Recensioni per
Disperso
di Glance

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/06/12, ore 19:30
Cap. 1:

Ciao Glance, sono felice di rileggerti anche se in un altro contesto.
Mi mancavano  le tue riflessioni malinconiche così cariche di significati e di emozioni forti; come sempre non mi hai delusa!
La tua one-shot è splendida carica di nostalgia, dolore e, mi verrebbe da dire, perseveranza, per non aver mai mollato, per non aver mai dimenticato per aver continuato a sperare in un ritorno...
Il momento in cui lei lo rivede è qualcosa di fantastico, la gioia che prova nel riconoscerlo, nel risentire la sua voce dopo tutti quegli anni, poco importa se ora sono in un'altra vita, l'importante è che finalmente siano di nuovo insieme.
Mi è piaciuto anche quel leggero senso di nostalgia che prova nel vedere se stessa con la testa reclinata sulla sedia al porto, sono i dettagli a rendere un pezzo più interessante ed è difficile scegliere quelli giusti!
Inutile dirti che mi complimento con te e le tue doti meravigliose e che attendo  con ansia qualche altra lettura...
Baci
Uvetta

PS: la tua storia mi ha fatto tornare in mente una leggenda dell'Isola d'Elba; dove su una spiaggia (quella che ora è stata nominata "dell'innamorata") una fanciulla perse la vita per seguire in mare il suo grande amore....

Ciao ciao

Recensore Veterano
24/06/12, ore 21:19
Cap. 1:

QURSTA STORIA VA COMMENTATA PASSO PER PASSO.
NON HO PAROLE.
MI PIACE.
NON SO DIRE ALTRO AL MOMENTO.
COMPLIMENTISSIMI!






Il vento tra i capelli sapeva di salsedine (E' UN TERMINE ABBASTANZA ERRATO xD), un gusto (GUSTO? Ma è vento...) acre mischiato a quello delle lacrime che non smettevano copiose di rigare le guance su cui avevano tracciato solchi invisibili. Il vestito leggero disegnava il corpo esile e perfetto. Un giunco fragile e delicato che il dolore non riusciva a spezzare, nella speranza di quell'attesa che non voleva  morire tra le indistinte sfumature di un ricordo. questa frase l'ho amata <3 è bellissima! complimenti!!!!! Per lei quell'amore non poteva ridursi solo a quello. uhmmmmm.....aggiustalo >_____<
Il cuore era lontano, oltre quel mare che tutti i giorni le si estendeva davanti. meglio estendersi che stendersi xDD
I giorni erano passati e avevano osservato quell'attesa tra NEL il mutare lento delle stagioni. (VIRGOLA) Ma non avevano spento la speranza di un ritorno. Il sole continuava a sorgere e le ombre della sera lo abbracciavano mute mentre le regalava l'ultimo calore del giorno.
I suoi passi con le prime luci dell'alba si mischiavano alle voci, alle imprecazioni  e agli apprezzamenti dei marinai del porto che avevano giorno dopo giorno imparato a guardarla come parte di quel paesaggio, a rispettare quell'attesa. Sperava che il mare, il suo mare che era stato il primo testimone del suo amore, fosse tanto generoso da ricondurlo a lei.
La guerra glielo aveva portato via, strappandolo al suo abbraccio, al suo amore, lasciandola  incompleta.
Lui era giovane, bello, l'amava ed era il suo destino e si era perduto in quell'immane follia: disperso. Così recitava il telegramma.
Non ci  sarebbe stato niente su cui piangere, nulla da seppellire, ma solo la speranza di vederlo tornare, forse, un giorno.
Le ore diventarono giorni, e poi settimane, mesi ed anni.
UTILIZZA PIU' INVII!!!!
Le facce e le voci dei marinai cambiarono, ma il vento continuava a sapere di salsedine e le lacrime a disegnare solchi sul suo viso tra miriadi di altri solchi. I capelli dello stesso colore dell'oro erano diventati candidi come la neve che non aveva mai visto e che si era aggiunta come una promessa negata alle tante promesse che la vita non aveva mantenuto.
Ogni mattina la vedeva incamminarsi verso una meta conosciuta che avrebbe potuto percorrere ad occhi chiusi anche tra quei passi malfermi ma determinati.
Seduta con le mani in grembo guardava quella moltitudine colorata che approdava sulla sua isola. Aspettava e riconosceva ogni traghetto dal suono della sirena che ne annunciava l'ingresso in porto.
Fu in un'alba che profumava di zagara e gelsomini che il suo cuore sobbalzò, lui era lì davanti a lei, bello come lo ricordava nella sua uniforme: fiero e sorridente agitava la mano e le correva incontro. E' UNA FRASE BELLISSIMA!!!!
Le gambe si mossero di scatto e il vestito ritornò, mosso dal vento, a fasciarle il corpo. Il cuore sobbalzò strappandole un sospiro che sembrò squarciarle il petto, un sospiro che si mischiò all'aroma di un respiro e al sapore di quelle labbra tanto attese.
Lui era lì, era tornato da lei.
Nel corrergli incontro si voltò un attimo, IN preda AD di una strana malinconia, e la vide: il capo candido reclinato, le mani in grembo. Non sapeva chi fosse quella donna, ma quella visione le diede una stretta al petto e un senso di abbandono. Ma fu solo un attimo perché il suo amore la stava chiamando e il suo nome pronunciato da quelle labbra era il suono più dolce che avesse mai sentito e finalmente si sentiva a casa e nuovamente completa.






NON SO CHE DIRE...
HO I BRIVIDI!
E' BELLISSIMA!
COMMOVENTE
ADORABILE



TERMINI SUPER RICERCATI!
COMPLIMENTI!!!





Baci Onechan