Artemis Hide (La città della morte)
Originalità 20/20
Grammatica 10/10 (sottrarrò ad ogni errore 0.20 punti)
Stile 19.5/20
Utilizzo prompt 20/20
Apprezzamento personale 10/10
Totale: 79/80
Mia cara, anche con te voglio ovviamente complimentarmi per l’eccezionale carriera svolta fino ad oggi. Se fosse stato un contest a classifica unica, saresti stata in testa per quasi –se non tutti- i turni svolti e questo, ovviamente, non fa che confermare ciò che sempre ho saputo ed affermato: sei una scrittrice di talento e decisamente capace di eccellere in ogni genere, avvertimento o fandom, utilizzando qualsiasi stile e personaggio.
Non c’è altro che possa dire di più per esprimerti quanto io apprezzi il tuo modo di scrivere ed i tuoi racconti e, ancora, quanto abbia goduto delle tue drabble nel corso di questo contest.
Ma non vorrei farti perdere tempo inutile, per cui passerei subito ad analizzare, come sempre, ogni parametro che compone il giudizio complessivo.
Grammatica. Beh, inutile ripetermi o dilungarmi visto che, come sempre dall’inizio fino ad oggi, mi hai presentato testi corretti dal punto di vista sintattico e di punteggiatura. Ciò denota anche per te l’attenzione che attribuisci alle tue “creature”, la minuziosità con la quale le rileggi e te ne prendi cura e la pazienza con la quale le crei.
Stesso discorso vale per l’utilizzo del prompt che perfettamente, anche se non sempre al massimo del punteggio, è stato questa volta soddisfatto riprendendo lo stile horror ed in particolarità le atmosfere suggestive ed inquietanti.
Per i restanti parametri invece, assumendo questi un valore più importante rispetto non solo alla riuscita del testo ma anche alla gara, spenderò più parole partendo dall’originalità che, raggiunto questo punto della gara ed un livello ormai davvero alto, non poteva che essere massima e aggiudicarsi un punteggio pieno.
Da te confesso che non mi aspettavo comunque altrimenti che un racconto così originale dal punto di vista del contenuto e, sicuramente della forma. Visto forse con occhi più critico potrebbe apparire molto semplice e dal contenuto misero ma, ti assicuro, che è tutto furché così.
Il contenuto è originalissimo proprio perché semplice ma, nella sua semplicità, riprende perfettamente le tipiche atmosfere da racconto horror che però, in sé, possiede anche un certo umorismo nero che forse ho riscontrato solo io ma che, complice forse la rima, rivedo anche nel tuo scritto.
Mi fa pensare molto a, per esempio, “Il mistero di Sleepy Hollow” ed alla sua cittadina falciata, mano mano, dal terribile cavaliere senza testa; cavaliere che inizialmente è sospettato di non esistere affatto come, in questo caso, nella tua drabbre non viene annunciato il vero colpevole dietro i numerosi crimini accaduti in città, ma che poi prende corpo mostrandosi come chiara entità vivente e come tale viene sconfitta.
Il tuo scritto, ripeto, molto mi rimanda ad una atmosfera simile e, assolutamente, mi ha catturata e tenuta con il fiato sospeso frase dopo frase.
In questo voglio allora collegarmi allo stile ed al ritmo, ritmo che è incalzante proprio a definire la paura e l’inevitabile che avviene, che si sussegue volta dopo volta senza possibilità alcuna di essere arrestato; ritmo che coinvolge il lettore intrappolandolo tra le righe e che quasi gli ruba il respiro portandolo a continuare la lettura nella speranza che, alla fine, la serie di tragici eventi venga infine bloccata.
Ritmo che è reso originalissimo, e qui si parla ovviamente di stile, dall’utilizzo della rima e dallo schema che essa segue.
Il lessico è in questo caso semplice ma, a mio parere, sempre adattissimo al testo scritto e all’immediatezza che ogni frase deve possedere per giungere, “rapida”, al lettore.
Unica pecca, che pecca non è ma che, essendo un contest dovevo per forza considerare come tale, è stata a mio avviso la mancanza di un continuo che, assolutamente, ti consiglio di scrivere racchiudendo magari il tutto in una triple drabble.
Ti spiego bene, il testo è splendido ma, a lungo andare, l’eccessiva ripetitività delle frasi, il tutto molto cantilenante dato proprio dalle rime, finisce per stancare leggermente il lettore che si trova un pochino spiazzato –colpa dei limiti della drabble, me ne rendo conto,- dalla mancanza di un finale che arresti e concluda in modo netto quella “cantilena” di omicidi e di morte.
Questo è stato a mio parere l’unico piccolo dettaglio che ti ha differenziata dalla tua avversaria e che, purtroppo e con mio grande rammarico, ti è costato il primo posto.
Primo posto però raggiunto appieno nella mia classifica di gradimento per tutti i motivi sopra citati ed in particolare perché, essendo molto restia alla lettura di Horror ed alla visione di film sempre di questo genere, ho trovato invece questo scritto interessantissimo e molto coinvolgente e, leggerlo, è stato un vero piacere.
Ria-chan |