Questa recensione non è semplice da articolare, perché anche la lettura e i contenuti stessi non sono altrettanto alla portata di tutti.
Dunque, mi piace innanzitutto la maniera che ha permesso di fare delle nette e precise distinzioni tra Naruto e Sasuke, che sono legati comunque sia da un legame non indifferente, sia a noi lettori e sia loro stessi lo sanno.
Perché loro sono effettivamente diversi, è inutile negarlo: e questo spaccato riesce ad evidenziare ed aprire gli occhi anche a chiunque non sia d'accordo.
Certo, non è una differenza fastidiosa o comunque troppo enorme, però è lampante il fatto che ormai sono due persone che vivono qualcosa di estremamente diverso, forse caratterialmente sono complementari per aiutare l'un l'altro a vicenda.
Naruto ha cominciato da solo, con l'incognita fino a 16 anni di sapere cosa avrebbero potuto dire i suoi riguardo la sua persona, con il solo appoggio (iniziale) di Iruka, del Terzo (anche se minore rispetto al primo), poi appunto il team 7, Hinata (in disparte ma poi sempre più vicina per quanto potesse), Jiraiya e tutto il resto
Non poteva conoscere affatto il valore e l'affetto di una vera famiglia, fino a che Minato e Kushina non gli sono apparsi e raccontato tutto, che ha elevato Naruto ad un livello di fiducia e forza nuovi.
Sai, leggendo la tua fic introspettiva, mi ha fatto fare dei ragionamenti di psicologia (se così posso definirla, in quanto sono comunque sono uno studente) personale legata a questi due ragazzi.
Mi è venuto in mente lo sfogo di Sasuke durante lo scontro nella 'Valle dell'Epilogo', dove accusava Naruto di non capirlo, dato che lui non ne poteva sapere di famiglie e genitori.
E ora lo sai che penso, dopo aver visto tutta la cosidetta 'tiritera'?
Penso vivamente che Sasuke non possa essere compreso totalmente da Naruto solo perchè ora sa del suo passato e destino.
Voglio dire... lui è già complesso di suo e ha vissuto un qualcosa di tremendamente unico e drammatico, partendo da avere qualcosa che comunque non riusciva a soddisfarlo, per via dell'inferiorità provata verso Itachi, che comunque adorava dal profondo, il quale era tutto ricambiato, ma esplicitato troppo tardi per rendere le cose migliori o comunque meno gravi, cioè, il capitolo 590 non ha il significato di redenzione eterna per Sasuke.
Lui è un ragazzo martoriato da troppe cose non dette, di emozioni ormai difficili da provate come prima, di sorrisi che in pochi vogliono rivolgergli e vogliono la sua vita.
Naruto e Sakura, comunque, possono dargli effettivamente qualcosa, ma l'intensità di tutto ciò potrebbe non bastare mai a Sasuke, se non capisce che il passato è qualcosa da mettere leggermente da parte, anche se è tanto dura, per uno come lui.
Tutto questo è quello che ho provato leggendo la tua flash, leggendo parole interessanti, concetti davvero grandiosi e mai più che veritieri e uno stile molto affascinante e realistico.
E poi, rileggendola (già, perché non è oggi che l'ho letta per la prima volta) rimango sempre colpito da tutto quello che viene trasmesso e descritto, con le giuste azioni che sono avvenute nel manga, quindi mantenendo la coerenza adatta e non particolarmente evasiva o quantomeno barbosa.
Tanti complimenti e stima, dunque: perché la scena è stata calcata con la giusta misura e anche i personaggi la 'cavalcano' con fermezza e giusta forza.
Un poema nonsense, il mio... ma sperando ti faccia piacere e possa essere considerato da te buono e il contrario di come lo vedo io, ti saluto.
Un abbraccio,
Watashiwa
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