Recensioni di Dragonfly92

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Eden - 05/07/20, ore 15:44
Capitolo 9: Aggiornamenti
Ciao.
Sono davvero dispiaciuta, del pensiero che ti sei fatta di te, della tua storia.
Voglio solo dirti che ci sono tantissimi storie, tantissimi film che parlano di mafia e che sono meravigliosi, per le emozioni che danno, per i brividi che ti fanno sentire.
Questo, però, non c'entra assolutamente niente, col far credere a qualcuno che la mafia possa essere qualcosa di affascinante.
E' ciò che racconti tu, ad esserlo, lo sono i tuoi personaggi, che si muovono in un contesto sbagliato.

Mi viene in mente un esempio molto stupido: Pretty Woman.
Lo hai visto?
Pensi che voglia esaltare la prostituzione?
Non lo fa.

Io, davvero spero che cambierai idea.
Mi piace tanto, la tua storia.

Ti abbraccio.
Recensione alla storia Riflessi - 18/09/19, ore 11:52
Capitolo 10: - 1 giorno ai Campionati Mondiali di Osaka. Pomeriggio e sera.
Bè, cara Tenar, è un'emozione anche per noi.
Perché li abbiamo seguiti, ci siamo spaventati, ci hanno fatto arrabbiare.
Quindi, sapere che questo è il loro penultimo capitolo, è strano anche per noi.
Siamo felici di averli visti ricongiungersi.
Siamo felici che i tentativi di Yuuri, quelli di allontanare per non far vedere, alla fine siano crollati.
Yura dice una cosa dolorosa e bella:
Siamo stati tutti talmente impegnati a stare male da non renderci conto del dolore degli altri.

E' vero.
Ma alla fine, alla fine, ce l'hanno fatta.
A guardarsi negli occhi e dire. Parlare del dolore, delle recriminazioni, anche quelle ingiuste.
E il tè diluito dalle lacrime, e la voglia di essere qualcosa. Per sè. Per il mondo.
E la potenza dell'amore che spinge anche gli altri, Beka e Yura, ad abbracciarsi, a tenersi.
Non possono, loro, non ancora, ma la spinta l'hanno subita e le parole di Yuuri, che parla davanti a tutti col cuore in mano e nell'altra le dita di Victor, sono arrivate.
Quindi grazie, cara.
E perdonami anche tu per il ritardo.
Però adesso ci sono.
Ti abbraccio.
Recensione alla storia Pyeongchang 2018: Kintsugi - 18/09/19, ore 11:41
Capitolo 13: Gangneung, 17 febbraio 2018, sera
Direi che anche l'ultimo fondamentale, profondo tassello, sta tornando a posto.
E, come sempre, con tempismo e delicatezza perfetti.
Le ultime frasi di questo capitolo, quell'argomento, quello che ha fatto tanto male.
Eccolo, che torna, ma fa meno male.
Perché adesso abbiamo due persone nuove, due anime aggiustate.
E c'è l'insicurezza ed è giusto così.
E c'è paura ed anche questo è giusto.
Ma è stato meraviglioso, quel dialogo.
Dovuto, lo aspettavamo.

Il passato ha fatto capolino nella domanda di Yura durante la festa - gli chiedi il permesso? - ma Victor l'ha messa - lo ha messo - a tacere subito. In modo brusco, forse, l'unico possibile a metterlo a tacere.

Beka è stanco morto - capo - e YUra, giovane insicuro, indiavolato, non vuole capirlo Anche qui, c'è bisogno dei modi bruschi, schietti per fargli capire che sta superando il limite. Ha paura, Beka lo sa, ma lui è stanco e per YUra non è una motivazione sufficiente.
Ma, riescono a trovarsi, Beka lo rassicura coi suoi modi orsesi e un po' portati all'esasperazione.
Ma sono belli, anche loro, molto.

QUasi dimenticavo dell'inizio.
Patato, il mio Yuuri. Che piange, piange sempre, perché è felice, commosso, stanco.
E piange perché si sente un po' stupido e per noi persone dal pianto quasi isterico, stanco, dio solo sa quanto è importante che qualcuno ci guardi e ci dica: non se stupido.

Yuuri, tesoro, che alla fine si fa quei bicchiere e fanculo le resistenze mentali, basta.
Rotolano, quei due, fanno sesso e si assaggiano e anche qui tu sei stata di una bravura invidiabile.
Perché non hai usato sinonimi imbarazzanti, non hai usato metafore dantesche, non hai usato nessuna sfumatura di grigio e sei stata dannatamente, realista.
Oh, grazie per questo sesso sano.

Hai la mia stima e il mio tempo.
Ti abbraccio.
Recensione alla storia Pyeongchang 2018: Kintsugi - 18/09/19, ore 11:11
Capitolo 12: Gangneung, 17 febbraio 2018, mattina
Direi che con questo capitolo, siamo arrivati.
Arrivati al titolo, che poi è quasi sempre un po' il cuore della storia.
Kintsugi.
L'arte di riparare, non solo, rendere più bello, più forte.
Che poi è un po' in questa frase: erano entrambi a pezzi ma che sollievo poter stare vicini.
Quello che volevi fare con questa storia, cioè mostrare la rottura, per poter ricostruire, rimettere insieme con l'oro, è arrivato.
E' arrivato tutto e prepotente. E' stato efficace e lo è stato perché hai dato tempo - a questa storia per svilupparsi - hai dato verità - ai personaggi, al dolore, ai sorrisi, ai dialoghi.
Abbiamo visto uno Yuuri a pezzi. Abbiamo scoperto perchè lo era e lo abbiamo visto frantumarsi ancora di più.
Abbiamo visto anche un Victor a pezzi, artefice e vittima.
Li abbiamo visti sgretolarsi e distruggersi a vicenda.
Poi, finalmente, ricostruirsi.
I cocci di Yuuri sono stati raccolti da chi gli era vicino. Ma è stato lui, a doverli rincollare e non poteva essere altrimenti. Lui ha dover trovare la forza, la volontà.
Victor a doversi allontanare, doloroso e necessario distacco.

E adesso li guardiamo, qui, sul podio.
E c'è anche YUra ed ecco la sua completa maturazione qui, dopo la lezione della gara precedente: Abbracciò Yakov, sussurrandogli qualcosa all’orecchio, e Otabek avrebbe potuto giurare che il vecchio stesse sorridendo.

Yura abbraccia, si rende conto, si commuove. Per loro, per lui, per Yakov.
Ed è un momento del quale forse si vergognerà ma è stato il suo salto più bello.

Grazie, Elina.
Per la delicatezza, la capacità, i momenti.
Per ogni passo aventi, per ogni passo falso, per ogni passo sbagliato o sorprendentemente corretto.
Per ogni salto, troppa spinta, poca. Per il salto di Yuuri, quello della sua persona e quello in pista. E' stato bello seguirlo, soffrire e gioire con lui.
Veramente, veramente emozionante.
Grazie.
Grazie.
Recensione alla storia Pyeongchang 2018: Kintsugi - 18/09/19, ore 10:50
Capitolo 11: Gangneung, 16 febbraio 2018
Ehi. Sono dispiaciuta per essere arrivata così tardi.
La mia tabella di marcia si è accartocciata due settimane fa e adesso bo.
Comunque.
Mi dispiaceva fare un commento unico in fondo, quindi provo a farne di più più piccoli, a partire da questo.
Victor.
Ecco, se 'sentir' piangere Yuuri spezza il cuore, sentire Victor è un'esperienza traumatica. Perché significa che il suo livello di dolore ha raggiunto il picco.
Victor, incosciente, inarrestabile, ha rischiato il tutto per tutto perché non poteva mollare.
E ora è lì, rotto, anca, schiena e stomaco a pezzi, abbarbicato all'idea che non è finita, non ancora.
Dio, se vorrebbe che lo fosse.
Mi ha fatto tenerezza, mi ha fatta emozionare, ho avuto stima di lui. Perché con la sua incoscienza, con la sua determinazione, ha dimostrato di essere un campione. E' proprio un campione, dentro.

Un'altra nota di merito, in questo capitolo, va a come hai trattato YUra. "Sono una testa di cazzo", dice.
Lo è stato, vero. Ma è, effettivamente, l'ultimo pezzo di crescita che gli mancava. Yakov non ne fa una tragedia, lo sapeva. Basta una parola, non gli risparmierà la ramanzina. Yakov sa sempre - almeno a livello di allenatore - di cosa hanno bisogno i suoi atleti. E cosa faranno. E' un bel personaggio anche lui.

Sai cosa mi è piaciuto, anche? Il pezzo finale, quello di Beka e YUra. Io non avevo idea di tutte le spese, i problemi, l'organizzazione. Son stata un po' ignorante come Yura. Ho dato per scontato e quello che Beka rivela, ci dà la prova del grande uomo - che poi è un ragazzo che si comporta da tale - che è.

Vado di là. Ci sentiamo tra poco.