Recensioni per
Antiche radici
di Malvagiuo

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
24/07/14, ore 16:15

Recensione premio in quanto 1^ classificato al contest "L'antieroe".
Nonostante avessi già terminato la lettura di questi due capitoli qualche giorno fa, è con grande dispiacere che ho appurato che questa storia non è conclusa, ma una nota positiva va, come sempre, alla tua capacità di sintesi e di incisività che rende ogni capitolo ben dosato e, in qualche modo, a sé stante, in quanto completo e ricco di particolari.
Il Dottor Leyton mi piace, sebbene la sua personalità s'indovini a tratti, ma non sia del tutto delineata. Mi piace l'appena accennato rapporto di competizione tra lui e Harold Kemper, la sua competitività e la sua integrezza morale - unite, forse, ad un pizzico di presunzione -, anche la sua notevole arguzia e attenzione ai dettagli; ammiro anche il suo coraggio, perché non tutti gli uomini avrebbero forse trovato la forza di rispondere all'invito di Lonefield, non se questi, anni prima, avesse minato e poi interrotto le loro preziosissime ricerche; ammetto tuttavia di aver sospettato fin da subito che ci fosse qualcosa dietro, e che non necessariamente si trattasse di intenti maligni quanto piuttosto di qualcosa da mantenere segreto. 
Come sempre, la dovizia di particolari con cui dissemini la storia mi ha stupito molto positivamente: il linguaggio non è troppo alto ma molto ricercato, uno stile che ben si adatta a ciò che vuoi raccontare, così come all'atmosfera e alla tematica - che non è ancora emersa del tutto - che hai adottato. Utilizzi descrizioni molto precise ed evocative, dialoghi mai scontati e molto ben costruiti, così come le personalità dei personaggi che, seppure ancora abbozzati in quanto la storia si deve ancora, in un certo senso, avviare, sono già caratterizzati a loro modo, ognuno con le proprie peculiarità e i propri difetti. Anche questo capitolo mi ha lasciato con una mezza sensazione sgradevole, di inquietudine, e niente affatto perché sia scritto male, ma perché la conclusione ha fatto in me sorgere la domanda: A quale razza di pericolo va incontro Harvey, se persino un uomo come Lonefield è disposto a mettere da parte il suo orgoglio per avvalersi del suo aiuto? E ancora, che collegamento c'è tra i morti che camminano di cui parla il conte e tra ciò che è accaduto nel primo capitolo? 
Spero vivamente che tu abbia intenzione di continuare questa storia. Come sempre ti faccio i miei complimenti, e alla prossima :)
Athenryl 

Recensore Veterano
24/07/14, ore 15:37

Recensione premio in quanto 1^ classificato al Contest "L'antieroe".
Che dire? Un inizio irrimediabilmente carico di suspance e di angoscia che mi hai coinvolto dalla prima riga. Non sappiamo nulla di Eric Chapman nè del perché egli si trovi lì - e soprattutto dove sia effettivamente questo lì -, non sappiamo nulla dei suoi trascorsi e nonostante questo, nonostante il dovuto distacco che il narratore esterno e onnisciente crea inesorabilmente, sei stato capace di calarmi direttamente nel cuore della scena, dell'azione. Ogni immagine è vivida e ben delineata, ogni emozione vibrante e intensa: ho toccato con mano la confusione iniziale e nebulosa di Eric Chapman, la scarica di adrenalina che improvvisamente gli fa ben aprire gli occhi su quello che gli sta accadendo - o che gli sta per accadere -, il cieco terrore che s'impossessa di lui nel momento in cui vede quelle tremende teste umane.
Nonostante l'incipit e in generale la trama non siano di per sé particolarmente originali, hai saputo a tuo modo dipingerle con uno spiazzante realismo, con uno stile che ho trovato incisivo e molto pulito, privo di imperfezioni, un ritmo incalzante e una buona grammatica. 
La lunghezza è quanto basta, nè troppo breve nè troppo lungo, abbastanza per lasciare il lettore con il cuore in gola e l'insaziabile desiderio di sapere chi si celi dietro quell'efferato omicida, chi sia Eric Chapman e come si sia trovato in quelle circostanze: ma, come in ogni racconto dell'orrore, immagino siano cose che si sapranno molto più avanti. Hai saputo ben dosare le descrizioni con l'introspettività, pur mantenendoti, come ho già ribadito, in una certa posizione di distacco: come capitolo è ben equilibrato e pensato, l'ho trovato piacevole nella lettura e molto scorrevole. 
Vado avanti! 

Recensore Junior
07/05/13, ore 20:54

Molto interessante anche questo lavoro. Le descrizioni sono accurate ed evocative, e il personaggio di Leyton è presentato in maniera molto credibile. Mi è piaciuto il modo in cui hai delineato il suo rapporto col conte: in poche parole sei riuscito a rendere i due personaggi decisamente vivaci e inquadrati l'uno rispetto all'altro. Ma immagino che tutto possa cambiare.. Non ho potuto fare a meno di notare che l'ultimo aggiornamento risale a diverso tempo fa. Qualche possibiltà che la storia vada avanti?

Recensore Junior
06/05/13, ore 21:57

Evidentemente sai come fare una partenza avvincente! Mi piace moto l'horror, e trovo il tuo stile rapido e incisivo, adatto a descrivere momenti di tensione sia dal punto di vista dei tuoi personaggi, sia dal punto di vista del narratore esterno. Ti segnalo solo un errore di battitura: "...più rauca al solito...”, invece di "del solito". Aggiungo un'altra cosa, ma questo è solo un parere personale: "nonostante le braccia e le gambe disposte come se dovesse esser crocifisso da un momento all’altro, toccassero i bordi.", questa frase è inserita in un periodo decisamente lungo, se confrontato con gli altri che compongono la storia. Magari è un effetto voluto, ma a me sembra che spezzi il ritmo, rischiando di esporre il lettore a un inciampo sul piano logico, col rischio di perdere il filo e magari dover rileggere la frase. Proverei a trovare un'altra soluzione, magari mettendo subito in chiaro in che posizione si trova il povero Eric (senza dire che sembra crocifisso, basterebbe dire che le corde tendono tirate le braccia lontane dal corpo e le gambe unite: in questo modo sarebbe salva la scena dove Eric, assieme al lettore, intuisce che la posizione è simile a quella della croce). Ma è solo un parere. In ogni caso, l'inizio mi sembra brillante!

Nuovo recensore
12/02/13, ore 21:01

RECENSIONE PREMIO ORIGINAL CONCORSI
Vinta al contest "L'Acqua e… l'Asino"
Recensore: Mitsutsuki

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 7 / 10
A livello grammaticale ci sono un paio di imprecisioni e la costruzione di alcune frasi mi ha lasciato perplessa. Non perché fossero sbagliate, ma perché risultano un po' difficili da seguire rispetto alla generalità del testo.

Per esempio, quando scrivi: "[…] potesse starci sopra senza che mani e piedi, nonostante le braccia e le gambe disposte come se dovesse esser crocifisso da un momento all’altro, toccassero i bordi", l'inciso lo lascerei per ultimo (scrivendo quindi "potesse starci sopra senza che mani e piedi toccassero i bordi, nonostante le braccia e le gambe fossero disposte come se dovesse esser crocifisso da un momento all’altro").

In un altro passaggio, "Non potendo muoversi, per vedere l’estraneo dovette attendere che entrasse nel cono di luce […]" credo starebbe meglio un "avrebbe dovuto attendere", più che altro perché più avanti scrivi come la figura non abbia alcuna intenzione di avvicinarsi e solo alla fine accende le candele e si rende visibile (senza per questo entrare nel cono di luce).

Sviluppo della trama: 10 / 10
La trama si sviluppa davvero molto bene: il lettore è coinvolto dall'inizio verso la fine, complimenti!

Caratterizzazione dei personaggi: 8,5 / 10
Benché non venga detto molto dei personaggi a livello caratteriale (in particolare dell'estraneo), posso dire di aver apprezzato molto come hai fatto reagire Eric alla presa di coscienza di ciò che stava per avvenire. L'ho trovato molto umano e credibile.

Espressività: 8 / 10
Espressività molto buona, anche senza l'uso di termini ricercati. Interessante come sia stato sottolineato come il protagonista avrebbe notato determinate cose se solo non fosse stato attanagliato dalla paura di ciò che stava per accadere.

Originalità: 8 / 10
Non mi sento di valutare troppo pesantemente questo parametro, considerando che mi sono limitata alla lettura di un unico capitolo. Come inizio non c'è male, ci sono buoni spunti per uno sviluppo originale del racconto. Il finale aperto è classico (e, in un certo senso, "dovuto" per un racconto di questo genere), anche se mi aspettavo che Eric venisse decapitato subito.

Valutazione finale: 41,5 / 50
Considerando che la storia è ancora in corso e che mi hai dato la possibile di recensire un capitolo a mia scelta, ho scelto il primo dato che da come è impostato è una sorta di prologo quasi auto-conclusivo.

Nuovo recensore
28/11/12, ore 09:18

Ciao, complimenti (ancora). Ho letto tutti e tre i capitoli e adesso che il terzo è finito sul più bello ho quasi voglia di ammazzarti. Non puoi fare questo a noi lettori!!! A quando il prossimo capitolo?
Solo una curiosità: l'ambientazione inglese nasce per caso o c'è un autore o un libro che ti hanno ispirato in modo particolare? Te lo chiedo perchè amo molto Conan Doyle e il tuo stile è davvero rievocativo. Tanto di cappello!!

Recensore Junior
19/08/12, ore 18:24

Ehilà! ;D
Be', accidenti! E' un inizio interessante per una storia dell'orrore, quindi stai pur certa che darò un'occhiata anche ai capitoli successivi. ;D
Mi piace il personaggio di Eric: è codardo e spavaldo allo stesso tempo, una controversia fatta a persona. Non vedo l'ora di vedere come lo approfondirai, più avanti. Mi piace anche l'ambientazione e, naturalmente, lo stile: scrivi proprio bene e non hai fatto neanche un errore, il che è pressoché un miracolo su EFP. Complimenti, insomma! Sei una boccata d'aria fresca in questa sezione. XD
Un consiglio: fossi in te, cambierei il rating della storia da verde a giallo, e inserirei l'avvertimento "Non per stomaci delicati", perché c'è un po' di splatter e non tutti potrebbero gradire non esserne informati (io non sono fra quelli, ma non si sa mai.) ;)
A presto! :D
Vivian

Nuovo recensore
06/08/12, ore 00:51

La prima metà (finché non compaiono le teste, per intenderci) mi ricorda la trama di un racconto di E.A. Poe. E' scritto bene, come lingua. Non che io mi ritenga un premio nobel alla letteratura, eh. Si legge in modo scorrevole. L'unica cosa, secondo me, è che il tono del narratore è un po' distaccato. Come se ti parlasse della spesa che ha fatto stamattina, mi spiego? Magari è fatto apposta, ci sta anche. Non so, io butto lì quello che mi viene in mente come lettore, perché non ho la minima idea di come si recensisca una storia. Neutra, magari leggerò i prossimi capitoli.