La Mella fissa la storia.

La Mella la rilegge, contenta, fregandosene altamente del ritardo. Che le può importare?

La Mella ha sempre desiderato la neve al compleanno, e per ottenerla s'è fatta portare in Trentino, cosa che avrebbe fatto volentieri anche con Matt e Mello perché, diciamocelo, due bimbini tenerocicciosi non li scaccerebbe nessuno.

 

La Mella, leggendo questa storia, ha avuto un attacco di risate esaltate, di quelle da 'porca miseria, io ho ottenuto una storia così tenera per il mio compleanno, io sono figa!'

 

La Mella, allegra, incrocia le braccia, fissa il vuoto e decide, repentinamente, di scrivere una recensione che, lei lo sa già, non sarà degna di questo nome.

E difatti scrive, scrive, riscrive e non dice niente, come al solito, perché è incapace di esprimersi quando una cosa la tocca così vicino.

 

La Mella, quindi, dice grazie.

Un semplicissimo grazie, che forse per la Matta non è abbastanza, per la Matta che scrisse quell'enorme poema sotto la storia della Mella, la Matta che anche se dopo due mesi ha rimesso questa storia e ha permesso alla Mella di leggerla.
Le ha fatto tornare il sorriso, ecco cosa, ha fatto tornare il sorriso alla ragazza che al momento si sente tanto sbagliata nel mondo. Ha fatto sorridere, essere felice, questa ragazza così.. boh.

Così, forse, bisognosa di un'espressione di così puro e ingenuo affetto.

La Mella ringrazia ancora, osservando il suo filmino mentale che, al rallentatore, le offre di nuovo la scena dei due bimbi che sbattono, si ritrovano pieni di porporina e ridono, rotolano, giocano nella neve, esattamente come piace a lei, con la giusta dose di fluff, di 'comicità' così infantile, di tenerezza.

Continuare a dire 'grazie' non servirà, alla Mella. Quindi la Mella propone una bella cosa: di chiudere questa recensione che in verità è una lettera, e di abbracciare virtualmente la Matta, contenta.

Grazie no, vabbeh, basta ringraziamenti, deh e_e

Ti voglio bene. Mhn! <3


Mella.