(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Le RusAme di Nemeryal sono tutte belle, in realtà.
Tutte quante, perché c'è un IC concreto di fondo che non svilisce ma invece si sviluppa, si approfondisce e si innalza di fronte ad un'interpretazione dei personaggi che è propria dell'autrice e di lei soltanto, c'è un IC che diventa carne viva e pulsante in personaggi che sembrano quasi reali, dalle emozioni forti e incredibili. Quella che segnalo non è da meno, ma posso permettermi di dire che c'è qualcosa in più, addirittura, che la rende davvero speciale.
Sono Russia e America, nel loro orgoglio e nel loro amore quasi proibito - perché resta impronunciato, mai svelato, come quella verità terribile che prende tutte le forme possibili ma mai quella che è la sua. Sono loro due che si rivelano nei gesti e nelle parole quasi dipendenti, vili stracci e altissimi angeli al medesimo tempo - umani, appunto, e non semplici fantasie da fumetto.
Questa fanfiction parla di un momento davvero triste, ovvero la "morte" di Russia e di America che, nonostante tutto, nonostante le sue mani - quelle che ha visto così poche volte perché sempre coperte dal guanto - siano quelle di un cadavere semovente, non rinuncia a vederlo bello, a /volerlo suo/, a farsi rassicurare che in realtà non può limitarsi a essere soltanto un ricordo ma /deve/ divenire una certezza, quello che è stato tra lui e Ivan. Un sentimento disperato, certo, ma capace attraverso le parole dell'autrice ad arrivare direttamente al cuore.
Per questo motivo io penso che questa storia meriti, meriti /davvero/ d'entrare tra le scelte della sezione. |