Allora io sono un demone, perché mi stanco molto facilmente di qualcosa, se essa non mi stimola.
Ci sono alcuni errori di distrazione, come "un'idea" scritto senza apostrofo o "rimarglina" al posto di "rimargina".

Non ho recensito il capitolo precedente perché non l'ho capito; mi rendo conto che tu scrivi per ispirazione, ma se non hai ben chiaro quello che vuoi trasmettere al lettore, nemmeno lui riuscirà a capirlo. E io non ho colto il nucleo della storia, anche se è probabile che l'abbia letta distrattamente. Sei sempre molto poetica.

In questa storia, sembra che il demone in questione abbia fatto invaghire di sé un'umana, ma che poi l'abbia abbandonata. La storia non è stucchevole, mi piace che il demone sia MALVAGIO e non l'abbia abbandonata perché "tu con me non potrai mai essere felice", "sono un essere dannato e senz'anima, non so cosa sia l'amore", "sarebbe stato meglio se tu non mi avessi mai conosciuto". Il demone, l'akuma (per dirla alla giapponese) è cattivo e tale resta. Lui pensa a sé, al suo piacere e al suo interesse, e calpesta i sentimenti altrui.
Ecco, questo è il demone che immagino io.


A presto
Kyoya

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Ammetto di star recensendo dopo aver ricevuto da tanto (troppo?) tempo il tuo invito a leggere, ma purtroppo in questo periodo sono stata abbastanza impegnata e me ne ero quasi dimenticata.. ho rivisto il tuo messaggio per caso, ed è stata una fortuna, perché anche se ho letto solo questa storia, l'ho trovata davvero bella, molto dolce.
Sembra quasi una favola, la principessa rinchiusa in una torre e un cavaliere che, addentratosi negli antri di una fortesta oscura ed incolta, la trova.
Eppure la figura di questo è profondamente diversa da quella del solito principe: lei non ha mai conosciuto un essere umano, lui non ha mai provato un umano sentimento, e i suoi occhi rifulgono dello stesso colore metallico della sua spada, sporca di sangue.
Uno dei versi che ho preferito è stato questo:
" Lei non aveva mai conosciuto il mondo, lui ne aveva avuto l'assaggio più amaro"
e quello che lo ha seguito, "lei gli porse una mela con un gesto gentile senza emettere suono", nel quale la ragazza, parlando con questo gesto silenzioso, e accennando un sorriso ingenuo e sincero "rischiara" il cuore del cavaliere, incupitosi a causa dell'ipocrisia e delle ingiustizie che aveva subito..
Appena avrò un po' di tempo (e dato che - yuppi! xD - è estate, accadrà presto) leggerò anche le altre due storie.. ancora complimenti,
Alexiel

All'inizio pensavo si trattasse di un uomo e una donna, non so perché. Poi, ho realizzato, leggendo, che poteva anche trattarsi di due uomini, e la mia intuizione si è rivelata giusta.
Mi piace. Qui vedo l'Inquisizione come una specie di vecchia e arcigna zitella che vuole interrompere le danze erotiche dei due amanti; non ho commentato la seconda storia perché l'ho letta solo superficialmente e mi ripropongo di leggerla nuovamente.
Brava
Kyoya

p.s. credo che, per rendere più chiara la comprensione del testo, potresti mettere anche una breve spiegazione della storia, di quello che vuoi dire.
p.p.s. Mi accorgo adesso del breve avviso che hai messo. Ahahah! Che cieca!

Kyoya

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Fa molto Rapunzel. Graziosa.
Il cavaliere si dà (e che dà al mondo, in generale) una seconda possibilità, la ragazza della torre che decidere di fare un passo avanti verso l'ignoto, di avventurarsi nello sconosciuto e perdere così la sicurezza legata al quotidiano, con la speranza di trovare qualcosa di migliore.
Kyoya

Ho letto le tre storie.
E ovviamente non mi aspettavo nulla di meno di quello che mi ero immaginata: attraverso queste storie hai dato sfogo a te stessa e a quello che ti passava per la testa e devo dire che dovresti farlo più spesso perchè sono dei racconti veramente fantastici (e abbastanza macabri; da qui si capisce come è venuto fuori il profilo di Kioko xD). Ripeto: dovresti farlo più spesso, non è facile mettere su "carta" ciò che passa per la mente perchè molte volte non si trovano le parole giuste per definire l'importanza che si vuol dare al proprio pezzo invece tu in tutte e tre le storie sei riuscita a sottolineare ciò che volevo dire con poche parole ma essenziali per farmi capire subito ciò che provavi mentre scrivevi; possiamo quindi dire che attraverso queste storie si può conoscere la vera te e ciò che ti frulla in testa :D
O almeno questo è quello che penso quando ho letto le tre storie, soprattutto la terza; per quanto riguarda la seconda sto ancora riflettendo su chi sia Cappuccetto Rosso, chi la donna che cammina all'indietro e cosa sia il filo, beh ci lavoro da solo un minuto quindi mi serve ancora qualche momento per capire ma stai sicura che ti farò sapere la mia ipotesi ^^ detto questo vado a scannerizzare quel disegno.
:)

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