Recensioni di Melinda Pressywig

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Io sono Medea - 10/06/15, ore 19:51
Capitolo 1: Io sono Medea
Contest - Storie nei dipinti

Undicesima Classificata ~ harryet con Io sono Medea

Valutazione:

Per quanto riguarda la parte grammaticale&co, personalmente ho notato alcune virgole di troppo, degli errori di battitura, altri di distrazione e qualche frase distorta. Per esempio qui: “nemmeno un muscolo del mio viso riesco a muovere.” - pare molto una frase dialettale, sarebbe corretto scrivere: “non riesco a muovere nemmeno un muscolo del mio viso.”; oppure qui: “Lui m’ha lasciata sola e pure i miei figli s’è portato via.” - stesso problema, sa di forma dialettale, è corretto dire: “Lui m'ha lasciata sola e s'è portato via pure i miei figli” … che ne dici? Per il resto non c'è altro da segnalare, a parte nelle ultime battute finali, quando scrivi “Qui è il sicuro” - forse intendevi “Qui è AL sicuro”? … non so dimmi tu. Nel complesso, esclusi quegli errori, il testo è scritto bene, trovo sia parecchio sentito, come se ci avessi messo un pezzo d'anima, come se quasi ti appartenesse. Si sente la rabbia, l'insoddisfazione, la frustrazione, quel sentore di delirio. È uno scritto cruento, che spiattella lo stato d'animo della protagonista. Uno dei più diretti che abbia ricevuto.
Sull'originalità direi che ti sei buttata sulle tematiche delicate della donna pazza, incosciente di ciò che ha fatto, che cerca una scusa per tutto. Argomento già trattato in abbondanza; però tu lo hai fatto a modo tuo, e questo lo apprezzo. Mi chiedo come mai la donna del dipinto ti abbia suscitato tale “violenza” mentale così intensa. Tra l'altro è un'introspezione enigmatica, perché la tronchi con quella conversazione finale. Quel Grazie Dottore che lascia perplessi. Ammetto di non aver compreso a pieno lo scopo di questa storia. Ad ogni modo, passando all'uso del dipinto, gli elementi ci sono tutti, hai marcato sopratutto sulla presenza dei pesci rossi, che hanno un filo logico costante coi pensieri confusi della protagonista. C'è la boccia; la donna è rappresentata materialmente. Un buon uso del dipinto, anche se secondo me avresti potuto ampliare di più il contesto, dopotutto hai lanciato informazioni deliranti e la verità nemmeno il lettore la sa. Per l'appunto la caratterizzazione della donna è minima. sì, c'è molta introspezione ma è tutto un'incognita. Anche il marito, sembra colui che l'ha rovinata, ma è quasi assente, lo hai definito una presenza negativa, ma è come se non esistesse. Mi sarebbe piaciuto capirci di più sulla situazione rappresentata. Ma comprendo il poco tempo a disposizione per scrivere. Detto ciò, mi dispiace che tu abbia potuto sviluppare solo 557 parole, scommetto che con del tempo addizionale avresti combinato di meglio. Comunque sia, la tua storia è quella che mi ha soddisfatto di meno, ma apprezzo comunque il tentativo.

EDIT: Lascio anche a te la valutazione come recensione anche se andrebbe cancellata e riscritta. Mi scuso ancora per la mia incompetenza. No, non meritavi di arrivare ultima.
Recensione alla storia Immerso nei propri pensieri - 10/06/15, ore 19:31
Capitolo 1: Immerso nei propri pensieri
Contest - Storie nei dipinti

Ottava Classificata ~ Bab1974 con Immerso nei propri pensieri

Valutazione:


Partiamo dal presupposto che tu sia una donna adulta e che tu sappia scrivere in italiano. Personalmente non ho trovato errori gravi, la punteggiatura mi pare corretta e la lettura procede scorrevole. Mi pare una narrazione decisa, non troppo elaborata, dove il dialogo è predominante. Ho trovato solo qualche errore di battitura (tipo un “affrirtelo” al posto di “offrirtelo”) e spesso usi parole improprie, come per esempio “stalkerizzarlo”. Anche se le usi nei dialoghi, credo siano fuori luogo... ma questi sono punti di vista; il testo rimane abbastanza ben scritto e c'è poco da correggere. Ti faccio presente solo questa frase: “Luigi era abituato a quel genere di sesso, ma aveva avuto la sensazione che lo stesso non fosse  per Mario.” - ma aveva avuto la sensazione che non fosse lo stesso per Mario – mi pare più corretto. Che dici? Poi basta, davvero.
Sull'originalità devo dire che ti sei mossa bene. So che tu ami scrivere racconti prevalentemente Slash e vederti in azione è stata un'esperienza. Si vede come ci sguazzi dentro e ti senti a tuo agio. Riesci a rappresentare i rapporti in modo realistico e verosimile e ammetto che la storia di Luigi e Mario mi ha colpito. Trovo l'idea classica, ma dal punto di vista Slash assume tutt'altro senso. Ad ogni modo, penso che sia ben sviluppata, risolvi tutti i quesiti che il lettore si pone, ed è un bene. Riguardo all'uso del dipinto, direi che l'hai sfruttato al massimo, inserendolo addirittura come oggetto fondamentale nella storia. Guardando il dipinto traspare subito la malinconia che emana Mario e sei riuscita a ricamarci su un gran flashback. L'hai proprio spiegato: il motivo per cui il soggetto ha quell'espressione, il motivo per cui si trova lì, dovuto al lavoro di Luigi (un disegnatore) che vuole ritrarlo; c'è l'ambiente dove vivono e c'è lo sguardo osservatore di chi lo ritrae. Davvero un ottimo lavoro. Direi che su questo parametro vai alla grande! - Parlando della caratterizzazione dei personaggi, secondo me hanno vita propria. Racconti chi sono, il loro passato, cosa fanno nella vita, i sentimenti che provano, al lettore non resta che mettersi lì e cibarsi di loro. Mi è piaciuto il momento intimo a letto, quando si mettono a parlare l'uno dell'altro e dell'interesse che provano. La parte tragica è forse il momento più importante di tutto il racconto. Si scopre il punto debole di Mario e l'origine della sua malinconia. Insomma, per me è ottimo. Non mi hai lasciato a bocca asciutta. Apprezzo questa storia d'amore leggermente travagliata che abbia comunque trovato la pace. Detto ciò, il gradimento personale è nella media. Mi è piaciuta, anche se forse avrei voluto leggere meno dialoghi e più descrizioni, però alla fine, senza dialoghi non si scopriva nulla riguardo ai personaggi. Ecco, l'unica cosa che mi fa storcere il naso sono quelle parole improprie che imbruttiscono il tutto, però, forse fa parte del tuo modo di scrivere, e io non sono nessuno per criticarti. Grazie a te per aver scritto questa storia d'amore.
Recensione alla storia La scelta di Margaret - 10/06/15, ore 11:28
Capitolo 1: La scelta di Margaret
Contest - Storie nei dipinti

Settima Classificata ~ fiamma98 con La scelta di Margaret

Valutazione:

Dunque! Hai un modo di raccontare i fatti schietto e svelto! Il filo dei pensieri prosegue rapidissimo e quasi quasi faticavo a starti dietro. Allora! Devo segnalarti un sacco di errori disseminati per il testo. Primo fra tutti, noto con rammarico che hai un pessimo rapporto con le virgole. Ci sono periodi in cui ne usi troppe e altri in cui le dimentichi. Ogni tre per due dovevo fermarmi per correggere il senso della frase, perché lì per lì mi sfuggiva. A volte mancano le giuste pause, altre ne metti troppe. Ti consiglio di rileggerti il testo, magari ad alta voce e ti renderai conto anche tu. Secondo errore comune: l'uso errato della D eufonica (ed egli, ad andarsene, ed essere... hai presente?); è un errore che hanno commesso praticamente tutte le partecipanti. Terzo errore: i puntini di sospensione. Tu ne usi due, in realtà è corretto usarne tre... Quarto errore: i numeri vanno scritte in lettere. Ventiquattro anni, dodicenne, tu li hai scritti con i numeri, e io so che è errato. Dopodiché mi rimane da segnalarti alcuni errori tecnici, tra cui gli spazi mancanti o mancate maiuscole dopo i punti di sospensione, e altri errori di battitura/distrazione. Ma l'errore più rilevante è senz'altro la punteggiatura con le virgole e i punto e virgola. Le usi in abbondanza, in particolare vi è un periodo intero che non sono riuscita a comprendere a pieno perché mi sono persa leggendo. Ma poco male. Escluso questo ti assicuro che il testo non è affatto sgradevole da leggere, perché sai esprimerti in modo chiaro e conciso. Tra l'altro lo stile è buono e non mi è dispiaciuto affatto. Come ho detto all'inizio: schietta e svelta!
Riguardo all'originalità, mi hai stupito. Come già detto altre volte, io avevo qualche aspettativa sulle storie che avrei ricevuto, io stessa ho immaginato le storie dei soggetti, ma vedere cosa avete inventato voi è una scoperta! La tua rappresentazione del dipinto mi è parsa ben amalgamata con l'espressione della ragazza. Io mi immaginavo un'ambientazione anni Venti, tu invece sei tornata ancora più indietro. M'è piaciuto molto lo sviluppo del contesto, abbastanza dettagliato, con la fedele mentalità dell'epoca, sui matrimoni combinati ecc. si percepisce quella frustrazione tipica. Insomma, la trovo abbastanza originale e ben costruita. Very well! L'uso del dipinto è notevole. L'hai esaltato al massimo, inserendolo nella trama come fonte di ispirazione reale. Ho apprezzato tantissimo il dettaglio degli scrittori, pittori e musicisti. Un'idea bizzarra che funziona! Come se fossero i vip del momento e qualunque informazione sul loro conto fosse divina. Bellissimo! Hai inserito tutti gli elementi direttamente descrivendolo come se fossi uno spettatore esterno, molto, molto bene. Devo dirti che la parte iniziale della tua storia è quella che mi ha colpito di più. Perché lanci subito la giusta atmosfera, catturi l'attenzione. Grandioso! Sulla caratterizzazione dei personaggi non mi pronuncio più di tanto, perché secondo me li hai caratterizzati ottimamente. Per l'appunto racconti subito chi sono nella prima parte. La loro famiglia ecc. in più, la parte introspettiva della ragazza è predominante. Anche la madre fa la sua figura, come la tipica donnetta. L'ho adorata! Detto ciò, solo adesso comprendo il finale spezzato, concluso in tronco, il finale aperto. Tutti noi sappiamo che Meg gli dirà la verità, e chissà lo scandalo! Boh, per me questa storia vale, vedi di sistemare la punteggiatura e farai faville! Ti faccio tanti complimenti, è stata di mio gradimento.
Recensione alla storia L'attesa - 10/06/15, ore 11:16
Capitolo 1: L'attesa
Contest - Storie nei dipinti 

Quarta Classificata
~ Merkelig con L'Attesa

Valutazione

La tua storia è così piacevolmente scorrevole che mi dispiace aver trovato degli errori! Sono pochi, ma rilevanti: anche tu hai sbagliato la D eufonica (ed egli, ad andare, ed essere, hai presente?), errore comune, ma rimediabile; in certi periodi mancano delle virgole, e hai scritto “un altro” e “Qual è” con l'apostrofo. Pensavo fossero errori di distrazione, ma l'hai commesso due volte di seguito, quindi te lo segnalo. Per il resto ci sono solo errori tecnici e qualche termine fuori posto, poi non ho trovato altro. Come ti dicevo prima, il tuo stile mi piace un sacco, è uno di quelli talmente ispirati che il filo del discorso scivola via che è una meraviglia. Davvero, è stata una lettura di immenso piacere, non ho fatto nessuna fatica a immedesimarmi nelle tre menti femminili e le ho ammirate nelle loro riflessioni. Ho apprezzato l'impostazione della storia e l'idea in sé che trovo molto originale, questo modo che hai avuto di rappresentare il dipinto è quasi perfetto. Quello che scaturisce sembra autentico, un'immedesimazione notevole. Anche se le tre donne sono distaccate l'una dall'altra, ti assicuro che allo stesso tempo sono unite da un unico sentimento chiamato Passione. La passione per la danza, la passione per il disegno, ma soprattutto la determinazione, e la cura per i dettagli. Hai trasmesso molto da questi tre mini racconti. L'uso del dipinto è ottimo. Gli elementi ci sono tutti, anche tu hai inserito il dipinto direttamente come oggetto all'interno della trama e grazie all'introspezione della terza donna la descrizione è sensazionale! Ho amato tantissimo le varie introspezioni. Come ti dicevo prima, sono cariche di dettagli ispirati che rappresentano la tua visione d'insieme. Anche la caratterizzazione dei personaggi non è male, chi fa da padrona è la mente delle donne, che per forza di cose si raccontano, lasciando spazio all'immaginazione altrui. Ho adorato il dettaglio di Giselle, il sogno della ragazza. Così come ho adorato la triste malinconia di una ballerina vissuta che rimpiange i tempi da crisalide. E infine l'animo minuzioso di un'artista. Veramente bello, non so come altro ripeterti quanto la tua storia mi abbia colpito. In fatto di gradimento personale io ti faccio solo i miei più sentiti complimenti, questa storia merita davvero. Ti prego, rileggiti il testo, correggi quegli errori e vanne fiera! Te lo dico in anteprima: la tua storia finisce tra le mie ricordate!

EDIT: Con le mie più sentite scuse per aver capito male l'entità dell'artista. Avevo capito fosse una donna e sinceramente (ripeto) l'avevo trovato molto originale, ma apprezzo comunque il fatto che tu abbia deciso di interpretare Degas mentre osservava quelle due donne. Il gradimento personale rimane immutato, la tua storia è bellissima!
Recensione alla storia Un segreto nel cuore - 13/01/15, ore 02:07
Capitolo 1: Un segreto nel cuore
# Recensione Random

Quante volte accadono questi episodi? Centinaia. Condizioni critiche, tradimenti, segreti nascosti, insoddisfazioni, amori sgretolati. La tua storia li rappresenta nel modo più diretto possibile. L'argomento è già stato sviscerato diverse volte, forse perché è un'esperienza che prima o poi tutti dovranno sopportare; anche la tua versione è particolare, forse perché inserita in un contesto giovanile, i videogiochi non passano inosservati! Io mi immagino i protagonisti abbastanza giovani, tipo 17/18 anni! Sbaglio? Comunque sia, si nota l'indifferenza del ragazzo che appare proprio distante e totalmente disinteressato al dilemma della ragazza, se non per quel poco di rabbia... È triste osservare una scena simile; quando non c'è più un sentimento stabile e reciproco è giusto separarsi. Certo, per la ragazza è stato difficile e anche questo si sente. Magari la sua reazione è un po' forzata, però immagino che la sofferenza sia tanta. Mi dispiace tu abbia affrontato tale situazione...
Detto ciò, riguardo al testo, non ci sono errori grammaticali, e nel complesso mi pare ben scritto, si capisce quanto sia personale, quindi va bene così. Un saluto!