Recensioni per
Fondamenta
di bluemary

Questa storia ha ottenuto 65 recensioni.
Positive : 65
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/01/14, ore 16:53

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E dopo il chiarimento, inzia il lento e dolororso processo di dover ricostruire quella fragilissima, impalpabile ragnatela che è la fiducia perduta...
 E in questo capitolo la descrizione di questo processo che è fatto di piccoli passi, improvvisi balzi all'indietro, di timidi tentativi e brusche ritirate, di domande impietose e di scomode verità, di ferite aperte e di altre in via di cicatrizzazione è descitto meravigliosamente.
 La lotta interiore di Dan, il desiderio, mai realmente riconosciuto e confessato eppure dolorosamente presente, di credergli, di fidarsi di Adrian, di appoggiarsi a lui,  si mescola alla fredda analisi della loro storia passata e alla conseguente conclusione che razionalmente non si può fidare di Adrian. L'atteggiamento di Dan è quindi confuso e circospetto e varia dalla recriminazione, all'amarezza, al sarcasmo fino alla sincera curiosità e al bisogno di capire. Il tutto è accompagnato dal disagio per uno stato fisico di vulnerabilità che lo pone effettivamente alla mercé di Adrian, di cui si ritrova, suo malgrado, ad essere totalmente dipendente,  e dal disagio per una forzata convivenza, che sfocia in forzata intimità fisica, come ad esempio quando Adrian gli medica le ferite.
 Su di loro aleggiano, come sempre, i fantasmi del passato, primo fra tutti Karnak, ma anche la nostalgia e il rimpianto  per quel periodo in cui erano compagni, colleghi, amici, ma soprattutto il fantasma del loro ultimo incontro, con tutto quello che è accaduto, con tutti i nodi irrisolti, con tutto il non detto, il non riconsciuto, il non accettato fra loro.
 Il forzato contatto fisico, per quanto freddo e professionale non può non risvegliare in Dan il ricordo di quella notte, del "tocco gentile di quella notte." ed è proprio quello vorrebbe evitare come la peste. Perché fare i conti con quella notte vorrebbe dire scendere a patti con un lato di sé che non vuole accettare (la violenza, la tentazione di ucciderlo, ma anche il piacere e la pace che ha provato tra le braccia di Adrian), ma anche con le motivazioni di Adrian, che era rimasto inerme, pronto ad accettare qualsiasi cosa Dan avrebbe voluto fargli. Perché?
 Da lì nascono una serie di domande, accuse e recriminazioni sul fatto che Dan non possa più fidarsi di lui come aveva fatto prima di Karnak, sbagliando, che terminano in tanta amarezza, un velo di rimpianto, e delle goffe e strane scuse da parte di Dan. Ma le parole fra loro intanto gettano un ponte, costruiscono un canale di comunicazione fra loro e Dan per ora sospende il giudizio (e il suo atteggiamento ostile) su Adrian e decide di concedergli il beneficio del dubbio, anche perché nelle sue condizioni non ha molta scelta. Però, intanto, stiamo a vedere che succede...
 Bello, bellissimo capitolo. Mi piace moltissimo il modo in cui descrivi la confusione di Dan, la sua incertezza, i suoi dubbi e anche quel diffuso senso di rimpianto per la loro amicizia perduta, per quell'ammirazione, forse un po' infantile, che aveva sempre provato per il collega/amico più bello, intelligente, brillante.
 A presto!
 Romina

 

Recensore Junior
29/12/13, ore 17:40

~~
E finalmente i nodi giungono al pettine... E Dan scopre che Adrian lo ha drogato, L'ennesimo tradimento. Anche se in questo caso non si potrebbe proprio parlare di tradimento, perché il tradimento prevede la fiducia e dopo tutto quello che è successo tra loro, di fiducia non si può proprio parlare.
 Dan ovviamente si infuria con Adrian e vorrebbe sfogare su di lui la propria rabbia e frustazione, ma in realtà non ne ha le forze. Questo momento di "crisi" fra loro due, l'ennesima, tuttavia li porterà a chiarirsi, a parlarsi al di fuori dei denti, soprattutto da parte di Dan, e quindi a rimodellare i termini della loro relazione e a creare una sorta di tregua e di fragilissima fiducia, cementata da quel "Niente più tranquillanti" finale.
 Mi piace moltissimo la descrizione della rabbia che monta dentro Dan quando realizza l'inganno e lamanipolazione da parte di Adrian (di tradimento non parlo, per le ragioni espresse sopra), ma ho amato ancora di più la descrizione del senso di impotenza e della frustazione di Dan quando si rende conto che le sue precarie condizioni fisiche gli impediscono di sfogare la sua rabbia come vorrebbe (spaccando la faccia a Adrian probabilmente XD).
 Tenendo presente quello che Adrian gli ha fatto a Karnak quando Dan era sano (anche se un tantino fuori allenamento) peraltro senza nemmeno scompigliarsi un capello, la mano che si appoggia sulla spalla e lo inchioda gentilmente, ma inesorabilmente al letto è solo il suggello di una realtà innegabile: Dan è in balia di Adrian, in suo completo potere. E l'unica cosa che Dan può fare è fare buon viso a cattivo gioco e rinegoziare i termini del loro rapporto.
 Ciò non gli impedisce di rivolgere domande e accuse che colpiscono il segno, se certe ombre, certe espressioni sul volto e nello sguardo di Adrian significano qualcosa.
 La mia preferita in assoluto è quando gli urla contro: "Dannazione, Adrian! Devi smetterla di decidere per gli altri, di pensare di averne il diritto." E' evidente che non sta parlando soltanto della droga, è evidente che il fantasma di Karnak sta aleggiando su di loro. E io sono in adorazione XD
 La seconda più bella secondo me è la domanda che gli ringhia contro: "Che cosa sono io, per te? Un esperimento? Un mezzo di espiazione?"
 La risposta di Adrian è ancora migliore: "L'espiazione non è una cosa che riguardi la mia persona."
 E Dan riflette sul fatto che il suo tono (di Adrian) non gli fa comprendere se è perché non ne ha bisogno o perché non ne ha diritto. Grande Dan! Un'intuizione fantastica... credo che forse è in quell'istante che inconsciamente decide di voler scoprire se sia l'una o l'altra ipotesi...  e decide quindi di dargli un'altra possibilità che sfocia in quel "Niente più tranquillanti" finale.
 Alla prossima,
 Romina
 
 

Recensore Master
29/12/13, ore 09:18

Che bel finale! Uno di quelli che ti lascia proprio soddisfatto della storia. Mi è piaciuto moltissimo, specialmente il modo in cui l'hai descritto, mi pareva quasi di vedere un film o di leggere delle tavole a fumetti. Sei davvero bravissima e non mi perderò di certo il seguito di questa meravigliosa storia che metto al volo tra le preferite. Complimenti e alla prossima!!

Recensore Master
29/12/13, ore 09:13

Che capitolo malinconico, eppure in qualche modo anche questo così giusto. Dan non può dimenticare Adrian, nonostante tutto, non può odiarlo, non può lasciarselo alle spalle. E probabilmente Laurie questo lo sa... Bellissimo anche questo, complimenti.

Recensore Master
29/12/13, ore 09:07

Wow! Questo ti fa veramente salire la pressione! Come sempre una scelta perfetta dei tempi e degli stacchi, alla scena di un Dan confuso che si ritrova improvvisamente di fronte a Laurie, segue immediatamente Adrian che per la prima volta si trova veramente nei guai. Finale giustamente in sospeso! E ora vado a godermelo!!

Recensore Master
29/12/13, ore 09:00

Un capitolo tesissimo (e scusami l'immenso ritardo, ma volevo godermelo proprio bene). La scelta dei tempi perfetta come sempre, le scene disegnate in modo tanto nitido che balzano agli occhi senza sforzo. Come sempre devo farti i miei complimenti e vado al volo a leggere il prossimo :-)

Recensore Junior
28/12/13, ore 20:36

~~Quanto mi piace questo capitolo!
 Per tante ragioni, che cercherò di spiegare più avanti, ma la principale è che adoro, letteralmente adoro i capitoli in cui viene esaltata la figaggine di un personaggio in particolare... ovviamente non c'è neanche bisogno di chiedere chi sia...
 Adrian ...  <3
 Parto dal titolo "Meeting a hero" e la prima cosa che noto è che Adrian viene definito "eroe" e solo questo potrebbe aprire un dibattito lungo un giorno intero su ciò che Adrian effettivamente sia: villain, hero, assassino, salvatore del mondo, carnefice, vittima sacrificale (nel senso che con Karnak si è dannato l'anima e lo ha fatto consapevolemente). Adrian è tutto questo e mille altre cose ancora. Adrian è uno dei personaggi più complessi, sfaccettati e affascinanti che io abbia incontrato, amato, adorato... e tu gli rendi giustizia ogni singola volta che lo porti in scena... Ti ringrazio dal più profondo del cuore per questo!
 Due cose hanno particolarmente attirato la mia attenzione nella prima parte:  Dan che sembre quasi diventato un suo progetto, che dopo aver rischiato di diventare il suo primo fallimento, si è rassegnato ad essere l'ennesimo successo. Queste definizioni ci dicono molto della pische di Adrian e del suo modo di vedere il mondo, se si pensa che Dan è l'essere a cui tiene di più al mondo, forse l'unico essere a cui tenga davvero.
 La seconda è che inizia a fare capolino con una certa insistenza quella stanchezza, quasi che sulle sue spalle gravasse l'intero peso del mondo (e forse è proprio così), che avevamo appena intravisto negli occhi di Adrian in "Macerie".
 La seconda parte, l'incontro vero e proprio, mi è piaciuta moltissimo perché mette in luce le doti di Adrian (e io vado in brodo di giuggiole) nel modo che io preferisco, cioè evidenziandole attraverso gli occhi e i pensieri di un altro personaggio XD
 Il commissario Ross lo vede come un eroe, un benefattore dell'umanità (così come lo vede l'opinione pubblica), un uomo che volendo avrebbe i mezzi e le capacità per essere il padrone del mondo, ma che umilmente aveva rinunciato, moderno Cincinnato, all'onere, alla gloria e soprattutto al potere.
 Quanto è sbagliata questa sua opinione (Adrian gestisce e indirizza il mondo da dietro le quinte, nell'ombra, come fa il vero potere), eppure allo stesso tempo è quanto di più vero ci sia. Adrian "governa" il mondo da dietro le quinte, sì, ma lo fa per il mondo, non per la brama del potere. In un certo senso lui si mette al servizio del mondo, si sacrifica per la sua Utopia.
 Anche in questo caso specifico, si sta comportando esattamente così, indirizzando le indagini esattemente dove vuole lui, manipolandoli attraverso l'offerta di un aiuto concreto (la squadra) e dei suoi consigli (è l'uomo più intelligente del mondo, chi non li accetterebbe di buon grado?)
 Ma le doti di Adrian sono evidenziate in maniera splendida anche dal modo in cui lui manipola il commissario e con parole e gesti misuratissimi, mai lasciati al caso, lo porta esattamente dove vuole lui e insinua nel commissario il dubbio sull'identità del Nite Owl. Il tutto nel giro di cinque minuti! Grandioso. Semplicemente grandioso XD.
 Questo capitolo è un inno all'intelligenza, alla brillantezza, al genio e permettimelo alla figaggine di un uomo magnifico, eroe e villain allo stesso tempo, un semidio che vive isolato nella sua torre d'avorio, irraggiungibile e intoccabile eppure capace di porsi al servizio del mondo intero, capace di dare tutto se stesso, di sacrificare persino le uniche cose a cui teneva: Bubastis e l'amicizia con Dan.
 Mi fa impazzire!!! Amo la sua testa, la sua intelligenza sovrumana, almeno quanto amo il suo corpo perfetto, i suoi occhi splendidi... e qui mi fermo, prima di trascendere XD
 Un'ultima annotazione la merita il commissario Ross, che, come sempre è rappresentato come un personaggio a tutto tondo, in carne e ossa, pur essendo un personaggio minore. E' umanissimo il senso di inadeguatezza e l'impaccio che prova di fronte "all'uomo più potente del mondo." Chiunque al posto suo si sarebbe sentito così. Possiamo immedesimarci in lui, nella sua soggezione di fronte ad Adrian.
 Tuttavia, man mano che l'incontro procede, inizia a sentirsi sempre più a suo agio e nel contempo cresce la sua simpatia, il rispetto e l'ammirazione per Adrian e tu riesci ad esprimere perfettamente questo leggero e impercettibile cambiamento nel modo in cui lui vede Adrian, che è necessario affinché poi sia disposto a "credere" alla versione di Adrian sull'identità del Nite Owl, o almeno a pensare che questa versione sia possibile. Ovviamente questo cambiamento è frutto dell'atteggiamento e alle parole di Adrian ed è stato ricercato e voluto da lui XD
 Lascio che siano proprio le riflessioni del commissario a chiudere questa recensione, perché rappresentano la sintesi di questo processo di "convincimento": "Sorrise mentre si concedeva un pensiero un po' infantile, ma se nella realtà fossero davvero esistiti degli eroi, allora era certo che Veidt fosse uno di essi."
 (In brodo di giuggiole) Romina
 

Recensore Junior
26/12/13, ore 16:38

~~
"Non sei morto, Dan." Avete mai sentito parole più belle di queste? Se a pronunciarle, poi, è Adrian, beh, insomma... vabbé io sono decisamente di parte e non faccio testo... però devo dire che è davvero uno dei migliori incipit di capitolo che abbia letto!! ^_*
 Finalmente si rivedono, finalmente si parlano di nuovo, anche se "parlare" è una parola grossa, viste le condizioni di Dan, però già da questa loro prima interazione, possiamo notare che l'atteggiamento di entrambi: freddo, distaccato e professionale quello di Adrian, confuso e incerto quello di Dan.
 E' evidente che l'atteggiamento di Adrian è puramente esteriore, in quanto la storia viene narrata dal punto di vista di Dan e ciò che possiamo fare è solo indovinare le sue intenzioni e i suoi sentimenti dalle sue parole e dai suoi gesti, e lasciamelo dire, i suoi gesti parlano più di mille parole!!!
 In questo caso lo ha accolto in una sua proprietà e lo ha salvato, si è preso cura di lui, lo ha nascosto dai poliziotti. E questo vuol dire qualcosa per forza.
 Certo Dan non si può fidare di Adrian, non dopo tutto quello che è successo.
 Per cui non può far altro che domandarsi e domandare ad Adrian perché... perchè gli abbia salvato la vita.
 La risposta di Adrian è enigmatica e distaccata, anzi non è neppure una vera risposta. Ma certo Dan (e noi con lui) non potevano certo aspettarsi che Adrian aprisse il suo cuore così su due piedi e gli confessasse le sue ragioni. Non sarebbe in linea con il suo personaggio. Non è certo il tipo che va a spifferare il suo "masterplan", sia esso la fine del mondo (o la sua salvezza, dipende dai punti di vista), sia salvare Dan da morte certa o usarlo per i suoi scopi. Eppure Dan deve chiederglielo. E questo è totalmente in linea con il suo personaggio, invece!
 E allora non ci resta che aspettare e scoprirle queste ragioni di Adrian... e ti confesso che non vedo l'ora!
 Ciao,
 Romina
 
 

Recensore Junior
26/12/13, ore 16:01

~~
Non ci posso credere di essere rimasta così indietro con le recensioni! Non posso credere che debba ancora recensire il Capitolo 4!!! Non è proprio possibile! Eppure è così e mi limiterò a dire che sono imperdonabile.
 Detto questo, questo capitolo è magnifico!!! Semplicemente meraviglioso.
 Adoro i flashback, mi piace moltissimo usarli per riportare alla luce momenti passati, anche sepolti nei ricordi dei personaggi, e renderli di nuovo attuali, come se accadessero ora, davanti ai nostri occhi. Mi piace moltissimo questa tecnica di narrazione che ricostruisce gli eventi a mo' di puzzle, di mosaico, pezzo a pezzo... per capirsi un po' tipo alla "Lost". Se poi i flashback sono scritti così bene, sono così pieni di significato e funzionali alla storia, beh, tanto meglio XD. In questo caso il flashback, che accade proprio nel bel mezzo del delirio di Dan, ci riporta Rorscharch, che è uno dei miei (nostri) beniamini in assoluto. Rivederlo, anche se solo per pochi brevi momenti in un flashback, è un tale piacere, come rincontrare un vecchio amico...
 E' importante anche la scelta dei momenti che riafforano nella mente di Dan: il loro primo incontro, quando Rorscharch, misantropo e sfuggente come al solito, gli salva la vita e combatte spalla a spalla con lui (che bella questa immagine, quanto l'ho amata!) e il loro ultimo incontro, che hai descritto magnificamente in ogni più piccolo dettaglio, il rosso del sangue, il candore della neve, la fedora che volteggia nell'aria e quell'urlo... (quell'urlo non si può dimenticarlo, se l'hai ascoltato almeno una volta... è disperazione allo stato puro).
 Ho adorato anche il fatto che non appena sente una presenza al suo fianco, solida e rassicurante (Dan non sa chi sia, però sa che si può fidare di lei, il che la dice lunga sull'inconscio di Dan, forse lui non si rende conto ma una parte di lui si fida ciecamente di questa "figura" e anche se la strada è lunga per arrivare a fidarsi ciecamente a livello conscio, ma insomma, siamo sulla buona strada!) pensi innanzi tutto che sia Rorscharch, il suo migliore amico, il suo compagno, l'uomo a cui avrebbe e ha affidato la vita.
 Ho apprezzato tantissimo anche gli incubi di Dan, specie quello che lo ha terrorizzato di più, facendolo svagliare urlando. Ho trovato particolarmente illuminante che l'incubo peggiore di Dan sia quello in cui ammazza Adrian a mani nude in quella camera d'albergo, persino peggiore della distruzione di New York, addirittura peggiore della morte di Rorscharch. Le ragioni possono essere molteplici, forse perché in questo caso il sangue sarebbe stato effettivamente versato da lui, forse perché in questo caso la morte di Adrian sarebbe stata una sua completa e totale responsabilità, forse perché Adrian glielo avrebbe lasciato fare. Io scelgo, da inguaribile romantica quale sono, il fatto che una parte di lui sappia che ormai non può neanche concepire l'idea di fare del male ad Adrian e che forse sia il preludio a qualcosa di ... meraviglioso in un futuro non troppo lontano. <3
 A presto!
 Romina
 
 

Recensore Master
23/12/13, ore 22:51

AAAhhh!!! Sìììì!!!
Grazie!
*^*
Oddio grazie! Sono contentissima che tu vada avanti perché io ho bisogno di sapere!
Questa storia è stata divina! Assolutamente! Sia dal punto di vista emotivo che da quello dinamico! L'ho adorata!
E davvero non vado l'ora di leggere la prossima!
GRAZIE!

Recensore Master
16/12/13, ore 10:26

Ahhhh!!!
Ok che sono a casa malata ma questo è un colpo al cuore! Soffro!!!
Come "addio"?
Un biglietto???
Uffaaaaa... Non sopravviverò fino a domenica senza sapere!!!
E' un racconto bellissimo! Lo adoro sempre più ed è... Finito! ;(;(;(
Perché è finito? Non è giusto!
E non è la febbre a parlare!

Recensore Master
08/12/13, ore 22:06

O.o!!!
Co-co-cosa???
Ma daiii!!!
E non mi puoi lasciare così! Morirò nell'attesa!
Ok, a inizio capitolo ero esattamente confusa come Dan: le stesse identiche domande!
Poi arriva Laurie, e un po' m'incuriosisco mi dico: ok, vediamo che fanno. Lei sa di Adrian.
Poi... U.u!!!
Non può morire... Vero???
Ecco... Ora che hai capito che sono fusa, ti do la buona notte. ^_^
Non vedo l'ora di leggere il prossimo! Sono in ansia... davvero!

Recensore Master
04/12/13, ore 20:54

Mi hai colpita! Con il finale, intendo.
Ora anche Dan lo saprà! Come reagirà?
Ovviamente Adrian aveva un secondo fine ma, forse, posso sperare che a Dan un pochino ci tenesse...
E Laurie? Cosa farà? Come reagirà, ora che ha capito che Adrian ha scagionato Dan? (Se l'ha capito...)
Adoro questo turbinio di quesiti che questo racconto mi lascia ogni volta!
Bello! Semplicemente bello!

Recensore Master
21/11/13, ore 06:16

Ecco il piano di Adrian che continua a concretizzarsi. Perlomeno non ha intenzione di lasciare Daniel in prigione, anche se ciò è di ben poco conforto a quest'ultimo. Ah, la videocassetta! Non sono stati davvero attenti questi bravi poliziotti, si sono limitati alle apparenze. D'altra parte è naturale quando si ha un colpevole a portata di mano, solo che il colpevole non è quello giusto! Buon capitolo come sempre, scorrevole e perfettamente calibrato. Brava.

Recensore Master
17/11/13, ore 19:22

Ssssìììì!!!
L'avevo sperato, agognato, e non ero del tutto convinta ma... Sì!
Adrian ha scagionato Dan! Grazie! =D
Oddio aspetta... Sto cantando vittoria troppo presto?
La tua bravura sta nell'insinuare il dubbio anche ove hai già posto una soluzione...
=P
Bravissimaaaa!!!

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