Recensioni per
Sacré-Cœur
di Nyappy

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/06/12, ore 09:50
Cap. 1:

Wow.
Ok, sono senza parole. Ok, in realtà non lo sono. Come ho potuto ignorare l'esistenza di questo capolavoro così a lungo?
Non ho mai letto in tutta la mia vita una One-shot originale con dei personaggi così ben caratterizzati! Mi hanno interessato moltissimo, sei riuscita a trasmettere perfettamente gran parte delle loro idee ed i loro sentimenti e come risultato mi sono commossa ed emozionata leggendo, e devo dire che con una fiction di un solo capitolo con personaggi che non conosco è se non altro raro. Forse è anche perché la situazione di Giulio e Simone rispecchia in gran parte quella che fino a poco tempo fa era la mia e devo dire che sei sicuramente riuscita a rendere bene ciò che provavano entrambi. Per quel che riguarda Martin, invece, lui è riuscito a sorprendermi ad ogni battuta. In senso positivo, ovvio!
Lo stile è scorrevole, l'ho letta tutta ad un fiato e sono felice che abbia usato questo tipo di linguaggio perché di solito mi scoccia incontrare termini troppo complicati.
L'ambientazione è perfetta! Sono stata a Parigi tre o quattro volte ma ci ho passato troppo poco tempo e leggere questa storia mi ha fatto venire voglia di tornarci subito.
La trama poi è a dir poco fantastica. Ripeto che mi sono quasi messa a piangere, sei riuscita a farmi immergere del tutto nella storia e mi è sembrato di trovarmi lì, quindi ti faccio davvero i miei complimenti.
Scusa la brevità della mia recensione ma non trovo altro da dire, a parte che è bellissima e che hai talento da vendere.
Un bacio!
Bel
(Recensione modificata il 27/06/2012 - 09:56 am)

Recensore Master
16/05/12, ore 12:09
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia per le scelte poiché si tratta di una storia solo apparentemente semplice e che, pur in poche battute, si sviluppa con straordinaria coerenza e maestria e con uno stile incisivo, personale e pulitissimo. Il punto di forza della vicenda, poi, sono dei personaggi che lasciano certamente il segno, ognuno a modo loro. Si sente dapprima sulla pelle il tormento personale di Simone, che non riesce a lasciare il suo compagno Giulio pur se in fondo lo vorrebbe e ancor più non riesce a lasciare un passato fatto di solidità per gettarsi in un ignoto futuro; poi ci si innamora di Martin, che di quel futuro rappresenta il primo assaggio, un ragazzetto che si guadagna da vivere creando bracciali, dal sorriso genuino e gli occhi tristi. Proprio lui dà a Simone un'importante lezione sull'amore, ma quello vero, che non è amore solo fra due persone ma è un amore universale che abbraccia il mondo. Una storia che merita davvero di essere letta e inserita fra le scelte, poiché resta nel cuore.

Recensore Master
13/05/12, ore 16:49
Cap. 1:

Trama:
Questa storia è senza dubbio la mia preferita del contest, già a partire dalla trama. In sole sette pagine (anzi, sono sei, la prima era l’introduzione) sei riuscita a creare una storia completa, con tre personaggi che interagiscono tra loro facendo scoprire ogni loro singola sfaccettatura. Non si sono limitati ad andare a letto insieme, anzi la lemon non è nemmeno presente. C’è una vera e propria storia dietro, che traspare battuta dopo battuta. La relazione tra Giulio e Simone sta in piedi a forza, infatti finisce con una semplice telefonata. Martin si insinua nella mente di Simone senza nemmeno troppo sforzo, semplicemente lui continua a pensarci (dopo essersi bucato una gamba con un braccialetto, ma son dettagli). E poi torna, a cercarlo, per portarlo via con sé, non tanto per fare sesso, ma forse perché sapeva già che quello che avrebbero fatto sarebbe stato molto più di una notte di passione, sicuramente l’aveva già capito. Il finale è un po’ triste, fa chiedere cosa sia successo dopo, se Martin e Simone si son rivisti, come si è sentito Giulio dopo quella telefonata. Un finale aperto che mi piacerebbe che fosse ripreso in qualche modo, anche se credo che è impossibile.
Voto: 10
Lessico:
Mi piace molto come hai descritto Parigi. Io sono stata in quelle zone e posso dire che sembrava di averle davanti, segno che o ti sei informata o ci sei stata (credo la seconda). Anche l’uso delle parole straniere qua e là è molto azzeccata, dà un tocco di francese al tutto (d’altronde è ambientata a Parigi). Belle anche le parti in inglese (poco) e il riferimento al fatto che i francesi non sanno l’inglese (la ragazza del Mc Donald’s XD).
Voto: 10
Personaggi:
Giulio: Giulio appare solo via telefono ma giuro che mi ha fatto allo stesso tempo pena e irritazione. Mi dispiace che debba lasciarsi così con Simone, per una stupida separazione dovuta dalla vita. Però all’inizio mi pareva una madre apprensiva più che un fidanzato, si preoccupava troppo per la persona che avrebbe comunque perso, prima o poi. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio, ma mi accontento.
Simone: Simone è un ragazzo particolare secondo me. Decisamente romantico, è della categoria che ama talmente tanto da far perdere significato all’amore. Non se ne rende conto ma Parigi risveglia il suo lato dolce, gli fa aiutare Martin che semplicemente cercava di guadagnarsi il pasto, portandolo addirittura a tornare a cercarlo poi in serata. Secondo me non voleva portarselo a letto tutti i costi, alla fine l’ha fatto perché anche l’altro lo voleva. Ok, aveva la tentazione, si è buttato, ma non l’avrebbe mai obbligato, ne sono sicura.
Martin: Martin è un ragazzo limpido, una persona che vede il bene ovunque, anche quando forse non c’è. Il suo ottimismo lo porta a non preoccuparsi dei malintenzionati, si fida subito di Simone ed addirittura gli crede quando gli offre una semplice doccia. E comunque non credo si sarebbe rifiutato di fare l’amore con lui, semplicemente non voleva essere pagato. Lui crede nell’amore vero, non vuole diventare un prostituto per vivere, ha i suoi ideali e li mantiene.
Sono tre personaggi completamente diversi, ma che si sposano benissimo e creano una storia veramente stupenda. Peccato che alla fine siano tutti e tre soli, ma mai dire mai, magari Martin e Simone si rivedono, si ameranno, chissà.
Voto: 10
Prompt:
Il prompt è stato utilizzato divinamente, così come la parola che ti è stata data. Giuro che avevo pensato ad un triangolo proprio così quando ho scelto il prompt, non potevo chiedere di meglio. Il tradimento nasce all’inizio e si conclude alla fine, con la separazione della coppia “ufficiale”. Bello, veramente molto bello.
Voto: 10
Giudizio personale:
Devo dire che questa è la storia che in assoluto preferisco. Non solo rispecchia esattamente quello che avevo in mente quando ho deciso quel prompt, ma addirittura mi ha emozionato a tal punto da rimanerne innamorata. Hai intrecciato una storia abbastanza semplice, ma hai saputo dare spessore ai tuoi personaggi, alle parole utilizzate, portandomi ad innamorarmi di questa storia. Veramente complimenti.
Voto: 5

Recensore Master
13/05/12, ore 16:13
Cap. 1:

Eccomi qui!

TRAMA: Una storia davvero intensa quella che ci viene presentata qui, una trama apparentemente semplice sviluppata con estrema padronanza e coerenza. La vicenda ruota attorno a due – volendo anche tre – personaggi: Simone, Martin e Giulio. Simone e Giulio stanno assieme, ma la loro relazione dovrà presto giungere al termine a causa del lavoro di Simone, che lo costringe a trasferirsi a Parigi. Malgrado non vogliano relazioni a distanza, l’amore – o perché no, l’abitudine e la paura di soffrire troppo – impedisce loro di separarsi definitivamente. Il pretesto che porta alla fine di tutto ha nome Martin, ventiquattro anni e occhi da cucciolo ferito. Una storia che, dalla trama, potrebbe sembrare l’eterno triangolo, ma che in realtà non lo è: anzi è forse più una storia di confronto con se stessi attraverso l’Altro, una storia di formazione e crescita che condensa in poche pagine una vastissima gamma di sentimenti. Complimenti.

9/10

USO DEL PROMPT: Il prompt è bene utilizzato, così come la parola assegnata. Simone incontra Martin e ne rimane subito colpito, dalle labbra, dagli occhi. Decide di invitarlo a letto, riceve un’importante lezione sull’amore. Il suo legame con Giulio si sfascia, ma non a causa del tradimento: era un legame probabilmente già sfasciato. Resta, nell’aria, il quesito: era un vero tradimento, quello col giovane Martin? Oppure era soltanto il pretesto per una presa di coscienza che, alla fine dei conti, aspettava soltanto una scusa per innescarsi? La domanda viene lasciata e fatta cadere, senza risposte, poiché alla fine di risposte non c’è bisogno: il lettore sa darsele da sé, per un verso o per l’altro.

9/10

PERSONAGGI: I personaggi sono uno dei punti forti di questa storia. Sono personaggi che non si esauriscono ad una prima lettura, che vorrebbero ancora parlare e far parlare di sé. E dunque, la storia può essere letta più volte e avere sempre qualcosa da rivelare, o anche solo un tetto di Parigi in più da far vedere. Simone è un uomo in carriera, che privilegia il lavoro a una relazione che inconsciamente percepisce come “stanca” e decide di lasciare il suo pur amato fidanzato in Italia. Non riesce tuttavia a staccarsene, perché Giulio rappresenta per lui la solidità, la certezza, contrariamente a Parigi col suo cibo “schifoso” – a cui preferisce un McDonald’s, schifezza pure quello ma almeno schifezza nota – che rappresenta per lui qualcosa di ignoto. L’ignoto, comunque. ma anche la molla definitiva che lo spingerà a troncare con Giulio, lo trova in un ragazzo dagli occhi grandi e dal bel sorriso, una specie di fricchettone solo apparentemente ingenuo ma che in realtà del mondo e dell’amore ne ha capito ben più di Simone coi suoi pregiudizi. E qui veniamo al piatto forte del racconto, ossia Martin: un ragazzo che, dietro la sua apparenza spiantata, nasconde un grande cuore e una grande saggezza. “Non ti innamori mai di una persona che ti passa accanto?” Grande verità, questa, e quante volte m’è accaduto! Tramite lui, comunque, Simone riesce a riscoprire un po’ d’amore, un amore di quelli autentici e genuini, sinceri, ed è per questo che riesce a comprendere che ostinarsi a restare con Giulio farà soltanto male ad entrambi. Martin è un personaggio incredibilmente umano, incredibilmente vero, un’anima cristallina come i suoi occhi e il suo sorriso, di quelle pochi hanno la fortuna di possedere ma che grazie addio esistono. Poi, nel suo cuore c’è forse qualche ombra, come in quello di tutti: ha gli occhi tristi, è solo, è povero; e tuttavia resiste, con determinazione, contro questo mondo logorante. Vuole fidarsi del mondo, dice: non si fida, ma vuole farlo. È una persona che ha forse provato un dolore talmente forte da volerlo esorcizzare in questo modo, continuando a trovare il mondo bello, con un’ostinazione quasi infantile eppure tanto commovente proprio per questo. Insomma, sono entrambi personaggi che ho adorato, e credo che mi terrò questa storia nel cuore molto a lungo.

10/10

LESSICO: Il lessico usato nella storia è un lessico sempre quotidiano, diretto nei dialoghi ma che trasmette ottimamente le emozioni dei protagonisti. È facile da leggere, il che è un pregio, immediato, segue i protagonisti sottolineandone la gestualità e non solo gli sguardi, ma anche i sentimenti, e questo sempre attraverso azioni e dialogo, senza perdere troppo tempo nell’introspezione. Ed è davvero bello vedere personaggi che agiscono, invece di pensare. Sono personaggi, insomma, caratterizzati senza alcun bisogno di fronzoli, senza una parola di troppo né una di meno. Eccellente anche la resa spaziale dello sfondo, con le scale del Sacro Cuore, quelle maledette scale, e i tetti di Parigi visti in lontananza come in una poesia di Baudelaire.

10/10

GIUDIZIO: Giudizio più che positivo per una storia che lascia davvero il segno.

5/5

Recensore Veterano
06/04/12, ore 00:05
Cap. 1:

<3
Arrivo a casa, incazzata, stanca e con la voglia di sbranare chiunque abbia la malsana idea di avvicinarsi a tiro di morso alla mia persona, quando leggo la tua risposta alla recensione, lo spoiler di Autolinea...e tutto il mondo divenne color arcobaleno e sbrilluccicante e la bestia rabbiosa dentro di me iniziò a far le fusa<3<3<3 Ergo: recensione d'obbligo, subito. Immediatamente. Nonostante non so quanto e cosa venga fuori dalla mia testa fusa e stanca, ma apprezza la fedeltà<3
Ben felice di vedere quanto Parigi ti abbia ispirata in questo giro di One-shot! Vai in vacanza più spesso ( e portami con te, ti seguirò in capo al mondo!XD Ok, ora ci mollo!)
Trama ottima, più filosofica e ispirata dell'altra storia, ma qui sono i personaggi e i loro discorsi che meritano una menzione d'onore!
Giulio. Personaggio di nicchia che è tutto fuorchè di nicchia. Merita il co-protagonismo con Simone e Martin solo per il semplice fatto che la sua presenza dà ritmo all'intera storia. Compare inizialmente come il fidanzato dolce, che si preoccupa con non so quante migliaia di kilometri a separarli. e dice quel ti amo, buttato lì in chiusura di una telefonata con semplicità. Sembra così sentito(appunto sembra, in realtà sottilinea quanto ormai sia falso ciò che provano) che lo rende in assoluto il più onesto dei tre. Ed è da quel ti amo che parte tutto, che Simone agisce e non subisce più una situazione scomoda: iniziano le seghe mentali per una storia che non ha senso continuare, la decisione del tradimento con un ragazzo che vende trappole mortali a 4euro o con uno sconto di un euro se gli stai simpatico (e vedendo cosa dice dopo mi domando chi cazzo non possa stare simpatico a uno del genere, ma vabbè). Poi Giulio nel centro della vicenda è un' ombra, compare come ricordo, le sue labbra, i suoi sorrisi la domenica. Non c'è ma è sempre presente. Ed è proprio questo che rende duro mettere la parola fine alla loro relazione, non è vero Simò?! Poi, in concomitanza con la fine della storia, ciò che chiude tutto è la telefonata di Giulio e già a quel "dimmi amore" sapevo già che sarebbe successo l'irreparabile.
Due telefonate, una all'inizo e una alla fine, due modi in cui tu, tesoro mio bello, metti in ballo la parola amore. E sai che io adoro certe sottigliezze, volute o meno il risultato per me è grandioso; almeno con te lo è sempre<3 e la cosa ancora più bella che sei riuscita a fare con Giulio è che lui non suscita mai pena...anche se io inizialmente, da buon cioccolatino da elemosina compulsiva(cit. con tutto il mio ammmore anche se non sono stata a Parigi), speravo in un happy ending...anche se non posso dire che questa storia finisca veramente male, ma vabbè.
Michele e Martin, ovvero due imbecilli da prendere a schiaffi per la quantità di baggianate che dicono. Il vero buon senso sta nel mezzo alle cose che dicono, ma parlano su due binari paralleli tra loro. Perchè si, in effetti è pieno il mondo di gente che si approfitta del prossimo, soprattutto con un prossimo così disponibile come Martin, ma il cinismo di Giulio e la sua retorica spiccia lo rendono senza senso, visto che in effetti se lo porta a letto e pensa di saperne più di Martin sull'amore facendo le corna al fidanzato.Piccoli controsensi, già. Non è che Simone abbia torto completamente, il suo è più un difetto di forma. Cerca una giustificazione a un tradimento che aborra ma che sa benissimo sta per compiere. da qui il suo cinismo e paraculismo, che a me non piacciono. Eppure lo giustifichi, è difficile che susciti vera antipatia. E per questo anche con lui sei stata meravigliosa<3
Martin...deduco sia lui il personaggio ispirato a una persona reale, magari incontrata veramente a Parigi dove vendeva braccialetti. Lo dico perchè è palpabile dalla descrizione precisa che ne dai, posso sbagliarmi come no, ma penso proprio di averci azzeccato. Anche le sue di argomentazioni non hanno senso, non si può davvero essere così aperti e amanti del mondo senza pagarne le conseguenze, eppure se tutti davvero cercasssimo di cambiare le cose nel nostro piccolo il mondo cambierebbe veramente in meglio. E invece stiamo tutti lì a fare discorsi paraculisti ma pochi agiscono sul serio. Lui agisce...e gli è andata bene che Simone non era un pazzo omicida di giovani marchette parigine!
Bah, citando autolinea direi che hanno fatto un bel pò di sesso intellettuale, non tanto nei discorsi di rimorchiamento quanto proprio con il porn in sè. Ne sono usciti arricchiti entrambi, ma forse Simone di più. Ha trovato il coraggio di porre fine alla storia con Giulio, ha forse capito che amare è comunque una fregatura e che lui forse fa parte della categoria di quelli che amano troppo e chissà, magari guarderà al futuro e alla prospettiva di un nuovo amore con occhi diversi.
Bello il discorso delle due categorie di persone e bello tutto il loro dialogo. Per quanto ogni cosa che dicono sia questionabile, difendono un punto di vista ben definito, giusto o sbagliato che sia non ha importanza, ma fa pensare perchè in fin dei conti si parla di amore, sentimento che ci fa girare un pò tutti quantiXD
E l'ennesima meraviglia di questa one shot è che non puoi non provare altro che tenerezza e affetto per questi personaggi, anche perchè non sono perfetti, si contraddicono e sbagliano, e siccome ciò li rende reali, simili a noi, non puoi fare a meno di coinvolgerti. E ormai te lo dico sempre e mi ripeto, ma sei meravigliosa<3 quando ci vuole, ci vuole!
Spero che si capisca qualcosa di quello che ho scritto, non ho il coraggio di rileggere(ho avuto un dèjà-vu, mi sa che ho già commentato qualcosa di tuo in questo stato.No?) ma ormai è andata!
Baciiiiii
Isa

Ps. Ecco cosa mi ricorda sta One-shot!Sto leggendo come diventare buoni di Nick Hornby dove questo gioco di punti di vista assurdi ma veri fa da padrone!E mi è venuto da associarlo ai discorsi di Simone e Martin!L'hai mai letto? Io l'ho trovato per caso nelle occasioni dal Libraccio e mi sta piacevolmente facendo ricredere<3
(Recensione modificata il 06/04/2012 - 12:18 am)

Recensore Veterano
02/04/12, ore 15:00
Cap. 1:

Io e te ci assomigliamo...Nemmeno io sono capace di lasciare recensioni decenti -.-
O meglio, a volte ne lascio di lunghissime, ma perché ci rifletto tantissimo D:
Comunque, davvero davvero notevole, cara **
Questa OS è splendida, giusta dose di tristezza, malinconia e indecisione :)
Simone mi ha fatto tenerezza ** (Magari odi le faccine, ma io le metto sempre <3 )
Con Martin è stato davvero dolce, come un cioccolatino sì **
(Costano davvero così tanto i gelati in Francia? E io che mi lamento dell'euro a pallina D:)
L'indecisione tipica di due persone che si sono volute bene per tanto tempo, tanto da abituarsi l'una all'altra...Non lo dico per esperienza personale, ma conosco persone che hanno avuto lo stesso problema ç_ç
Martin è davvero speciale, non lo trovo un idealista :) A me piace ** E le sue teorie anche :)
Mi piace davvero molto il modo in cui hai descritto il "Tradimento"...Sei bravissima e non vedo l'ora di leggere qualcosa di tuo, delle tue long :)
Simone, alla fine, prende la decisione giusta...
Mi piacerebbe leggere un seguito, non so perché :)
Sono solo curiosa XD
Il fatto che tu sia stata pignola e abbia descritto un pezzetto di Parigi, mi ha reso ancora più felice **
Meglio essere pignoli che menefreghisti u.u
Resta il fatto che merita ^^ Brava :)
A presto, cara
Bea <3

Recensore Master
01/04/12, ore 17:42
Cap. 1:

Ed eccomi qui, ho letto anche la seconda OS, e mi piace, mi piace tantissimo, anche più dell’altra.
Sono differenti, questa mi ha messo addosso tantissima malinconia, veramente.
Parigi deve essere una bellissima città, io devo andarci assolutamente, sono convinta che è una di quella città da cui non vorrò più andare via, e penso anche che abbia quest’aria fra l’antico e il malinconico, ma non è solo per la città o per la giornata calda e silenziosa che la tua OS mi ha messo addosso questa sensazione, forse è anche per i pensieri della voce narrante, persino lui a modo suo è malinconico, oppresso, non so bene come definirlo, forse solamente triste.
Sembra che si trovi sul bilico, su una striscia che divide il suo mondo, il passato e il futuro, e fino a quando non si trasferirà a Parigi attraversandola questa riga, vive in balia di una relazione che sa perfettamente non continuerà, di una relazione, che per quanto loro sia mino non andrà avanti perché le relazioni a distanza sono complicate, sono poche le persone che le porterebbero avanti. Tutti troppo egoisti, sembra che si possa amare o voler bene solo a chi puoi vedere tutti i gironi, chi puoi toccare tutti i giorni, quando sono del parere che non sia così, ma alla fin fine sono scelte.
Capisco come Simone si possa sentire, si chiama così il protagonista vero? Mi sembra di averlo letto all’inizio, nella telefonata con Giulio, ha abbreviato il nome e io ho dedotto u.u. Comunque dicevo capisco come si possa sentire, sa che finirà, eppure nessuno dei due ha il coraggio o la forza per troncare tutto, ma allo stesso tempo si sente preso in giro per quanto sta avvenendo, anche quel “Ti amo” alla cornetta mi ha lasciato un tantino perplessa, non che i loro sentimenti siano diminuiti, ma entrambi sanno che la loro non sarà una storia che durerà in eterno, lo hanno già deciso, senza nemmeno volerci provare.
Il ragazzuolo che fa braccialetti, mi ha fatto una tenerezza, deve essere carinissimo <3, e il nostro protagonista ne è rimasto colpito, dice che si sta addolcendo per via della città, secondo me lo ha guardato solo perché era un bel ragazzo <3.
A parte gli scherzi si preoccupa per lui, chiedendosi se ha mangiato… tra parentesi devo ancora finire di leggere, ma ero ispirata per la prima parte del commento, ora termino la OS e dopo anche il commento u.u (puoi pensare tranquillamente che sia pazza, tranquilla <3).
Siamo alla seconda storia che leggo, ragazzuole perché pensate che chi raggiunge i trenta sia vecchio, io li raggiungerò prima di voi e se la pensate così io mi deprimo ç_ç.
Ok sorvoliamo sulla parte depressione, e torniamo alla storia, Martin, mi piace come nome, e ammetto che mi piacciono anche i suoi pensieri, anche se, forse Simone ha ragione, un po’ almeno, il mondo non è così sicuro, e l’altro forse è veramente un’idealista, un po’ troppo.
Lui ama le persone, non fa sesso, è un bellissimo pensiero anche questo, forse tutti la dovrebbero pensare più così, anche se la vedo dura. Però a modo loro questi due sono carinissimi insieme, soprattutto perché Simone lo sente che con Giulio ormai è solo abitudine, che le parole che si scambiano, che ogni gesto, ogni sentimento espresso, sono solo parole vuote, non hanno più senso. Una routine che non riescono a rompere.
Alla fine però si è portato in albero Martin, per sperimentare, per fare l’amore invece che sesso, per capire se il suo è un tradimento o meno.
Forse l’incontro con quel ragazzo dagli occhi tristi è servito ad entrambi, sarebbe carino che s’incontrassero nuovamente, ora Simone è anche libero.

Veramente bellissima come storia, come ho scritto sopra molto malinconia, anche triste, però mi è veramente piaciuta tantissimo.
I pensieri di Simone, il suo comportamento, e anche la presenza di Martin, alla fine lo hanno aiutato a prendere una decisione, ad andare avanti e a superare quella linea che lo teneva imprigionato.
Veramente bravissima, un bacione:

Erika

Recensore Master
01/04/12, ore 17:11
Cap. 1:

Ow. ç________ç ecco, se di là c'era il p0rn, qua c'è la tristesse française. Povero mondo. E io ero anche di buon umore.
Questa è molto introspettiva, rispetto all'altra - e grazie tante -.
Diciamo che mi ha lasciato di sasso, a fronte dell'intera storia, la scelta della location: Parigi è la città dell'amore ed è lì che un amore scoppia (cioè, sarebbe scoppiato uguale, ma dettagli).
Cioè, effettivamente, sti due mi chiedo per quanto volessero tirarla per le lunghe. Cioè, dai, questo si trasferisce e l'altro resta a Roma. Non vogliono storie a distanza, ma vogliono star male di più. Che suicidi. ç____ç
Dannati francesi incapaci. Come lo capisco. Tra l'altro, faccio un salto avanti, quando parli della tizia del Mc che parla malissimo inglese. Francesi sciovinisti de sta fonchia.
ESPERANTO. Vedi che sei trash ovunque, semprunque e quantunque? Ma io ti adoro XDDDDDDDDD
Compra pure sto braccialetto: è proprio vero, un uomo non sa resistere a due labbra carnose. Zoccolah. Tra l'altro, la frase sul cioccolatino mi sa di checca inacidita e cinica, per cui ADORO SELVAGGIAMENTE. <3 <3 <3 <3
Basta. La parola più semplice da pensare e più difficile da pronunciare, persino più di "scusa". C'è gente che ti toglie la parola senza neanche dirtelo, sto basta, perché il coraggio non c'è, perché è come dire "No, sono inflessibile e niente sarà più com'è. Punto e basta". Non è così, nella vita, perché siamo indecisi e non vogliamo vermaente chiudere per sempre. Se lo vogliamo fare, poi, non si dice nulla, perché sai come si dice, non prendiamoci la responsabilità delle nostre azioni. Su questo punto, di recente, son molto colpito, per cui sono assai indemoniato.
Parliamo della coppia della notte (giusto della notte), che si perde in situazioni filosofiche interessanti. Anche se quello sembra un hippie rincoglionito che dorme per le strade di Parigi.
"Non dovresti fidarti così della gente." "Voglio credere nella gente". Credo sia inutile aggiungere qualsiasi altra cosa. La gente, questa sconosciuta. C'è chi pensa che voglia sempre fotterti, e chi pensa che il diavolo non è così brutto come lo si dipinge. Vedi te.
"Non sono qualcosa di speciale, ma nel mio piccolo cerco di fare qualcosa". Standing ovation, davvero. Se ognuno ragionasse su quello che può fare di suo e non solo su quello che può fare globalmente col resto del mondo vivremmo decisamente meglio.
Ci sono due categorie di persone: quelle che amano e quelle che amano troppo, e quelle che non amano amano talmente tanto che non si rendono conto. Ora, tu, dimmi cosa dovrei fare io con te. Voglio dire, hai descritto uno stile di vita in dieci secondi, trovo quasi inutile commentare, perché parla da sé, la storia, anche se io ci tengo a citare queste frasi più importanti, perché, voglio dire, mi hanno lasciato riflettere.
Il finale non è felice, ma forse è davvero l'unico giusto. Sia il basta, sia il grazie, altra parola difficile da pronunciare con il cuore.
Stavolta hai veramente superato te stessa. Sei a tuo agio anche in queste storie più seriose. Ma come fai? Ma sei perfetta ç______ç *invidia*
Vabbè, ora fuggo. *scuoricinata random*
a presto!
Ciao!
Ale ;)