Recensioni di Saroyan

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Begonie - 24/06/16, ore 12:47
Capitolo 2: CAPITOLO 1 (REVISIONATO)
Hi! :3
Qui Saroyan!

Oh, ma che piacere vedere il nuovo capitolo di questa fanfiction!
Lo attendevo e sebbene lo abbia letto lo stesso giorno in cui lo hai pubblicato- alias qualche giorno fa-, non ho avuto davvero un piccolo ritaglio di tempo per lasciarti una recensione. Questo capiterà molto spesso nel corso della fanfiction, quindi dovrai iniziare a farci l’abitudine- chi mi conosce bene sa che di secondo nome faccio Pigrizia e di terzo Ritardo. Poi ne avrei un'altra dozzine per ogni difetto che possiedo, ma se sei fortunata, questi potresti non vederli mai.
Ma bando alle ciance, passiamo alla recensione!
Innanzitutto, mi piace il fatto che tu te la stia prendendo con calma nello scrivere: tranquilla, perché è normalissimo che non si parli di azione già nel secondo capitolo e soprattutto hai fatto più che bene a non gettare in un solo capitolo tutti i personaggi. Sarebbe stato non solo lungo per te da scrivere ma anche pesante e piuttosto confusionario per noi da leggere. Inoltre, personalmente, trovo molto meglio far conoscere i personaggi che potrebbero essere potenziali vittime dei killer: da più contorno realistico alla storia e permette di far affezionare chi legge ai protagonisti. Quindi, non andare di fretta, perché nessuno ti correrà dietro con forconi e torce~
Ma passiamo dunque al capitolo:  i personaggi presentati sono Greta e Betty Tynes. Non ho molto da dire su loro due, se non che il loro rapporto abbastanza ‘conflittuale’- tipico dell’adolescenza: suvvia, chi non ha passato una mattinata imbronciati con la propria madre per qualsivoglia cosa?-  m’ispira abbastanza. Per quanto non molto originale, può essere davvero ben reso ed interessante, tutto sta a come lo gestirai tu. Betty non mi è particolarmente simpatica, ma è solo la prima impressione, perché non si sa ancora relativamente nulla di lei- caratterialmente parlando.
Una cosa che ho particolarmente apprezzato, è stato il non spiattellare subito la storia dell’altro figlio di Greta. A quanto mi è sembrato di capire, dovrebbe essere chiuso in un ospedale psichiatrico- che non è altro che una modernizzazione del manicomio, solo con un lieve rispetto in più per i pazienti. Insomma, sono curiosa di saperne di più su questo fantomatico fratello di Betty- mi è sembrato di capire anche che lei fosse legata a lui da un legame fratello molto affettivo, se  reagisce in questo modo perché non è andata a trovarlo, per di più nel giorno del suo compleanno.
Poi… solo io ho l’impressione che i due vecchini ad inizio capitolo faranno una pessima, pessima fine? Spero di sbagliarmi, perché mi si stringe il cuore quando in una storia a morire sono degli anziani buoni e dolci.
A meno che i coniugi Hebergreen non siano buoni e dolci come appaiono.
Infine, non so se sono l’unica, ma trovo Hastong Ville un posto un po’… inquietante. Insomma,quel che voglio dire, è che si tratta di quel paesino tipico in cui si bada solo all’apparenza esterna. Quello che sembra il paradiso a prima vista, ma che in realtà nasconde così tanti segreti che se rilevati potrebbero rompere la tranquillità e monotonia, e trasformare la cittadina un vero e proprio inferno.
Ho sempre provato una sorta d’inquietudine quando in film, telefilm o libri l’ambientazione è questa, ma allo stesso tempo ne sono quasi attratta: si parla di quartieri largamente diffusi ed esistenti, io stessa abito in un quartierino che si potrebbe definire allo stesso modo- forse è per questo che nelle storie mi trasmettono inquietudine, uhm.
Per quanto riguarda la struttura del testo, vedo u netto miglioramento rispetto al prologo: vai più spesso a capo e non mi sono mai trovata davanti blocchi di testo pesanti da leggere. Mi è parso di vedere solo un errorino di battura e qualche doppio spazio dopo le virgole verso la fine, ma nulla di grave o rilevante. Il tuo stile, come tu stessa hai affermato, è molto scolastico, ma questo diverrà sempre più personale con il continuare a scrivere ed esercitati.
Nnoto in ogni caso un lieve miglioramento rispetto al prologo.
Io termino qui la mia recensione- perdona gli eventuali sproloqui, ma sono logorroica, e non posso dirti nient’altro a parte ‘continua così!’
Attendo il prossimo capitolo impazientemente~
A presto!


Saroyan
 
Recensione alla storia Begonie - 13/06/16, ore 09:17
Capitolo 1: PROLOGO
Hi! :3
Qui Saroyan!

Oh, finalmente una fanfiction diversa dalle solite!
Niente squallide Mary Sue che si accoppiano con Jeff The Killer, niente stereotipi fastidiosi, niente Yaoi gettato a caso nella storia solo perché ‘k kawaii jack e jefff k scopano xddd!1!!!1!1!!11’.
Insomma, già da questo prologo non troppo lungo, credo di apprezzare molto la tua storia, soprattutto per quanto riguarda l’originalità~
Un altro motivo per cui mi è piaciuta la tua fanfiction, è il modo in cui è scritta. Perché è innegabile: questo primo capitolo, è scritto bene. Non ci sono errori grammaticali – e ti assicuro che in questo fandom i miei poveri occhi hanno potuto vedere di tutto, poveretti- né mi sembra ci siano semplici errori di battitura e/o distrazione (solo nella prima frase nel secondo paragrafo hai messo due volte lo spazio dopo la virgola- ma ti pare che mi metta a sindacare questo genere di cose? x3)
Posso farti solo due appunti, riguardo a ciò che è migliorabile, che posso migliorarti.

1. Le descrizioni. Innanzitutto, ci sono delle descrizioni.
E questo è un bene, perché ho letto storie in cui queste praticamente non esistono. Però sono descrizioni molto... mh, come dire? Banali? Infantili? No, no.
Credo che il termine più giusto per definirle sia semplicistiche: c’era sempre il minimo indispensabile, quando magari avresti potuto osare un po’ di più.
Durante tutta la lettura del prologo mi è sembrato di leggere un tema di scuola. Ma questo è indubbiamente dato dal fatto che sei ancora alle prime armi e queste sono le tue prime storie.
Hai ancora tanto tempo per migliorare il tuo stile di scrittura, quindi continua a scrivere ed esercitati. Le capacità le hai!

2. Questo punto potrebbe avere meno rilevanza del primo, ma almeno personalmente, lo reputo ugualmente significante. La forma del testo.
Ciò che voglio dire, è che una storia deve essere bella anche esteticamente parlando. Non solo agli occhi dei lettori risulta più bella, ma anche più leggibile.
Quindi ti consiglio di andare più spesso a capo (specialmente nel primo paragrafo sarebbe stato opportuno) , usare il corsivo e così via dicendo- senza ovviamente abusarne troppo.
Ti assicuro che anche tu ti sentirai più soddisfatta del risultato!

3. Infine- e te lo chiedo in ginocchio- quando usi i punti di sospensione, mettine solo tre. Non due, non quattro, ma tre. Oltre al fatto che è scorretto metterne di meno o di più, ma poi a me provocano un prurito alle mani se usati a sproposito xD
Tu fortunatamente li sai usare e non scrivi cose quali: “...Era una tranquilla serata…nel quartiere di…Hastong Ville…”
Che sono un vero pugno nell’occhio.
Quindi ti faccio i miei complimenti per come in generale hai ben scritto il primo capitolo.

Okay, io ho finalmente finito di sproloquiare a vanvera: attendo il prossimo capitolo per vedere come si evolverà la trama e come svilupperai i personaggi, ma soprattutto come gestirai i rapporti tra gli stessi. Sono davvero curiosa :3
Alla prossima!


Saroyan
Ps: mi è piaciuto il collegamento che hai fatto con i fiori per il titolo della fanfiction. Lo trovo sensato e soprattutto originale- però ti consiglio di mettere la prima lettera maiuscola. Cioè ‘Begonie’ invece di ‘begonie’. Anche questo è anche per un fattore di estetica~
 
Recensione alla storia Pain - 09/06/16, ore 15:33
Capitolo 1: Pain
Hi
Qui Saroyan! :3

Allora, avevo recensito questa storia quando l'avevi pubblicata la prima volta, ma dato che mi dispiaceva  perdere la recensione almeno quanto dispiaceva a te perdere la storia...be', direi che posso ri-recensirla xD
Anche se in buona sostanza dico le stesse identiche cose.
Diciamo anche che le ho copia-incollate.
Quindi, mettendo da parte queste inutili quisquilie e pinzillacchere, passo a recensire sul serio.
La one-shot è abbastanza breve, ma scritta bene (non ho trovato alcun errore di nessun tipo) e con un ottimale uso del corsivo per i pensieri più importanti- sto molto attenta anche a queste piccolezze quando leggo/scrivo una storia, che per quanto possano sembrare inutili, hanno una loro funzionalità.
E, questa volta posso dirlo, il carattere che hai usato è perfetto! Decisamente meglio rispetto a prima.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti per la tematica trattata e soprattutto per come l’hai trattata. L’autolesionismo non è un argomento affatto semplice di cui parlare, e come mi è capitato troppo spesso di vedere, qui la gente pensa che sia un giochetto e lo tratta con una leggerezza tale da far venire i brividi dallo schifo.
Ma nella tua storia è diverso- chiaro, altrimenti non sarei qui a (ri)scriverti.
L’introspezione psicologica che hai dato a Jeff  mi è piaciuta moltissimo: cruda e realistica. Esattamente come dovrebbe essere.
Ho adorato i dettagli del sangue, e soprattutto mi ha colpito il fatto che Jeff considerasse un’opera d’arte i tagli sul braccio- che non ho potuto fare a meno di ricollegare al fatto che nella Creepypasta originale si considerasse bellissimo dopo aver intagliato le guance in un sorriso. Ho apprezzato quindi tantissimo questo riferimento alla storia di Jeff The Killer (quella vecchia, non la nuova versione- sebbene io preferisca quest’ultima, ma vbb, dettagli irrilevanti-).
Inoltre, non posso che trovare ottimo come finale l’aggiunta della pioggia – personalmente quell’onomatopea ci sa bene come gocce di pioggia, perché qualcosa come ‘plick, plock’ avrebbe reso con tutta probabilità comica la scena e avrebbe distrutto tutta l’atmosfera dark creatasi in precedenza- e il fatto che Jeff considerasse opera d’arte anche una cosa così semplice, non ha potuto fare a meno di scoprire il suo lato più ‘umano’ e a parer mio anche fragile.
Altra cosa che ho apprezzato è proprio questa: la fragilità psicologica di Jeff. Perché per me Jeff è fragile.
Ha una mentalità instabile- non inteso nel senso di ‘sono pazzo e uccido gente perchè sì, lool’, perchè questo è un concetto radicato sul personaggio di Jeff the Killer che per me va cancellato assolutamente, in quanto falso e assolutamente irrealistico- e questo si può cogliere anche dalla seguente frase:
“Lui annegava il suo dolore psichico con l’alcol e l’omicidio, ciò che lui definiva come una medicina.”
Questa frase rappresenta quanto la sua mente traballi e quanto non sia sicuro, né tantomeno felice- perché vedere storie in cui Jeff uccide senza motivo, perché gli va e lo diverte, e senza alcuna introspezione è qualcosa che davvero non posso sopportare.
Insomma, la tua storia è decisamente bella, e mi è piaciuta molto. Credo proprio che la (ri)infilerò tra i preferiti.
Spero di poter recensire qualche altra tua storia (sperando non di nuovo questa x'3)
Ci si rivede in un'altra fanfiction!


Saroyan
Recensione alla storia ➵Pain - 29/05/16, ore 11:18
Capitolo 1: ➵Pain
Hi! :3
Qui Saroyan!

Sì, lo so che recensisco questa storia a qualcosa tipo quasi venti giorni da quando è stata pubblicata, ma purtroppo le fanfiction in questo fandom sono così banali e scontate che raramente le apro per leggerle. Tuttavia- non avendo nulla da fare questa mattina- ho deciso di fare un giretto per la sezione e mi è saltata all’occhio la tua one-shot. All’inizio non ero molto convinta dalla presentazione, ma mi sono ricreduta una volta data una lettura. Quindi, mettendo da parte questi sproloqui inutili, passo a recensire seriamente.
La one-shot è abbastanza breve, ma scritta bene (non ho trovato alcun errore di nessun tipo) e con un ottimale uso del corsivo per i pensieri importanti- sto molto attenta anche a queste piccolezze quando leggo/scrivo una storia, che per quanto possano sembrar inutili, hanno una loro funzionalità. Magari solo la dimensione del carattere usata è un po’ troppo grande per i miei gusti, ma fa nulla.
Ti faccio innanzitutto i miei complimenti per la tematica trattata e soprattutto per come l’hai trattata. L’autolesionismo non è un argomento affatto semplice di cui parlare, e come mi è capitato troppo spesso di vedere, qui la gente pensa che sia un giochetto e lo tratta con una leggerezza tale da far venire i brividi dallo schifo. Ma nella tua storia è diverso- chiaro, altrimenti non sarei qui a scriverti.
L’introspezione psicologica che hai dato a Jeff  mi è piaciuta moltissimo: cruda e realistica. Esattamente come dovrebbe essere. Ho adorato i dettagli del sangue, e soprattutto mi ha colpito il fatto che Jeff considerasse un’opera d’arte i tagli sul braccio- che non ho potuto fare a meno di ricollegare al fatto che nella Creepypasta originale si considerasse bellissimo dopo aver intagliato le guance in un sorriso. Ho apprezzato quindi tantissimo questo riferimento alla storia di Jeff The Killer (quella vecchia, non la nuova versione- sebbene io preferisca quest’ultima, ma vbb, dettagli-).
Inoltre, non posso che trovare ottimo come finale l’aggiunta della pioggia – personalmente quell’onomatopea ci sa bene come pioggia, perché qualcosa come ‘plick, plock’ avrebbe reso con tutta probabilità comica la scena e avrebbe distrutto tutta l’atmosfera dark creatasi in precedenza- e il fatto che Jeff considerasse opera d’arte anche una cosa così semplice, non ha potuto fare a meno di scoprire il suo lato più ‘umano’ e a parer mio anche fragile.
Altra cosa che ho apprezzato è proprio questa: la fragilità psicologica di Jeff. Perché per me Jeff è fragile. Ha una mentalità instabile- non inteso nel senso di ‘sono pazzo e uccido gente’, perchè questo è un concetto radicato sul personaggio di Jeff the Killer che per me va cancellato assolutamente, in quanto falso e assolutamente irrealistico- e questo si può cogliere anche dalla frase “Lui annegava il suo dolore psichico con l’alcol e l’omicidio, ciò che lui definiva come una medicina.”
Questa frase rappresenta quanto la sua mente traballi e quanto non sia sicuro, né tantomeno felice- perché vedere storie in cui Jeff uccide senza motivo, perché gli va e lo diverte, e senza alcuna introspettiva è qualcosa che davvero non posso sopportare.
Insomma, la tua storia è decisamente bella, e mi è piaciuta molto. Credo proprio che la infilerò tra i preferiti.
Spero di poter recensire qualche altra tua storia.
Alla prossima!


Saroyan
 
Recensione alla storia Le origini del lupo sanguinario - 31/01/16, ore 11:57
Capitolo 1: da buona e neutrale a cattiva e spietata
Hi!
Qui Saroyan!

, questa recensione è negativa.
E , ci sono dei motivi per cui ho messo la bandierina rossa-o arancione, quel che l’è-. Motivi che adesso ti spiegherò.

Il tuo stile di scrittura è...povero. E quando dico ‘povero’ lo dico nel senso di ‘facevo temi migliori in quinta elementare’. Le descrizioni presenti nel testo -ce ne saranno due...tre al massimo, se vogliamo essere generosi- saranno di due righe ciascuna, e sono solo delle sequele di aggettivi (Es: “Anna è una ragazza allegra e solare, con un carattere forte e un’inguaribile ottimista di diciassette anni”). Questa non è una descrizione, non può venire considerata tale. Pensi davvero che il lettore possa farsi un’idea della tua protagonista se tu la descrivi in un rigo e mezzo? Soprattutto considerando che nella storia Anna mi sembra tutto tranne che un’inguaribile ottimista come tu hai scritto. Io non posso provare pena per Anna perché viene rapita da Offenderman e perché le viene uccisa la famiglia, dato che è il suo carattere è rimasto piatto e anonimo per tutta la storia (storia che poi è abbastanza breve…è tutto troppo veloce, sarebbe stato meglio se ti fossi soffermata su certi punti, piuttosto che correre subito al punto in cui Anna diventa Anny The Wolf. Come ad esempio descrivere più approfonditamente cosa ha fatto le Offenderman in quei nove mesi in cui l’ha tenuta con sé. Ovviamente in quei nove mesi la famiglia non si è preoccupata dell’assenza di Anna, non ha chiamato la polizia, nulla. Non è molto realistico, non credi?)
Anche le ‘’’descrizioni’’’ delle situazioni sono scarne e prive di contenuto. Avresti potuto aggiungerci tanti particolari, come i pensieri e le emozioni di Anna, il suo carattere, e anche la caratterizzazione dei personaggi secondari-cosa che può sembrare una cosa inutile, ma posso assicurarti che in una storia anche e soprattutto i personaggi di secondaria importanza contano. Non è dopotutto grazie alla morte della famiglia e in particolare della sorella Miki a far diventare Anna una killer ‘vendicatrice’?
E parlando di Anna...che senso ha cambiare il proprio nome da ‘Anna’ a ‘Anny’? Per non farsi scoprire? Ma allora non poteva diventare ‘Francesca’ ‘Mary’ ‘Britney’ o qualche altro? Non ha senso, è totalmente a caso. E mi chiedo, ancor di più, perché ‘The Wolf’? Non c’è alcun motivo per cui decide di chiamarsi The Wolf. Okay, magari le piacciono i lupi, ma non viene mai accennato nella storia. Oppure perché verso la fine, le armi che ha preso dovrebbero ricordare gli artigli e le zanne di un lupo: ma, ancora, sono mie supposizioni, perché è una cosa che avresti dovuto scrivere tu.
Tralascio la grammatica e i segni di punteggiatura, perché ho visto di peggio e sono quantomeno decenti. Ci sono diversi errori di battitura come per esempio ‘dientare’ al posto di ‘diventare’ e altri dello stesso genere. Un'attenta rilettura ti dovrebbe bastare per individuare tutte queste distrazioni. Ah, e ti segnalo che scrivere un’uomo è scorretto: l’apostrofo devi metterlo solamente davanti ai sostantivi femminili, non davanti a quelli maschili come-appunto- uomo.
La cosa più fastidiosa però sono i continui salti di tempi verbali: passi dal presente, all’imperfetto, al passato remoto e poi di nuovo al presente. Scegli un tempo solo, non puoi usarli tutti!
Ultima cosa: il titolo. Non credo sia molto...mh…azzeccato per la storia. Insomma, che cosa vuol dire “Da buona e neutrale a cattiva e spietata”? So che trovare un bel titolo è difficile, però questo è abbastanza pietoso. E questa è forse l’unica parte della recensione in cui si tratta relativamente dei miei gusti personali, quindi sei liberissima di contestarmi almeno su questo fronte.

In sincerità, mi dispiace aver lasciato una recensione negativa, anche perché l’idea di base non era malaccio, e sarebbe potuta essere una one-shot carina. Continua ad esercitarti e potrai fare passi da gigante, migliorando col tempo.
Spero tu non te la sia presa per questa critica, perché è fatta con la buona intenzione di aiutarti e non di demoralizzarti. In futuro, magari riuscirò a lasciarti una recensione neutra o- chi lo sa-positiva.
Alla prossima volta!


Saroyan