Penso che questo finora sia il capitolo che preferisco dell'intera storia, sai? Forse perché è IL capitolo, quello che segna la svolta e che mette i presupposti per far avvenire il miracolo, il più difficile da scrivere e da mantenere plausibile per le reazioni e i pensieri dei personaggi, secondo me. Forse perché ti sei superata ancora una volta, destreggiandoti in modo divino non solo con Eddie, che ormai ti appartiene almeno quanto appartiene a Moore, ma anche con Sally, di cui sappiamo troppo poco e che tu riesci a caratterizzare così bene. Se anche prima non ne fossi già stata ampiamente convinta, questo sarebbe il capitolo che mi avrebbe fatto decidere di segnalare questa storia per le scelte, una volta conclusa. E credo sia riduttivo dire che l'ho adorato dalla prima all'ultima parola.
Ma andiamo con ordine, o rischio di fare uno sproloquio senza capo né coda.
Come inizio ci presenti Eddie intento a farsi la doccia. Come succede normalmente, la doccia è luogo di relax e riflessioni, quindi eccolo a rivivere il massacro appena compiuto, con tanto di sorriso soddisfatto e divertito, perché in fondo Eddie è anche questo, è chi commette violenza e ride, gloriandosi del terrore e del sangue che lascia dietro di sé. E' talmente preso da questi ricordi e dal fastidio per il criminale che era riuscito a colpirlo al volto, che perde per qualche minuto la cognizione di dove si trovi, pensando di finire la doccia, asciugarsi e andare a letto a godersi il sonno del (in)giusto; peccato che, quando apre gli occhi, realizza di non essere nella propria doccia. E, realizzazione ancora più sconvolgente, è nella doccia di Sally. "Oh, cazzo" davvero XD Questa parte mi ha fatto ridere quasi come quelle in cui si dimostra la sua incapacità di afferrare al volo gli oggetti, perché ce lo vedo proprio Eddie che si fa la doccia tutto tranquillo, con la mente tabula rasa dell'ultimo incontro, e che all'improvviso va nel panico ricordando di avere Sally lì fuori che lo aspetta.
Eddie sarà pure un sadico grande e grosso, che incute timore praticamente a chiunque e ci gode un sacco nel farlo, ma sono convinta che lui sia terrorizzato di fronteggiare Sally, perché questa è la seconda possibilità che ha desiderato disperatamente e basterebbe un nonnulla per sprecarla.
Passata questa breve scena, ci ritroviamo con Sally, nervosissima, estremamente confusa e a metà tra la paura e la rabbia nei confronti di se stessa. Non ha idea di cosa l'abbia spinta a far entrare Eddie e a dargli la possibilità di fare una doccia, sa di essere da sola, senza Laurence (che non sarebbe un aiuto contro Eddie, diciamocelo, Sally farebbe meglio da sola, ma lui sarebbe comunque un sostegno e una sicurezza, forse più "morale" che fisica), e di aver lasciato avvicinare l'uomo che aveva cercato di violentarla. Non riesce a capirsi, razionalmente si rende conto di aver fatto una cazzata, ma quando mai i sentimenti sono razionali? In poche righe non sei solo riuscita a rappresentare molto bene il suo turbamento e le contraddizioni che si agitano nel suo animo, ma hai anche arricchito il tutto con piccoli dettagli che rende la scena ancora più vivida (Sally che si morde unghie perfettamente smaltate, le mani avvinghiate al maglioncino, il suo andare avanti e indietro in cucina). Merita una menzione anche il fatto che lei sia sicura che Eddie la rissa se la sia cercata - e non ha del tutto torto XD. In fondo lo conosce bene.
Ed ecco che, mentre Sally si chieda cosa l'abbia spinta ad aprirgli, ci regali un flashback in cui si vede la stessa scena del primo capitolo ma da suo punto di vista, una scelta azzeccatissima, visto che così possiamo sapere cosa le fosse passato per la testa in quei momenti.
La Sally di quel flashback è terrorizzata, ricorda fin troppo bene di cosa sia capace Eddie e quando lo sente battere il pugno contro la porta prega perché lui non la sfondi, perché sa che lui ne sarebbe capace e che se solo lo volesse potrebbe continuare ciò che H.J. aveva interrotto otto anni prima; il tentato stupro ha lasciato cicatrici profonde nella sua persona e non c'è da stupirsi questa sua prima reazione, considerando che per lei Eddie ora è solo il mostro che rideva mentre la colpiva e poi si apprestava a violentarla. Anche a distanza di anni ricorda alla perfezione, con una lucidità che solo i traumi peggiori possono dare, ogni piccolo particolare di quella violenza: ecco allora che risente l'odore del tavolo da biliardo e del sangue, la mano che le accarezza la schiena in un sadico contrasto con i pugni e i calci di poco prima, il tintinnio della cintura e il fruscio dei pantaloni, tutto estremamente nitido, quasi fosse successo al rallentatore. Ma a distoglierla da questi orribili ricordi è proprio Eddie, l'Eddie attuale, che fuori dalla porta richiede ancora di entrare; non minaccia più, non davvero, ed è con incredulità che lei coglie la richiesta nel suo richiamo (perché il Comico non chiede, il Comico prende, così come non corteggia e non fa l'amore, ma violenta e basta) e poi un 'per favore' che la sconvolge. Sally sa benissimo che Eddie non ha smesso di comportarsi in modo violento, può aver seguito senza sorpresa la striscia di sangue dietro alle imprese che lo avevano reso famoso come eroe di guerra, e quel 'per favore' è qualcosa di totalmente inaspettato, troppo stonato con l'Eddie che aveva conosciuto e odiato, per non lasciarla in preda al dubbio. Mi è piaciuto molto leggere il contrasto tra il PoV di Eddie e quello di Sally, nei due differenti capitoli: nel primo capitolo Eddie appare disperato, quando persiste nel bussare e nel richiedere di entrare, qui Sally lo vede sempre minaccioso e violento, una fonte di terrore, fino alla fatidica richiesta. Lei non si accorge di aver appoggiato l'orecchia alla porta, ma quando lo sente andare via, quei passi pesanti che, allontanandosi, dovrebbero suonare come una liberazione, all'improvviso crolla tutto: perché sotto sotto Sally si era innamorata di Eddie, prima del fattaccio. Sotto sotto aveva provato qualcosa per lui. E adesso che lui è tornato, che chiede le cose invece di pretenderle, che suona disperato invece di minaccioso, non può lasciarlo andare via e vivere nel dubbio di cosa sarebbe successo se lo avesse fatto entrare.
Anche se Sally è presente meno di Eddie nel film e nella GN, è comunque un personaggio estremamente complesso, soprattutto a causa delle sue scelte, e tu la stai rendendo in modo estremamente fedele e al tempo stesso approfondendola in un modo personale che è sublime *__* Non mi stupirei se le cose fossero andate davvero come le stai descrivendo tu!
Ma andiamo con ordine: abbiamo lasciato Sally a tormentarsi in attesa che Eddie esca dalla doccia (e dalla sua vita), ed eccolo che le arriva alle spalle, silenzioso come un predatore e giusto per spaventarla ulteriormente (anche se sono convintissima che lui non ne avesse la minima intenzione).
-Questo fottuto affare non mi sta. (sappi che ormai per me è canon che Eddie dia degli "affari" a qualunque cosa non sappia bene come definire XD) Fa tenerezza qui, perché sembra un bambino troppo cresciuto, imbronciato e a disagio perché le cose non stanno andando come vorrebbe.
Ho adorato la sua descrizione dal punto di vista di Sally: non solo è da sbavo immaginarlo così gocciolante (e con l'accappatoio di Laurence stretto in vita tipo asciugamano, ho riso un sacco XDD), non solo ci viene ribadita la sua figaggine e anche l'imponenza, che fa sentire Sally piccola e indifesa, ma ci hai anche trasmesso giustamente la paura che lei prova nell'averlo seminudo, perché per noi sarà pure un figo estremo, ma per lei ora come ora è semplicemente una minaccia. Mostrare Sally che a questa vista comincia subito a sbavargli dietro sarebbe stata una caduta di stile, invece tu l'hai evitata con gran classe, scegliendo una reazione molto più plausibile. E della sua paura deve essersi accorto anche Eddie, che a modo suo cerca di scusarsi (anche se dubi molto che gli dispiaccia averle mostrato quanto lui sia molto più prestante e virile della mezzasega del marito), dimostrandosi stanco e stranamente pacifico. Punto extra per quel "dolcezza" che è così canon e bello assieme.
Sally, per lasciarsi indietro la tentata violenza, ha quindi deciso di affrontarlo e per lei la cosa si potrebbe chiudere qui, nel momento in cui gli dice dove sono i vestiti e gli fa chiaramente capire che deve andarsene entro breve, il tutto in un tono che non ammette repliche, perché anche se ha paura è capace di controllarla e affrontarla. Presto Eddie sarà rivestito e se ne andrà per sempre, ma sono cinque minuti a mezzanotte (rimando geniale), e tutto può succedere.
Ed ecco che il PoV torna a Eddie in quella che è la parte più spettacolare dell'intera storia. Sarà pure deluso, pieno di rimorsi, quasi disperato nella sua ricerca di un minimo di apertura verso di lui da parte di Sally, ma Eddie resta sempre lui e come al solito al turbamento emotivo reagisce con rabbia, desiderando di poter picchiare qualcuno e scaraventando lontano l'accappatoio, come se gli avesse fatto qualcosa di personale. Perfino la divisa ordinata gli sembra una presa per i fondelli, perché lui non voleva che Sally lo guardasse con paura, non voleva vederla spaventata e distaccata, sperava che lei lo accettasse e che tutto si sistemasse e ritrovarsi invece in procinto di lasciarla di nuovo senza aver risolto nulla gli fa male, e l'unico modo in cui sa reagire a qualcosa che gli fa male è con la violenza. Ecco però che qualcosa è cambiato da otto anni prima: adesso si ferma un minimo a pensare e gli viene il dubbio che Sally non volesse prendersi gioco di lui ma semplicemente fargli un favore, dimostrarsi impeccabile per evitare la sua ira. Forse solo in questo momento si rende conto di quanto quella volta le avesse fatto male, di quanto lei, quel trauma, ancora se lo porti dietro. E al posto della rabbia subentra un'amara rassegnazione, al punto che non sa nemmeno a chi dica il vaffanculo e già la mente corre al conforto dell'alcol. Sono sempre cinque minuti a mezzanotte, l'ora in cui tutto può succedere, e lui si sta rendendo conto che quella potrebbe essere l'ultima occasione che gli rimane.
Il successivo dialogo con Sally non fa altro che evidenziare il reciproco imbarazzo misto a turbamento di tutti i loro trascorsi e di troppe cose non dette che li fa parlare di cose scarsamente rilevanti, in una silenziosa tensione che con la tua bravura hai reso palpabile. Non hanno chiarito, non hanno risolto nulla, non ci sono state tragedie (ho adorato quando a metà tra una battuta e l'altra Eddie pensa a quanto lei sia bella, l'ho recepita proprio con un tono da uomo innamorato e mi si è stretto il cuore). Per un attimo sembra che tutto sia finito: Sally gli ha aperto la porta e ora sta per richiuderla, Eddie è già per metà in strada. Sembra.
"Il Comico osservò l’esterno, vide il buio, sentì la pioggia scrosciare e annusò l’odore di asfalto bagnato. Gli piaceva, era come essere a casa. Era il suo teatro, un palcoscenico, su cui lui aveva sempre vinto grazie al sangue e alla violenza. Era la sua vita, era un mondo in cui la resa era punita con la morte, e la vittoria veniva premiata con l’odio. E lì, in quell’istante, Eddie avrebbe potuto afferrare la donna e farla sua, vincerla, come aveva fatto otto anni prima. " Questa parte è sublime, racchiude l'essenza del Comico e non ho davvero parole per esprimerti la mia ammirazione: non solo hai capito il personaggio in ogni minima sfumatura, ma lo sai anche rappresentare alla perfezione, in un modo personale che non stona con l'originale ma semplicemente lo approfondisce e ce ne completa il ritratto. Questo E' Eddie! Anche dopo otto anni, lui non può fare a meno di pensare che basterebbe pochissimo per agguantare Sally e farla sua, per violentarla, come se non si fosse pentito delle proprie azioni, come se non fosse cambiato nulla. Ma qualcosa in realtà è cambiato, perché pur riconoscendo questa possibilità non la accetta. Non può nemmeno però accettare di andarsene via e lasciare che tutto finisca così, quindi si volta, impedisce a Sally di chiudere la porta e, in quello che forse è il gesto più gentile della sua vita, la bacia, dimostrandole per la prima volta che anche lui è capace di dolcezza, che non è solo un uomo violento, non è solo un (aspirante) stupratore. Che non vuole farle del male. E così Sally non si ritrae.
L'immagine di questo bacio mentre ci sono i rintocchi è splendida, così come splendida è la conclusione, con la donna che si ritrae con la delicatezza di un fiore, fiore di cui però lui non può conoscere nulla. Come fai a tirare fuori frasi così splendide? *__*
Il bacio c'è stato, ma i rintocchi poi sembrano aver infranto quel momento di vicinanza, così ecco che di nuovo Sally fugge, cercando la sicurezza della propria casa, ed Eddie la insegue, cercando di tenere sopito l'istinto del predatore e assicurandole che non deve avere paura perché lui non vuole farle male, questa volta sarà diverso. Ho apprezzato davvero molto che tu abbia mostrato come malgrado tutto lui abbia ancora l'impulso di prenderla di forza, perché non si cambia all'improvviso e soprattutto un uomo come Eddie non è il tipo da redimersi davvero. Rimarrà sempre un violento, un sadico, non diventerà mai un principe azzurro, se no ne verrebbe snaturato. Ciò che prova per Sally però è abbastanza forte da tenere a freno i suoi impulsi peggiori. Almeno per un po', perché nel vedere che Sally lo rifiuta anche quando lui aveva fatto il gentile, ecco che la rabbia torna ad affiorare. Eddie non può tollerare di essere rifiutato, non dopo quel bacio gentile e consensuale, non quando il "no" di Sally riverbera dolorosamente dentro di lui. E allora di nuovo commette un errore, di nuovo la aggredisce, anche se invece di stuprarla la scuote per le spalle fino a farle male, nell'unico modo in cui sa reagire alla propria disperazione. Per sua fortuna si ferma prima di commettere l'irreparabile, bloccato dall'ultimo urlo di Sally e dai suoi singhiozzi, e si ritrova quasi sconvolto da ciò che le stava facendo. Ho letteralmente adorato la reazione di Sally, quel "fuori!" rabbioso, nato dalla paura ma non solo, perché lei non ci sta a un'altra aggressione.
E' una scena intensissima, raccontata in modo spettacolare. La reazione rabbiosa di Eddie al rifiuto di Sally, l'aggressione nata anche dal dolore di non poterla avere, il terrore e assieme la rabbia della donna, che pur spaventata si rifiuta di subire come una vittima inerme, sono tutte cose che fanno venire la pelle d'oca. Sei davvero grandiosa!
E ugualmente intensa, forse anche di più, pur senza urla, è l'ultima parte: Eddie ha ripreso il controllo, ma non ha intenzione di lasciarla perdere e così la cerca di nuovo, baciandola in modo gentile, strappandole nuove lacrime nel momento in cui lei non capisce le sue intenzioni e forse si ritrova logorata dal doverlo affrontare; ed è quasi infantile il modo in cui lui voglia cancellare ciò che ha fatto di sbagliato otto anni prima comportandosi ora in modo giusto, come se bastasse un approccio gentile a cancellare simili ricordi, ma mi ha dato anche una stretta al cuore, perché è evidente quanto tenga a Sally.
Ed ecco allora il terzo bacio, perché lui non si vuole arrendere, perché se non provasse con tutto se stesso lo rimpiangerebbe per sempre. Questa volta non c'è la minima violenza, il minimo cenno di sopraffazione. E, poi, Sally lo sorprende, ricambiandolo. Eddie è tanto felice da sentirsi quasi stordito: "Eddie non si era accorto di avere afferrato la tenda accanto a sé con la mano libera, ma il rumore di qualcosa di grosso che cadeva a terra gli fece capire che doveva averla strappata dai ganci che la sostenevano. Sentì Sally sussultare, ma la sua mano corse subito ad appoggiarsi sulla guancia di lei, nel tentativo di tranquillizzarla e farle capire che no, non aveva intenzione di farle del male, che era solo maledettamente felice per quello che stava succedendo dopo otto anni di rimorsi e di rimpianti". Confessa che tu vuoi farmi frignare in modo vergognoso ç___ç La felicità estrema di Eddie e il modo in cui subito si preoccupa di rassicurarla, per paura che gli scivoli di nuovo tra le dita, colpisce davvero al cuore.
Forse è quest'ultima rassicurazione, forse Sally lo ha capito, forse anche lei stava vivendo nel rimpianto, anche se nel suo caso non aveva alcuna colpa; fattostà che, invece di ritrarsi di nuovo o cacciarlo, fa l'ultima cosa che Eddie si sarebbe aspettato: lo spoglia della maschera, così da ritrovarsi dinanzi l'uomo che sta sotto; non il Comico, non il sadico vigilante che l'aveva quasi stuprata, ma Eddie, l'uomo che lei aveva tanto voluto amare e che è riaffiorato con questo bacio. E' come se con la maschera lo spogliasse della violenza e del cinismo con cui si è dovuto e voluto mostrare al mondo, ed è un'allegoria così profonda che non mi stupirebbe se Moore la ritenesse canon, nel caso in cui leggesse questa tua storia.
Sally ha preso la sua decisione e comincia timidamente ad accarezzare e a baciare Eddie; e questa volta, per fortuna, lui riesce a trattenersi, lasciandole tutto il tempo di cui lei ha bisogno.
Una splendida conclusione per un capitolo superlativo. Non so davvero più quali complimenti rivolgerti, ma questa storia è sempre più spettacolare. I personaggi sono così terribilmente IC e plausibili che sembra uno spaccato dell GN, le immagini poetiche e incisive rendendo eccelso uno stile scorrevole e già ottimo e sei stata incredibile nell'affrontare una tematica tanto complessa in modo semplicemente perfetto.
Hai tutta la mia ammirazione <3 |