Recensioni per
Non dire nulla
di arib

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/05/13, ore 23:29
Cap. 1:

Mi hai toccato. Dentro, nel profondo.
Ricordo la prima conoscenza con Didone, il primo approccio con una donna, una dea agli occhi di Enea, che poi non esita, in nome della pietas, ad abbandonarla.
Il lamento di una donna sola, piena d'odio, d'amore e di frustrazione. Tu l'hai reso, perfettamente.
Brava Arianna, continua così.

Recensore Master
29/06/12, ore 08:05
Cap. 3:

Si vede sin da subito quando un personaggio piace. La differenza di sentimenti che hai voluto comunicare fra Enea e Sicheo sono quanto di più diverse ci possano essere; e infatti in questa flash traspare tutta la tristezza sincera dell'uomo verso la moglie, addirittura sperando di trovare una migliore fortuna nell'Oltretomba, visto le le pene terrene sono state troppo dure per loro! Bel lavoro

Recensore Master
29/06/12, ore 07:59
Cap. 2:

Secondo me hai fatto un buon lavoro; non soltanto perché hai saputo oltrepassare il tuo limite di non amare Enea, ma hai saputo anche ribaltare la situazione che si aveva nel primo capitolo, dove c'era Didone a raccontare la sua versione dei fatti. Qui il figlio di Anchise sembra molto dispiaciuto dall'aver abbandonato la regina cartaginese, dimostrando un pizzico di umanità. È sicuramente più corto della versione di Didone, però l'insieme risulta abbastanza gradevole! ben fatto :)

Recensore Master
28/06/12, ore 08:53
Cap. 1:

È un po' la Didone che ci aspettavamo, in collera sia con Enea, che l'ha sedotta ed abbandonata, sia con sé stessa, che ha ceduto alle lusinghe del figlio di Venere che poi ha ripreso il suo viaggio. Hai saputo descrivere bene il rimpianto e la delusione della regina cartaginese; mi piace soprattutto il pathos che si viene a creare, che spinge ad odiare il troiano; e questo è anche merito tuo! Un piccolo appunto: hai forse usato troppo il termine "amava", un sinonimo avrebbe reso meglio! Alla prossima!

Nuovo recensore
25/06/12, ore 19:01
Cap. 3:

Eccoci, infine, al terzo e ultimo capitolo...

E' sicuramente il più toccante dei tre ed è anche il più bello, a mio avviso.Sei riuscita a trasmettere tutto l'amore e la comprensione che Sicheo prova per Didone, cosa che Virgilio – ahimè -, liquida miseramente con una frase (“…dove il primo marito Sicheo risponde alle angosce e ne eguaglia l'amore”), peccando come solo lui sa :P sul lato umano.

Il tuo Sicheo è sì solenne, ma la sua solennità con cui si esprime non diminuisce l'intensità dell'esternazione dei suoi sentimenti per Didone. E' molto tenero con lei, come si conviene ad un marito devoto ed innamorato.Sono molto belle le parole che rivolge alla moglie: l'abbraccio non vuole essere un conforto per il dolore, bensì un gesto di amore come è naturale che sia per loro due; vuole vedere ancora sul viso di Didone il sorriso che adora e di cui ama osservare la fossetta; le dice di non parlare perché l'intimità del silenzio fa capire molte più cose delle parole...Ho riassunto solo quelle che mi hanno toccato maggiormente, sennò avrei dovuto fare un copia incolla dell'intero capitolo :D
Sei veramente riuscita a farmi commuovere, sai?

Mi piace anche la superiorità d'animo che dimostra - senza superbia - in confronto ad Enea, accennando a lui con una sola parola.

Non mi resta che rinnovare i complimenti su come è scritto il capitolo, che non presenta sbavatura alcuna.

Baci.
Ale.

Nuovo recensore
25/06/12, ore 17:54
Cap. 2:


Ecco lo scoglio per me più grande: Enea...



Fin da piccolo ho sempre odiato questo personaggio, pur avendo capito il destino impostogli e la sua pietas, che nemmeno razionalmente sono mai riuscito a condividere. Virgilio ha dimostrato un'abilità eccezionale nel rendere odioso il suo protagonista.



Devo dire che sei riuscita nell'arduo compito di renderlo, anche se il suo senso del dovere - com'è giusto che sia – permea sempre il suo modo di pensare, un po' più umano: mentre nell'Eneide il rimorso è appena accennato e Enea sembra addirittura quasi idiota quando giustifica la sua partenza e continua il discorso con “davvero no potei credere ch'io ti recassi sì forte dolore”, nella tua versione il rimorso – seppur stemperato dalla giustificazione del fato che deve perseguire e dal suo senso del dovere – sembra più sincero e sentito. Inoltre, Enea risulta più umano perché comprende con una certa compartecipazione il “tarlo” che affligge Didone riguardo all'aver tradito la memoria di Sicheo: anche lui qui soffre per aver tradito la memoria della moglie anche se poi mette nel mezzo Cupido e dimostra, ancora una volta, di non essere in un certo qual modo padrone della sua vita (a meno che non sia soltanto una tipica scusa di stampo maschile, visto che il maschilismo ai tempi imperava :P).



Mi piace il fatto che hai variato lo stile rispetto a quello di Didone, pur mantenendolo sempre aulico.
Anche qui la lettura è molto piacevole...Non posso che farti complimenti!



Ma che te lo dico a fare?! :)


(Recensione modificata il 25/06/2012 - 07:25 pm)

Nuovo recensore
25/06/12, ore 17:05
Cap. 1:


Oggi full immersion nel recensirti :D
Certo che con quest'ultima storia mi hai proprio dato da fare :P e te ne sono grato: mi hai dato l'occasione di riattivarmi cerebralmente :D 
Sei riuscita addirittura a farmi rileggere anche i libri IV e VI dell'Eneide che, a dire il vero, ricordavo solo a grandi linee. 



Hai reso fantasticamente il personaggio di Didone, la sua sofferenza, il suo disprezzo nei confronti di Enea e la vergogna (e la paura) che prova all'idea di affrontare Sicheo nell'Ade.
Mi piace molto anche la licenza che ti sei presa riguardo al figlio mai nato, che fai morire insieme alla protagonista: incrementa l'intensità del pathos che la figura virgiliana di Didone esprime già di per sé.


Lo stile che hai adottato è stupendo: aulico ma non pesante (come in Sepolcro immortale). infatti, nonostante la solennità, la lettura risulta piacevole e scorrevole.



(Recensione modificata il 25/06/2012 - 05:46 pm)

Recensore Veterano
24/06/12, ore 09:57
Cap. 3:

Letto anche il terzo capitolo!
Che dire? Anche a me è quello che è piaciuto di più, perciò capisco benissimo la tua predilezione per esso. Inoltre, anche io ho da sempre provato un sentimento di affetto nei confronti del personaggio di Sicheo, sicuramente il più bistrattato di questo triangolo amoroso.
Nulla da dire su forma e grammatica, mi piace sempre moltissimo il tuo stile, come già sai.
Per quanto riguarda il personaggio, l'ho trovato insieme molto solenne, ieratico e anche molto innamorato. Il suo amore per Didone traspariva da ogni parola, ogni tenerezza. Mi è molto piaciuta l'idea di farli incontrare nell'Ade, quando avresti potuto semplicemente far parlare e parlare di Sicheo nell'Ade da solo, mentre magari si rodeva di gelosia. Invece no e la tua soluzione mi è piaciuta infinitamente di più. Quello che davvero mi è piaciuto è stato l'accenno a quei piccoli gesti da innamorati che si sono conosciuti a lungo: il baciare la fronte dell'amata, il ricordare che il sorriso della moglie generasse una fossetta al lato della bocca, il nascondere il volto nel petto del marito in cerca di conforto... l'esortare Didone a fare silenzio, a non parlare, perché fra loro due non servono parole. E, infine, il fatto di accoglierla, con una sola, ma efficace parola di biasimo nei confronti di Enea, nel regno di Ade e chiederle di regnare con lui per sempre... lo ammetto, lì mi sono sciolta! *_* (e tutto il tono professionale andò a farsi benedire xD).
Da qui si vede proprio la netta differenza fra i due uomini, come dicevi tu: Enea è pius, ma è privo di umanità. È sì schiacciato dal proprio Fato, ma questo, invece di accentuare la sua umanità, è come se la schiacciasse. Sicheo è invece estremamente umano, capace di perdonare. A Enea dedica poco del suo risentimento e più per la moglie che per se stesso, in quanto sa di essere a lui superiore in questo. Anche qui il personaggio emerge per il suo essere e parlare diverso dagli altri due.
"Amaro destino il nostro, mio amore, fortuna migliore ci attende nell'Ade."
Questa frase direi che è emblematica di tutta la tua storia e mi ha colpito.
Il gradimento per questo piccolo gioiellino è totale, davvero, e ti faccio tutti i miei complimenti. A prestissimo, spero, con un altra piccola perla. ;)
Ciao! ^^

Recensore Veterano
24/06/12, ore 07:45
Cap. 3:

Ecco, direi che riflettendo su chi era Sicheo la rilogia in se mi suona assai meglio. colpa mia che leggo di rado le introduzioni ! Allora

Didone---> passione struggente e desiderio di essere amata (giovane vedova)

Enea---> senso del dovere innanzitutto, a costo di negar se stessi

Sicheo----> Rappresenta, almeno da come lo hai descritto tu, l'immagine della persona amata, perdona tutto (più o meno eh !) e vuole soltanto il bene di chi ama.

Che altro aggiungo ? meglio finir qui e saòlutare !!


Alla prossima !

Recensore Veterano
24/06/12, ore 07:40
Cap. 2:

Bella e epica come la prima, direi che possiamo definirla quasi il suo specchio. in fondo Enea è un uomo razionale che mette il dovere innanzi a tutto, persino ai suoi sentimenti, secondo me non è insensibiitàa ma senso del dovere. In ogni caso son sempre interpretazioni eh ?

Non vedi che sono armato di un volere che non è solo mio? Se avessi potuto sarei rimasto nella mia bella Troia. Duro e aspro è il mio cammino.

frase emblematica sul senso del dovere !
Didone era passione, magari anche bramosia d'amore e sentimento, mentre per me Enea è il dovere al di là di ogni altra cosa si provi. Due bei paralleli *_^

Recensore Veterano
24/06/12, ore 07:36
Cap. 1:

Mhhhhh Mi è piaciuto, hai mantenuto un ritmo e una forma epica. Da poema epr così dire. Didone lo rammento come uno dei tanti personaggi sfortunati dei classici greci, ma pensare poi alle guerre puniche cartago romane fa tutto un altro effetto.

Con quali occhi potrò mai accostarmi al mio Sicheo? Temo suo sguardo in cui pavento accusa, forse condanna. Se m'amava, come può amarmi, ora che piango per il figlio di un altro?

Questa è la sola frase che direttamente mi stona, perché io sono convinto che se si ama qualcuno non ci deve essere condanna ma comprensione.... Ma queste sono solo filippiche mie eh ! Un abbraccio uccellino !

Recensore Veterano
22/06/12, ore 11:08
Cap. 2:

Eccomi per il secondo!
Mi è piaciuto anche questo, forse proprio per il modo nuovo in cui hai dipinto Enea.
A livello grammaticale qui non ho proprio nulla da segnalarti; niente di niente quindi vado avanti, complimentandomi con te per la grammatica sempre eccellente ed il linguaggio ricercato. Mi ha fatto molto piacere vedere che, pur rimanendo sul lirismo aulico, hai differenziato i modi di esprimersi di Enea e Didone, così che leggendo il lettore abbia proprio l'impressione anche visiva di primo impatto di trovarsi davanti ad un altro personaggio, che pensa e si esprime in modo diverso da quello precedentemente presentato. Uno dei maggior difetti di alcuni autori è, a mio avviso, il non saper caratterizzare i personaggi in modo distinto; tu invece sei stata bravissima a farlo.
Venendo al tuo Enea, come dicevo, mi è piaciuto perché lo hai presentato in una luce nuova, mostrandone un lato molto più umano di quanto, è vero, Virgilio non ci mostri e dimostri nell'Eneide. Ma del resto l'Eneide, per quanto bello possa essere, rimane pur sempre un poema ideologico, a suo modo propagandistico, e deve pertanto lasciare da parte i sentimentalismi inutili allo scopo dove non necessari, specie se essi intralciano il Fato che porterà alla fondazione della futura Roma degli Imperatori, della Roma di Augusto. Quindi, il fatto che tu qui abbia rivalutato Enea mi è piaciuto: hai epurato l'Eneide della sua componente ideologica e hai lasciato la poesia, che penso sia ciò che più interessa ai posteri. Non hai snaturato il personaggio: il suo ruolo ed il suo Fato appaiono ben chiari, ma non vengono portati avanti come un baluardo politico, ma bensì come qualcosa di ineluttabile, inevitabile e pertanto anche gravoso, talvolta. Hai colto benissimo l'essenza del Fato per gli antichi ed Enea, non bisogna mai dimenticarlo, era pur sempre un Troiano, quindi bene o male sempre più greco che romano. E si sa cosa significasse per i Greci il Fato! Tu hai ben reso, in poche parole, questa grave incombenza che pesa su di lui come un fardello, insieme a tutta la sua pietas, più croce che dono. Inoltre, mi è piaciuto l'accenno finale al doppio “adulterio”, se così lo possiamo chiamare, che affligge entrambi i personaggi. Infatti, non solo Didone ha tradito le ceneri di Sicheo, ma anche Enea ha tradito Creusa, amando Didone. Questo è un aspetto nuovo, ma vero, verissimo e che porta anche Enea ad un livello molto più umano e molto più simile a quello di Didone. Non sono poi tanto diversi a questo riguardo il troiano e la regina cartaginese. Mi è piaciuto questo espediente, l'ho trovato abbastanza originale.
Adesso mi manca solo il terzo. A prestissimo. ^^

Recensore Veterano
20/06/12, ore 17:21
Cap. 1:

Eccomi qui a commentare il primo capitolo! Questa storia mi incuriosisce parecchio perché mi ha riportato alla mente un ricordo di anni fa, quando anche io scrissi qui su EFP una storia su Didone, personaggio a cui sono molto affezionata. Perciò non potevo che essere curiosa di vedere la tua Didone! L'ho vista e mi è molto piaciuta, l'ho adorata! *.*
Tu non devi affatto temere i miei giudizi, come ti ho detto sul forum. Facciamo che, via il dente via il dolore, ti scrivo qui subito quelle (pochissime) cose che (a mio avviso) non vanno, così poi possiamo passare alla lode. E credimi, per questo primo capitolo c'è tanto da lodare.
Dunque, di errori non ce ne sono: la grammatica è perfetta, a meno che non mi sia sfuggito qualcosa... L'unica cosa che mi ha convinto meno sono (di nuovo! xD) le virgole. Questa volta non c'erano errori di virgole, niente affatto. Però noto che le usi davvero con molta parsimonia, anche laddove io le metterei per dare una pausa e un'intonazione più chiara al discorso. Ora, ovviamente non sono errori, ma certe frasi mi sono sembrate incomplete senza una virgola. Ti faccio un esempio chiarificatore e ti espongo il mio punto di vista (e vediamo se ho capito il tuo: poiché io ho formulato una mia personale teoria sul perché tu non abbia usato le virgole in questa e in altre frasi simili). Dunque, una delle frasi è questa: "Tradita son morta tradendo me stessa". Credo di sapere perché non hai messo nessuna virgola: infatti la frase è e vuole essere ambigua, poiché può essere letta ed interpretata in vari sensi. Ovvero, si potrebbe rendere sia come "Tradita, son morta tradendo me stessa", che come "Tradita son morta, tradendo me stessa". E i due significati sarebbero leggermente diversi, proprio grazie alla scelta di mettere la virgola dopo "tradita" o dopo "morta". Secondo la mia interpretazione tu non hai messo la virgola per lasciare questa ambiguità (correggimi se sbaglio) e a me potrebbe anche andare bene. Solo che lo fai molto spesso e ogni tanto, a mio modesto avviso, sarebbe bello per il lettore vedere anche quale sia la tua chiave di lettura (tanto poi sappiamo benissimo che il lettore, se vuole usare una chiave di lettura piuttosto che un'altra non sarà certa una virgola a fargli cambiare idea xD). Ecco, questo è tutto ciò che volevo dire, più per sentire il tuo parere in merito che non per la virgola in sé, che potrebbe anche benissimo non esserci.
Invece una perplessità su una cosa: "Non rimpiango mia morte" e "Temo suo sguardo". La prima è inusuale, ma all'interno della frase potrebbe anche starci. La seconda invece mi ha lasciata perplessa e credo che qui ci vada un articolo (a mio avviso determinativo).
Questo per quanto riguarda le cose che mi hanno convinto di meno, per il resto direi che non c'è nulla da dire, se non bene.
La tua Didone mi è piaciuta davvero tanto, come ti dicevo. Sei infatti riuscita benissimo a renderla verosimile, sia per il modo di parlare sia per la sofferenza e i concetti che le fai esprimere in questo bellissimo monologo interiore. Il tuo stile (già ho avuto modo di dirtelo nella recensione a Sepolcro immortale) è qualcosa di davvero piacevole; riesci infatti ad essere sufficientemente aulica da essere classica e sufficientemente misurata da essere leggera e piacevole. Infatti il tuo stile è ricercato, usi un periodare classico, molto latino, se mi è permesso il paragone (forse si deve anche a questo lo scarno uso delle virgole? Si sa che i latini non erano dei grandi amanti delle virgole... xD), ma nonostante questo riesci ad essere coinvolgente e leggera, il che è quasi paradossale, visto l'argomento trattato e il tipo di prosa usata (una prosa quasi poetica: sembra, ecco, una traduzione in prosa dell'Eneide).
Didone è credibile nel suo dolore, nella sua sofferenza e nella sua fragilità che la porta a compiere questo gesto estremo, anche se questo significa uccidere il proprio figlio (un parallelo con la tua, e non solo tua, Medea...?) e rivedere Sicheo nell'Ade e leggere nei suoi occhi il disprezzo e tutta la disapprovazione per aver rotto "fede al cener di Sicheo", prendendo in prestito le parole di Dante. Hai reso tutto ciò in maniera molto vivida e straziante.
L'amore per Enea poi lo vediamo qui già tramutato in odio, ma pur fra le parole di disprezzo e di biasimo per l'eroe troiano, si possono sentire gli echi dell'amore che la regina di Cartagine ha bene o male provato per lui e che forse ancora prova.
Adesso sono curiosa di vedere come affronterai i personaggi di Enea e, soprattutto, di Sicheo, poiché il suo è il punto di vista più bistrattato da sempre per motivi più o meno giusti e più o meno validi.
Allora al prossimo capitolo: non so quando lo leggerò, ma spero al più presto.
Ciao e a prestissimo! ^^

Recensore Master
20/06/12, ore 16:54
Cap. 3:

Capisco perchè sia il tuo capitolo preferito !! in effetti l' amore che traspare da Sicheo è molto bello !! un uomo che nonostante tutto, nonostante il tradimento della moglie è disposto a perdonarlo e mi è piaciuta tantissimo la frase " Vivi con me in questo nuovo confine" dall' aria dell' inizio di qualcosa e non della fine !! brava come sempre !! un bacione Ary !!

Recensore Master
20/06/12, ore 16:51
Cap. 2:

Si in effetti Enea non lo fai apparire molto bene...uccide il proprio figlio e poi chiede...prega...un perdono che giustamente Didone non riesce a dargli e allora cosa dice ? io non ti porto rancore ? Enea non mi piace come personaggio, ma te sei stata molto brava !!

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