Recensione alla storia Ubi Gaius ubi ego Gaia - 23/09/18, ore 15:26 | Capitolo 1: Ubi Gaius ubi ego Gaia | Primo posto al contest "Raccontami una storia" sul forum di efp
Stile: 10/10
Ho apprezzato molto lo stile da te adottato in questa storia; sia l’uso del tempo verbale passato che le numerose descrizioni fanno addentrare dentro alla serie Tv e al periodo storico.
Il lessico non è scontato né lo è lo è l’uso della punteggiatura (presente ma non invadente). Le mpie citazioni storiche sono ben amalgamate nel testo.
Trama:5/ 5
Normalmente non amo le storie inframmentate con vari segmenti perché difficili da gestire, trovo invece che in questo caso tu sia riuscita a portarne a termine usa ben fatta. Sei partita con una bella descrizione che riporta subito al contesto sia storico che effettivo della storia, senza renderla pesante e poi hai posato l’attenzione su Marco Antonio, la controparte orientale di Ottaviano per poi arrivare a quel “Tum tum” che introducono l’altro personaggio.
La storia è fluida e ben studiata, anche le parti introspettive le h trovate ben sviluppate e mai ridondanti.
Personaggi: 9.30/10
Due sono i personaggi che appaiono ma cinque sono quelli che agiscono nella storia. Cleopatra è colei che ha affascinato sia personalmente che politicamente Marco Antonio; Ottaviano e Azia, i giocatori che avevano mosso la pedina Ottavia. Senza gli altri tre nulla sarebbe accaduto.
Il tuo M.A è un uomo forte ma al contempo debole affascinato dall’Oriente e dal potere, sa di essere inferiore rispetto ad Ottaviano. Del di lui guerriero sono rimaste cicatrici sbiadite ed il suo rancore. L’ho trovato molto simile alla sua controparte televisiva.
Ottavia è una pedina che decide apparentemente di non essere più tale, una donna che capisce di esserlo, che sa di poter ottenere ciò che vuole, forse mi è sembrata troppo decisa
In complesso hai svolto davvero un buon lavoro.
Gradimento personale: 4.30/5
Ottima storia letta in un sorso. È scorrevole ma non scontata ed il finale reso come un visione futura, dopo la guerra, dopo la sconfitta è d’impatto. Unico neo è la nota sotto il titolo che a parer mio vedrei meglio nella note perché così interrompe sul nascere l’immersione nella lettura
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