Recensioni per
Le Note Del Cuore
di Freegirl87
Imparare ad Amare, di freegirl87: 23/30 |
Il male dentro me, di Freegirl87: 23/30
Qui, invece, […]era salito su di un aereo pronto ad affrontare una nuova vita di cui lei non avrebbe fatto parte ma che lei non aveva mai accettato … Credo che modificare la frase con “[…] di cui lei non avrebbe fatto parte e che non avrebbe mai accettato” Avrebbe intensificato il senso di rifiuto che l’autrice voleva esprimere. In questo periodo: “[…]la cioccolata che Mamoru aveva preparato con tanta cura che avrebbe scaldato i loro corpi ma non i loro cuori già caldi perché riscaldati da quel loro amore che cresceva giorno dopo giorno …” credo che una maggior cura della punteggiatura avrebbe reso la lettura più fluida e mantenuto l’attenzione del lettore che si trova a cercare di comprendere e scandire le frasi rese poco chiare. Infine, a mio parere, i molteplici e frequentemente ripetuti puntini di sospensione sarebbero potuti essere sostituiti da un più incisivo punto, in grado di spezzare e separare meglio le frasi per darne risalto. Idem per le virgole evocative, quasi mai presenti e spesso sostituite, erroneamente, dai puntini di sospensione. Capacità di emozionare = 9/10 L’autrice sceglie la disperazione come parole chiave attorno a cui nasce e si sviluppa questa one-shot. La disperazione è presente in ogni pezzo che viene scisso dai precedenti grazie all’espediente della song-fic. Ogni strofa introduce flashback e ricordi della protagonista grazie ai quali è possibile far emergere momenti vissuti con l’uomo che ama e che la portano al dolore e alla disperazione per non riuscire ad andare avanti dopo la rottura. Ho particolarmente apprezzato i flashback e i ricordi mostrati, anche attraverso una semplice tazza da cioccolata calda, perché a mio avviso sono molto utili e funzionano bene per il coinvolgimento emotivo di chi si accinge a leggere. Anche le continue similitudini con le quali si cerca di far capire il dolore provato, paragonandolo ad altre situazioni dolorose, funziona bene e mi piace. Ciò che invece ho potuto gradire meno è la continua ripetizione di alcuni concetti (Ad esempio: “senza di te mi sento morire, mi sento vuota, ecc…”), dovuta all’attinenza impeccabile con le varie strofe della canzone. Nei testi delle canzoni, infatti, è usuale, soprattutto nei ritornelli, riproporre il concetto espresso precedentemente; in un testo di prosa, invece, credo che la ripetizione continua possa appesantire la lettura. Il senso di disperazione, inoltre, presente in tutta la produzione, viene meno nella parte conclusiva, lasciando posto a un lieto fine che, sempre a mio personale avviso, contrasta molto con l’emozione che l’autrice cerca di far evincere e mostrare come perno di tutta la storia. Credo, inoltre che l’utilizzo di una prima persona narrante avrebbe reso il senso di angoscia e disperazione più coinvolgente: come se fosse stata la stessa ragazza lasciata e abbandonata al suo senso di vuoto a spiegarci i suoi sentimenti e le sue emozioni. Ma questo, per carità, è solo un mio umile pensiero. Caratterizzazione dei personaggi= 7,5/10 La protagonista, Usagi, viene mostrata da una terza persona narrante come una fragile ragazza ancora innamorata di un uomo che l’ha lasciata per poi partire verso un altro Continente. Grazie a una sorta di elenco, è possibile conoscere i pregi e i difetti che la ragazza è consapevole di avere e ciò avviene anche grazie ai complimenti che le faceva Mamoru. Il suo carattere ribelle al suo crudele destino viene ribadito più volte, così come la sua perseveranza a voler ricordare solo i momenti nostalgici passati con l’ex fidanzato. Razionalmente, dopo una rottura, per cercare di andare avanti, si ripensa anche ai momenti brutti, ai contro di una storia d’amore. Ciò rende infatti il personaggio più completo, se non più vero. Il fatto che Usagi preferisca lasciarsi morire per colpa dei momenti felici trascorsi la rendono, sì vera, ma meno profonda e realista, a mio parer modesto. Mamoru invece viene mostrato come un uomo che dopo averle elencato tutti i pregi che fanno di lei una ragazza speciale e unica, decide di lasciarla (senza una causa apparente, o comunque non specificata o accennata dall’autrice) per poi ritornare e implorare perdono per l’errore commesso. È proprio la mancanza di un motivo che spieghi il perché decide di lasciarla che rende non solo la caratterizzazione di questo personaggio superficiale, ma anche poco chiara l’intera storia che finisce per basarsi su mere ripetizioni di concetti volti a ottenere empatia nel lettore. Ciao Stefy, grazie mille per aver partecipato al mio contest, per favore, fammi sapere quale recensione premio preferisci così cerco di occuparmene prima di ritrovarmi sommersa tra i libri di studio. :-) Un bacio, a presto! Demy |