Ammetto di aver sentito la pioggia ( o erano lacrime?). E' un bel ritorno, il tuo, così dolciastro da dilianarmi il cuore. Scegliere Hagrid, il mio piccolo mezzogigante, per raccontare una storia che ha dato il via a tutto. Raccontarlo come una favola, inserendo particolari amari, amarissimi, e un cielo scuro e piovoso come quello di oggi... è stata un'idea delle migliori.
Sicuramente ne è valsa la pena, aspettarti, perché sei tornata più intensa e vivida di prima. Hai portato il cielo piovoso ( E' COLPA TUA, LO SAPEVO), ma hai risportato anche angst puro - e non è sempre facile trovare angst del genere, non così intriso d'amore e di sensazioni fantastiche. Hagrid ha visto la guerra. Ha vissuto la guerra dall'inizio fino alla fine. E lo amerò sempre, usque ad finem. E sempre, ancora, lo ricorderò con un sorriso, sulla sua grossa moto, mentre porta in salvo Harry. 
Ne è valsa la pena.



Ti voglio bene, grazie d'esser tornata.

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Ok.
Fai un respiro, Agnese, e iniziamo.
La scelta di Hagrid come personaggio protagonista non è male. Anche perchè, se vogliamo dirci la verità in faccia, è uno di quei caratteri che tendiamo ad oscurare.
Per dirla in maniera meno altolocata...non lo cagha nessuno :3
E intanto è uno dei pochi che la guerra l'ha vissuta tutta! Dal primo momento all'ultimo!

Non hai fatto errori, visto, la grammatica è perfetta. **

E, cavolicchio, non hai perduto neanche la tua famosa bravura. Ti preoccupi per niente.
Te lo dico io, è soltanto perchè è estate. Capita a tutti.
O forse solo a me e a te. In quel caso siamo sfigate entrambe.


Non riesco a dirti altro anche perché, con tutto questo caldo, mi va via la vista. E infatti avrò fatto qualche errore lungo la recensione.


Quindi, capitano, passo e chiudo.




*va a mangiare Nutella*