Ciao, honey. E' la prima volta che ti recensisco, ma non la prima volta che leggo una tua storia; a dire la verità, non mi sentivo affatto all'altezza di recensire le altre. Ma questo è solo uno stupidissimo dettaglio, e non so neanche perchè te lo sto scrivendo.
Avvertimenti: io non so recensire. Quindi, beccati questa cosa per quel che è e non prendertela troppo se farà cagare.
Se hai espresso cosa intendevi? Sì, decisamente. Senza il minimo dubbio. Sono poche righe, e penso che il classico detto 'poche ma buone' qui calzi alla perfezione. Poche, ma buonissime. Parlano di emozioni lancinanti, dolorose; è Gerard con il suo cuore - frantumato - in mano, lo mostra al mondo, e cerca di anestetizzare con droghe e alcool il suo lento - ma nemmeno tanto - sprofondare in una voragine col fondare ricoperto di spine.
Sarà che in questa storia mi ci rispecchio in ogni singola virgola, sarà che è scritta bene, sarà che è raro leggere emozioni che non siano futili, scontate ed anche un po' froufrou (o frùfrù, quel che è), ma mi è piaciuta davvero tanto.
La smetto di sclerare, ora hai capito perchè non ti ho mai recensito? Bene.
Rimettiti, honey. Un bacio,
la tua chitarrista (non credo 'preferita', ma mi accontento) |
