha già fatto l'amore... allora automaticamente a letto diviene un trattore, eh. /E in certe storie, troppe, accade così./ 
Comunque, Saga... Saga l'hai trattato veramente bene anche in questa parte che dev'esser stata un attimo complessa. Adoro sempre e comunque gli attimi di introspezione e il modo in cui fa abbandonare Anthia a sé. ♥ Si completano e sono splendidi insieme -già detto? Okay, ripeto.-

È bello anche il modo in cui, ad amplesso avvenuto, lui sia pensieroso... a qualsiasi cosa stia pensando per un attimo è fuori da quelle mura. Ma l'attimo dopo si ritrova a pensare ad Anthia e al suo ritorno a casa /perché, al contrario suo... lei ha qualcuno che la aspetta... sua nonna./

Insomma sono davver contenta di aver potuto leggere anche questo capitolo e di aver beccato una storia che con le tematiche sessuali non va a calare, ma anzi. Quindi ti rinnovo i miei complimenti e... vado a fangirlare un altro po'.

Enjoy,
Giò.

PS: Saga ora potrai smettere di segarti, che Kanon secondo me ti sente anche se i tuoi sospiri li soffochi sul cuscino. 
 
Recensione alla storia L'odore di un sogno - 27/12/15, ore 10:28
Capitolo 1: L'odore di un sogno
È... meravigliosa. Meravigliosa questa one shot, meraviglioso il modo in cui scrivi su Aiolia e Aiolos (e, mi sto leggendo anche l'altra tua storia 'Il peccatore e il prigioniero'... e il crack l'ho sentito forte nel mio cuore. Ho sentito ogni emozione, ogni dannata pennellata di angst... complimenti, cavolo.) E meraviglioso è lo stile con cui delinei e tratti l'argomento.
Le bucce d'arancia che divengono il simbolo di una dolcezza passata, di un odore d'infanzia... così come di una sciagura, di un abbandono, di un triste ricordo velato da lacrime. E Aiolia si ritrova a chiamare suo fratello, Aiolia si ritrova invischiato in un mondo più grande di lui... in qualcosa di estremamente grave e sente le voci dei soldati, sente il dolore nelle viscere, ma è solo un bambino... e vorrebbe solo suo fratello e una coperta calda.
Ma poi si sveglia...
Si sveglia per quel profumo che ha infierito su di lui, su una memoria che non esiste, su un sogno che non è mai avvenuto, o forse sì... forse deve ancora delineare i tratti fra la realtà e l'incubo.
Un profumo di arance e una figura dolce e rassicurante com'era un tempo quel profumo, com'era agli albori... fonte di sicurezza. Perché era... è Aiolos. 
E allora... se Aiolos c'è... quello è stato solo un terribile sbaglio. Un terribile falso sogno.
E può tornare a dormire.

Complimenti davvero per questo tuo scritto.
Alla prossima,
Giò.
 
Recensione alla storia Los Sanfermines (Shura di Capricorn) - 20/12/15, ore 21:29
Capitolo 6: 05 - Encierro
Buonasera! Dunque, prima di 'recensire per bene' vorrei ammettere due cose: uno adoro Shura davvero tantissimo. Due ti ringrazio per scrivere di questo periodo, del Capricorno alle prese col suo apprendistato, del suo essere un'inguaribile stoccafisso caparbio...

Detto scritto questo passiamo alla storia in sé che per ora mi sta affascinando. Mi piace come prendi la briga di contestualizzare il periodo storico, anche in una quotidiana giornata si respira l'annata. (Manco fosse vino, aiuto. Ma che cavolo scrivo?) Io non vado (andavo?) particolarmente pazza per la Spagna, anzi. Sarà che ogni nazione c'ha il suo stereotipo e quello della Spagna non è di mio gradimento, ma poi... poi arriva Shura e TRACK. Spezza la monotonia goliardica, se così possiamo definirla. Per di più, grazie a questo personaggio, per dei disegni che feci mi andai a studiare i deserti e non solo il 'rosso paradiso' della Capitale. Trovai più attraente alcune zone, più la 'vena' eroica e possente di un popolo che, insomma, è stato anche un Conquistatore. E si smuove come fosse benzina.

Adoro come fai 'barcollare' Shura fra le vicende che gli capitano a tiro, adoro il modo in cui ce lo presenti, ancora così immaturo, ma così severo e volenteroso nonostante tutto. È di una tristezza immane il sol pensiero di cosa gli accadrà. Un gran peccato è che io non legga Episode G, seppur abbia letto le traduzioni dei dialoghi/trame. Ma così come per il Prologo, vi fossero poi altri accenni/pezzi inerenti mi documenterò quanto più possibile.
Adoro il personaggio di Leon, magari più incline alla festosità della Spagna, ma quel genere di personaggio che AMO in una serie. Mi ricorda personaggi di film che adoro; /O forse anche un pochino una sorta di uomo fra il 'padre' di Allen di D. gray man e Jiraiya di Naruto(?)/.
Comunque, sto tergiversando... 
Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente; per l'adrenalina, le immagini che ti si proiettano mentre leggi, in apnea, mentre ti ritrovi a fare il tifo per il piccolo Capricorno che di bruciare il cosmo... manco a parlarne, ma a correr veloce e a far la lepre si sente in dovere... giusto quel tantino per non morire.
Ed ora?
Seriamente, ed ora?
Nghh, aspetterò il tuo prossimo aggiornamento! Nel frattempo metto la storia fra le preferite.
Enjoy,
Giò.
(Recensione modificata il 20/12/2015 - 09:33 pm)
Recensione alla storia Over the hills and far away - 15/12/15, ore 12:09
Capitolo 1: Over the hills and far away
Sono davvero, davvero emozionata. Felice.
Di trovare una song fiction che mi piaccia, inanzi tutto /perché ehi, molte volte non conoscendo la canzone rimango lì a non capire. E invece qui comprendo eccome, perché vi è la storia, il desiderio... il pensiero./ In più scritta sul mio cavaliere preferito e... e scritta bene ;-; Su un TEMA che mi sta davvero a cuore.
Povero Capricorno... 
È come se, proprio perché non ha visto il cadavere di Aiolos, lui si incaponisca nel pensiero -vergognoso e puerile?- che il Sagittario sia vivo, che possa far ritorno... perché Spera. E sperare, per un cavaliere disciplinato, austero e dalla maschera di bronzo come lui è una crepa. Una piccola crepa a cui però, nascosto, nell'ombra, non può far altro che accettare.
Mi piace davvero questa storia, giacché la metterò fra le preferite. (È sempre meraviglioso trovare una storia su Shura... che sfiori tematiche velate dall'angst, che non sia OOC.)
E ti faccio i miei più sinceri complimenti per averla scritta. Grazie.


Enjoy,
Giò.