Recensioni di _Elizabeth_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Lights and shadows - 27/08/13, ore 21:45
Capitolo 1: Buio
Che bellissimo capitolo.
Direi proprio che è proprio valsa la pena aspettare che l'ispirazione ti tornasse,perchè hai,come sempre,cominciato a scrivere l'ennesima bellissima ed interessantissima storia..che già mi interessa tantissimo e mi tiene con gli occhi incollati allo schermo.
Mi piace moltissimo questa rivisitazione del personaggio di Callie...il fatto che tu l'abbia descritta non come medico,ma come professoressa di inglese..pur tenendo presenti alcune caratteristiche proprie del suo personaggio originale:è davvero un'idea molto fresca ed innovativa,io non ci avrei mai pensato..è geniale :). Poi Miranda come professoressa di scienze naturali..anche questa è un'idea bellissima e molto originale,attraverso cui,secondo me,Miranda può essere in grado di mostrare il suo lato dolce,da Mamma Orsa..meglio di quanto non faccia quando lavora in ospedale.
E poi..il dolore e la rabbia che sta provando Owen per aver perso la vista è descritto in maniera molto dettagliata e realistica.Sono stata in grado di respirare e percepire la sua rabbia,la sua tristezza,il suo sentirsi diverso ed inutile e..semplicemente smarrito e spaventato a morte di quello che la sua vita è diventata,di quello che il suo futuro nell'ombra gli porterà.
Sono sicura che Callie,in qualche modo,riuscirà a farlo uscire dall'ombra in cui ora vive e dalla tristezza e rabbia che si sono impadronite di lui..sono sicura che lei gli farà ritrovare un po' di luce e un po' di felicità...felicità che Owen ormai è quasi sicuro di aver perso per sempre.
Bellissima idea e bellissima storia..continua presto se riesci..mi piace già tantissimo.
Bravissima,come sempre...tanti tanti tanti complimenti.
Un abbraccio forte forte forte,
Lizzie
Recensione alla storia La quiete dopo la tempesta - 15/07/13, ore 22:52
Capitolo 1: La quiete dopo la tempesta
Questa storia è davvero bellissima.
Davvero,hai descritto, in poche righe,quello che Lexie e Mark avrebbero dovuto avere...il loro lieto fine.
Loro dovevano sposarsi,loro dovevano avere dei bambini..con i capelli di Mark e la mitica memoria di Lexie. Invece non è stato così..invece un maledetto aereo ha portato via la vita ad entrambi..alla prima in un soffio,a Mark dopo una straziante agonia.
Hai saputo descrivere benissimo l'innocenza e la bellezza del loro amore.. nella storia,più forte che mai. Usando le piccole cose belle della vita,i piccoli piaceri che a volte non si apprezzano hai descritto quanto loro siano meravigliosi..quanto loro siano meant to be.
Correre sulla spiaggia per evitare il temporale,e poi aspettare insieme l'arcobaleno..è così bello..è così dolce e romantico. E' bella l'idea di descrivere con frasi dirette ed impersonali(nel senso letterale del termine..senza soggetto se non il verbo nella frase) il temporale e come lo vivono Mark e Lexie..in questo modo,con queste frasi..sei riuscita a far comprendere appieno al lettore le fasi più importanti del temporale stesso.
Poi,andando avanti, mi è piaciuto molto il fatto che ti sei rivolta a Lexie in seconda persona,quasi come se volessi darle più spazio..il suo spazio nella storia. Stupendo il riferimento al bagno caldo insieme a Mark..anzi a suo marito.
Mi è piaciuto moltissimo il fatto che hai scritto più volte "tuo marito"..per sottolineare che,almeno nella tua stupenda storia, Lexie è finalmente diventata la signora Sloan.
Quando hai parlato del figlio di Mark e Lexie e dei nipotini distesi sul lettone..mi sono sciolta per la tenerezza.
La sorpresa di Callie e Arizona è davvero bellissima ed è stato tanto dole da parte loro portare la colazione..che bello!
Il fatto che sei passata dal "tu" al "voi" sottolinea ancora di più il legame tra Lexie e Mark...è bellissimo.
La frase finale poi..è la ciliegina sulla torta...è bellissima..ed è poetica.
Bravissima,mi hai rallegrato la serata e adesso sto sorridendo e mi sto sentendo più positiva e contenta rispetto a come mi sentivo prima di leggere la storia.
Ti prego di scusare la mia incostanza nelle recensioni,prometto che recupererò! Comunque ho letto tutto,tutto tutto quello che hai pubblicato.
Bravissima..non smettere mai di scrivere.
Non pensare mai di non essere brava perchè sei bravissima..e se a volte lo dimentichi o ne dubiti,ci sono qui io(come tanti altri tuoi fan) a ricordartelo.
Bravissima.
Un abbraccio,
Lizzie

(Recensione modificata il 15/07/2013 - 11:34 pm)
Recensione alla storia You were my sunshine - 28/06/13, ore 15:52
Capitolo 1: You were my sunshine
Povera,povera Callie. Si sente abbandonata,indifesa,senza forze fisiche e psicologiche dopo il tradimento di Arizona.
Si sente come chiusa in una stanza senza finestre,una stanza attraverso cui non passa luce...si sente al buio,ha paura..è terrorizzata ed è stanca.
Callie non riesce più a vivere perchè,Arizona,il suo sole,l'ha abbandonata.
Senza di lei,senza il suo sorriso,senza quella che era la sua allegria..Callie non ha più forza ed è stanca,fisicamente e psicologicamente..è prosciugata dall'interno,in lei non c'è più anima.
Callie non vuole più fare la forte,o fingere di esserlo..Callie vuole tornare quella bambina che era tanti anni prima,smettere i panni dell'adulta ed essere non quella che cura e conforta ma quella che viene curata e confortata da una persona amica e più forte di lei.
Callie è crollata...il tradimento di Arizona è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Capisco benissimo il suo voler tornare bambina e il suo desiderare di allontanarsi dalla sua vita e dai suoi doveri di adulta..al suo posto anche io avrei lo stesso desiderio.
Capisco la sua stanchezza,il suo dolore indescrivibile ed incommensurabile,fatto da tanti piccoli ricordi dolorosi,recenti e meno recenti..da tante paure,da tanti "e se...cosa sarebbe successo se io fossi stata lì? Ma io non ero lì,non ho visto niente,non posso capire..sono inutile e le ho rovinato la vita acconsentendo all'amputazione..."
E poi,alla fine,il suo chiedersi innocente,da bambina..."perchè il mio sole ha smesso di illuminarmi la vita,improvvisamente?"..riassume molto bene i sentimenti che lei sente.
Bravissima..sai descrivere benissimo le emozioni dei personaggi..è quasi come se tu entrassi in loro e li facessi tuoi.
Bravissima..la storia è davvero stupenda.
Ti abbraccio forte,
Liz
Recensione alla storia Welcome to my mind - 21/06/13, ore 23:54
Capitolo 3: Rosso
Adoro questo capitolo,incentrato su April,uno dei personaggi che più mi interessa.
Povera April,lei,futuro chirurgo,è improvvisamente vittima di una paura che la mangia viva e ha la meglio su di lei..lei,che a causa del suo lavoro,dovrebbe vedere il sangue che circola nel corpo umano e va a rifornire di ossigeno e nutrienti cellule e tessuti come qualcosa di famigliare,lo vede come qualcosa di spaventoso..come un mostro che la disturba anche nei sogni.
La sua emofobia è ormai così grave che ormai non le permette più di lavorare come prima..è ormai così grave da non farla dormire bene e da farle sembrare allettante il mandare all'aria tanti anni di studio,di sacrificio,sudore e speranze..per andare a Moline a lavorare in fattoria.

<< La verità è che più ci provi e meno ci riesci. Non sarai un chirurgo, mai, per nulla al mondo.
Senza speranza, senza futuro, tutti i tuoi sogni e gli anni impiegati a studiare e a diventare il medico che avresti voluto essere non erano serviti a nulla. E questo perché, piccola e fragile April, una fobia non si può semplicemente rinchiudere in un angolino della propria mente nella speranza che prima o poi scompaia.
Le paure di nutrono di angolini bui e dimenticati, crescono, vegetano, si rafforzano sino a prendere possesso delle persone e quando si fanno sentire è già troppo tardi, significa che l’infezione è già arrivata al cuore, al centro della nostra anima.
E le povere vittime non possono più nulla, se non lasciarsi trascinare a fondo da brandelli di brutti ricordi mai davvero superati. >>

Le righe sopra citate mi sono piaciute in modo particolare,mi sono immedesimata in April alla perfezione. Ma,ripeto,non mi sono piaciute solo quelle,il capitolo intero è bellissimo.
Il discorso tra le matricole riguardo il paziente X poi è estremamente realistico...è come se fosse stato preso da una puntata di Grey's Anatomy...siete geniale,sono sempre più convinta che dovreste scrivere voi il copione,invece di Shonda!
Le parti tra Jackson e April,poi,sono geniali!

<< Sembrava che quel paziente fosse una donna, sembrava avesse i capelli corti e rossi.
Poco importava insomma, il suo viso sarebbe stato coperto. Perché è così che facciamo, copriamo il volto dei nostri pazienti per non considerarli umani, per avere l'impressione di non aver un'anima sotto le mani. Eppure qualcosa di quell'intervento mi spaventava.
Era più o meno alta come lei.
Scossi la testa, ogni mio delirio personale doveva restar personale. Dovevo praticare un semplice intervento all'addome, presi in mano un bisturi e mi immobilizzai. Il paziente si stava muovendo, vidi la brandina muoversi e le persone in parte a me fare lo stesso, non aveva senso.
Un secondo dopo tutto era immobile, il paziente era rimasto sedato tutto il tempo e il mio bisturi era rimasto lì, a mezz'aria e tremante. La mia testa doveva smettere di girare.
Un'incisione. Dovevo solo praticare un'incisione.


Il cuore martellava forte nel tuo petto.
Un respiro, due respiri, tre respiri.
Chiudi gli occhi, sei concentrata sul tuo battito cardiaco sino ad eliminare tutti gli altri rumori, il ronzio dei respiratori, le suole delle calzature ortopediche trascinate sul pavimento sterile, i sospiri degli specializzandi che aspettano solo un tuo ordine.
“Dottoressa Kepner”.
“Shhh! Non disturbarmi! Sto respirando!”.
Cerchi di eliminare ogni interferenza tra te e il mondo esterno, di dimenticare quanto la prima incisione sia la peggiore, di dimenticare l’odore delle carni bruciate, sezionate, ricucite, l’odore del sangue nelle tue narici.
Caldo, dolciastro, nauseabondo, rosso, vivo.
Quello che ti separa dalla tua più grande e peggiore fobia è uno strato di epidermide e la lama di un bisturi.
“Perfetto, cominciamo” ordini con la voce tremante. >>

Queste righe appena citate descrivono alla perfezione il disagio di April e il suo modo di convivere con esso,riesco ad immaginarmi benissimo la scena nella mente,quasi come se la stessi vedendo ora in tv.
L'introduzione al capitolo poi è bellissima e molto significativa. E' vero,nonostante anni di perfezionamento ed evoluzione,noi umani siamo ancora fragili,siamo ancora prede di qualcosa più grande di noi,siamo ancora spaventati.
Il dialogo tra Jackson e April e l'equivoco sui messaggini annesso è davvero stupendo ed è inserito lì al momento giusto...stempera benissimo la tensione che fino a quel punto è stata crescente..è come una boccata d'aria fresca o quasi una specie di piccola catarsi dopo la preoccupazione per April.
Bravissime,entrambe. Io non riuscirei nemmeno a pensare ed ideare una storia simile,e quindi non riuscirei nemmeno a scriverla.
Siete geniali.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
Ancora complimenti,
Lizzie
Recensione alla storia Someone like you - 20/06/13, ore 12:26
Capitolo 1: Someone like you
Che bellissima storia su una coppia che adoro,Jackson e April!
Loro sono meant to be sono soulmates e non riescono a capirlo..spero ci riusciranno prima che April convoli a nozze.
Certo..Matthew è l'uomo che ogni donna vorrebbe avere al proprio fianco,sembra l'uomo perfetto e nessuno può biasimare April per aver accettato la sua proposta di matrimonio. Ma Jackson..Jackson è diverso. Jackson è il miglior amico di April,colui che per lei c'è sempre stato,colui che le ha permesso di commettere quell'errore di cui lei poi si è pentita..colui che avrebbe voluto avere una famiglia con lei.

< Promettimi una casa piena di risate e di bambini, promettimi un figlio con il mio sorriso e i tuoi occhi, una figlia da stringere al mio petto e crescere al tuo fianco.
Promettimi la luna e il sole, le stelle, il firmamento intero, promettimi arcobaleni e fontane di zucchero filato, fuochi fatui che bruciano nella notte.
Promettimi ciò che non possiamo avere, promettimi che ci proveremo lo stesso, che non lasceremo alle nostre spalle la scia di una rimpianto.
Fai in modo che io dica sì alla persona giusta, inginocchiati davanti a me con un anello e chiedimelo e basta, senza perderti in inutili convenevoli.
E poi baciami, subito, prima che mi penta di avertelo chiesto, prima che io non riesca più a guardare i tuoi occhi e tu i miei, prima di diventare due estranei che si amano troppo.
Prima che sia troppo tardi.>>

Le righe sopra citate sono quelle che mi hanno colpita maggiormente,ma tutta la storia è bellissima.
Complimenti,davvero. Hai la capacità di rallegrare chi legge,con le tue stupende storie.
Per favore,non smettere mai di scrivere..non smettere mai di regalarmi sorrisi e storie bellissime.
Un abbraccio,
Liz