Recensioni per
All I want is to rock your soul
di Vavvina

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
24/04/13, ore 17:04

Ciao! Sono secoli che voglio recensirti ma – ormai è sempre la stessa solfa – non trovo mai il tempo per fermarmi e quando e se lo trovo ho ormai dimenticato le tematiche trattate nelle varie ff; è un po' deprimente.

Comunque... eccomi finalmente qui! Mi scuso in principio se questa recensione farà schifo, ma ci ho perso un po' la mano xD

Prima di tutto, premetto che l'idea mi è piaciuta da morire: ho scritto anch'io sulla madre di Luna e tornerò a farlo in futuro – Ispirazione permettendo – e dato che mi ha sempre incuriosita come personaggio, adoro chi la utilizza (considerato che è uno dei personaggi più ignorati della Saga). Trovo che l'idea di accostarle Sirius sia stata carina, poiché penso sia un pairing interessante a cui io sicuramente non avevo mai pensato. Sirius l'hanno appioppato in pratica a chiunque, è un po' il toy boy interscambiabile di tutti, ma trovo che in questo caso sia davvero interessante: sei riuscita a farmelo piacere. Tendo a non amare le storie con Sirius in atteggiamenti romantici perché, ormai è inutile dirlo, sono diventate tutte identiche. Alla fine cos'hanno di diverso le varie Dorcas, Mary, Marlene? Solo il nome, mi pare. C'è sempre Sirius che le prende in giro e loro che lo considerano un idiota e cercano di ignorarlo e alla fine finiscono insieme. Che noia.

Invece mi è piaciuto che tu abbia analizzato una nuova concezione di rapporto, non per forza amoroso – sebbene ci sia un accenno nel finale –, non necessariamente fraterno come quello che lo unisce a James o conflittuale come quello con la sua famiglia, ma comunque un rapporto importante. Possiamo solo immaginare cosa sia successo fra Sirius e Denise dopo questa lettera che abbia portato lei a sposare Xenophilus e lui a diventare lo scapolo d'oro (che sia davvero così, tra l'altro? v.v) che conosciamo, eppure mi piace immaginare che questa piccola parentesi sia potuta esistere. Trovo che tu abbia ritratto l'innocenza dei bambini che man mano crescono e scoprono l'affetto e poi una sorta di innamoramento (anche se così non penso si possa definire, è qualcosa che vi si avvicina), le farfalle nello stomaco, il desiderio di passare più tempo insieme in maniera egregia. Non hai descritto molto le loro emozioni o i loro pensieri, in realtà, ma penso che ciò, per quanto concerne quantomeno il fattore “bacio” e “prebacio” sia quantomeno ovvio. Talvolta mi sarebbe piaciuto leggere di un maggiore coinvolgimento emotivo, in particolare da parte di Sirius che affronta dei problemi non indifferenti. Mi è sembrato un po' “superficiale” sotto questo punto di vista. Non parlo delle prime lettere: essendo più piccoli trovo che sia normale che non riescano ad esternare le proprie sensazioni ed emozioni così facilmente. Ma crescendo e – parlando quindi delle ultime lettere (in cui hanno dunque 13-14 anni) – vedendo il loro rapporto evolversi ad un punto tale che si considerano quasi fratelli penso che sarebbe stato più realistico aggiungere una qualche notizia introspettiva in più. Comunque, non è una pecca eccessivamente gravosa sulla qualità della storia: penso si tratti, più che altro, di gusto personale. Trovo molto ben inserita, invece, l'ingenuità delle prime lettere e anche i vari riferimenti a Regulus mi sono parsi interessanti. Hai dato una sfumatura realistica anche a lui: benché molto piccolo – e proprio per questo, aggiungerei! – si lascia coinvolgere da altri e assume comportamenti poco ortodossi per ingraziarsi la madre e ricevere da lei qualche attenzione. Lo trovo molto umano, e sebbene sia solamente marginale ti assicuro che hai fatto un bel lavoro.

In sostanza la fanfiction mi è parsa ben scritta, non ho individuato errori grammaticali o piccole sviste, trovo che il tuo stile scorra davvero bene – mi pare di avertelo già accennato in un'altra recensione, se non erro – e che sia davvero piacevole leggere le tue piccole opere. È senza dubbi una storia originale, con un pairing particolare e innovativo sul quale spero tornerai a scrivere (anche se la storia così potrebbe dirsi “conclusa”, credo xD, non so). Sono davvero contenta di averla letta e mi scuso per la recensione, ormai non so più fare di meglio xD

Spero di risentirti presto! Baci =)

Acquamarine_

Recensore Veterano
22/08/12, ore 16:59

L'idea mi piaceva molto, quando ho cliccato sul link dall'iniziativa del "Salotto delle parole", però onestamente sono rimasta un po' delusa. Intanto, non si può parlare di Malandrini senza Peter. Può non piacere il personaggio e di certo non si può tollerare i crimini di cui si è macchiato, ma se parliamo del gruppetto di ragazzini non lo si può escludere o trattare sempre e comunque come l'ultima ruota del carro. È Sirius stesso a suggerire Peter come Custode Segreto per quella che lui considera la sua famiglia, capiamoci, non metteresti le persone a te più care nelle mani di una persona che non ti fidi, no? Quindi, se dalla prima lettera posso anche credere che Sirius e Peter a pelle non si fossero capiti (parliamo comunque di una lettera dopo un anno di frequentazione, però), quando parla degli amici che gli sono lontani e che sua madre non gli permette di vedere... secondo me non puoi non considerare anche Peter.

In secondo luogo, secondo me dovresti lavorare di più sulla caratterizzazione dei personaggi: Sirius è un bambino che è cresciuto fino ai suoi undici anni in un ambiente chiuso e molto rigido, probabilmente non aveva mai incontrato un Mezzosangue prima di mettere piede a Hogwarts, per cui secondo me avresti potuto spiegare meglio il suo cambio d'idee: ad esempio, magari ripercorrendo in maniera molto breve qualche conoscenza importante fatta nel primo anno di scuola, Denise in primis. Invece leggendo non ho colto una particolare introspezione, solo un appiattimento forse creato per rendere la mentalità più semplice dei due ragazzini... Anche Regulus Mangiamorte in erba a undici anni, se magari avessi continuato le lettere a un paio d'anni dopo (cosa anche più credibile per fare sì che Sirius possa uscire di notte e andare dalla sua amica, nel '74 teoricamente ha quattordici anni... Mi sembra un po' presto, specie con tutta la sorveglianza che poteva esserci a Grimmauld Place) mi sarebbe sembrato tutto molto più credibile.

La struttura stessa delle lettere mi sembra un po' troppo "ovvia": non fraintendermi, è ovvio che se una persona in una lettera chiede qualcosa, l'altro poi risponda, se ne ha voglia, ma secondo me qui si avverte che tutti i messaggi li hai pensati tu volutamente uno in fila all'altro, e non ho percepito la sensazione di avere davvero due personaggi distinti davanti.
Di Denise avrei voluto leggere di più, capire meglio la tua idea di questo personaggio, oltre i chiari riferimenti al suo futuro e alla sua tragica fine. Certo lo stile epistolare non è il migliore per raccontare un personaggio, però mi aspettavo qualcosa di più. Non si sa come i due diventino amici, non si sa niente... Non so, ci sono rimasta male.

Spero che la recensione non ti offenda: lo spunto era davvero interessante e mi aveva molto incuriosita, però ho avvertito un senso di approssimazione che non mi è piaciuto. Ti consiglio di rileggerla e rifletterci un po' di più, perché sono sicura che qui ci siano i presupposti per un'ottima storia.

Rowi

Recensore Master
21/08/12, ore 16:36

Okay, un crack pairing davvero interessante, non avrei mai saputo descrivere così bene la madre di Luna, la fissazione per le Pozioni si vede benissimo anche se è piccola, davvero molta brava. In questa storia ci sono solamente due distrazioni, eccotele qui sotto:
Io sono tornato a casa da due giorni soltanto, e Hogwarts giù mi manca. (già mi manca)
sono questo Gorgosprizzi (questi non questo)
Ritengo che tu abbia una grossa originalità e sia assolutamente portata per scrivere, devi solo stare più attenta alle distrazioni. Sara Fresoli

Recensore Veterano
21/08/12, ore 13:58

Devo dire che è la prima volta che leggo della madre di Luna, e devo anche ammettere che ho un po' ridacchiato perché tra la sua descrizione e quella del suo futuro marito salta subito all'occhio che Luna è un mix esplosivo delle due particolari personalità :)

Recensore Veterano
16/07/12, ore 12:34

Ed eccomi di nuovo qui, tra le tue storie. Questa, in particolare, l'avevo inserita tra quelle da recensire appena l'hai pubblicata, ma poi, tra una cosa e l'altra, mi è andato via di mente e quindi sono qui ora - sì, il tempismo non è il mio forte. Comunque.
Questa OS mi è piaciuta da subito, dalla prima di immagine di Theo che suona sulla Torre di Astronomia, perché lì gli sembra di essere più vicino al cielo. Sai, di Theodore Nott non si sa praticamente nulla, ma io, nella mia testa, me lo sono sempre immaginato esattamente come l'hai descritto tu: un ragazzo silenzioso e dimesso, che non si sente a disagio nel silenzio e che interagisce con le persone solo se tra loro c'è un particolare legame o se proprio è obbligato a farlo. In questo caso, certo, non si rientra in nessuna delle due situazioni, ma è pur sempre vero che si tratta di Luna; e Luna è diversa da chiunque altro. Ed è per questo che Theo sente istintivamente che può fidarsi di lei, che con lei può essere se stesso, senza vergognarsi di nulla, perché lei non lo giudicherà mai.
E, sempre parlando di Luna, sei riuscita a caratterizzarla magnificamente: dalla motivazione che espone a Theo per dare un nome al Patronus, al modo in cui ammette di avere pochi amici, alla tenerezza con cui dice a Theo che le mancherà.
Un'altra cosa che mi è molto piaciuta della tua storia è l'atmosfera che sei riuscita a creare: la musica della chitarra, la Torre, la notte... Tutto aiuta a creare una specie di "atmosfera sospesa", a sottolineare che quel momento è solo lì per loro, che ciò che hanno condiviso a persino un che di magico.
Davvero una bella storia, l'ho letta molto volentieri e l'ho apprezzata in ogni più piccola parte. Complimenti!

Recensore Junior
25/06/12, ore 21:38

Sei stata più che all'altezza.
Questa deve essere la mia serata fortunata/speciale, perché ho letto due storie meravigliose.
AMO questa coppia, li trovo così accoppiabili XD
Entrambi sono poetici, e nella mia mente le loro pelli così bianche e i loro tratti così sottili si incastrano come un puzzle perfetto. Hanno una presenza delicata che tu hai colto e presentato alla perfezione. Hai sfruttato i prompt per creare un'atmosfera rilassata, particolare, ma così naturale... È bellissimo che Luna ricerchi l'identità nelle cose, perché alla fine i Patronus identificano chi li evoca e ricambiare con un nome è come conoscere meglio se stessi. Già a metà della storia ero commossa: pensavo a quanto tempo avevano sprecato senza parlarsi, e a ciò che Luna dice riguardo alla sua vita e come Theodore reagisce con i suoi di problemi.
Ho apprezzato molto l'atmosfera, i personaggi IC e la trama: hai scritto bene e non ci sono stati punti morti. Scrittura fluida e pregnante, brava.

Ti segnalo un errore: "che ti da fastidio vederla piangere." - il verbo dare necessita di accento,

Recensore Master
25/06/12, ore 21:29

Tu di musica ne sai più di quanto non riveli, dico bene? Beh, che tu lo ammetta o no, traspare dalle tue parole, dal modo in cui l'anima di Theo è travasata nelle note del blues che strimpella. L'ho capito quando ho letto che "quel si bemolle è Luna, e quelle note malinconiche sono il suo essere esclusa e presa in giro", poi mi sono ricordata che sotto il tuo nome sta scritto "Voce e chitarra".
Anche io canto, quindi leggere queste parole è stato un piacere raro. Il pairing ti è uscito bene, mi è piaciuto il modo insolito in cui si sono incontrati, surreale ma perfettamente da Luna. I prompt si integrano alla perfezione nel contesto, soprattutto il Patronus.
Che dire della frase? La immaginavo in bocca a Theo - forse perché nel film è Nick (l'uomo) a pronunciarla - ma trovarla detta da Luna è stata una piacevole sorpresa, e anche molto ben riuscita!
Beh, che dire... ringraziamenti accettati! Questa coppia ha sempre stuzzicato molto anche me, ma non ho mai trovato uno spunto abbastanza interessante per svilupparla a dovere, così ho pensato di... delegare. E per fortuna che l'ho fatto!

S.

Recensore Veterano

Fa male ed è bella. È uno stralcio di What-If tagliente, che parte subito con quel è un fare l'amore violento che già ti fa capire che c' è qualcosa che non va bene, che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto andare e si è già catapultati nel clima torrido.
Il pensiero di Ginny che cerchi di rimpiazzare Harry e dia al figlio di un altro il nome di James è stranissimo, ma rientra nel clima da "qualcosa non va" della tua storia, quindi okay, è una cosa figa. E questo Remus così vinto e imbestialisto è fantastico, lo adoro. Ho sempre pensato che se lui solo fosse sopravvissuto alla Battaglia di Hogwarts sarebbe realmente impazzito. 
"Ti sembra quasi di vedere i capelli rosa shocking di Tonks riflessi nelle sue iridi". Oh, questa è bella forte. Sa di rimpianto, sa di fallimento e sa di accusa e mi è piaciuta tantissimo. :)