Ultimamente bazzico nuovamente fra le Mello/Near, e oggi ho trovato la tua.
Io credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro con l'IC. Ammetto di preferire anch'io un Mello oppresso dal suo complesso di inferiorità nei confronti di Near, ma ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai saputo gestire il suo essere beffardo e la sua freddezza. Anche Near è ben caratterizzato, anche se in questa occasione abbiamo avuto modo di vederlo magari un po' più incerto del solito: non essendosi mai trovato in circostanze simili con Mello, mi pare ovvio che un minimo della sua sicurezza se ne sia andato.
A fine lettura, ho sentito come un senso di freddo dentro. Forse perché mi aspettavo che Near facesse qualcosa per impedire a Mello di andarsene, o perché speravo che l'altro dimostrasse più interesse. Con questo non voglio dire che tu abbia sbagliato, anzi! E' stato giusto così, altrimenti non credo che la storia mi avrebbe fatto lo stesso effetto; saprebbe un po' da 'già visto'. E' la mia smania di vederli sempre a contatto che durante la lettura mi faceva pensare: "Cacchio, fai qualcosa!". Credo che il freddo che ho sentito io alla fine sia lo stesso che ha sentito Near, per la prima volta un po' confuso e sospeso. Mi è piaciuto vederlo così, lo ammetto. Per una volta anche lui non ha solo certezze.
Per concludere, ti faccio i complimenti non solo per la storia ma anche per il tuo stile. E' stato davvero un piacere leggere una storia ben scritta come la tua. Volevi trasmettere delle emozioni... Beh, io le ho sentite.
Spero davvero che scriverai altro su Mello e Near. Io lo leggerò sicuramente.
A presto!

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D‘accordo immagino che sia un po' tardi per recensire, ma volevo rileggere la storia per bene in modo da captare ogni dettaglio. Stavolta hai ragione, ci troviamo di fronte ad un Mello diverso dal solito. É trionfante, sprezzante e non é assalito dal suo complesso di inferiorità. Le sue movenze, i gesti delineano un profilo diverso dal soldito: gode nel vedere Near su quel pavimento, inerme e per la prima volta incapace di ferirlo. Mello risponde prontamente alle sue provocazioni lasciando l‘amaro in bocca all' albino. Il gesto di Mello che butta la giacca addosso a Near sancisce la vittoria del biondo. É una shot alquanto originale, perché per unavolta Near prova l‘impotenza che nel suo caso é voluta, questo è ovvio. Solo tu potevi scrivere una fic simile. Stupenda!!!!! *.* Io adoro le tue MelloxNear, sono travolgenti ed emozionanti degne di te!! Direi che. a parte il commento generale non ho altro da aggiungere! Sono senza fiato davvero!! Riconosco la tua immensa. bravura! Sono estrerefatta nn ho altro da aggiungere!! Solo una richiesta :postane un' altra. ti preeeeeegooooo!!!!!

Ok, calma calma...solitamente le tue shot sono più d'introspezione che d'azione, eppure qui mi hai piacevolmente sorpreso e, lo ammetto, sconvolto.
Nessun riferimento esplicito a quello che sta accadendo, nessun gesto netto, tutto è labile, morbido come velluto nero. E lo trovo disarmante ed ineccepibile. In fondo è di Near che stiamo parlando, dannazione, di quella che immagino sia la sua prima -brutale ma non orribile- volta.
E di Mello, che cerca di fare il duro, quando si concederebbe un'altra carezza in più, chissà magari più d'una. Ancora una volta c'è una terza figura sullo sfondo: l'orgoglio.
L'orgoglio di entrambi, che secca le lingue, che brucia e cuce le labbra. Truce e cocente orgoglio, permea le carezze, i morsi, ed i silenzi.
Persino il buio è pieno d'orgoglio, quello di non mostrare la realtà.
Un altra perla, credo la migliore. Va tra i preferiti, ovviamente e...
Sai cosa l'ha resa magnifica? -Oltre al tuo talento, ovviamente-, leggerla ascoltando "Cin Cin" dei Baustelle. Come quando si mangia una portata degna d'un Re, e la si accompagna con un ottimo vino.
Ok, sto delirando...vado a cucinare, vah!
A presto, M.

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