Recensioni per
Pillole (di vita)
di Lely1441
La storia mi è piaciuta davvero tanto. Sarà che forse in un certo qual modo riesco, per certi versi, ad immedesimarmi in Alessandra (sicuramente capirai il perché!). Mi è piaciuta molto l'idea di inserire i flashback, in modo da poter avere una visione di ciò che è successo in precedenza tra Alessandra e Giulia. |
Inizio subito con la grammatica: “le volute di colore girare in cerchio fino a rendere il liquido di un colore omogeneo.”, ripetizione di ‘colore’; “lasciando cadere l’oggetto sul pavimento di parquet.”, è pleonastico perché parquet vuol dire di per sé “pavimento in legno”; “Non pianse, no, erano anni che non lo faceva, e probabilmente aveva dimenticato persino come si faccia.”, errore di consecutio; infine, come ti ho già detto, hai questa tendenza a mettere un sacco di virgole prima delle congiunzioni e non è che sia sempre sbagliato però lo trovo un po’ fastidioso perché in alcuni punti non è necessario. Però sono errori minimi, la storia è scritta veramente bene e si fa leggere con piacere, grazie anche allo stile che si mantiene sempre chiaro e limpido, che fa trovare al lettore la parola giusta al posto giusto. Ho apprezzato particolarmente i personaggi della tua storia, sono veri, sono vivi, non sono del tutto innocenti né del tutto colpevoli, sono grigi e belli nel loro essere intermedi, soprattutto li sento veri. Alessandra e Ludovica sono entrambe donne che hanno bisogno di uscire dalla loro inerzia, entrambe hanno bisogno di uno scossone e forse il fatto di essersi trovate ha giovato ad entrambe; Giulia è un personaggio che appare poco e soprattutto appare nei flashback – breve incontro con Alessandra a parte – ma è proprio lì che acquista spessore, attraverso poche ma efficaci parole, o pensieri, che si lascia sfuggire Alessandra, ed è evidente che il fatto che incolpi l’altra ragazza della rottura tra loro accusandola di essere una persona egoista; Alessandra dal canto suo non ha mai accusato direttamente Giulia di nulla, se non di non aver mantenuto la promessa che aveva fatto, la differenza di fondo tra le due è che Alessandra ha saputo perdonare se stessa, come da chiusura, Giulia pare essere rimasta bloccata nel suo rancore, non è riuscita ad andare avanti. |
“Pillole (di vita)” è un racconto piuttosto interessante e ben strutturato da vari punti di vista: grammaticalmente è pressoché impeccabile (se non si considerano due piccoli errori: un congiuntivo al posto di un indicativo, “riprendano” al posto di “riprendono” e un “8” in numeri anziché in lettere) e mostra la maturità stilistica dell’autrice, in grado di utilizzare un lessico vario, con un registro che oscilla tra l’aulico e il linguaggio di tutti i giorni. Si tratta di una storia indubbiamente piacevole, anche se devo ammettere che non brilla particolarmente dal punto di vista dell’originalità: il rapporto professore/studente è trattato con delicatezza e discrezione e, per una volta, dall’altro punto di vista, quello dell’insegnante, ma è comunque un cliché molto frequente. L’aderenza ai prompt dati è ottima, in particolare alla canzone, le cui strofe si amalgamano particolarmente con la storia. La caratterizzazione dei personaggi è davvero incredibile: l’autrice li descrive come se li conoscesse personalmente, quasi come se fossero suoi amici. Il lettore non può non immaginarseli vivi di fronte a sé. |