Ah, ogni volta che leggo il titolo di questa drabble, mi risuona in testa "Remember, remember the Fifth of November". Non c'entra nulla, ma ci tenevo a farlo sapere.
Ebbene, sì, mi appropinquo alla Rivalshipping, coppia che, in tutta onestà, mi è straordinariamente indifferente. Tuttavia, si sa che XShade-Shinra, a colpi di cento parole cadauno, riesce a creare tanti capitoli che rendono la xxxshipping una coppia da prendere in considerazione / fangirlare / altro a scelta. **
Uhm, perché la Rival è così messa in ombra dalla Pride? Temo sia perché è lo stesso Yugi ad essere un po' messo in ombra da Atem, presso la stragrande maggioranza del fandom. U.U"
In ogni caso.
Io amo questa drabble.
Credo sia una delle mie preferite di tutta la Shipping Collection.
Lo sai, io adoro gli scacchi e vedere una drabble scaccocentrica non può che rendermi felice; se poi la drabble è così ben curata sia dal punto di vista stilistico sia dal punto di vista degli scacchi di per loro, non posso far altro che amarla. **
Avrei triliardi di cose da dire e non saprei da dove iniziare, quindi faccio una cosa bella e inizio dall'inizio. (wtf?) *O*
La prima parte della drabble è incentrata su un pensiero un po' atipico per il mondo di YGO. Solitamente, il fatto di "ricordare il passato" è una cosa più che positiva, è un qualcosa di auspicabile e necessario; ovviamente, questo vale soprattutto per Atem, ma anche Seto, ricordando il suo passato come Seth, ha potuto aprire gli occhi su tante cose - sul suo legame con il caro cugino, sul suo legame col Drago Bianco.
Ebbene, qui Yugi è felice del fatto che Seto non ricordi effettivamente quel passato di tremila anni prima. Perché lui, Yugi, non c'era in quel passato: tremila anni prima, Yugi non esisteva nella vita di Seth, dunque - ovviamente - non è stato nessuno di importante, per lui, nessuno che valga la pena ricordare (non essendoci stato...).
Tuttavia, anche nel presente Seto non si cura davvero di Yugi. Seto è come il re della scacchiera: tutti i pezzi sono necessari, ma i pedoni non sono altro che "carne da macello", "vittime sacrificabili" in grado di abbattere le difese nemiche e permettere ai pezzi più importanti di avanzare. Nell'ottica di Yugi, Seto lo vede come uno di quei pedoni: lo tiene in considerazione in quanto "pedina", ma non gli darà mai la stessa attenzione riservata ad un alfiere, una torre o un cavallo. Inoltre, i pedoni sono otto: non soltanto Yugi pensa che Seto lo veda come una semplice pedina dispostissimo a sacrificare, ma pensa anche di essere uno dei pedoni, solo "uno dei tanti".
Una pedina che non significa niente per il re: perdere un pedone è quasi scontato, perdere un qualsiasi altro pezzo è un duro colpo.
Nonostante questo, Yugi non si abbatte, tutt'altro: facendo leva sul fatto di non essere stato nessuno, in passato, trova la speranza di credere di poter diventare qualcuno, in futuro. Del resto, Seto è una persona che guarda al futuro, pronto a cancellare il passato: è qualcuno che dà molta più importanza a ciò che deve succedere che a ciò che è successo.
Negli scacchi, sì, la "pedina sacrificabile", se riesce ad arrivare al lato opposto della scacchiera, può diventare un pezzo più importante - onestamente, non credo qualcuno scelga mai qualcosa di diverso dal farlo diventare una regina. U.U"
Così, d'un tratto, il pezzo più insignificante si trasforma nell'elemento più importante dell'intera scacchiera. Per il pedone è stato difficile arrivare incolume dall'altra parte, proprio dove è più probabile incontrare i "pezzi più importanti" nemici; eppure, con pazienza, è riuscito ad arrivare e a diventare "il pezzo più importante" per il suo re.
Amo come hai costruito questa similitudine. E amo anche come hai reso Yugi: parte con un enorme svantaggio, eppure non si perde d'animo, anzi, proprio per questo trova la forza necessaria per cercare di avvicinarsi alla persona che ama.
Amo anche come hai concluso la drabble: "affiancarsi dignitosamente al proprio re".
Il pedone è in grado di diventare il pezzo più potente della scacchiera, eppure Yugi pensa "solo" ad essere all'altezza di Seto, di poterlo raggiungere e divenire suo pari, non di superarlo.
Ho già detto di amare questo capitolo? Amo questo capitolo.
La cosa straordinaria è che tutto questo entra in cento parole senza la benché minima traccia di forzatura o altro: è perfetta. Sembra impossibile che siano così poche parole. *______*
Inutile dire che non potevi iniziare la Rival in modo migliore, perché questa è una delle drabble più belle in assoluto che tu abbia mai sfornato.
Complimenti! *^* |