Recensioni di _Unmei_

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Recensione alla storia Haunting - 10/09/17, ore 16:02
Capitolo 12: Keep on haunting me - Epilogo
Ciao! L’epilogo… quanto l’ho bramato e temuto!
Ma, intanto, ti ringrazio tantissimo per il ringraziamento (la ripetizione suona malissimo, ma non sapevo come metterlo altrimenti) nel prologo <3 Questa quarta stagione virtuale è stata meravigliosa, e io ringrazio molto di più te per averla scritta: per leggerla e commentarla è stato un piacere. E andrò a ripetermi, ma questa storia non è solo ben scritta e in character, ma riesce anche a riprodurre la struttura della serie, la regia, la sensazione che dà il guardare l’opera originale; un effetto che non è per niente facile da ottenere. Sei davvero entrata in sintonia non solo con i personaggi, ma anche con Bryan Fuller… se è vero che ci sono speranze per una nuova stagione, cerca di influenzarlo telepaticamente!
Veniamo all’epilogo, però.
Quell’inizio è stato proprio un colpo al cuore. Mi è stato subito chiaro che si trattava di una fantasia di Will, del suo mondo/rifugio privato, e vederlo immerso in quella vita perfetta, lui, Hannibal e Abigail *, che avrebbe potuto essere sua e invece si è dissolta ancor prima di iniziare è veramente doloroso. (* e Winston! Ci ho pensato dopo, ma il fatto che siano passati anni, e che Will ancora abbia caro il suo più fido cagnolone, tanto da includerlo nella sua famiglia, e non l’abbia mai sostituito, rende tutto ancora più malinconico).

Lo è ancora di più apprendendo che sono passati anni, dal capitolo precedente, e che Will ancora, o ancor più, pieno di rimpianti. Naturale che lo sia: certi vuoti non si colmano, certe cicatrici fanno male quanto la ferita. E così, tra l’illusione in cui Will si culla per trovare un po’ di conforto, e la lettera di Hannibal, quest’inizio è stato di grande malinconia, di nostalgia.
Mi è piaciuta molto anche la parte di Hannibal nel suo palazzo mentale, “limitato” per riuscire a conservarlo, e il modo in cui avviene la transizione fra l’astratto e la realtà: attraverso il profumo di Will. È ancora così vivido nella mente di Hannibal da richiamarlo subito nel mondo; è una bella scelta, e anche pienamente sensata, perché profumi e odori davvero si imprimono nella memoria, e sono in grado di scatenare ricordi vividissimi… oppure, come in questo caso, di insinuarsi nella parte più profonda della mente di una persona. Credo che non avresti potuto compiere scelta migliore, per dipingere il momento in cui si ritrovano, con il nostro cannibale preferito che ha un olfatto così sviluppato.
E la scena, poi! È passato più tempo di quanto immaginassi, se l’aspetto di Will è tanto cambiato, ma questo non fa che rendere ancor più toccante il loro essersi attesi, e cercati nei rispettivi mondi mentali. Il modo in cui si mettono a nudo, parlando di Abigail, di ciò che hanno perduto, di rimpianti, amore ed egoismo, è come un… oddio, non so nemmeno come definirlo! È qualcosa di “purificante”, o almeno a me così sembra; una reciproca sincerità che dissolve ogni possibile ombra rimasta tra loro in sospeso. E nel mezzo di tutto questo, sono riuscita a sorridere all’appunto di Hannibal, fatto con tanta naturalezza, sull’aver tentato di scoperchiare il cranio di Will, come si fosse trattato di avergli accidentalmente bruciacchiato una camicia stirando XD.

E il bacio! Ah, che meraviglia! Anche se è solo un rapido assaggiarsi, è molto intenso… e forse lo è proprio perché così breve, rubato, attraverso le sbarre: è come una piccola ma abbagliante e potentissima esplosione.
L’Avana mi piace, come città in cui farli rifugiare. In verità, come Will, ho grande nostalgia del bunker (non mi è mai passata!), di quel mondo chiuso e protetto dove esistevano soltanto loro due… quante cose sono capitate, da allora! Quando Hannibal è ricomparso ho temuto un po’ pure io che si trattasse di allucinazione, che ci stessi giocando qualche scherzo crudelissimo… che sollievo nel vedere che era proprio lui! (unica, minima segnalazione: è l’alba, ma Hannibal saluta con ‘buonasera’. Non so se sia una svista o magari ci sia un motivo che non ho colto).
Il loro ritrovarsi è così denso d’emozione, di commozione; dovevano sentirsi soverchiati non solo dal momento che stavano vivendo, ma anche da tutto il passato che avevano alle spalle, e soprattutto dal futuro che si apriva davanti a loro. Erano entrambi dolcissimi e umanissimi, in quella scena; anche Hannibal…mi sono piaciuti più che mai. E ancor più mi è piaciuto che tutta questa storia si sia conclusa con il loro abbraccio, come con un abbraccio si era conclusa la terza stagione. Solo che qui non precipitano in un oceano gelido, verso l’ignoto, nel buio, ma sono all’alba di un nuovo giorno, di una nuova vita, in una terra piena di luce e calore, dove il mare è dolce, e non rabbioso. Spero che sia un buon presagio :-)

Ah, si sembra impossibile che “Haunting” si sia terminata, mi mancherà tantissimo!
Immagino che a te mancherà ancora di più, perché quando si ‘vive’ tanto a lungo dentro una storia, diventa difficile staccarsene, anche se magari ci sono stati momenti in cui la stesura ha fatto disperare. Spero davvero che ti colga qualche altra irresistibile ispirazione, per poter scrivere ancora di Will e Hannibal: io sarei lì in prima fila per leggere e commentare, di questo puoi star certa!
Intanto, ti rinnovo i miei complimenti, per tutto: la scrittura, la caratterizzazione dei personaggi, l’accuratezza nei particolari, per l’impegno e la passione che ci hai messo, e che si sentono.
Grazie per questa bellissima quarta stagione!

Buona scrittura, buone letture, e a presto, spero :-)

Ps: grazie anche per la buona musica che hai suggerito!
Ps2: ora che saranno sistemati e al sicuro, spero Will si senta di prendere di nuovo un cane ^_^
Recensione alla storia Haunting - 29/05/17, ore 14:21
Capitolo 11: Blood and breath
Eccomi qui!
Avevo letto praticamente subito il capitolo, ma non avevo mai il tempo per recensire come si deve. La cosa tragica è che non mi ero nemmeno resa conto fossero passate ormai due settimane -_- (qui i problemi in testa non li ha solo Will, temo).
Allora, la scena iniziale,con Will nello studio di Hannibal, a ricordare il passato e a chiedersi come  sarebbe stato se avesse compiuto scelte diverse, è bellissima. Amo le scene del genere, in cui il protagonista si tortura, ha qualcosa da rimpiangere, e va in cerca di un passato perduto, e questo tuo Will, così stanco e solo e infelice è stato splendido. Quell’unica lacrima che gli scende fa  più effetto di un pianto disperato, tanto è carica di emozioni…. quanto è vero che l’essere consapevoli di ciò che si ha perduto è molto peggio che aver solo immaginato!
Che differenza con le lacrime che arrivano dopo, invece, quando si ritrova finalmente fra le braccia di Hannibal!
Posso capirlo nell’attimo di esitazione, quando lo vede e pensa che sia un’altra allucinazione: in fondo, tanto a lungo, lo aveva visto e sentito accanto a sé, nonostante lui non ci fosse. Ah, pensare che in quel momento Will è così sollevato e deve sentirsi tanto felice, mentre Hannibal avrà la morte nel cuore, al pensiero di ciò che dovrà accadere, della nuova separazione che li aspetta, e della malattia di Will. E poi le frasi che sussurra in lituano ç_ç
Questo momento di pace che vivono è davvero toccante, ed è pure una bella tortura per il lettore, sapendo tutto quello che c’è ancora in ballo: non può durare, anche se vorremmo tutti crogiolarci nella tranquillità come sogna Will.
Interessante la parte il cui Hannibal racconta tutto ciò che è capitato nel tempo in cui sono stati separati, e senza dubbio la mia parte preferita in questo pezzo è quando cita ciò che era successo in Italia, i suoi sentimenti contrastanti all’epoca; amo che tu lo abbia fatto scoprire in questo modo! E in questo contesto, e con le tue parole, il racconto di Hannibal, che terrorizzerebbe chiunque altro (insomma, è pur sempre il tuo amato che ti racconta di come aveva pensato a ucciderti), suona come una grande dichiarazione d’amore. Ma Will sa, come noi, che per Hannibal anche distruggere può essere un atto d’amore… ha distrutto tanto, con lo scopo di far rinascere. Solo che alla definitiva morte di Will non sarebbe seguita alcuna rinascita, solo distruzione, anche per ciò che di umano c’è in lui. Io non credo sarebbe riuscito ad andare fino in fondo, con quella sega.
E di qui cadiamo direttamente nella rivelazione della malattia di Will ç_ç Ma prima ancora, il colpo al cuore di Hannibal che chiama Alana! Se ci son rimasta “male” io, figuriamoci quel povero patato.
Posso solo immaginare come debba essersi sentito tradito, usato, e spaventato, perché è inevitabile che il pensiero di essere ormai condannato lo abbia attraversato. E Hannibal? Che sapeva la verità, mentre il tempo scorreva, e non poteva far altro che attendere il momento giusto per intervenire… anche a ritroso, questo capitolo è un continuo attentato al cuore!
Hannibal che si sacrifica per Will è bellissimo; Voglio che tu sappia esattamente dove sarò. E dove potrai sempre trovarmi.”… sob! È una forma di vicinanza, avere la certezza di dove l’altro si trovi, piuttosto che saperlo solo nascosto chissà dove nel mondo. L’unica forma di vicinanza che resta loro, e Hannibal la preferisce alla libertà: un amore simile è schiacciante. E la pugnalata? Non solo era necessaria per rendere più credibile la versione pensata da Hannibal, ma in un certo senso, parifica e forse persino annulla la coltellata che tanto tempo prima Hannibal aveva inferto a Will. Quella volta lo psichiatra si era sentito tradito, rifiutato, era pieno di amarezza, mentre ora lo stesso gesto inferto su di sé rappresenta l’amore, la fiducia, l’estrema unione.
Starei malissimo, se non fossi convinta che Hannibal ha in mente un piano ben preciso, da calcolatore supremo quale è; non ho assolutamente idea di come voglia o possa realizzare la loro fuga, ma di sicuro non ha intenzione di stare rinchiuso per tutta la vita. Le sue parole “Guarda le nostre stelle”, me lo fanno pensare, ma immagino che sarà difficile, e che in ogni caso avranno bisogno di un aiuto esterno… da chi arriverà? Potrei pensare ad Alana, ma non so se voglia o possa rischiare. E il bigliettino nel sandwich: ovviamente avevo pensato se fosse un messaggio in codice e che Venere, Saturno e Plutone corrispondessero a Will, Hannibal e suddetto aiuto esterno… ah, come sono curiosa!
 
Almeno ho la gioia di sapere che Will è fuori pericolo, per quel che riguarda il tumore! Ed è stato molto interessante anche leggere delle sue chiacchierate con Alana, e il modo in cui lei cerca di rassicurarlo sulle sue responsabilità verso Abigail; mi è piaciuto tanto anche il discorso sui due buchi neri che si scontrano, è un paragone così suggestivo! Ma qui taglio perché già il commento è diventato lunghissimo ^^ Solo: “Non sei pazzo, Will. Sei sano quanto me, e quanto Hannibal.” Ah beh, a posto, allora! XD
Scherzo, è vero ciò che scrivi: sia Hannibal che Will hanno una serie di disturbi di personalità  non indifferente, però tutto ciò che hanno fatto lo hanno fatto lucidamente, sono capaci di intendere e di volere, e soprattutto di valutare le conseguenze delle loro azioni… non sono pazzi, però a un primo, istintivo, impatto fa un po’ effetto, quella frase.
Il momento in cui Will finalmente può uscire e vede Hannibal che viene portato via è così intenso! Tutto ciò che gli passa per la mente, il desiderio di gettarsi su Hannibal e di stringersi a lui… capisco che per un attimo abbia odiato Alana, perché è davvero una tortura dover osservare a distanza e non poter permettersi nemmeno di lasciar trasparire il dolore, o poter fare anche solo un gesto di saluto.
Sono davvero felice che tu abbia deciso di prolungare fino a questo punto, invece di troncarlo alla traduzione delle frasi in lituano: è stato un capitolo bellissimo, lunghissimo e ricco di eventi, e se dovessi commentare proprio tutto non andrei più alla fine ^^ (ho lasciato fuori Jack, per esempio, poveraccio. Gli auguro di non ritrovare mai i suoi ricordi, e quasi quasi sarebbe meglio per lui sprofondare in qualche illusione catatonica nella quale ritrovare Bella).
Riguardo al resto, grazie a te per aver scritto questa fic lunghissima e bellissima, così articolata e in character da sembrare sul serio una quarta stagione; ho sentito di meno la mancanza di questa serie, potendo leggere Haunting. Solo, mi domando, che mai potevi avere in mente, di ancora più tragico! Però ci credo: la capacità di uno scrittore di infliggere torture ai suoi personaggi è un pozzo senza fondo ^^. Non oso sperare in un lieto fine, nel prossimo capitolo; cioè, ci spero, ma cerco di non illudermi; ovviamente l’ideale sarebbe un lieto fine dopo un’ulteriore vagonata di sofferenze, e ho tanta paura che invece ci fermeremo alle sofferenze ;_;
Qui chiudo, e perdona se qua e là il commento è magari un po’ confuso; ho cercato di seguire il filo degli eventi, ma volevo dire tanto e così mi si è creato un po’ d’ingorgo, e alla fine in realtà non sono manco riuscita a dire tutto.
Da una parte sono impaziente di leggere il capitolo finale, dall’altra mi spiacerà tantissimo perché sarà, appunto, la fine… ma spero che tu abbia già nuove ispirazioni!
A presto!
 
Ps: ah, la citazione dell’oro per riparare le tazze in frantumi! <3
 
Recensione alla storia Haunting - 11/03/17, ore 21:43
Capitolo 10: In your shoes
Che bello tornare a commentare questa storia! Quanto sono stata felice che tu abbia ripreso a scriverla già te l’ho detto, ma che il prossimo capitolo sarà il penultimo un po’ mi spiace: seguirei questa ‘quarta stagione’ ancora a lungo! Beh, spero in nuove ispirazioni!
Ho ascoltato la canzone che hai linkato all’inizio: è davvero molto bella e si lega alla perfezione con il capitolo, quasi quasi sembra scritta apposta! Poi ho pure letto il capitolo con le variazioni Goldberg di sottofondo, e m’è venuta un’incredibile nostalgia per la serie.
Anche in questo capitolo ho amato l’intrecciarsi del presente con il passato, e con il passato ancora più lontano: approfondiscono la situazione e le sensazioni dei personaggi, ma allo stesso tempo destabilizzano un po’ il lettore, lo aiutano a calarsi nei panni di Will.
Il primo flashback, ah! Che bello poterli rivedere insieme in un momento così intimo e tranquillo.
Ci sta che, nonostante tutto quello che hanno passato insieme, Will sia un po’ esitante, a raccontare il secondo sogno ad Hannibal: è comunque qualcosa di così intimo, che mette ancora di più allo scoperto l’interiorità di Will e i suoi sentimenti. E poi quel sussurro di Hannibal, “Volevi essere me? Allora sii me.” l’ho trovato davvero molto sensuale.
Certo Will non può essere Hannibal nel carattere, o nelle motivazioni, ma è un meraviglioso discepolo, inquietante, con la furia trattenuta che si percepisce nelle sue parole e azioni.
E nonostante lo stato in cui versa ora la sua mente, riesce a essere così efficiente! È febbrile e delirante, ma preciso e controllato al tempo stesso… è come se tutto in lui si fosse fatto più acuto, non saprei come altro dire. Naturalmente però, son qui a chiedermi cosa sia accaduto durante il suo svenimento: è entrato in scena il vero Hannibal, che ha preparato il tavolo e poi si è defilato (nel caso mi piace immaginarlo mentre prende Will tra le braccia bride-style e con delicatezza lo accomoda sul divano)?
Quando dopo Bedelia dice “prima ero convinta che fosse qui” è perché in effetti lo ha visto, da semi-narcotizzata, o ha semplicemente scambiato Will per Hannibal? O ancora, allucinazione?
Oppure Hannibal davvero non c’era e Will ha agito in stato incosciente, in una sorta di ‘tempo perduto’?
Jack… nonostante questo personaggio mi sia antipatico sia in questa fic che nella serie, qui mi ha fatto pena vederlo piangente e disperato al pensiero della moglie. In effetti pure io avevo pensato che si riferisse a Bedelia, però mi sembrava così strano: pur stesse sviluppando un qualche sentimento per lei, tutta quell’angoscia per il suo destino mi sembrava esagerata. E infatti!
Invece, per quanto riguarda Bedelia, nessuna pena. Oltre che per l’arrosto di gamba, Will avrebbe dovuto usarla per preparare un antipasto di lingua col bagnetto -.- Taci, donna, perché quando tutto questo sarà finito, Hannibal e Will partiranno per qualche lontana e gioiosa isola dove nessuno li ha mai visti e vivranno felici e contenti.
È riuscita benissimo anche quell’ultima scena nell’appartamento, così concitata. Jack allucinato, Bedelia che cerca un ultimo atto di autodeterminazione, e poi l’entrata in scena della Solis. Sono più che curiosa di assistere al suo prossimo incontro con Jack!
Infine, mi è piaciuto molto come hai legato Will sul taxi, che si perde nei ricordi, al flashback del 2013: il passaggio avviene con molta naturalezza, e si può immaginare come funzionerebbe bene sullo schermo. Una bella conclusione di capitolo, tornare a volgersi al loro passato. Personalmente mi piace molto, sia a scriverlo che a leggerlo, riprendere in esame il passato rapporto fra i personaggi quando la loro relazione si è ormai sviluppata in un certo modo (spero che si capisca cosa intendo!)
Andare a gettare un’ulteriore occhiata al passato e al loro modo di interagire e di considerarsi, sapendo tutto ciò che accadrà in futuro, e i loro sentimenti, è un’occasione per vedere tutto con occhi diversi, con più consapevolezza. Inserito a questo punto, il flashback è molto efficace: dai primi approcci in cui tutto doveva ancora accadere, e Will era affascinato, ma pieno di diffidenza, a ora, in cui i due sono uniti come una cosa sola.
E con questo ti saluto, perché ti ho stressato abbastanza :-) Buona domenica, e a presto!
Recensione alla storia Haunting - 24/07/16, ore 22:55
Capitolo 9: Pezzo dopo pezzo
Mi hai stupito ancora una volta!
Io, pensando in modo molto lineare, piazzavo la scena della cena a base di arrosto di Bedelia come ending, un festeggiamento di Hannibal e Will per la vittoria finale, e che per loro fossero i due posti liberi al tavolo. E invece no! E sono così curiosa di sapere chi sia il terzo ospite… Jack non credo proprio, vero? Perché lui non sa dove si trovi Hannibal, così come non lo sa tutta la squadra che lo insegue. Però l’ospite misterioso dice ‘ti prego, non farle del male’, quindi è qualcuno che ha a cuore Bedelia, e Jack ha una infatuazione per lei…
Mi spremo, ma non riesco a venirne a capo… a meno che Will non abbia fatto qualche nuova scoperta nell’intervallo di tempo fra la cattura di Bedelia e la cena. In ogni caso mi sa che rileggerò tutto dall’inizio, vediamo se scovo qualche indizio che mi era sfuggito.
Poi, come sempre le tue descrizioni sono strepitose! La confusione di Bedelia, all’inizio, annebbiata dagli oppiacei, e Will, che con la sua calma mette i brividi… l’atmosfera tesa e cupa è davvero palpabile.
E capisco la confusione di Will nel trovarsi Alana vicino, e con quell’atteggiamento, perché pure io sono rimasta stupita! Nel capitolo scorso avevi accennato alla sua presenza, e a quella di Molly, ma non avrei immaginato di vederla con quell’atteggiamento. Apprezzo il modo in cui si è rivolta a Will, e sembra sincera, ma ci vado cauta, ormai non mi fido più di nessuno.
L’incontro con Molly deve però essere stato ben più difficile, per Will, considerato che deve provare un bel po’ di senso di colpa verso quella donna. Quando però lei pensa di avere pure delle colpe, verso Will, se le addossa inutilmente: qualsiasi cosa le avesse potuto dire o fare, a suo tempo Will avrebbe scelto la propria strada. Lei non aveva alcun potere. Il loro colloquio è davvero realistico: sincero su certi aspetti (come la preoccupazione per Walter), e quasi… non dico falso, ma come ‘recitato’ su altri: l’offrirsi di Molly di restare accanto a Will, quando in fondo deve ben sapere che lui rifiuterà… l’idea di riparlarne, di lasciare Winston a Will… tutte cose che non potranno avvenire, e lo sanno entrambi. Tuttavia è naturale che ne parlino; è quasi come un funerale della loro vita passata, un discorso di commiato.
L’Hannibal/subconscio che sta accanto a Will è fantastico! Sarà solo una proiezione della mente del nostro amato profiler, ma è straordinaria la forza e la lucidità che Will riesce a trarne. Il modo in cui mente e manipola gli altri è perfetto (ha imparato dal migliore!), reso ancora migliore da qualche micropizzico di verità qui e là. E la scena del sogno di Will, nella camera di Hannibal, che nostalgia mi ha fatto venire! È bella come scena in sé, così intima, ma l’hai anche sfruttata bene per spiegare il ragionamento di Will in modo naturale, senza appesantire la narrazione.
Jack fa quasi pena nel suo pensare che Will rischi la vita, nel cercare Hannibal, o che possano uccidersi a vicenda; ha mangiato tutta l’esca e pure il pescatore, vero? Fa pena per modo di dire, comunque: continuo ad avere una pessima opinione di lui, che è riassunta benissimo nel pensiero di Will: è uno che vuole solo pararsi le chiappe.
Con la fuga di Will andiamo quasi a ricongiungerci con la scena iniziale; ancora una volta l’Hannibal nato dalla sua mente riesce a fargli trovare il controllo della situazione, e non hai idea di quanto mi piaccia, in queste vesti ^_^ E mi è piaciuto tantissimo anche il riferimento al mito di Iside e Osiride.
Posso immaginare come si sentisse Jack mentre Bedelia sconvolta e scarmigliata gli urlava in faccia quanto era stato stupido a fidarsi di Will; il fatto che vada in negazione, accusando lei di essere una bugiarda, per poi perdere del tutto la capacità di rispondere a tono la dice lunga… credo che lucido terrore possa rendere l’idea!
E adesso non vedo l’ora di tornare intorno a quella tavola apparecchiata all’inizio!
Capitolo come sempre bellissimo, intenso e ricco di avvenimenti, e io non posso che rinnovare i miei complimenti e ringraziarti per questa quarta stagione virtuale. E mille grazie anche per la dedica all’inizio *_*
Buona scrittura e buona estate!
Recensione alla storia Haunting - 12/05/16, ore 15:05
Capitolo 8: Ring of fire
Oh mio dio, cos’ha fatto! Oh mio dio, cos’hai fatto! Oddiooddiooddio! (questo potrebbe andare avanti per molte righe, ma m’interrompo qui. No, aspetta, ancora uno) Oh mio dio, cos’hai fatto!
Che poi ieri sera, nell’ora, ora e mezza, che mi avanzava prima di andare a dormire, mi ero detta “su, cerchiamo di scrivere un po’’… e invece satana mi ha sussurrato all’orecchio “ma perché invece non vai a vedere se Haunting è aggiornata?”… dannato satana, gli do sempre retta!
Ovviamente, dopo questo capitolo, chi ce l’aveva la concentrazione per scrivere?
Non mi aspettavo proprio uno sviluppo del genere, che bomba! Leggevo e mi dicevo, noooo… ero in fase di negazione tale che, mentre Will iniziava a sentirsi male, volevo illudermi che magari stesse avendo problemi con il salmone (sì, lo so che era fresco e l’aveva appena pescato lui, ma magari aveva avuto sfortuna e aveva tirato su un salmone malato, che ne so ç_ç )
Cerco di ricompormi.
Tutto il dialogo fra Hannibal e Bedelia è un capolavoro: c’è così tanta tensione, e intensità! Bedelia è un così bel personaggio (anche se ovvie ragioni, in questo capitolo avrei preferito vederla trasformata in spezzatino). Ma ho capito bene? Era lei il killer imitatore, che ha agito per farli uscire allo scoperto?
A pro del loro dialogo, forse è la fase di negazione che si prolunga, ma… mi sembra strano che Hannibal l’abbia lasciata sola nella stanza, dandole così la possibilità di fare qualcosa. Non è che la sua è stata mossa ragionata, una manovra all’interno di un grande piano strategico, con lo scopo di far andare le cose esattamente come sono andate?
Lo so che non puoi dirlo, e non voglio chiedere spoiler, ma lasciamelo sperare!
Bella, però, la scena fra Hannibal e Will in cucina, anche se è costata molto. Ma ancor più bella è tutta la scena che viene dopo, con il pov di Will avvelenato, e la sua angoscia, la confusione e la paura che pervadono lo scritto: è davvero coinvolgente! E anche il mescolarsi di ricordo e sogno, il rivivere ciò che era successo alla morte del Drago, la caduta nell’oceano: è come immergersi in Will. E mentre leggevo tutto questo, visto che comunque ero certa che Will non sarebbe morto (non ora), avevo il patema sul dove e il come si sarebbe svegliato: in ospedale, nelle mani della polizia… magari con Jack vicino!
Sarò poi io che sono stordita, ma non avevo collegato per niente la Laura che parla con Will nel suo letto d’ospedale alla Laura Solis che già conoscevamo (altro che poliziotto buono!). Che sorpresa e che colpo di scena! E così anche lei aveva avuto a che fare con Hannibal e con certe terapie un po’ fuori dal comune. Quella donna mette i brividi, e mi piace molto, nel senso lato del termine! È un OC molto riuscito e così priva di scrupoli e manipolatrice si preannuncia un nemico fantastico; tra l’altro non ho potuto fare a meno di sogghignare al ‘hanno dimenticato il test del DNA’ … che faccia di bronzo!
Ora bramo e temo il faccia a faccia con Jack, ma soprattutto sono preoccupatissima per i markers! Spero davvero che, se Hannibal sta architettando qualcosa, si metta in azione in fretta; certo che dopo la luna di miele nel bunker, questo è davvero un gran precipitare degli eventi! E mi piace, solo che sono preoccupata per quei due; anche qui, cerco di pensare positivo, sperando ti ricollegherai al finale della serie e all’arrosto di gamba di Bedelia.
 
Complimenti, un altro bellissimo capitolo; densissimo e intenso! Capisco perché sia stato duro da scrivere, e perché abbia richiesto più tempo degli altri, ma il risultato vale tutta l’attesa.
Buona scrittura per quelli a venire :-)

ps: Bryan dovrebbe venire a cercarti sotto casa per assumerti, caso mai! XD