Ed eccomi qui, ho letto anche la seconda OS, e mi piace, mi piace tantissimo, anche più dell’altra.
Sono differenti, questa mi ha messo addosso tantissima malinconia, veramente.
Parigi deve essere una bellissima città, io devo andarci assolutamente, sono convinta che è una di quella città da cui non vorrò più andare via, e penso anche che abbia quest’aria fra l’antico e il malinconico, ma non è solo per la città o per la giornata calda e silenziosa che la tua OS mi ha messo addosso questa sensazione, forse è anche per i pensieri della voce narrante, persino lui a modo suo è malinconico, oppresso, non so bene come definirlo, forse solamente triste.
Sembra che si trovi sul bilico, su una striscia che divide il suo mondo, il passato e il futuro, e fino a quando non si trasferirà a Parigi attraversandola questa riga, vive in balia di una relazione che sa perfettamente non continuerà, di una relazione, che per quanto loro sia mino non andrà avanti perché le relazioni a distanza sono complicate, sono poche le persone che le porterebbero avanti. Tutti troppo egoisti, sembra che si possa amare o voler bene solo a chi puoi vedere tutti i gironi, chi puoi toccare tutti i giorni, quando sono del parere che non sia così, ma alla fin fine sono scelte.
Capisco come Simone si possa sentire, si chiama così il protagonista vero? Mi sembra di averlo letto all’inizio, nella telefonata con Giulio, ha abbreviato il nome e io ho dedotto u.u. Comunque dicevo capisco come si possa sentire, sa che finirà, eppure nessuno dei due ha il coraggio o la forza per troncare tutto, ma allo stesso tempo si sente preso in giro per quanto sta avvenendo, anche quel “Ti amo” alla cornetta mi ha lasciato un tantino perplessa, non che i loro sentimenti siano diminuiti, ma entrambi sanno che la loro non sarà una storia che durerà in eterno, lo hanno già deciso, senza nemmeno volerci provare.
Il ragazzuolo che fa braccialetti, mi ha fatto una tenerezza, deve essere carinissimo <3, e il nostro protagonista ne è rimasto colpito, dice che si sta addolcendo per via della città, secondo me lo ha guardato solo perché era un bel ragazzo <3.
A parte gli scherzi si preoccupa per lui, chiedendosi se ha mangiato… tra parentesi devo ancora finire di leggere, ma ero ispirata per la prima parte del commento, ora termino la OS e dopo anche il commento u.u (puoi pensare tranquillamente che sia pazza, tranquilla <3).
Siamo alla seconda storia che leggo, ragazzuole perché pensate che chi raggiunge i trenta sia vecchio, io li raggiungerò prima di voi e se la pensate così io mi deprimo ç_ç.
Ok sorvoliamo sulla parte depressione, e torniamo alla storia, Martin, mi piace come nome, e ammetto che mi piacciono anche i suoi pensieri, anche se, forse Simone ha ragione, un po’ almeno, il mondo non è così sicuro, e l’altro forse è veramente un’idealista, un po’ troppo.
Lui ama le persone, non fa sesso, è un bellissimo pensiero anche questo, forse tutti la dovrebbero pensare più così, anche se la vedo dura. Però a modo loro questi due sono carinissimi insieme, soprattutto perché Simone lo sente che con Giulio ormai è solo abitudine, che le parole che si scambiano, che ogni gesto, ogni sentimento espresso, sono solo parole vuote, non hanno più senso. Una routine che non riescono a rompere.
Alla fine però si è portato in albero Martin, per sperimentare, per fare l’amore invece che sesso, per capire se il suo è un tradimento o meno.
Forse l’incontro con quel ragazzo dagli occhi tristi è servito ad entrambi, sarebbe carino che s’incontrassero nuovamente, ora Simone è anche libero.
Veramente bellissima come storia, come ho scritto sopra molto malinconia, anche triste, però mi è veramente piaciuta tantissimo.
I pensieri di Simone, il suo comportamento, e anche la presenza di Martin, alla fine lo hanno aiutato a prendere una decisione, ad andare avanti e a superare quella linea che lo teneva imprigionato.
Veramente bravissima, un bacione:
Erika |