Recensioni di

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Interludio - 26/01/15, ore 14:29
Capitolo 3: 1.00 PM
La vecchietta in versione mostro con tre mani sarebbe stata un tocco di classe!
Ricordiamoci che stiamo parlando di Ophelia, lei di classe ne ha fin troppa, se dovesse venderla aprirebbe come minimo dieci centri commerciali in tutta Italia ;)

Mi mancava questo gioiellino, mi domandavo di tanto in tanto quando saresti riuscita a postare e con grandissima gioia, quando meno me lo aspettavo, fai questa stupenda sorpresa a tutto il fandom di Naruto.
Nonostante i tuoi impegni e questo periodo importante (*-*) ci hai regalato un altro frammento di Kakashi. La statua in oro in centro a Milano può andare o preferisci un'altra città?
Ho gli occhi che sparaflashano (non chiedermi l'origine di questo termine perché la storia è tremendamente lunga, sappi solo che me lo porto dietro dalle medie. I traumi della vita...) arcobaleni di luce e frecce a forma di cuore Cupido style.
La tenerezza dell'anziana e la gentilezza di quel bel fusto sono tremendamente delicate da colpire l bersaglio in pieno petto, senza lasciargli un ultimo respiro da portare a termine.
Sì, Obito era un tesoro ed è un vero peccato che Kakashi non se ne sia accorto in tempo, ma anche chiedergli una cosa del genere sarebbe stato egoista e sciocco, in fondo si tratta di un ragazzino che è diventato uomo (penso spesso si dimentichi di attribuire ai personaggi le caratteristiche proprie di una determinata età, si crede che un personaggio presentato come adulto da ragazzino fosse esattamente così. Per me è sbagliatissimo, certo, poi la cosa è a discrezione delle persone u.u)
E quel gesto, quelle mani che si uniscono con una sorta di calore e rispetto sono il colpo di grazia.
Ophelia si vendica e annega hide <3

Favolosa, tu sei una favola di parole e visioni! *-*
Mi sento così bene dopo aver letto qualcosa di tuo, come se la mia immaginazione avesse fatto il pieno e fosse pronta per scorrazzare in lungo e in largo per il pianeta della tua mente per perdersi in nuove avventure e capolavori già scolpiti. Inimitabile, strepitosa!
Un grande abbraccio, Divina! <3 <3 <3

hide
Recensione alla storia Il marionettista della camera 613 - 17/01/15, ore 12:38
Capitolo 1: Capitolo I
Ciao Aila,
incredibile ma vero sono finalmente riuscita a passare :)
Quando avevo letto il link su facebook mi sono subito elettrizzata e non vedevo l'ora di poter leggere questo tuo nuovo lavoro principalmente per due motivi: il primo è che la scrittrice sei tu e il secondo riguarda il protagonista, io amo alla follia Sasori e cerco sempre nuove prospettive o punti di vista che mi facciamo cogliere i mille volti di questo incredibile personaggio.
Non ho neanche letto la prima riga che mi ritrovo a riflettere con la quinta parola da te scritta. Bella.
La definizione di bello in ambito artistico viene spesso ammonita perché può essere tutto e niente nello stesso contesto, rappresenta un'idea come rappresenta il vuoto, ma personalmente credo che chi davvero più che comprendere vive l'arte possa permettersi di usare la parola bello. Viene sfruttata nel linguaggio di tutti i giorni come se non esistessero sinonimi per descrivere positivamente ciò che ci circonda. Io sono di questa corrente di pensiero, poi naturalmente ognuno la vede come vuole nei limiti delle sue capacità, però sono certa della pericolosità di questo termine. Un uso errato e tutto quell'universo emozionale diventa una calma piatta e insipida.
Per me è stato un inizio con il botto se così posso dire, una frase diretta e semplice in grado di evocare sia ricordi personali sia di introdurre il lettore nella storia senza chiedergli alcuno sforzo. Mi piace molto la naturalezza della narrazione, sei stata molto brava.
L'infanzia di Sasori credo colpisca non solo perché è un punto saliente del personaggio e l'aspetto che Kishimoto ha messo più in evidenza, credo possa essere il punto di arrivo di Sasori proprio perché da lì lui è maturato più che dal punto di vista fisico o caratteriale, è maturato e ha preso la sua strada dal punto di vista psicologico. Un bambino che si rompe e cerca di riparsi da solo come i burattini che ama tanto, al punto da desiderare di diventare uno di loro per potersi guarire all'infinito, nella vana speranza di potersi curare definitivamente un giorno.
Non trovi sia triste vedere quanto fiato sprecato dietro a una figura apparentemente malvagia?
Nonostante i trentacinque anni, alla fine lui non è rimasto il quindicenne ferito che ha compiuto atti atroci in preda a un folle dolore?
Sì, è un carnefice e i peccati compiuti devono pagarli tutti, in un modo o nell'altro. Tuttavia penso trafigga di più la coscienza che la psicostasia, si è capaci di azzardare un percorso dopo la vita, indipendentemente dal fatto che si possa credere o non credere, ma riuscire a decodificare ciò che le nostre colpe ci porteranno a fare è impossibile e per questo più opprimente.
Quando ha parlato della natura morta mi hai fatto pensare al grandissimo Caravaggio, lo considero uno dei pittori più talentuosi che siano mai esistiti e per me in particolare è uno di quelli che ammiro di più. I suoi contrasti sono frutti di una mano divina e  ripensando a La morte della Vergine non posso che rivedere il nostro marionettista dietro a quei drappi rossi come il sangue, il chiaro e lo scuro della sua anima e un corpo che potrebbe essere quello che lui ha spontaneamente sacrificato o quello nuovo, morto e incompleto, oppure perfino l'emblema del suo operato da assassino. Sì, è un assassino e il non volerlo essere non cambierà le cose.
Il tormento degli artisti è affascnante e per molti incomprensibile a pieno, ci si ferma all'apparenza o alle etichette e non si scava nel torace della persona, del genio ma si chiama pazzo perché la sua unicità spaventa, i suoi errori spaventano quando i nostri possono essere mille volte peggiori a partire dalla superficialità con cui guardiamo quell'artista camminare per strada.
Sei stata favolosa, mi hai portata di nuovo tra le braccia del marionettista come non accadeva da molto tempo. Sono pochissime le persone che lo sanno valorizzare come merita, tu sei tra queste.
Complimenti! :D
Un bacione,
nackt
Eccoci alla fine di questa storia... diciamo fine ipotetica, alla fine le storie non hanno mai un vero e proprio finale, siamo noi a dar loro una conclusione più o meno lieta.
Eccoci davanti a un tragurdo dolce, ma non eccesivamente zuccherato. Un traguardo che fa sorridere il palato, dopo averlo nutrito con mistero e paura per diverso tempo.
Nonostante il richiamo dietro alle leggere pennellate di questo capitolo, quasi non aveva importanza il passato trascorso, i buchi neri lasciati e le cicarici evidenti. Era tutto nuovo, un inizio scritto alla fine come spesso accada, pulito e semplice, colori vivaci e caldi sotto un cielo che non presta poi così tanta attenzione alla pioggia. Sakura bagnata come un pulcino è stata un contorno, Sakura finalmente innamorata è stato il trionfo.
Non li ho mai visti così autentici e perfetti, sai?
Corpi in via di guarigione che con occhi bambini si buttano. Si buttano e basta, senza sapere dove andranno a finire, l'importante è trovarsi nelle braccia altrui,
Sono certa sia tu l'unica capace di farli vivere di luce sotto gli occhi di chi, come me, li ha sempre gettati nell'oscurità.
Mi mancherà questa storia, mi mancherà perdermi dentro a cuori mai esplorati così bene.
Una storia bellissima e  indimenticabile.
Grazie per avercel regalata, Skin <3
Un forte abbraccio,

nackt
Buongiorno Skin,
come va?

Sono giunta finalmente al diciannovesimo capitolo, non riesco quasi a crederci...
Mentre leggevo stavo ascoltando della musica e quando è iniziata Heavy Metal Lover mi è sembrata una sorta di sintesi perfetta del capitolo, così diversa da non aver quasi nulla a che vedere con la storia, così simile da sembrarne un ritratto venuto male.
Ho trovato il momento dedicato a Kakashi e Sasuke particolarmente intimo, quasi l'Hakate avesse preso le vesti di suo padre e lo stesse osservando con una sorta di affetto nascosto dalla sua maturità. Mi fa pensare il fatto che Kakashi qui prenda quasi redini paterne e Fugaku nella vera storia sia proprio a capo della polizia. Un dettaglio interessante.
Peccato Fugaku Uchiha non sia come Kakashi, avrebbe potuto avere davvero molto spessore sia per se stesso che per il figlio, se solo non fosse nato cieco e legato a un successo che non può competere con il desiderio di realizzarsi nella vita.
Sarà il caso o il fatto che ho scelto il cd giusto, la seconda parte, con una lettura guidata da You and I mi ha fatto vedere quanto di bello possa esserci in questa coppia, dopo tanto tempo passato a cercare quella scintilla che me li facesse definitivamente amare.
Quell'abbraccio che ha ferito più del vento tagliente, avversario della moto.
Sai, da qui in poi mi sono lasciata prendere un po' da Romeo e Giulietta, loo due che si trovano a letto insieme, come se fosse la prima, casta, volta e sanno in qualche modo di non sapere cosa li porterà al canto del gallo. Restano e amano come non hanno mai fatto standosene a guardarsi tra pochissime parole, tra emozioni trasudate e delle lenzuola bianche per la pelle di entrambi.
Ammetto che un finale del genere mi sarebbe piaciuto, lo avrei trovato giusto per la mia indole anti-romanticismo, ma sono davvero curiosa di scoprire quale sarà il vero finale concesso a questi due. Uniti per diciannover capitoli, forse inconsapevolmente, dalla solitudine.
Capitolo meraviglio, a dir poco.
Un bacio,

nackt
Incredibilmente, risorta dal mondo dei morti, sono qui.
Se potessi riassumere questo capitolo in una sola parola direi debolezza. La debolezza umana che caratterizza ognuno di noi, da forte che lo diventa, da forte che l'abbandona e dal forte che mai nascerà.
Inevitabilmente mi sono subito fiodata su Sasuke, ho pensato a quanto forte sia in realtà e a quanto forte sembri. Lui è un ragazzo tosto, scaltro e furbo, sicuramente con grandi pregi spesso etichettati come difetti e una capacità incredibile di destabilizzare chi si trova davanti. Lo considero bravissimo a saper mascherare il suo vero volto, ma giunti a questo punto, dove tutti i passeggeri diseprati tentano di arrivare alla chiglia prima che l'imbarcazione capovolta venga sommersa dall'acqua, mi domando fino a che punto questa sua capacità sia compromessa e se lo sarà per il resto dei suoi giorni.
Uno degli aspetti che ho sempre odiato di questo personaggio è l'arroganza e la sicurezza che ostenta e tutto è alquanto ironico perché da esperienze personali posso giustificare e capire il suo comportamento. Temo di odiarlo perché mi ricorda troppo me stessa, troppo una situazione vera, troppo il mio senso di protezione verso una "Sakura diversa".
E come può Sakura non tormentarmi?
Il sacrificio che era intenta a compiere, il vano e patetico, se vogliamo essere brutali, sacrificio che desiderava compiere finito per sua fortuna con l'interruzione della celebrazione è stato davvero, davvero e ancora davvero ridicolo. No, non il tuo lavoro o la trama della storia, quanto a Sakura essere Sakura. Una mente annebbiata, che si divora da sola ogni sencondo che passa e una pelle di pocellana macchiata di sangue e violenza. Ha tentato di sfuggire a tutto quell'incubo e poi finisce per buttarsi di nuovo nel calderone. Non immagini la rabbia che provi, la voglia di gridarle contro per aver lasciato ancora una volta la parte dell'eroe a qualcun'altro, per essersi girata e rigirata nella parte della vittima finendo tutte le volte per cadere. Per essere forte è stata forte, peccato la forza non sia sinonimo di vittora.
La mia ammirazione invece va a Naruto, in quel ruolo marginale, non tanto marginale ha in qualche modo dato ai due una spinta, ha cambiato lo sfondo al panorama con consapevolezza e vera forza, lasciando Sakura e Sasuke parecchio indietro rispetto a lui. Lo vedo come una sorta di arciere, poche frecce nella faretra e una mira impeccabile.
Mi spiace essere giunta ormai agli sgoccioli, credo si sia capito che con questa storia mi sentivo compresa e a volte perfino scoperta. Non avrei mai immaginato di poter mettere in fila questi tre e poter vedere negli occhi di ognuno di loro una parte di me. Per questo non posso che ringraziarti e scusarmi per il modo in cui ho trattato il capitolo in questa recensione, sicuramente con poco tatto e una voglia di scrivere parole su parole inzuppare di ira e furore, ma non ti racconterò una mezza bugia, non ne sono poi così dispiaciuta per il semplice motivo che penso sia giusto far sapere all'autore quando riesce a colpirti nel profondo e a farti sentire parte della storia, una marionetta nelle sue mani.
Naruto che abbandona la forza, Sakura che diventa debole e Sasuke che forte non lo sarà mai. Tutto sbagliato o parzialmente giusto. Tutto sbagliato, di nuovo.
Un abbraccio Skin,
a presto.

nackt