Recensioni per
L'Incontro
di Mikage
Questa oneshot conferma ciò che già traspare chiaramente in Foglie d'Autunno: la tua straordinaria capacità evocativa e la profonda analisi psicologica dei tuoi personaggi attraverso le azzeccatissime metafore che usi. Poche pennellate attraverso un solo punto di vista e ci si ritrova di colpo catapultati nella realtà di quei paesini d’altri tempi (?), chiusi verso se stessi e il mondo estero, incapaci di vivere senza morale e senza le malignità sussurrate alle spalle altrui che nascono da quella stessa bigotta morale. Si respira davvero aria di mentalità chiusa, di menzogne elargite dietro sorrisi di circostanza, non solo del marito (rideva meccanicamente. Una risata vuota, fasulla, come quella di un mascherone greco –> ti adoro, sposami!), ma del paesino intero, che sa – tutti sanno – ma tace perché sparlare dietro la vittima di turno è l’unico condimento a una vita altrimenti insipida (La folla si accalca, vuole sapere, vedere, cerca di strappare con gli occhi ogni piccola parte di me). |
La moglie e l'amante, bel confronto, davvero. Soprattutto ho avvertito quest'introspezione come viva, sincera, a mio parere sei entrata magnificamente nella testa di questa donna tradita dal marito ma ormai stanca e svuotata, in grado solo di mantenere un contegno coraggioso in mezzo a quello altrettanto ipocrita del resto del paese, che nasconde a malapena le voci delle comari che sanno. Si sente questo profumo di Meridione, io almeno l'ho sentito, aiutato dalle tue descrizioni rapide ma incisive. E ho apprezzato molto la metafora della montagna di zucchero, cosė come la riflessione finale di una certa uguaglianza e perfino comunanza tra due donne che dovrebbero essere nemiche e che la morte - di colui che entrambe le ha ingannate - ha invece reso in qualche modo simili. |