Recensioni per
La Penombra con passo d'Elefante
di Eugenie

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
04/06/12, ore 23:18

Credo che potrei appassionarmi alla tua Merope, davvero. Non lo dico per lusingarti o che (credo che tu ormai l'abbia capito che non sono il tipo), ma solo perché è la verità.
Mi è piaciuto il parallelo "scorrere del tempo - passo d'elefante": rende alla perfezione l'idea di una lentezza inesorabile che, pur avvicinandosi, sembra essere ancora lontana. Sembra, appunto... non è detto, poi, che sia del tutto così, e anche Merope ne è quasi certa.
Ho apprezzato particolarmente come hai cadenzato questo ritmo: lento, trascinato per le lunghe; forse c'è qualche ripetizione in più, ma mai di troppo, anzi quelle che sono presenti sono sempre adatte a ribadire la lentezza del passare dei giorni. Con queste ripetizioni, sembra quasi ci sia un pendolo a scandire la lettura.

Complimenti! ;)

Manuel aka Echoes

Recensore Master
04/06/12, ore 20:05

Sbarbi, davvero...................

Io non ho parole...............

Mi fai sempre emozionare......... e commuovere..........

Davvero, non c'è altro da dire. Tutto il resto è superfluo.

Magistrale. Punto.

Recensore Master
03/06/12, ore 12:42

Tu mi scrivi di Merope e quindi io mi precipito a leggere, ovviamente. E' un binomio indissolubile.
Beh, non so bene cosa scriverti, faccio davvero fatica a ordinare i miei pensieri. Perché già quando penso a Merope provo un sacco di emozioni, causate da tutta l'empatia che ho per lei. E poi tu mi scrivi questa drabble e non posso che essere scombussolata.
...vittima di una maledizione... che non le aveva lasciato scelta.
Che non le aveva permesso di decidere, ma che l'aveva costretta a essere felice, il prima possibile.

E' proprio questa Merope. La ricerca della felicità. Una felicità che le è sempre stata negata, una felicità che non poteva certo trovare in una situazione come la sua, vittima di abusi mentali e fisici. E ovviamente questo le ha creato una visione distorta delle cose, oppure le ha impedito di dirsi la verità, mentendo a sé stessa. Perché lei ha bisogno di essere felice, deve esserlo ad ogni costo. E quindi fa quello che sappiamo benissimo che fa. Secondo me, senza esserne del tutto consapevole. E senza saperlo, invece che avvicinarsi alla felicità, se ne allontana, se ne allontana talmente tanto che non ha più la forza né la voglia di combattere.
Una valanga di emozioni, ecco cos'è questa drabble.
E con questo ho detto tutto.

Recensore Veterano
03/06/12, ore 00:01

Ciao Sbarbi! Ovviamente sapere che hai pubblicato una nuova drabble  è sempre un'immensa gioia per me e i miei neuroni. Sei sempre così brava e mano a mano che vai avanti io esaurisco le parole con cui dirti che le tue drabbles sono perfette e impeccabili (come sempre, ovviamente).
Non c'è una volta in cui non mi sia piaciuto qualcosa, anzi,adoro anche le immagini e mi chiedo dove possa trovarle, sono meravigliose. (senza essere petulante, davvero, dove le trovi? cuoricineggia*) 
Allora, tu già sai che amo la tua precedente het su Merope, ma questa è davvero profonda. In poche parole hai racchiuso lo stato d'animo della povera ragazza che - pur essendo felice - non sopporta che Tom viva di un amore che non è vero.

Non si sente felice abbastanza avendo la consapevolezza di non essere amata per davvero; questa è una delle caratteristiche più dolenti della sua storia. E pensare che Tom Riddle junior è stato concepito in questo clima, mi fa pensare alla profonda depressione e fragilità in cui si trovava Merope. 
Mi fa piangere e mi fa provare le stesse cose - anche se comunque e in ogni caso, è impossibile.

Sei proprio talentuosa, Sbarbi. Cioè, voglio dire, io ne ho lette di drabbles, e posso dire con certezza che tu sei la scrittrice migliore in questo campo. (ora non rispondermi che non meriti tutti questi complimenti - come fai sempre - perché poi non cuoricineggerò più con te e non ti taggherò in Pansy v_v ricatto).

Tanti cuori e un bacione,
Tua,
Lily che cuoricineggia lo stesso.
(Recensione modificata il 03/06/2012 - 12:02 am)

Recensore Master
02/06/12, ore 22:51

Ciao, Sbarbi ♥ Ebbene, credo che questa sia la prima recensione che ti lascio, ma potrei ricordare male; ho letto varie tue storie, ma rimandavo sempre l'inserimento dei commenti perché non sapevo mai cosa dire. E non in senso cattivo, ma perché tutte le tue storie mi sono piaciute davvero, e mi sembravano sempre così particolari che le cose che mi venivano da dire erano sin troppo banali.
Invece oggi mi sono decisa a farlo, perché questa storia è troppo... troppo, per non commentarla.
Merope è un personaggio che mi ha sempre affascinata, sin dalla sua prima apparizione. Ho letto solamente storie belle su di lei, e di ciò rendo grazie: è raro trovare un personaggio non rovinato, in questo fandom, da almeno una storia; invece, con Merope ho avuto solamente belle esperienze, e questa storia rientra nel gruppo.
Una donna che, per amore, è giunta a fare tutto, persino cercare di confezionarlo; una donna che si è aggrappata all'illusione della felicità come uno scalatore si aggrappa ad una parete rocciosa, dopo una caduta: sperando di non cadere, di non essere spinta nel baratro della solitudine dall'uomo che amava, che prendeva coscienza della falsità del proprio sentimento e la lasciava, inesorabilmente sola.
Una cosa che mi ha sempre colpito di te è lo stile di scrittura; alla fine, vedi e rivedi, alcuni si assomigliano tra loro, checché ne dicano gli altri. Il tuo, invece, è particolare. Inaspettato.
Non saprei descriverlo con precisione, non penso ci siano parole adatte a farlo, parole abbastanza ortodosse; semplicemente, lo trovo... differente. Mi ha sempre incuriosita, è come... sensuale. Sì, credo sia questo l'aggettivo più giusto. Ammalia il lettore, lo porta in un mondo differente: è sensuale, ma mai volgare. È una cosa che non avevo mai visto, sono sincera.
Hai un talento speciale per le drabbles: in pochissime parole racchiudi una marea di emozioni. Come in questa.
Merope ha ricercato la felicità, ma si è ritrovata coinvolta in un baratro di scontentezza, di sensi di colpa. Si è ritrovata ad aspettare la morte, che sarebbe arrivata prima o poi. Perché la morte arriva sempre, e in certe situazioni, l'unica cosa che possiamo fare è aspettarla.

Ti faccio i miei complimenti per questa piccola perla, prima o poi riuscirò a passare anche dalle altre e a dire qualcosa di degno delle storie.
Ci sentiamo presto, spero!
Baci,
Mari ♥