Recensioni di Nirvana_04

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Recensione alla storia Sonno - 04/04/17, ore 12:36
Capitolo 1: Sonno
Recensione Premio per il contest "Sotto la maschera!"

Ciao!
Premetto che non ho mai letto nulla di Edgar Allan Poe, ma ho studiato in modo generale stile e opere.
Prima di tutto devo farti i miei complimenti per lo stile che sei riuscita a ricreare: ha saputo conferire un'aria "passata" alla storia. La scelta del narratore in prima persona ha ricreato la sensazione di un racconto di diario, un sorta di rapporto delle memorie del protagonista. Nonostante, però, lo scorrere fluido e placido, hai saputo gestire bene due cose: le continue inserzioni dei commenti del protagonista, che via via, a volte interrompendo il flusso dei suoi pensieri, andava a presentare membri familiari e vicende, con un distacco raffinato e sopra le righe di coloro che sarebbero diventati il fulcro principale delle sue elucubrazioni; e l'atmosfera contrastante dell'eccitazione "passata" e la sua semplicità e gli elementi e gli accenni "presenti" che calavano l'intera storia in un clima macabro e decadente, che raggiunge il culmine nella fine così drastica e allo stesso tempo chiarificatrice dell'introduzione.
Non c'è nella trama un vero "programma": il narratore parte con un'idea - quella di spiegare perché non vuole dormire - e finisce con il narrare un pezzo della sua vita, il quale è legato all'obiettivo iniziale che si prefissa, ma la fine non torna a chiudersi, rimase sospesa sul pezzo passato della sua vita, sentenza e spiegazione dell'inizio e allo stesso tempo brusca focalizzazione sull'evento macabro in sé, il quale non è solo motivazione della sua paura ma diventa protagonista del racconto quanto lui. (Non so se ho spiegato bene ciò che voglio direXD)
Mi piace la caratterizzazione dei personaggi e il loro ruolo all'interno della vicenda: abbiamo il narratore che si presenta, attraverso il suo tono, maturo e mesto, fatalista e succube della sua paura, ma narratore perfetto e coinvolgente di questo macabro mondo; abbiamo la sua famiglia, che ci appare normale e ai margini, una famiglia unita e posata, discreta con i padroni di casa e nella vita di tutti i giorni. E poi abbiamo il cugino e la moglie: mi piace come tu l'abbia descritto testardo e come, alla fine, hai trasformato tale aspetto in una macabra disperazione che rifiuta la realtà; e la moglie vita e morte allo stesso tempo, più una si affievolisce più l'altra diventa forte, in una commistione di gradazioni che si soprappone e resa alla perfezione. Hai anche trattato con occhi antichi la malattia del sonno - ottimo il titolo, diretto e senza altri indizi, perché non ne servono - mostrandola come un arcano mistero che sconvolge le vite di questa felice e normale famiglia.
La tua storia mi è molto piaciuta e ho apprezzato la capacità di immergerti in uno stile così "fuori moda" ma che ha un grande impatto sul lettore. Complimenti!
A presto!:D