Recensioni per
Un giorno, per caso, un'incredibile storia d'amore
di Ryo13

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Secondo Classificato al contest "Amor, ch'a nullo amato amar perdona": Ryo13, "Un giorno, per caso, un'incredibile storia d'amore"

Valutazione
- Grammatica:
Non ho notato errori grammaticali. L’unica pecca penso sia nella punteggiatura: immediatamente nella prima parte della storia, fino all’incontro tra Mary e Irma, ho notato un massiccio uso del punto e virgola e dei punti fermi, diciamo il 40% delle volte avrei preferito che questi fossero virgole. In ogni caso non stona con il mood della situazione: i pensieri spezzati e veloci, rotti da attimi di pianto e riprese di fiato. Da un punto di vista stilistico posso quindi accettare la punteggiatura, quindi ha poco penalizzato.

- Utilizzo Pacchetto:
Prompt: Kudos per te nell’averlo inserito alla fine del racconto, è stata una scelta azzeccata. Non so quanto davvero sia un inizio però, vedendo come ancora Mary sia attaccata al suo passato. Ma si sa, un passo alla volta.
Luogo: Non so se mi ha appieno convinto l’utilizzo del luogo in questa storia. La metafora è carina, ma non l’ho trovata esattamente bella. Per definizione tuttavia, le mura perimetrali sono l’ultimo strato subito prima dell’esterno, quindi in ogni caso non posso dire tu abbia sbagliato.
Obbligo: Mary, in seguito alla scoperta di Irma, ha visto una parte di sé che ha perso ma non ne vede la perdita esattamente come una brutta cosa: ha semplicemente realizzato quanto sia importante per lei il suo passato, nonostante sia stato doloroso, e non sembra voglia ritornare indietro e cambiare ciò che è stato perché forse, una storia d’amore con un uomo normale sarebbe stata molto più dolorosa. La parola chiave in ogni caso è “realizzazione”, a mio avviso il tuo modo di intendere l’obbligo è stato perfetto.

- Lessico & Stile:
Il lessico è semplice, poco ricercato: forse avrei optato per scelte più azzardate, così come nello stile, piano e senza particolari azzardi. Ma c’è stata una frase che, nel preciso modo in cui è stata scritta, mi ha colpita: Scosse la testa, come se non potessi capire. Ma provò a spiegare: «In realtà,
loro non l’avevano mai visto».
Il mio consiglio è quello di magari provare a scrivere frasi pregne di suspense come questa e farlo più spesso.

- Trama:
C’è un passaggio che mi è molto piaciuto: da quando Mary confessa a Irma che i suoi genitori non hanno mai visto Michael fino alla conclusione di quel flashback. L’ho trovato illuminante e ho compreso per quale motivo, all’inizio della storia, Mary sembrava stesse effettivamente parlando da sola.
In generale, la trama è coerente e procede bene senza intoppi. La fine tuttavia, non mi ha esattamente convinta.

- Caratterizzazione/IC Personaggi:
Cercavo personaggi legati e che dire, più legati di così! Mary mi è davvero piaciuta, e alla fine parliamo comunque sempre di lei: può Irma essere definita davvero un personaggio fine a se stesso? Non esattamente. È parte di Mary, e difficilmente potrà mai essere qualcosa diverso da un pensiero dell’anziana. Proprio perché prodotto della sua mente, si può dire che Mary sia arrivata a superare la “porta” da sola, un po’ mi spiace non aver visto effettivamente un’altra persona aiutarla in questo senso. Però di nuovo, trovo questo modo di vedere una “relazione” decisamente innovativo e voglio premiarne l’originalità.

- Gradimento Personale:
La tua storia è stata piacevole da leggere.

Recensore Junior

Questa storia ha del geniale, davvero...è molto complessa, profonda e soprattutto...ben scritta. Davvero, hai articolato tutto in modo meticoloso ed efficace. Poi ho letto per quale scopo è stata scritta, e beh trovo che tu sia riuscita a creare una trama assolutamente originale che si adattasse perfettamente all'immagine. Fortissimo poi l'anagramma dei nomi, senza la tua spiegazione forse non l'avrei colto. Cmq il finale spiazza parecchio, anche perchè, la forza di questa storia sta nel fatto che sia un'illusione a narrarla...ripeto: geniale. E poi beh, mi ha colpita il fatto che la signora si renda conto di essere stata molto più felice così, perchè la realtà rende tutto un po' più amaro. Ha del pirandelliano sotto alcuni punti di vista...davvero, magnifica!

Nuovo recensore

Bellissima oneshot, Rita. E' scritta benissimo e ti faccio i complimenti soprattutto per come hai impostato la storia. Credimi, hai colto pienamente la traccia che ti era stata data per il contest e sei riuscita a svilupparla in modo eccellente.

SPOILER *chi non ha letto ancora la oneshot non legga il resto del mio commento*
Mi è piaciuto in particolare il fatto che non possiede un solo "un colpo di scena" ma ben due *___*
All'inizio non avrei mai immaginato che il bambino, e poi ragazzo amato dalla vecchietta negli anni '30, fosse solo frutto della sua immaginazione. Ciò mi aveva già catturata tantissimo non appena ero giunta a comprenderlo, ma quello che mi ha lasciata ancor più senza parole è stata la giovane dei nostri tempi! Scoprire che anche lei era frutto della fantasia della vecchietta spiazzerà qualunque lettore ^^ Inoltre far entrare in scena un personaggio secondario, come il giovane badante che chiede alla vecchia "con chi sta parlando" se accanto a lei non vi era seduto nessuno, mi ha commossa ^^
Il finale, poi, lo trovo bellissimo. Questa storia insegna che i matti non esistono, ma esiste solo un modo diverso di approcciarsi ai propri sogni. La vecchietta sognava un amore talmente speciale e tutto suo, da arrivare a credere che fosse vero, ed il fatto che i suoi genitori le avessero impedito di vivere quel sogno, creò in lei una rottura tale che il ragazzo immaginato ed amato restò per sempre giovane nella sua mente e non riuscì ad invecchiare con lei, come invece avrebbe voluto.
Davvero una trama stupenda e molto commovente. Bravissima!! <3
(Recensione modificata il 22/06/2013 - 09:19 pm)
(Recensione modificata il 22/06/2013 - 09:20 pm)

Nuovo recensore

Ok, non so da dove cominciare... Complimenti! Ho adorato questa storia e l'ho letta tutta d'un fiato, ci sono moltissimi colpi di scena, non avrei mai immaginato finise così, però è bellissima, mi sono commossa, sei veramente brava!

Nuovo recensore

Devo essere sincera, la tua è stata una vera storia impegnativa. Un racconto che  all’inizio ti porta da una parte e che alla fine ti trascina verso una strada alternativa, che io in primis non avevo per niente preso in considerazione. Ho letto e riletto alcuni passaggi, in modo tale da poter comprendere quanto meno discretamente quello che volevi comunicarmi e devo complimentarmi, perché l’idea e il modo in cui l’hai esplicato sono veramente ottimali,nonostante il fatto che alcune frasi erano un vero “sciogli lingua”. L’idea della normalità come vera malattia è qualcosa che mi fa sorridere, perché è la pura verità,chi c’è di più malato di noi ?Noi che combattiamo ogni giorno con la realtà pur di renderci infelici?
Meriti pienamente il mio voto di 51 punti su 60
MissNanna
p.s. La tua è stata una delle storie più belle.. Complimenti ancora!

Recensore Junior

Ciao (: vista la recensione alla mia storia ho voluto ricambiare.

Una storia meravigliosa, davvero. Toccante, strappa un triste sorriso ad ogni rivelazione dell'anziana signora. E il colpo di scena (il fatto che Irma non è reale) ha reso la storia ancora più originale ed è una cosa che apprezzo molto.

Lo scritto mi è parso privo di errori e la lettura è fluida e piacevole.

In sostanza, hai fatto un ottimo lavoro.

Merita di essere aggiunta fra le preferite :)

Recensore Junior

Copio e incollo il commento che ti già lasciato sul passion <3

Rita ma è veramente una meraviglia!! Sul seiro!! Ti sei superata!!
Inizilamente credevo che Michael fosse un ragazzo povero, è per quel motivo non poteva presentarsi ai suoi genitori; invece, mi hai sorpreso completamente.
Se i suoi genitori, come ha pensato Irma (o meglio come ha pensato lei stessa), non avessero fatto luce sulla sua malattia, sarebbe stata in grado di vivere una vita felice, anche se basata su un'illusione, ma pur sempre di felicità pura si sarebbe trattata.
E' di una tristezza assurda il fatto che lei, nonostante, abbia provato a cambiare le cose, non sia stata in grado di dimenticarlo: ormai faceva parte della sua vita, del suo cuore e quindi per lei, almeno io la penso così, sarebbe stato come morire.
Altra cosa che mi ha lasciato senza parole è stata quella di scoprire che Irma in realtà non è altro che un frutto dell'immaginazione della protagonista: mi ha resa veramente maliconica quando Irma le ha chiesto cosa ne sarebbe stato di lei, se sarebbe scomparsa oppure sarebbe rimasta "in vita" grazie all'immaginazione di lei. Per poi scoprire in realtà che Michael è ancora in vita e che quindi anche per Irma ci sarebbe stata questa possibilità.
Veramente un'idea fantastica, che sei riuscita ad elaborare in modo veramente veramente eccelente.
Mi accorgo solo ora di aver scritto un papiro , è solo che mi è piacuta veramente moltissimo.
Hai i miei più sinceri complimenti, davvero!! *abbraccia forte forte*