Recensioni di S iberia

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Recensione alla storia I love you totally, tenderly, tragically. - 09/02/14, ore 02:15
Capitolo 2: ▪ I love you totally.
Non è il genere che leggo, ma non so perché questa shot ha qualche cosa che mi ha colpita. Forse è la sua semplicità che non si risolve in banalità. Sei riuscita a non essere smielata, anche quel “voglio amarti”, che non è un ‘ti amo’ sospirato, è in perfetta risonanza con i personaggi, in un certo senso contorto con la loro maschilità che si risolve in questa bizzarra miscela di goliardia superficiale, volontà e voglia di abbandono. 
Non farti tanti problemi, se senti di scrivere scrivi e basta, non devi niente a nessuno, solo tu devi essere soddisfatta :)

Do svidanja 
(Recensione modificata il 09/02/2014 - 02:19 am)
Recensione alla storia Britney Spears one more time - 21/01/12, ore 00:24
Capitolo 1: //
Privjet (ciao)!
Ho trovato la tua storia per caso tramite una ricerca strampalata delle mie, della quale non ricordo nemmeno le parole utilizzate. Devo confessare che, sul momento trattandosi di South Park, ero un poco titubante dal leggerla. South Park mi piace moltissimo proprio perché è una satira pesante che non considero nemmeno più un cartone animato, per cui leggerne in chiave slash mi aveva fatto storcere un poco il naso (non ho niente contro lo slash, anzi! Solo che la coppia Kyle/Cartman...Santo Cielo! :D E poi temevo di trovarmi davanti ad una cosetta smielata o molto da fangirl…si dice così?).
Ebbene. L’ho adorata. Ci ho trovato tutto lo spirito della serie, quell’umorismo estremamente crudo, ho trovato dei personaggi che pur essendo omosessuali non si comportano come ragazzine invasate ma conservano quella vena di cinico sarcasmo proprio della loro “natura maschile” e strettamente “South-Parkiana”.
Poi…hai descritto un Kenny che è esattamente la proiezione di come me lo sono immaginata io da adolescente. Quindi…meraviglioso!
La coppia in questione Kyle/Cartman è tremendamente controversa. E l’hai gestita alla perfezione. Un tocco di drammaticità, a pensarci bene, c’è nella coppia stessa (come un ebreo possa decidere di stare con qualcuno che sin dalla tenera età di otto anni si dimostra un antisemita dei più radicali è un mistero degno della razza umana), la faccenda del cancro si insinua nella vicenda come una mano in un guanto. E’ impressionante, arriva come un pugno allo stomaco perché per tutta la storia si ha il sentore di qualche cosa che non vada, e poi alla fine si scoprono gli altarini che sono molto più gravi di quello che ci si poteva aspettare.
Bè, in sintesi bravissima! Ho apprezzato tutto, dalla gestione dei personaggi, tutti i riferimenti allo “showbitz” americano (che io personalmente aborro, ma questa è un’altra faccenda), a come hai saputo trattare un tema importante senza cadute di stile.
Complimenti. Perdona la recensione delirante e dislessica ma non sto troppo bene e non ho voglia di rileggerla tutta, ci tenevo solamente a farti sapere che hai fatto davvero un ottimo lavoro.Se mi accorgerò di errori troppo gravi li correggerò.
Auf Wiedersehen!