Eccomi qui.
Inizio col dire che appena ho letto la poesia mi è sembrata una cosa alla Jim Morrison, molto visionaria, molto cruda. Mi piace anche il suono delle parole con tutte quelle consonanti aspre, rendono bene la tua rabbia nei confronti di questo stato d'animo che ti protegge dalle emozioni ma che nello stesso tempo ti strappa alla vita... E' come se stessi parlando con la signora Apatia (o.o ?) e le stessi urlando addosso come ti senti, che la ami e la odi. E' bello il modo in cui con i suoni riesci a evocare sensazioni, anche visive. :)
Quando definisci l'apatia 'dolce, cara e prezosa' mi viene in mente questa frase di Mother dei Pink Floyd:
Hush now baby, baby, don't you cry.
Mama's gonna make all your nightmares come true.
Mama's gonna put all her fears into you.
Mama's gonna keep you right here under her wing.
She won't let you fly, but she might let you sing.
Ooooh baby, ooooh baby, oooooh baby,
Of course mama's gonna help build the wall.
Cioè, mi fa pensare all'apatia come tu la descrivi come una sorta di muro che ti difende dalla sofferenza ma che allo stesso tempo ti taglia fuori da quanto al mondo ci sia di buono... è complicato.
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Asblanf, è la mia prima recensione, aiuto, non so come concludere con stile. Ma chissenefrega, tanto sono pazza.
Bene, ciao, alla prossima D,: |