Era de tempo che non mi trovavo a leggere di Lavi, il piacere nel poterlo fare di nuovo è stato immenso. Ti ringrazio, quindi, per questa storia, breve ma simpatica, che riesce a trattare con leggerezza qualcosa che, in realtà, felice non lo è per niente. Nel tono mai pesante e nella nota di serenità che accompagna la lettura emerge il carattere di Lavi, che se non tratteggiato con l’uso di aggettivi e lunghe descrizioni, prende forma nei pensieri e nell’attenzione con cui osserva ciò che lo circonda.
Un dipinto dai toni soffusi. La brevità del testo non permette alla storia di sorprendere per originalità: semplice nel susseguirsi serrato degli eventi, non ha mai quella spinta necessaria per arricchirsi di innovazione. La lettura non ne risente in godibilità, comunque, le poche righe che compongono la fan fiction si leggono scorrevoli, in una serie rapida di eventi e personaggi: scorci sulla loro quotidianità. Racconti di un qualsiasi giorno nella loro vita degli esorcisti – magari un giorno più sfortunato degli altri, questo te lo concedo – e lo fai scegliendo il punto di vista del personaggio di cui preferisco leggere. Ti avvali di una grammatica perfetta e di uno stile sempre piacevole. Anche le ripetizioni presenti nella prima parte – “Quella mattina”, “il suo solito”, “erano arrivati tardi” – non infastidiscono – non so se tu le abbia concepite come tali, ma hai avuto la fortuna che, in questa tipologia di storia, non appesantiscono la lettura.
Ho apprezzato, dunque, la storia, se qualcosa manca è proprio una scossa emotiva. Rimane tutto molto lineare, una lettura gradevole, ma non incisiva. Sicuramente scrivi bene, hai un’ottima padronanza del lessico e conosci i personaggi – Kanda nella sua battuta conclusiva si è presentato molto IC –, ma in questa fan fiction tutti gli aspetti citati non riescono a imprimersi con la forza necessaria.
Comunque una lettura che ho apprezzato, pochi minuti con le labbra tese in un sorriso.

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Poteva andare peggio: poteva sfuggirmi questa storia! Poteva andare meglio... No, dubito fortemente! Sono così contenta di essere incappata nelle tue storie. Mi sento incredibilmente fortunata!

Come sempre dipingi situazioni che sono incredibilmente vivide: quel bagnato fastidioso l'ho sentito sulla pelle, sarà che piove anche qui...

Brava! Ottimo esorcismo, come sempre!

Baci
Ari

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Ecco qui un’altra delle tue bellissime perle.
Il tono di scrittura è simpatico, nonostante all’interno i fatti narrati sono tutti fuorché allegri, visto la sfiga nera che ha perseguitato quella giornata e missione di Lavi.
Gli è successo proprio di tutto, sia dai segni preliminari, sia dai fatti in sé.
Sì, si respira un’area ironica.
Lavi poi ha avuto ragione ancora una volta. Poteva andare peggio, potevano morire!
E così con delle semplici battute ci hai riportato a galla nella memoria la precarietà della vita degli esorcisti.
Alla fine quindi ci si perde in un attimo di riflessione, che crea un po’ di malinconia.
E’ una fic molto bella.
Complimenti.

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Altro che sfiga! Questo è proprio il Karma! XD Niente innocence, malconci, bagnati, con Kanda super incavolato, al freddo... Ma quante glie ne fai passare a questi poveri esorcisti!? Naaaa, scherzavo! Mi mancava un po' di umorismo che mi facesse ridere! Beh, forse anche qualcosa di più Yaoi ci sarebbe stato bene, ma infondo fa ridere! A chi interessa? Povero Avi, forse un po' mi dispiace per lui.... Massì, se a caverà anche sta volta! Ora mi dileguo! Ryn

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Stavo proprio girovagando per il fandom dicendomi che da un po' non pubblicavi una delle tue perle LaviYu, ed eccoti! E' una storiella veramente deliziosa, e dato che anch'io in questi giorni mi sento un po' perseguitata dalla sfortuna, l'ho trovata oltremodo illuminante. (: Certo, un bel bacio sotto la pioggia avrebbe dato una lezione al Karma (non quel Karma)... ma anche le rispostacce di Kanda vanno bene per sistemare la situazione. Bravissima come al solito!

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