Intensa. Piena.
Nostalgica. Dolce. Amara.
Potrei usare solo aggettivi per spiegarti il brivido che mi hai fatto provare.
E l'emozione per quella fine che non si vuole vedere, che non si può vedere, perché gli occhiali sono appannati, le palpebre esauste.
E le mani nelle mani, l'incastro perfetto, due metà disgiunte.
Occhi, che si scrutano e scappano via.
Labbra, da far tacere.
Tutto è negazione, è tormento. Nessun elemento è lasciato al caso.
La polvere su quell'album, che confonde e punzecchia l'olfatto.
Il suono dei ricordi della stazione, che pizzicano l'udito.
La pelle che non è quella amata, che non riscalda il tatto.
Gli occhi che non osano cercarci, un singhiozzo di cecità.
Ed infine il gusto, sul fondo del palato di gocce di limone e lacrime.
Stupefacente.
Preferiti.
Grazie. |