Oddio! "The Mystic Dream"! Ricordo il film perfettamente, che emozione!
Anzitutto ti devo fare i complimenti: mi hai tenuta sulle spine sino all'ultimo! La spiegazione è semplice: nel primo paragrafo ero convinta che parlassi di Morgana quale ultima accompagnatrice di Re Arthur nel suo ultimo viaggio ad Avalon (sono proprio una malata di miti arturiani). Poi, pian piano, la declinazione di nomi e verbi mi ha fatto capire che l'accompagnatore è lui, sempre LUI, colui che ha accompagnato Arthur in tutta la sua vita di uomo e di re. Che emozione, immaginarlo giacere accanto a lui, nei suoi ultimi momenti... aiutarlo ad entrare nell'eterno sonno. Sai, a volte credo (e temo) che noi lettori e fruitori dei miti del Re Arthur spesso tendiamo a sottovalutare l'estremo valore umano, l'intrinseca tragedia, preferendo invece concentrarci sull'atmosfera medievaleggiante fatta di abiti e di eroi.
La tua trilogia invece, in ognuna delle sue parti, trasuda sentimento, umanità, empatia per la grande tragedia che questi miti contengono. I cavalieri che sacrificano se stessi per il loro re, dimenticando amore e gioia, che sono rilegati a brevi attimi; Morgana, che rinuncia a tutti i suoi affetti in nome di qualcosa di più grande; Merlin, che ha sacrificato - sacrificio degno d'essere vissuto, beninteso - se stesso per stare al fianco di Arthur sino alla fine. È davvero una splendida trilogia, Samira!
La canzone non è altro che uno splendido bonus, mai visto accostamento più azzeccato. Quanto amo quel film (e quanto amo Marion Zimmer Bradley). Loreena ha la capacità, straordinaria, di caricare di sentimento ogni verso delle sue canzoni, di impedire che ricada nella banalità d'oggi: insomma, tutte e due mettete sentimento, in modo diverso, in ciò che create (già fremo, il 14 luglio sarà a Zurigo, yay!).
A rileggerci prestissimo, carissima!
Quainquie |