ehy c:
Anche se nelle note hai scritto che pensavi questo capitolo fosse palloso, sappi che a me è piaciuto moltissimo.
Questa storia diventa sempre più belle e anche l'ho iniziata a leggere da meno di ventiquattro ore, già mi sono affezzionata a Liz, Rachel♥ e tutti gli altri...
Le parti che ho adorato maggiormente sono state:
1. 'Harry era appoggiato alla ringhiera del balcone del secondo piano.
Quell’ospedale non era enorme, ma era ben fornito, e c’erano molti medici competenti. In sostanza, la loro cittadina era messa bene, sanità compresa.
Ormai il tramonto era giunto alla fine, e con esso anche le speranze di chiarire con i Payne. Né Liam né i suoi l’avevano più cercato da quando il dottore era venuto a parlare.
Si sentiva malissimo; un misto tra senso si colpa, rimpianto, vergogna e preoccupazione. Niente di positivo insomma.
Avrebbe voluto parlare con Rachel, avrebbe voluto vederla, vederla sorridere. E invece no. Rachel era in sala operatoria, addormentata dall’anestesia totale che avevano dovuto farle per il troppo dolore.
Dolore che stava provando per causa sua.
Di prese la testa tra le mani, gemendo frustrato.
Quando sentì dei passi dietro di sé non si voltò, pensando che fosse l’ennesimo dottore o paziente che camminava lungo il corridoio.
«È un secolo che ti cerco».
Harry deglutì lentamente quando sentì quella voce.
Probabilmente Liam l’avrebbe preso a pugni.
Si voltò lentamente, cercando di apparire distaccato.
Non doveva esserci riuscito molto bene, a giudicare dall’espressione dell’amico.
«Come stai, Hazza?»
Come stava lui?
Sua sorella era finita in ospedale a causa sua, e lui gli chiedeva come stava?
Ecco perché aveva sempre considerato Liam un amico. Comunque andassero le cose, non riusciva a lasciarti indietro. Avrebbe sempre teso una mano per aiutarti.
«Mi dispiace» rispose di getto il riccio, sentendo un fastidioso pizzicore al naso. «Amico, credimi. Mi dispiace tanto. Io… non so come sia potuto succedere».
Liam sospirò e gli si avvicinò.
«Lo so. L’ho capito subito, quando il dottore stava ancora parlando. Ho visto la tua faccia… non te lo aspettavi. Io voglio credere alla storia che siete stati sempre attenti…»
«Infatti è vera!»
«…perché conosco te e conosco Rachel. E per quanto siate fuori di testa, indisciplinati, a volte volgari – parlo di lei –, non siete stupidi. Poteva succedere a chiunque».
Harry dovette trattenersi dall’abbracciarlo.
Aveva centrato il punto usando qualche frase, piena di parole perfette.
Tipico di Liam.
Oh, fanculo.
Fece qualche passo in avanti e gettò le braccia al collo dell’amico. Era un abbraccio che sapeva un po’ di scuse, un po’ di paura, e un po’ di perdono. Breve, composto, ma sentito.
«Lei… è sveglia» mormorò Liam dopo qualche minuto.
«Come sta?»
Harry si scoprì ansioso, preoccupato. Aveva trascorso le ultime due ore a chiedersi come stesse Rachel, e ora che finalmente poteva vederla, avrebbe volentieri rimandato quel momento a mai più.
Glielo doveva. Era il minimo che potesse fare.
Le parole di Liam lo gettarono nel panico però.
«Non la vedevo piangere così da quando aveva undici anni».' Harry è troppo cucciolo, e poi quando ha abbraccaito Liam è stato davvero davvero asdfg
Dei cuccioli sul serio :')
2. '«Ehi Pakistan. Bei Boccoli» si sforzò di sorridere di più. «Credevo fossero ancora i miei».
Liz la raggiunse in fretta e le prese una mano tra le sue.
«Come ti senti, R?»
«Non sto morendo» disse quella in tono lamentoso.
«Io invece sì, a vederti così» disse l’altra, con la voce che si incrinava.
La mano di Zayn prese subito ad accarezzarle la schiena.
Era ridicolo. Lei a momenti piangeva disperata e dovevano quasi consolarla in due. Doveva essere più forte.
Si schiarì la voce, ricacciando indietro le lacrime a forza.
«Sto abbastanza bene. Anche se comincia a farmi un po’ male la pancia e la… hai capito» ridacchiò.
Sembrò che a Zayn si fosse rizzato il pelo. «Forse è meglio che me ne vada. Se avete bisogno sono qui fuori» disse frettolosamente, uscendo.
«E tu stai con quel cagasotto?» rise Rachel, osservando la porta chiusa.' Anche se sta male, Rachel è sempre un mito hahahah 'cagasotto' hahaha
3. 'Harry, al di là della porta, Harry sentiva le lacrime agli occhi.
Avrebbe voluto tenerlo.
Rachel avrebbe voluto crescere il loro bambino.
Appoggiò la fronte contro la porta liscia e fredda.
Rachel.' Questa parte l'ho riletta almeno cinque volte...è bellissima.
Insieme a quando Rachel dice che voleva vedere se gli occhi del bambino erano verdi, mi sono emozionata tantissimo. Spero che Harry ora faccia qualcosa, cioè, vorrei che capisca se Rachel gli piace oppure no e glielo dica in entrambi i casi...
Vado al prossimo capitolo, a fra pochissimo tesoro.♥
(Anche se spero che il prossimo capitolo sia più lungo perchè purtroppo li finisco in un baleno!)
- M. |