Recensioni di OshiOshiOshi

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Hellhound on my trail - 09/02/17, ore 19:14
Capitolo 1: Il primo approccio
Ciao, 
a suo tempo già mi proponesti uno scambio su questa storia e perdona se non ti risposi... Non è stata una dimenticanza, ma è che ho iniziato un nuovo lacoro e non so quanto tempo posso dedicare alla scrittura e alla lettura. Meglio, ho intervalli irregolari, ma vieniamo a noi. Comunque, ho scelto il tuo account e questa storia proprio perché me la suggeristi tu :D
La storia inizia in un'atmosfera di angoscia. Questa telefonata un po' strana. I personaggi che si mostrano distanti fra di loro, quasi intoccabili. Sembra quasi che nessuno possa veramente essere amico di un altro. Il tema di questa band musicale che si è sciolto rattrista, e il male sembra non essere mai abbastanza. 
Anzi, sembra che anche fra gli stessi componenti della band vi siano odi e rancori talmente pesanti da far supporre cose.
Noha non da l'impressione di un personaggio positivo, ma è assolutamente prestissimo per esprimere un'opinione. Un racconto ha ancora molto da dire, dopo il primissimo capitolo :D
Che dire, proseguirò nella lettura con i miei tempi, e quando sarò passata, troverai un commento ad aspettarti. Chiudo dicendo che il tuo stile e l'immagine iniziale con le mani mi sono piaciuti molti.
Oshi-chan

Recensione alla storia Il processo - 28/01/17, ore 10:01
Capitolo 1: Il processo
 
Ciao,
perdona il ritardo di questa recensione, comunque, a mio avviso, una recensione è come una bella donna, le concederesti anche tre ore di ritardo :D Comunque, tornando seri, passiamo a noi. Comunque, sono qui per lo scambio di Natale del Giardino. ^_^
Innanzi tutto complimenti per il modo di scrivere. Mi piace come si susseguono le parole. Mi piace i termini che scegli di accostare. La stessa logica di costruzione della frase.

" Non dovrebbe continuare a pensarci. Solo che non ha la forza di reprimere quei pensieri. Riemergono. Sono ricordi che sopravvivono, che la sommergono.  "
I verbi qui evidenziati non sono messi casualmente. Hanno una loro assonanza e si avvicinano nel significato, oppure si oppongono preprio. Reputo che questo genere di scrittura coccoli il lettore e lo faccia ben calare nella storia. Lo avvicini al personaggio.
Sarah. Che cos’ha combinato sara.
La descrizione dell’aula di tribunale, appena accennata, è sufficiente per farci apparire quel luogo quasi astratto. Non è il tribunale a fare da padrone, piuttosto, Sarah e – le sue misteriose azioni - che scopriamo a poco a poco con questo lento andare indietro della protagonista.
E si scopre di Jo e poi di Stefano.
Il tema che affronti in questa storia è scottante. La domanda giunge spontanea: Sara ha fatto bene o ha fatto male? Hai collocato la storia fra le incompiute, ma ti posso garantire che questo solo primo capitolo si scrive e si risolve da solo.
Il finale in sospeso con il “ foglietto bianco “ è perfetto. In effetti, nemmeno io avrei saputo come concludere una storia così, e comunque, per scegliere un esito, penso che tu avresti dovuto raccontarci più dettagli. Forse, i capitoli successivi sarebbero stati – dodici, sei e tre mesi dopo – e l’accusa del fratello non si sarebbe ridotta solo a “ ha staccato le macchine “.
Così, la storia affonda in un romanticismo tutto particolare, volendo, nero. Uccideresti mai chi ami? Non è una domanda facile. E’ una decisione onerosa che porta con sé un peso indescrivibile. Una colpa. Convincersi di aver fatto la cosa giusta impone alla mente un lavoro gravoso. Penso che dentro Sarah resterà sempre una ferita aperta. Enorme. Il dolore della perdita di Jo non sarà nulla rispetto al dolore di averla uccisa, pur sapendo di aver solo realizzato – la volontà della compagna –
Penso che tu abbia affrontato questo tema con sincera maturità. Con dignità. Con rispetto. Per questo non posso che chiudere questa recensione ritardataria con i miei più sinceri complimenti.
Oshi-chan
Recensione alla storia In love memory of Jerry - 07/01/17, ore 09:49
Capitolo 1: In love memory of Jerry
Si apre una porta.
Si spia una realtà che non ci appartiene, e che anzi, è necessario visitare in punta di piedi, anche se l'Io narrante non sembra aver problemi a raccontare la sua realtà. Il senso della perdita traspare pulito ed evidente, seppur la narrazione non abbia l'esigenza di lasciarci per forza qualcosa di triste. La descrizione del fratello, accurata e quasi chirurgica, che non tralascia né dettagli fisici né dettagli caratteriali, arriva subitanea. Lascia intuire un forte attaccamento a questa figura che quasi si sente l'esigenza di ridipingere e di... giustificare?
Egli non era. Egli era.
La profondità del legame è evidente.
Il racconto è stato affrontato con serietà e con la testa sulle spalle. Niente feels, solo un'analisi dignitosa e giustamente adeguata a un tema che non è mai semplice da gestire, considerando il carico emotivoc he spesso di porta dietro. La fotografia che fa da finestra a questo spaccato di ombre è un buon mezzo, e gioca il suo ruolo in maniera perfetta.
Grazie del tuo racconto.
Molto bello.
Molto Jerry.
Oshi-chan
Recensione alla storia L'ultima porta - 25/12/16, ore 11:44
Capitolo 10: 10
 Finita?!
Come hai finito? Com’è possibile che la storia sia finita qui?! Cavolo! Cavolo! Cavolo!
Ok, adesso torno in me. Intanto, scusa se arrivo così tardi ma… Ho iniziato un nuovo lavoro e il tempo per leggere e recensire e scrivere si è dimezzato. Buono, no. Il lavoro, intendo, ma ho un po’ allentato il ritmo.
Finiti questi preamboli, passiamo alla recensione seria.
 
Dunque, si parte dalla fine.
La chiusura è perfetta. Dana. Una madre, forse la madre. Dana che si dispera per il suicidio di Kyle. Vogliamo credere che sia il nostro Kyle e che questo cerchio sia chiuso per sempre. E’ un finale triste ma anche liberatorio. Penso al protagonista e penso al male che Kyle gli ha fatto, al modo cui è entrato nella sua vita, prendendo e basta, a causa di una malattia devastante.
Ammetto che mi sarebbe piaciuto affrontare meglio la psicologia di Jason, ovvero, scoprire perché uno come Kyle sia entrato così a fondo in lui. Qui, si capisce, ma molto viene lasciato alla sensibilità del lettore. Alla sua capacità di analizzare quelle poche parole che dicono i genitori.
Cioè, che brutti genitori! Quanta superficialità!
Io giuro, secondo me, Jason fra un anno è laureato ma sta con un uomo e ha mandato la famiglia in c…
Questa esperienza, indubbiamente, lo ha cambiato. Ha tirato fuori qualcosa che cì’era sempre stato in lui, ma che non poteva uscire, perché schiacciato dai doveri e da quell’immagine che per forza doveva tenere, e che non sapeva nemmeno di star tenendo per forza. da quanto le sbarre della sua prigione erano confortanti.
A me le prigioni dorate piacciono molto.
Sono satura di film dove i ricchi sono egoisti e cattivi e i poveri sono buoni e bravi. Avere soldi, poter studiare e fare sport non significa star per forza bene, spesso, uno è incastrato anche in una vita che apparentemente sembra perfetta. Anzi, è quando l’ambiente dove stai fa schifo che è più facile accorgerci dei disagi e di quello che non va.
Quindi, per me Jason non è mai stato bene. Jason aveva l’impressione di essere felice, sennò uno come Kyle non lo devastava in quel modo, o comunque, pur lasciandosi catturare da lui, si sarebbe fermato molto prima. Quelli come Kyle devono trovare un terreno fertile per attecchire.
Anche lo sport. Secondo me, Jason non lo faceva nemmeno per vera passione. Lo faceva per tradizione di famiglia, magari gli riusciva anche bene, e questo aiutava la facciata a reggere, ma poi… Non c’era molto altro. Anche se Kyle era Kyle, lui non ha mai messo in dubbio nulla.
Non ha mai detto: aspetta, ma è scocciante se l’allenamento…
Non si è mai domandato: ma questo esame io…
E quando non arrivi nemmeno ad angustiarti fra due cose, significa che dentro di te la risposta è fin troppo chiara. Lui è sempre stato prigioniero di un copione che parlava di un personaggio che DOVEVA ESSERE lui ma che in realtà NON ERA LUI.
Più che Dana, a me fa schifo la famiglia di Jason. Ok, puoi incazzarti perché ha mandato tutto a puttane, ma te dov’eri in questi mesi? Che facevi? Tenevi gli occhi chiusi davanti alle occhiaie di tuo figlio? Forse parlo da persona sensibile – cosa che fra l’altro viene sempre erroneamente etichettata come difetto – ma una persona sensibile se ne sarebbe accorta.
Lo percepisci quando le cose non vanno.
E loro lo sapevano ma hanno preferito non parlarne. Faceva troppo male. Era eccessivamente umiliante.
L’allenato invece è stato più che corretto, anche se, prima di buttarlo fuori, un colloquio con i genitori andava fatto. Mi sa che è stato l’allenatore ad avvertire il padre di Jason.
Comunque, se Jason non fosse stato lasciato solo in questa faccenda, magari non si arrivava a un finale tanto tragico. Melanie, dal canto suo, io non la vedo così negativa. Con i suoi limiti è stata l’unica ad accorgersi di come Jason si stesse rovinando, e c’era.
Lei c’era ed era insopportabile, ma porca miseria… C’Era!
C’era a differenza dei compagni di squadra dal giacchetto figo. C’era a differenza dei professori e della famiglia. Questo Jason che è uscito dai binari non ha avuto poi troppi freni. La mia sembra quasi una condanna alla società perbenista, non trovi?
Altro personaggio che mi è un po’ rimasto qui è Paula.
Fai un lavoro del genere e non ti fai prendere dal benché minimo sospetto… Uno dei tuoi ragazzi fissi, improvvisamente, ecco che sparisce. Poi lo richiami per farlo lavorare ancora. Forse, proverà a parlargli?
Magari, nella line futura che sto immaginando, Jason si aprirà proprio con lei.
 
E’ ora di chiudere qui questo commento, molto in ritardo ma anche tanto lungo.
La storia di per sé è stata profonda e toccante. Mi ha lasciato qualcosa e l’ho sempre seguita senza difficoltà. Forse l’ho detto anche sopra, ma ribadisco che il finale è perfetto.
Un Dio è crollato, e forse,a breve, ne nascerà un altro. Rinnovato.
Io ce lo vedo, Jason, in futuro, con un ragazzo equilibrato accanto, magari in un'altra città. Kyle sarà sempre una ferita aperta, un qualcosa che non scoderà mai, ma con il quale imparerà a convivere.
Una storia bellissima
 
Oshi-chan
Recensione alla storia L'ultima porta - 04/12/16, ore 13:17
Capitolo 9: 9
Ciao!
Ri Eccomi qui. Non sono puntuale, ma preferisco scrivere quando ho tempo per produrre una recensione decente, che possa trasmettere qualcosa allo scrittore. Fosse un incoraggiamento, fossero consigli, fossero pillole di autostima… Qualunque cosa.
Comunque, ecco il mio pensiero soggettivo e personalissimo.
Evviva!
Siamo a un punto di svolta, e anche se in questa storia, salvo Jason, non mi sembra di trovare nessun personaggio positivo, almeno per il momento, mi aggrappo agli eventi in sé per sé.
Kyle è vittima della sua patologia. La patologia nella sua forma più aggressiva. E’ incapace di provare sentimenti, e ciò che ne mostra è solo un’idea asettica, priva di risvolti effettivi. Fa il disegno stile manga con il cuore ma non sa che significhi.
Dice di amare ma non riesce a mettere in pratica quelle parole. E’ un malato e davvero, Jason farebbe bene a seguire i consigli di Paula e mandarlo da uno bravo. Spero che quest’ultimo gesto estremo riesca a portare Kyle a un ulteriore step. Un passo verso una vita più sana.
Indubbiamente, all’ospedale lo seguiranno meglio di quanto Jason abbia fatto fino ad oggi.
Jason ha inseguito Kyle e nulla più, anche se io sono ugualmente inorridita dal comportamento dei genitori di entrambi i personaggi slash. La madre di Kyle era già stata inquadrata nei primi capitoli, ma la perfetta famigliola Ramsay lascia molto a desiderare.
Ma non lo vedi che tuo figlio non dorme?
Ma non t’accorgi che la corvette non rientra fino alle 3:00 del mattino?
E le occhiaie? E la faccia sbattuta? E il dimagrimento?
Per quanto un ragazzo possa ingannare i suoi genitori, ci sono cose che NON SI VEDONO DI PROPOSITO. Insomma, un genitore che sa veramente che cosa significa fare il genitore, anche se ha sempre avuto a che fare con un bravissimo figlio, si rende conto che qualcosa non va. Dei controlli li fa. Magari, sbaglia e diventa anche invadente, provoca un litigio, ma un cambiamento lo attua.
Qui leggo quasi dell’ottuso disinteresse.
Melanie, nel suo essere odiosa ed egoista, almeno si accorge della situazione. Quando Melanie dice “ io ti amo “ ci credo. Per assurdo, il “ ti amo “ della nostra Barbie Girl è più sano e sincero di quello di Kyle. Poi, Melanie ha altri difetti, ma alla fine, con il suo agire da stronza, ha comunque sbloccato la situazione. Questo non la trasforma in miss perfezione, né fa di lei un personaggio positivo, ma di sicuro, stare con Melanie non è dannoso per la salute.
Stare con lei significa vivere una vita normale, andare bene a lezione e nella squadra di football.
Poi, a questo punto, non so se sta emergendo roba in Jason.
Cioè, io non mi sorprenderei se Jason iniziasse a tagliarsi per il senso di colpa. Se anche Jason desiderasse diventare Vesper. Il futuro è buio e la degenza di Kyle in ospedale sarà determinante. A questo punto siamo a un bivio, o si va DEFINITIVAMENTE a destra, o si vira a SINISTRA.
Da una parte, spero che Melanie decida di fare un passo in avanti e conoscere Kyle, spero che questa vicenda migliori anche lei. Nel senso, per il bene di Jason. Tuttavia, mi domando che se l’amore di Jason sia del tutto sincero. Cioè, Jason ama Kyle come persona o come persona da aiutare? Il piacere sessuale provato nel rapporto è strano. Jason riesce a fare l’amore sia con gli uomini che con le donne. E’ difficile da analizzare, sai?
Più che altro, è difficile lavorare con personaggi che hanno sentimenti così negativi (Kyle) . Questa storia è proprio unrequied. Io non ho mai usato personaggi così borderline ( in tutti i sensi ) cioè, anche i miei cattivi sono più equilibrati. Questa è davvero una bella sfida, e tanto di cappello. Non so se tu ti affezioni alle tue creature e in che modo lo faccia, ma se ti sei affezionato a personaggi così spigolosi, tanto di cappello. ^^
Ora sono molto curiosa del seguito.
Jason ha dichiarato di essere il compagno di Kyle. Paula, adesso, scoprirà tutto. O potrebbe. Si scoprirà che Kyle ha chiamato la Linea Arcobaleno e dai tabulati rintracceranno i giorni e le ore delle telefonate, nonché gli operatori. Poi, le chiamate saranno registrate, no?
Insomma, uno scenario del genere sarebbe prevedibile.
Mi domando se il tuo scopo sia portare ogni cosa alla luce.
Kyle, in ospedale, migliorerà, oppure, si ucciderà definitivamente?
Dimmi che 2 paroline sul suo passato emergeranno… Non ti chiedo di spiegarmi com’è nata la sua patologia ( so che mi hai detto che dobbiamo occuparci di Kyle nel presente ) ma almeno un dialogo che ci racconta di Kyle da piccolo, non credi ci starebbe? Magari, anche usato come confessione. Vedremo mai, la madre di Kyle? Ho letto che certe patologie hanno anche a che fare con episodi traumatici. Butta lì quel tassello che tanto farebbe girare le rotelle dei lettori! Su!
LOL, scusami, sto diventando insistente ^_^
Chiaramente, rispetterò la tua scelta.
Adesso ti saluto. Ho scritto il mio papiro e sono una donna soddisfatta.
A presto.
Oshi-chan