Recensioni per
I was her puppet, she pulled the strings
di SLAPPYplatypus

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/11/12, ore 22:44

Ci tengo a recensire la tua storia perché oltre a essere una ff che per molti punti di vista va veramente premiata, è un buon modo per far capire il mio punto di vista e cercare di capire il vostro (=insieme di persone che la vedono come te insomma).
Parlando dal lato "positivo" della mia recensione volevo complimentarmi con te per il bellissimo stile di scrittura che possiedi. E' scorrevole, veloce ma non per questo poco elevato. Il giusto equilibro tra pesante e leggero. Se infatti estraessi la tua storia dal contesto, se non guardassi i personaggi (poi ti spiego) questa storia sarebbe senza dubbio una delle mie preferite e credo che andrò a leggere altre tue storie il prima possibile. Mi è piaciuta davvero molto.
Utilizzo però, come detto in introduzione, questa recensione per enfatizzare un concetto per me molto importate e che va contro quello che invece tu, come mille altri, porti avanti. Ci tengo a precisare che non è una critica rivolta a te o al tuo, dal mio punto di vista straordinario, lavoro, ma proprio a questa corrente di pensiero, della quale, devo ammettere, di aver fatto precedentemente parte io stessa.
Come credo si noti io sono una grande fan di Jasper, lo adoro, come adoro Maria, senza dubbio il mio personaggio preferito di tutta la saga, Peter e Charlotte, quindi forse sono fin troppo pignola, forse ho analizzato talmente tanto i personaggi da aver creato io alcuni punti di vista. Comunque ci tengo a dirtelo.
Secondo me infatti, bensì trovi questa storia tanto bella da meritarsi un posto tra le "da ricordare", è una OOC su tutti i personaggi.
PETER: di questo personaggio effettivamente non si sa molto quindi la tua interpretazione potrebbe benissimo essere appoggiata, il problema è il tempo in cui lo fai vivere. Parlando di nordisti infatti non puoi che rifarti alla "Guerra di secessione americana" che era finita da anni quando Peter nasce. Peter infatti non è coetaneo di Jasper ma piuttosto, se vuoi trovare un personaggio, lo è di Esme. Vive infatti tra la fine del '800 e i primi '900! In quel periodo la guerra era già parte della storia americana.
MARIA: a parer mio avvicini troppo il concetto di Maria a quella della fidanzata di Jasper dimenticandoti che non è questo. Maria non è mai stata innamorata del biondo e lui lo sapeva... come poteva non saperlo essendo empatico? Ma gli andava, in un certo qual modo, bene così. Erano uniti da un sentimento più forte dell'amore, stravagante e difficile da descrivere a parole. Non voglio però stare a parlare di questo, se vorrai parlarne accetterò volentieri, ma questo non è certo il momento. Il punto è che secondo me la fai preoccupare troppo dei sentimenti di Jasper, di quello che prova, le fai temere che lui la abbandoni, che lui se ne vada. Ma Maria è quella che 30 anni dopo sarebbe stata pronta ad ucciderlo pur di tenersi il potere! Maria è quella che avrebbe alzato le spalle e ne avrebbe cercato un altro più forte! Maria è un capo! E' un leader! Non credo quindi sarebbe mai stata così attaccata a quello che veramente provava lui e ritengo ancora che questa è forse la vera e netta differenza tra lei e Alice, altrimenti due personaggi molto simili.
JASPER: quello su cui secondo me hai commesso, e come te mille altre, maggiormente questo errore è con Jasper. Qui devo dire che anche io sbagliavo all'inizio, anche io lo vedevo come te, lo vedevo con quello sguardo innamorato, se mi lasci passare la frase. Mi dimenticavo che lui prima di essere il mio Jasper era un "bastardo", era subdolo e cattivo. Jasper è nato ed era pronto ad uccidere indiani solo perché uscivano dalle riserve, ritenendoli diversi, chiamava gli uomini di colore "negri", insultandoli brutalmente e lottava per farli continuare a essere schiavi, in quanto, secondo lui, essere inferiori. Era soddisfatto, e fiero di quello che faceva, tanto che ancora parla con orgoglio di essersi schierato tra i sudisti. Certo i "grigi" volevano questo non solo per razzismo, ma anche perché senza piantagioni, senza schiavitù non avrebbero avuto più nulla, ma questo non cambia la situazione. A 16 anni era già pronto a schierarsi contro i nordisti per far vivere in fatica i "Diversi". Con questo concetto è diventato vampiro ed è cresciuto. Ma mano questo razzismo è diventato solo un vecchio principio, venendo sovrastato da altri. La voglia di sangue, il fatto di accettare al 100% la sua natura, senza voglia di andarsene, senza il rimorso. Perché Jasper con Maria ci sta 80 anni! 80 anni a bere sangue umano, 80 anni a uccidere, 80 anni a servire una donna dalla quale sapeva non essere amato. Perché? Molto probabilmente e banalmente, perché avendo un addestramento, una istruzione prettamente militare non lo vedeva poi un errore. Uccidere un nemico per lui è normale, non brutale e lo dimostra anche quando vuole uccidere Bree. Sa cos'è la guerra e la vive a testa alta. E' brutto da dire ma questo è il Jasper di prima, questo è il Jasper di Maria. Cosa lo porti a cambiare idea naturalmente è solo ipotetico, sta di fatto che avviene alla fine della sua storia con la donna, pochi decenni dopo l'arrivo di Peter, che essendo un uomo moderno aveva la mentalità più aperta, tipica americana. Peter sognava la libertà, sognava la prosperità. Peter era la base dell'uomo attuale. Io presumo sia stata la loro amicizia a far vedere a Jasper le cose in maniera differente, ma naturalmente sono tutte ipotesi. Sta di fatto che a volte ci si dimentica, come hai fatto secondo me tu, che Jasper era stronzo, era cattivo, era capace, e lo è tutt'ora probabilmente, di fare paura, di fare stragi per mantenere alti i suoi principi. Credo quindi che abbia voluto troppo riportare il nostro Jasper nel vecchio Jasper, che abbia fatto parlare Jasper Hale e non Jasper Whitlock.
Come detto prima non è un accusa, tant'è che sono felice di poter mettere comunque che questa recensione è positiva (la tua storia mi è piaciuta molto) ma ho voluto approfittarne per sottolineare gli aspetti di Jasper e Maria che vengono spesso messi nelle storie ma che io vedo come errori. Tuttavia sono sempre ipotesi o comunque mie punti di vista. Pertanto sarei felice di sapere invece il tuo pensiero a riguardo, proprio per fare una chiacchierata, per capire come gli altri vedono i mie personaggi preferiti.
Spero di non esserti sembrata troppo aggressiva, certamente non era il mio intento.
Complimenti per lo stile e per il premio.
Mary Whitlock

Recensore Junior
17/05/12, ore 22:29

La tua Maria è davvero, davvero accattivante.
Una di quelle personalità da cui è difficile non essere attratti. La immaginavo proprio come l'hai dipinta tu.
Crudele, insaziabile.
Jasper non riesce a dirle di no, anche se questo lo porta inevitabilmente a soffrire per colpa del dono che ha.
Anche se ammetto di essermi distanziata dai fan del team vampiri, questa OS è davvero intrigante.
Molto ben strutturata.
Molto ben descritto anche il tormento di un predatore che si trova a dover affronatre qualcosa di astioso e assurdo come i sentimenti.
Sentivo quasi il sapore del suo veleno.
Bravissima!
Un podio davvero meritato!
Strange

Recensore Veterano
17/05/12, ore 15:15

Ciao!
il passato di Jasper mi ha sempre molto incuriosito e sono passata volentieri a leggere la tua storia.
Come prima cosa, oltre a dire che mi è piaciuta molto, ti faccio i complimenti perché con poche parole sei riuscita a tratteggiare benissimo sia il rapporto di soggezione fra Jasper e Maria, sia l'atmosfera cupa e tetra in cui lui viveva.
Ho apprezzato moltissimo l'incontro con Peter, ragazzino fragile e denutrito, ed anche il modo in cui hai descritto la sete di Jasper, un bisogno incontrollabile in contrasto perenne con il suo potere che gli consente di sentire le emozioni delle sue prede. Complimenti per l'IC, Jasper era veramente perfetto: impulsivo, con difficoltà a controllarsi ma uno sprazzo di dolorosa pietà, proprio come lo troviamo nella serie.
Complimenti anche per la posizione! :D
un saluto e un bacio

Recensore Master
16/05/12, ore 20:53

Grazie per il link v.v
E per le sei (o erano di più?) recensioni che ti spettano faccio io?
Ecco qui il commento, comunque.

Grammatica e Lessico:
Non ho assolutamente niente da ridire. Non una virgola fuori posto, non un minimo errore. Storia assolutamente perfetta da questo punto di vista. Complimenti. Solo una cosa: nei dialoghi non scrivere i puntini dentro ai segni (che possono essere –o-, “o” e quant’altro).
Apro anche la breve parentesi sullo spagnolo. Potrei dirti che non ce n’era bisogno, di mettermi le note, perché lo conosco anche abbastanza  bene, però dopotutto mi hai fatto un favore, di “
Después de lo que me han hecho?non conoscevo il significato.

Orginalità:
Nove secco perché non è orginalissimo. Dal punto di vista del contenuto è meraviglioso, insomma, scritto alla perfezione e veramente molto bello, ci si immedesima benissimo nella storia. Non è orginalissimo perché hai un po’ descritto ciò che la Meyer ci aveva già detto, nonostante tu l’abbia approfondito (cosa che ho gradito molto, credimi). Preferisco cose ancora più originali, ma non ho potuto fare a meno di adorare questa. Descritta precisamente nei particolari, toccante al punto giusto, decisa. In poche parole, molto buona, nonostante sia solo un “approfondimento”, è davvero molto bella.

Stile:
Sicuramente la grammatica e la punteggiatura perfetta lo favoriscono veramente. Lo stile di questa storia è semplicemente adorabile. Descrivi tutto con particolari molto precisi, tutto condito con una dose di intensità di narrazione. L’ho trovata intensa, profonda, ma chiara e dettagliata, uno stile narrativo veramente molto buono. Sicuramente una delle storie su Jasper più belle che abbia mai letto. Non lunghissima, ma di grande effetto, veramente precisa. Inutile dire che lo stile è una delle cose più positive della storia. Molto intensa, amabile, il tuo stile, lasciatelo dire, è veramente una cosa meravigliosa. Molto, se vuoi, ricercato e curato lo stile narrativo, ma veramente molto buono. Brava!

Caratterizzazione dei personaggi:
Di Maria non so molto. I film ho evitato di guardarli (prima o poi lo farò, ma mi hanno spaventata alcune mie conoscenti dicendomi che sono osceni. Poi ognuno la pensa come vuole, eh!) , quindi so solo ciò che ha detto la Meyer. Mi sono fidata sullo spagnolo, però credo sia una cosa molto probabile. Lei l’ho trovata IC, quindi niente da ridire. Di Peter ho apprezzato molto la storia, descritta con intensità ricorrente, in una maniera veramente positiva. Così come Jasper… Le sue emozioni sono descritte veramente molto bene. Ho trovato IC anche quel “Maria non avrebbe tollerato altri errori.”, segno di quella che  è un po’ la dipendenza di Jasper  - o almeno così mi è parso. Complimenti, davvero, non ho notato niente di fuori dalla caratterizzazione originaria.

Gradimento personale:
Tutto sommato mi è piaciuta. Credo che il giudizio parli a posto mio, ma è stata davvero una gran bella storia, descritta molto bene e molto intensa, reale. Sì, ci si immedesimava in Jasper, nonostante fosse un vampiro. Ci si sentiva dentro alla storia, alla narrazione. Unica pecca è stata forse l’originalità. In senso stretto non è originale, però nell’insieme come approfondimento l’ho apprezzata davvero tanto. Brava davvero, la più bella storia su Jasper e il suo passato che abbia letto.

Punti Bonus: +2

Recensore Master
16/05/12, ore 00:27

Ciao :)
Essendo che adoro Jasper, non potevo non passare, che dire scritta bene e sei rimasta nel personaggio.
Lui soffre, ha sempre sofferto per quella situazione, per il dolore che doveva infliggere e per quelle povere vite, si sentiva in colpa, ma non era colpa sua, gli era stato detto che era l'unico modo per vivere da vampiri, quella maledetta di Maria, l'aveva usato, l'aveva ingannato e lo aveva trasformato in una marionetta nelle sue mani.
Lui non voleva fare del male a nessuno, voleva cambiare.
Poi incontra quel ragazzo ed è costretto a portarlo da lei, poi diventano amici e quando scappa con una vampira, una di quelle che avrebbe dovuto distruggere per conto di Maria, non li ferma, non li blocca, perchè non potrebbe mai farlo.
Complimenti.
CiaoooooooooooooooooooooooooooooXD

Recensore Master
15/05/12, ore 21:54

Ammetto di non essere una grande amante dei vampiri. Per me la saga di twilight è fatta dai lupi di La Push quindi è raro che legga qualcosa che riguarda loro. E le poche volte che lo fatto , non ho mai trovato niente di così bello da farmi venire la voglia di saperne di più.
Tutto questo non vale per la tua storia.
L’atmosfera che hai creato, il modo di parlare di Maria e la personalità di Jesper. La guerra fra i vampiri che infuria alla periferia della guerra civile. Tutto parla di decadenza e dolore in questa storia tutto concentrato in questa frase.
“Non urlò, ma sentii ogni grammo del suo dolore gridare tanto forte da sentirlo mio”.
Questa è la condanna di Jesper, una condanna atroce per un vampiro.
Lui il predatore più pericoloso che però lascia posto ai sentimenti. Quel Peter cheg li entra dentro e li concede di scappare.
Brava davvero e posso dire con assoluta certezza che è stato un onore carreggiare con te.

Recensore Junior
15/05/12, ore 18:21

Ciao,
Ho letto e adesso una recensione mi pare d'obbligo, no? Specialmente quando si trovano storie belle e ben scritte come la tua, leggerle è un piacere, quindi ti meriti di sicuro le opinioni di chi legge. Il titolo 'io ero la sua marionetta, lei muoveva i fili' è tremendamente adatto e come frase, ha il suo fascino, devo ammetterlo. E' propio quel titolo che mi ha spinto ad aprire la tua storia e leggerla e ho capito dopo che l'avevi scritta per un contest. Le frasi in spagnolo hanno anch'esse davvero il loro fascino, e stanno bene nel contesto. Ogni volta che leggevo, mi sembrava qualcosa di mormorato, come un alito di vento... *immagine poetica, non trovi?*, comunque qualcosa di davvero suggestionante. Fantastico! Mi piace molto questa storia, e in generale tutte quelle che descrivono il tormentato passato di Jasper. Anche se per una one-shot hai davvero fatto un ottimo lavoro con il suo personaggio, e mi devo complimentare.
Questo passaggio: “Che c'è, Jasper?” domandò, pronunciando il mio nome appena con un lieve accento messicano. “Non di nuovo.” bisbigliò, la sua voce perfetta rotta da un singhiozzo di dolore. “Non starai provando di nuovo pena per quelle creature, vero? ¿Después de lo que me han hecho?* Dopo quello che ti hanno fatto?” continuò, l'equivalente vampiro di un pianto disperato.
“No.” risposi secco, quasi sdegnato. “Questo mai. È solo che...” l'incertezza si faceva strada nella mia voce, contagiando ogni cosa sfiorasse la mia mente. “È solo che è diverso, quando provi le loro emozioni.”
rappresenta molto bene il titolo, ottimo lavoro, ti ripeto ancora! Potrebbe essere l'inizio di una qualche bella long fic... ci hai mai pensato?
Un bacione,
Degie