Ciao cara, come promesso eccomi qui.
Prima di recensire voglio fare una premessa: ho già letto la tua storia per il contest e confrontandola con questa ff noto un’evoluzione nel tuo modo di scrivere, nella grammatica, nel lessico e nello sviluppo della trama. Fatta questa premessa ti parlerò un po’ della grammatica della storia e di seguito ti riporterò i periodi non corretti.
- Gli uomini si radunarono presto in gruppi, chiacchierando a bassa voce, alcuni limavano una lama, altri oliavano una fibbia.
Non mi convince l’uso del tempo verbale, forse sarebbe meglio scrivere mentre chiacchieravano.
- La donna uscì dalla propria tenda e chiuse gli occhi assaporando l’aria fresca e i sapori che questa le portava.
Una donna. Non hai ancora parlato della protagonista per cui è meglio usare un'articolo indeterminativo. Puoi, dopo aver parlato di lei almeno una volta, chiamarla la donna.
- Portava al collo la testa di lupo
Stesso errore precedente. Se scrivi la testa il lettore va immediatamente a rileggere su per vedere se c’è qualche passo che ha saltato.
…sola al centro del nulla sentì la foresta, percepì il cervo che brucava l’erba tenera, l’agitazione della lepre, la fame del lupo, udì con orecchie non sue il grido dell’aquila e si tuffò nel l’acqua del fiume lottando con coraggio contro la corrente.
Stesso appunto scritto sopra.
“Cacciatrice!” Si voltò sorridendo, riconoscendo la voce della donna che la chiamava,
“Aria, buongiorno” La ragazza sorrise e il suo volto si illuminò,
“Sei andata al cerchio?” Le chiese affiancandosi a lei,
“Sì” La ragazza annuì come se già avesse conosciuto la risposta,
Le frasi vanno concluse con un punto. Inoltre, premesso che ogni casa editrice usa le sue linee guida, va messo il punto anche al termine del discorso diretto. Questo è un errore che fai anche in seguito, ti ho segnalato però solo queste frasi per farti capire.
“Lo immaginavo” Disse infatti, “Vieni, ti ho tenuto da parte la colazione”
Qui è meglio usare i trattini: “Lo immaginavo.” – disse infatti –“Vieni, ti ho tenuto da parte la colazione.”
Lei e Aria erano nate lo stesso inverno, e malgrado fossero molto diverse.
E congiunzione serve ad unire due frasi subordinate per tanto non va la virgola.
C’è un uso improprio dei punti di sospensione, servono: quando è già chiaro quello di cui si voglia parlare e si evita quindi di riperterlo; quando c’è un esitazione oppure quando si scrive una frase che volutamente non si vuole concludere. In questo periodo, ad esempio, è corretto:
“Lo sai che è difficile da spiegare …” Aria sospirò,
Non lo è invece nelle seguenti:
- “E tu… non farti vedere troppo in giro…”
- “Era solo un consiglio… non voglio che ti succeda nulla di male!
- “Il Capo mi ha detto che non vuole incidenti…” Rysa annuì
- “I Clan sono in fermento…sta succedendo qualcosa…” Rysa corrugò le sopraciglia,
Inoltre tra la parola e i punti di sospensione va messo uno spazio. Lo so mi sento un po’ una maestrina noiosa, per tale motivo non continuerò più con questi appunti anche perché ho notato che nella ff che mi hai consegnato non sono presenti tali errori.
Veniamo quindi alla storia nel suo complesso, ho come la sensazione che manchi qualcosa. Ho riflettuto a lungo e credo che non riuscendo a capire bene il legame che c'è fra i vari personaggi, mi riferisco a Aria ma anche al maestro d'armi, il lettore legge ma non si sente coinvolto, finché poi alla fine intuisce i fili nascosti e comprende tutta la storia. Il prologo è soltanto descritto, incuriosisce ma non rivela altri dettagli sulla protagonista Rysa di cui a partire dal primo capitolo si inizia ad intuire il ruolo e l’importanza. I capitoli successivi spiegano il legame con la “sorella” Aria e lo svolgersi di un torneo in cui partecipa per salvare quest'ultima da un matrimonio forzato. Sicuramente la parte più bella della storia è la parte finale, dove si intuisce che il legame che lega Rysa e Aria è qualcosa in più di un legame famigliare, che colpo di scena! L'ultimo capitolo è commovente, decidere di porre fine alla propria vita per fedeltà, lascia senza parola.
La trama è originale, ma manca uno sviluppo progressivo, il lettore si ritrova a capire e comprendere Rysa solo alla fine della storia, è come se all'inizio i personaggi fossero solo accennati e si muovessero su un palco scenico come delle marionette, non si intuiscono i pensieri, le azioni. Si assiste allo spettacolo poco coinvolti. Negli ultimi due capitoli però qualcosa muta, forse i flash-back che descrivono il legame con Aria, il lettore capisce veramente cosa lega queste due ragazze ed è per questo che rimane l'amaro in bocca quando Rysa si suicida.
Ti dico cosa mi è piaciuto della tua storia:
- l’uso dei flash back sapientemente inseriti nella narrazione che fanno conoscere il passato di Rysa e si ricollegano al presente;
- le scene di combattimento. Non amo particolarmente l’azione ma ho apprezzato la tua descrizione chiara e concisa degli scontri. Descrivere un combattimento non è semplice e tu l'hai fatto in maniera esemplare, si evince che non hai solo abbozzato un'idea ma hai riflettuto a lungo su come esprimerla.
Le parti invece che mi hanno lasciata perplessa sono quelle riguardanti il potere di Rysa che non ho ben compreso. Dici che lei può sentire, deduco che sia un sentire la vita giusto? Come fa a tentare di uccidere l'uomo contro cui sta combattendo? Inoltre non ho compreso il cerchio di pietre in cui lei si reca, credo che sia una sorta di religione o usanza del suo popolo ma sarebbe opportuno mettere qualche chiarimento.
Ho notato che questa ff risale a due anni fa e sono rimasta senza parole. Mi aggancio a quanto detto all'inizio, sei cresciuta molto in così poco tempo e non posso che farti i miei complimenti! La tua storia che ho ricevuto per il mio contest non presenta carenze né lessicali né grammaticali e una trama che mi ha emozionato e colpito. Chissà magari riprendendo questa ff, correggendo gli errori e mettendo un pò della scrittrice che sei adesso questa storia potrebbe avere una marcia in più ;)
A presto
Grazy
(Recensione modificata il 07/10/2015 - 11:09 am) |
