Ciao Caro :)
Eccomi di nuovo a recensire questa tua magnifica raccolta. Essendo anche io abbastanza cinica e alquanto misantropa non posso fare a meno di adorare quesi racconti, sono geniali per quanto mi riguarda ti assicuro! Questa mi ha messo una strana sensazione d'angoscia addosso, n poche righe sei riuscito a contrapporre un'immagine di totale innocenza, un'immagine che riporta all'infanzia con quella di una bambna con le trecce che corre spensierata per un campo di grano a quella della morte come due mani pallise avvolte nel filo spinato. Credo che se io fossi una critica letteraria ci vedrei quasi una perdita del'inoccenza quasi in senso Pascoliano ma non so XD. In ogni caso un ottimo racconto, come sempre.

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Questa storia è alquanto inquietante. Trovare in un campo pezzi di cadavere legati da filo spinato (o era un cadavere intero?) è qualcosa di veramente mostruoso, soprattutto se è una bambina a trovarlo. Perché era lì? Chi ce lo aveva messo?

Ana ha la curiosità dei bambini, per questo prende in mano quell’arto, si sporca di quel sangue di morte, e ne rimane terrorizzata. Scappa via, ma quell’immagine l’ha talmente turbata da farla cadere più volte, fino a fermarsi a piangere. Almeno è viva, spero.

Ti lascio con un elenco di errorini che ho trovato:
- nel terreno si aprivano delle profonde spaccature nel terreno <-- ho capito che sono nel terreno XD
- ormani arrugginito <-- ti è scappata una n
- La vista del sangue su quel pallore la terrorizzarono <-- il soggetto è “la vista”, quindi ci va “terrorizzò”

Alla prossima.

Baci.
SNeppy.

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Ciao :)

Dunque, dopo aver riletto questa one shot due volte ed essere tornata indietro per cercare di capire se ricordavo giusto, forse ho capito: il tizio protagonista è cotto di Alessandra, giusto? Il sapere che Jack, ex di tale ragazza, in realtà non è tanto un ex glielo ha fatto capire (e pure la canzone si è messa di mezzo). La malinconia data dalla radio non è casuale, semplicemente era qualcosa che si teneva dentro da troppo tempo, ed è esplosa in un momento di debolezza, mentre era solo e mezzo ubriaco (non si guida con l’alcol in corpo è.é),

Questa storia è malinconica, ma almeno non è così tragica. Chi l’ha detto che la scopamicizia tra Jack e Alessandra non possa diventare un’amicizia, se Alessandra dovesse trovarsi qualcun altro (magari lui). Comunque mi sa che tu questo non ce lo dirai mai, sarebbe troppo allegro.

Passo a recensire anche quella dopo.

A presto.

Baci.
SNeppy.

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In qualche modo hai raccontato una scena tipo della vita di un ragazzo. Dal momento tranquillo e sereno con l'amico, in cui si scherza e si ride (la storia degli scopamici non la capirò MAI... ma questo è un altro discorso), al momento in solitudine. Qui si ritrova a fare i conti con se stesso perché una canzone (una delle più belle in cirzolazione secondo me) gli da l'input per iniziare un viaggio dentro se stesso. E poi lui esterna tutto scrivendo. C'è un animo fragile dietro tutto questo. La pioggia è l'incarnazione perfetta di questo malumore.

Mi sono commossa.  

Sei perfido ç_ç Per una volta mi avevi quasi illuso che potesse esserci dello zucchero in un tuo scritto. Ho capito che non ci sarebbe stato alcuno spargimento di sangue, nel momento in cui lui sembrava tranquillo e pacifico. E interessato.
Ecco poi che torna IL CINICO eee BAAAM... Lui che sembra tanto preso da lei, le apre la portiera ( a conti fatti suppongo lo abbia fatto per guardarle il sedere), le accarezza i capelli ( cosa che, se l'avessero fatto a me gli avrei staccato la mano a morsi!) e poi non alla fine dell'appuntamento non la richiama... ç________ç
Scherzi a parte, questo racconto mi è piaciuto perchè veritiero. Si sa che non sempre l'amore a prima vosta funziona come dovrebbe e tu non sei stato lì a raccontare frottole.


Braverrimo (?)

Che angoscia! D:
Perché la magggior parte delle volte che leggo qualcosa di tuo, poi mi ritrovo sempre un po' sotto schock? PERCHE'? :_________. Perché sei troppo bravo, ecco il motivo! Con le parola riesci a far trapelare il senso d'angoscia e terrore che invade il protagonista. Hai qualcosa che ti permette di condizionare iil lettore, a tal punto da non riuscire ad evitare che si immedesimi nel personaggio. L'idea dell'omicidio è geniale! Cioè, il protagonista che involontariamente ammazza il fratello e poi completamente ciucco se ne va per il fatti suoi. Epico!

Bravo u.u

....
No, scherzo SEI GENIALE. *-*

Alla prossima.

Come una volta riesci a stupire il lettore  anche con poche righe.
Anche se, insomma, trovarsi la mano di un cadavere davanti fa la sua bella impressione!
Complimenti collega!

Come ogni volta non sei mai banale o scontato. In ogni trama riesci a inserire qualcosa che ti contraddistingue.
Sono riuscita ad immaginarmi nitidamente il volto della bambina, la mano sporca di sangue. E tutto questo mi ha messo un po' di angoscia. Mette davanti agli occhi una situazione che sconvolge, ma purtroppo accade: anche in tenera età si conosce il dolore e la sofferenza.
Ed è inutile scappare, perché tornerà sempre.

Bravo, come sempre. :)

Sei riuscito a trasformare la bella immagine di una bambina con la treccia tra i campi di grano in una scena con un morto, del sangue, della ruggine e delle lacrime. Sei un mostro senza cuore. Sei angstoso (?) nell'anima, caro. 
E anche se m'è piaciuta un sacco, questo non fa di me una mostra (?), ovviamente. Anzi, sono sempre bellissima!
E hai fatto venir voglia di scrivere cose brutte anche a me, ma non lo farò per principio. Se ci mettessimo a scrivere entrambi cose di questo genere, EFP si taglierebbe le vene nel giro di una settimana. Quiiindi, lascerò a te l'onore di deprimere la gente. Contento? <3
Ma torniamo alla storia. Sei consapevole di aver traumatizzato quella bambina, vero? Magari non cresce più per colpa tua. Da grande piangerà ogni volta che guarderà delle mani - le sue, le tue, le mie D: -, avrà bisogno dello psicologo e poi diventerà una serial killer. Ti sembra una vita felice? NO!
Però è stata una cosa troppo figa, lo ammetto, sono orgogliosa di te. 

Oscar Wilde diceva che "La musica ha il potere di sciogliere le tensioni del cuore, la violenza degli oscuri sentimenti."

E' una definizione eccellente e il ruolo che tu sei riuscito a dare ad una cosa così preziosa mi piace molto.
Ottima scelta poi: "Jealous Guy" di Mr John Lennon.
Complimenti collega!

È così che gli scrittori cominciano a scrivere secondo me. Entri in una stanza mezzo fatto, mezzo ubriaco, ti siedi e cominci a guardare pagine bianche a casaccio manco ci fosse la madonna - o Buddha o Spiderman - ad indicarti la via, là sopra. Eppure ci riesci, inizi a scrivere quello che nè le lacrime, nè la pioggia hanno cancellato. Apro una parentesi - no, non la apro sul serio, infatti non ho mai capito perchè si dice così se poi la dannata parentesi non la metti #wtf? - per dire che m'è piaciuto il collegamento lacrime-pioggia. Penso che non ci poteva essere tempo atmosferico più adatto. Anche se mi chiedo chissà com'è che noi associamo la pioggia al cattivo umore, alla depressione. Io ad esempio, son depressa anche d'estate con quaranta gradi. #divaghiamoalltogether
Mi sto dilungando a occhio solo perché prima mi si è cancellata metà recensione e sto parlando a sproposito per riempire lo spazio e cercare di ricordare cosa avevo scritto prima che Efp mi si ritorcesse contro. #maniedipersecuzione
AAH! Sì, mi son ricordata grazie a John Lennon. Io credo che abbiam bisogno di impararle certe lezioni: la musica è la causa di tutto quanto. #moraliacasaccio 
Insomma, anche io piangerei ascoltando Jealous Guy - cosa che sto facendo, tra l'altro - quindi mi chiedo, quanto culo ha questo ragazzotto? No, perchè ce ne vuole un sacco per beccarla alla radio. Mi chiedo cosa sarebbe successo se al posto di JG ci fosse stato il pulcino pio. #suicidiodimassa
Ma vabè, stasera va così, son piena di interrogativi a cui nessuno mai darà risposta. Però son contenta e depressa insieme. Dovresti impedirmi di leggere cose che poi mi fanno rimanere così.
Ora me voy, spero che tu non ti sia sparato una pallottola nella tempia prima di arrivare alla fine di questa recensione che un senso non ce l'ha. 
Ciao pulcino, 
non farmi aspettare sempre tanto per un capitolo dell'Agonia, 
tua pulcina.

Accidenti, mi aspettavo che la tipa in questione morisse.
Pensavo che questo tizio fosse un sociopatico psicopatico serial killer, che s'illudeva di amare le proprie vittime e quando si accorgeva che non rea realmente così (sai com'è, sei un sociopatico) le uccideva per la delusione.
La finisco.
Complimenti in ogni caso, il finale a sorpresa è sempre gradito. Ti infilerò tra gli autori preferiti. Un bacio!

Buon pomeriggio.

Adoro questi componimenti così brevi ed intensi, sul serio, mi piacciono moltissimo; io non sarei in grado di scriverli, fissata come sono per i particolari.
Sembrano gli appunti di Poe, ed è un gran bel complimento questo, fidati!
Bacio.

Inizialmente pensavo che il nostro protagonista fosse una specie di serial killer, qualcuno che cercava una certa Serena per ucciderla.

Poi si scopre che è solo un ragazzo che sta andando ad un appuntamento con una tizia di nome Serena, a quanto pare molto carina, ma che non è il suo tipo.

Immaginavo che ci fosse l'inghippo, che non potevano essere tutte rose e fiori, perché c'era qualcosa di stonato, che mi faceva capire che l'uscita non era così romantica come doveva sembrare. Era un'uscita di prova, dove lei ci teneva particolarmente, probabilmente era stata lei a chiedere di uscire, e lui aveva accettato.

Mi chiedo cosa stia cercando questo ragazzo, forse non basta essere carine, importa molto di più il carattere. E allora che non le illuda u_u

Ho messo la raccolta tra le seguite, non ti libererai tanto presto di me XD

Baci.
SNeppy.

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Ho visto il link sul gruppo degli spoiler già ieri, e sono rimasta incuriosita. So che scrivi sempre roba abbastanza drammatica, diciamo che il tuo nickname non nasconde questo fatto, quindi mi aspettavo che non fosse tutto rose e fiori. Ma non è di certo un problema, io credo di avere il cuore di pietra quando leggo cose tragiche, quindi non mi fa né caldo né freddo.

Avevo capito sin dall'inizio che il protagonista aveva ammazzato, involontariamente, il fratello. Il fatto che non rispondesse non faceva che confermare la mia teoria. Ma che cavolo gli avrà mai detto per tirargli un bicchiere da whiskey in testa? Cioè, è bello pesante, è ovvio che faccia male (o può uccidere). Tra l'altro, oltre al danno, la beffa. Ale è morto, il bicchiere è integro. E allora perché non usarlo? XD

Bellissima drabble, o flashfic, o quel che è XD

Vado avanti a recensire anche il capitolo dopo (che ho già letto e ho tanto da dire pure lì XD)

Baci.
SNeppy.

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