Recensioni per
Yu-gi-oh GODS-INFINITY LOVE
di NinaBlueOceanAndSky

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
04/03/16, ore 11:53
Cap. 1:

Devo dire che la trama è molto carina e rispecchia il fandom in cui è inserita, ma nonostante tu mi abbia detto che è stata scritta tempo fa, non posso nons egnalarti degli errori.
Hai saltato diversi accenti come in più e hai scritto la d di dio e dea con la lettera maiuscola ma se loro qui sono intese con il fulcro di divinità devono essere proprio con la D grande. Hanno parvenza divina e dunque devi farla vedere. Inoltre hai scritto anche il nome del monod con t piccola mentre pensi alla Terra e alle volte in cui viene scritta a parvenza di pianeta - lo stesso vale per gli altri - la prima lettera è maiuscola. Inoltre hai saltato degli spazi tra la punteggiature - tipo virgole - e le parole che la precedono. La trama è buona davvero ma cos credo che in molti si fermino alle apparenze senza carpire bene ciò che vuoi dire...

Recensore Veterano
29/08/12, ore 18:51
Cap. 1:

che carina *-* ti prego continua sn curiosissima a ptesto un bacione ;)

Recensore Master
27/08/12, ore 21:13
Cap. 1:

Yoh.
Dunque, su questa fanfiction c'è tanto da dire. Davvero tanto. Dovrò articolare la recensione per punti, altrimenti credo che avrò difficoltà io stessa a inserirci tutto ciò che dovrei; mi sforzerò, comunque, di toccare almeno tutti i punti salienti.

1. Il peggior difetto di questa storia è tutto lo scomparimento Stile, Grammatica, Lessico e Ortografia. Ci sono errori di grammatica gravissimi: la metà dei verbi al futuro semplice come "faranno" o "decideranno" hanno assunto l'accento alla fine, dove decisamente NON ci vuole, e questo è capitato anche con altri tempi verbali, che si ritrovano accentati senza motivo (Tra l'altro, immaginare una persona che dice "Farannò, sarannò, deciderannò" è piuttosto ridicolo, scusate. X°); il 99% degli apostrofi sono stati soppressi (del tipo, "Dell'iris" si scrive con l'apostrofo. Dato che "iris" inizia per vocale, giustamente... E questo è un esempio, ma ce ne saranno altri venti. E, sì, è un errore grave. E comunque, in quel punto ci sarebbe stato meglio un plurale, e quindi "deGLI iris"); mancano varie doppie in giro (Come nel "poggiandogli", dove tu hai messo una G sola. Ribadisco, sto prendendo UN esempio solo per ogni tipologia di errore. Se li elencassi tutti, faremmo notte.); svariate parole sono proprio scritte in maniera errata ("giù" ha l'accento sulla U; "piuttosto" si scrive tutto attaccato e con due T. No, seriamente, cosa dovrebbe essere "piu tosto"? A parte che anche "più" ha l'accento sulla U.); ci sono errori di battitura più o meno ovunque ("the calssico" nel 5° capitolo, oppure un "DIKEMNTICATI" non ricordo - appunto. - dove. Tra parentesi, si scrive "tè".); le virgole sono messe sostanzialmente a caso, fra soggetto e verbo, in giro, dove capita; le maiuscole ci vanno SEMPRE dopo un punto fermo, esclamativo o di domanda e nei nomi propri, mentre qui sono quasi tutte misteriosamente scomparse (Assurdamente, ci sono nomi per metà scritti con la maiuscola e per metà no, come Yami che, quando si presenta, ha il nome in maiuscolo e il cognome in minuscolo!). Una carrellata di cose onnipresenti: il sì affermativo ha l'accento sulla I. I puntini di sospensione vanno sempre in gruppi di tre, e bisogna utilizzarli senza esagerare, evitando accuratamente (come invece tu qui hai fatto in abbondanza) di utilizzarli al posto della restante punteggiatura. Dico io, ci sono virgole, punto e virgola, due punti, punti fermi, DI TUTTO: perché utilizzare 'sti benedetti puntini di sospensione ovunque, tranne dove servono? Poi, "po'" ha l'apostrofo (di solito la gente sbaglia e mette l'accento; qui vedo un inedito "Po" liscio. Peccato che il "Po" sia un fiume.). Se si dice "né questo, né quello" l'accento si mette così, stesso discorso per "perché". (Che è diverso dal fratellino, errato, "perchè".). Durante la narrazione o un dialogo, le cifre vanno scritte in lettere e non in numero. Sono cose che ripeto sempre, e nemmeno mi stancherò di ripetere.
Altri errori abbastanza gravi riguardanti la grammatica: uno è l'utilizzo di parole a sproposito ("compiti assegnati", non assolti; se li hai "assolti", che comunque non si dice relazionato ai compiti, vuol dire che li hai già fatti... ed è un po' difficile tu li stia facendo, dunque.) o questo il celeberrimo "esso/essa" al posto di "lui/lei". Ebbene, dire "esso/a" è un'espressione alquanto "grezza", a livello stilistico, oltre al fatto che, in italiano, sarebbe più adatto per indicare le cose inanimate o simili (Quindi l'unica volta in cui avresti potuto metterlo era in una delle frasi riferite alla "Terra" - che non è inanimata per carità, ma a livello grammaticale non è una persona X° -... ed è stato l'unico punto dove c'era "ella". Ma cosa...?). In seguito, il saltare da un PoV all'altro - se prima stai parlando di cosa pensa Nina e dopo dici cosa ne pensa Kaon, be', quello è un salto di Pov. - e il saltare pure dal tempo passato al tempo presente addirittura nella stessa frase, neanche nel corso della narrazione. Prendiamo una sola frase come esempio:

la ragazza si accorse che la sua padrona aveva lo sguardo triste,l ancella dai capelli blu gli va incontro appoggiandole le mani sulle spalle e le disse,spingendola lentamente verso l enorme salone davanti al camino acceso

Prima di tutto, manca la maiuscola all'inizio della frase. Sarebbe meglio dire "UNO sguardo", ma quello non è propriamente un errore. Dopo i segni di interpunzione ci va lo spazio. "L'ancella" vuole l'apostrofo (uno dei tanti Apostrofi Fuggiaschi.). Le va incontro, non gli; gli è maschile, e Nina mi pare femminuccia. (Ma dopo due secondi dici "appoggiandoLE", dunque...? Errore di battitura o cos'altro?). "L'enorme", ugualmente, vuole l'apostrofo. E' OVVIO, c'è la vocale all'inizio. Poi, la sta spingendo verso il salone (e quindi sono ancora in corridoio) O verso il camino? Semmai, avrebbe dovuto dire che la stava spingendo verso il grande salone dove aveva da poco acceso il fuoco nel camino, o qualcosa del genere.
Un totale di sei errori per una sola frase. E OGNI frase è così.

Dopodiché, lo stile (se possiamo parlare di stile in questo caso...) è alquanto superficiale e poco curato. Si sofferma pochissimo sulle cose, le descrizioni sono ridotte all'osso e, a causa della grammatica opinabile di molte frasi, perfino di difficile comprensione. Per il resto, le azioni si limitano ad essere meccaniche, un elenco buttato lì così senza approfondimento. Questo solo per le azioni. Gli stati d'animo dei personaggi, non ne parliamo. Mi pare ovvio che uno stile così scarno ed esangue non possa trattare seriamente dei sentimenti dei personaggi in esame. Ma dei personaggi parleremo dopo.
Ah, già: anche nel titolo è presente un errore. Dèi (che si scrive così e non "deii" come fai tu), in inglese, si dice "Gods". Scritto così vuol dire "beni".
Lo "stile copione teatrale" è piuttosto svilente e sottrae ancora più cose a questo scritto già sottile di suo.
In più, un appunto riguardo "l'adattamento": i personaggi sono in Giappone. Bene. La scuola ha un nome giapponese. Bene. ... Poi abbiamo "Nina" e "Joey". Punto primo, Nina non è decisamente un nome giapponese, quindi in una location giapponese stona alquanto. Secondo, "Joey" dispone del suo nome originale, Katsuya Jonouchi. Visto che un nome americano, per l'appunto, non sta a farci niente lo stesso, perché non rifarsi al più corretto in ogni caso Jono...? Per concludere, aggiungere "Sun" e "Moon" ai nomi dei due protagonisti rispettivamente divinità del sole e della luna è una cosa banalissima e pure infantile. (Poi, perché in inglese...?) I "nomi parlanti" andrebbero sempre evitati, se non studiati con la massima cura o semplici soprannomi.

2. Lo scomparto "Trama" è ugualmente malmesso e traballante. In primo luogo, la trama non ha senso. Per un motivo molto semplice, eh: se Yami e Nina qui sono le divinità vere e proprie e Ra e Tsukiyomi i loro guardiani (Tralasciamo quando sia poco sensato spodestare una divinità effettiva per metterci qualcun altro al suo posto...), le due divinità dovrebbero essere più potenti dei loro guardiani e protettori. Punto. Quindi i guardiani non possono fare quello che vogliono loro: basta che le due divinità si oppongano. Fine del discorso, andate in pace. Quindi tutta questo teatrino tirato su, sostanzialmente, non ha ragion d'essere. IMa anche ammettendo che i due guardiani non diano retta ai padroni (...?), visto che qui i due protagonisti hanno deciso di dire "basta", potevano farlo pure con qualche secolo d'anticipo. Così, giusto per...
Poi, dici che Tsukiyomi è fratello di Amaterasu e che Amaterasu è sorella di Nina. Okay, ma allora Tsukiyomi è fratello anche di Nina e, essendo Nina e Amaterasu due divinità, per logica dovrebbe essere un dio pure lui, e non solo un guardiano. O è stato adottato, il poverino?
Dopo, un altro strafalcione a livello di trama: abbiamo Amaterasu, Tsukiyomi, Susano-o... e Ra. Tre divinità giapponesi e una egizia. Perché? Che senso ha? Dirai "Perché Atemu è egizio". Sì, sì, certo, ma in questa storia lui e Nina si sono reincarnati in continuazione, quindi potrebbe essere di QUALUNQUE posto. E dunque il suo guardiano poteva benissimo essere Apollo, ad esempio. O Elios. Senza neanche allontanarsi troppo dall'Egitto e scomodare divinità del nuovo continente.
Ci fosse stata almeno un'altra divinità egizia tanto quanto, ma così...
Rimane una trama vaga e genericamente insensata; questi due dovrebbero battersi, ma non gli passa mai nemmeno per l'anticamera del cervello di farlo; due moine e già sono tutti coccole e abbracci. In più dicono cose come "No, non mi ricordo di lei/lui, assolutamente! E non ricordo neanche tutte le cinquantamila volte che abbiamo combattuto qui e là..." con tanto di resoconto dettagliato su ali piumose e voli nel cielo infinito (che commenterò dopo). Allora se ne ricordano o no? Perché se dici di no e poi parti a raccontarmi tutte cose che hai appena affermato di NON ricordare...
Per non parlare delle uscite tipo "Ommiddio, Yami è stato rapito!". Nessun problema, preghiamo Amaterasu e risolve tutto lei! Senza che ci sia il minimo problema, senza che nessuno cerchi di opporsi, senza che niente fili storto, in sostanza. Quello si chiama "deus ex machina", ovvero quando qualcuno interviene dall'alto ad aiutare i protagonisti. Questo è stato un DEUS letterale. Tra parentesi, dove stavano combattendo Ra e Tsukiyomi, se "Yami" è riuscito pure a prendere un souvenir per la fidanzata?
- Scherzi a parte, quel pezzo non ha davvero senso alcuno. Prima di tutto, non ho proprio capito perché se le stessero suonando Ra e Tsukiyomi, se era SUSANOO che doveva fare casino. Secondo, Yami viene rapito da due "guardiani di divinità" in guerra e torna senza nemmeno un graffio, tranquillissimo, con pure un ciondolo tirato fuori da non si bene dove. E, se l'aveva preso alla bancarella dietro casa prima di venire rapito, dovrebbe tipo essere spiegata, la cosa. Se invece è un ciondolo magico (visto che sbrilluccica avrebbe senso), andrebbe spiegato lo stesso. Comunque, anche mettendo che abbia un perfetto motivo di esistere e il suo sensatissimo scopo (vedendo il caos che regna qui sovrano ne dubito...) non era decisamente il momento migliore per darglielo.
(Personalmente, io penso fossero andati a prendersi un caffé insieme).
E... beh, nient'altro. Sono nove capitoli, ma visto lo scarsissimo approfondimento, a parte il generico delirio, non c'è molto da dire. Sono le stesse quattro cose che si ripetono.
(In più, la "meccanica" della scena di sesso è stata davvero discretamente patetica. Solito approfondimento zero, versi di dubbia natura riportati fedelmente e personaggi che vengono insieme - quando le possibilità sono piuttosto ridotte... -... il tutto con una velocità spaventosa. Mah.)

3. Una cosa che rende difficile la lettura, molto più degli errori di grammatica pesanti cui accennavo sopra, è la totale e onnipresente banalità di cui è intrisa ogni singola battuta di dialogo. Non c'è una sola frase che non risulti artefatta, patetica, da bacio Perugina, semplicemente troppo surreale per essere pronunciata con spontaneità. Molte persone si imbarazzano perfino a dire un "Ti amo" sincero; quale ragazzo direbbe mai "Oh mia sublime dea dal profumo delicato e intenso degli iris viola" (PS: delicato e intenso sono due aggettivi contrapposti. Se è delicato, non è intenso. O viceversa. Mettiamoci d'accordo.) senza sentirsi un imbecille?
(E personalmente, a sentirmi rivolgere una frase del genere credo riderei fino al giorno dopo.). Sono frasi che estraneano il lettore nella loro artificiosità, oltre a risultare discretamente troppo smielose.

4. I personaggi.
Ora, io ho serie difficoltà a considerare questa una fanfiction. Perché? Nina è (Una Mary Sue) un personaggio originale, Kaon non so se sia di qualche anime/manga che non conosco, dato che è crossover, o se sia un altro personaggio originale; Yami e Jonouchi sono di un OOC estremo, quindi non li considero neanche come personaggi di Yugioh. Per il resto, la fic è AU e non compaiono altri PG o accenni a Yugioh. Quindi, a me pare tanto un racconto originale. Che poi, Yami e Jonouchi, per essere precisi, non sono nemmeno OOC: non sono proprio loro. I due personaggi che qui chiami "Yami" e "Joey" non hanno niente a che vedere con quelli veri; fanno solo da prestavolto a personaggi inventati da TE.
Oltre ad essere... così, Nina è una Mary Sue e un personaggio sostanzialmente inutile; non fa altro che blaterare e... basta. Quando le serve aiuto, prega Amaterasu e fa tutto lei. Ah, bene. Non che "Yami" faccia molto di più, per carità, ma quel paio di volte che capita è lui a prendere l'iniziativa, risultando l'unico personaggio attivo. "Joey" e Kaon si limitano ad essere macchie sullo sfondo, che sono lì tanto per servire il tè o annuire alle parole del capo. Mmh...
Tra parentesi, il personaggio self-insection (quando l'autore si auto-inserisce nella storia) è una delle cose più irritanti di questo mondo. Ora, certo, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma non si può pretendere che a me (è un "me" generico, riferito a qualunque lettore possa imbattersi nella fanfic) fan di Yugioh interessi vedere i miei personaggi preferiti che pomiciano col primo sconosciuto di passaggio. Semplicemente.

5. Gli avvertimenti.
La cosa più ridicola, in tutto ciò, è probabilmente che non hai segnato negli avvertimenti/note né OOC (e, credimi, CI VUOLE) né AU (visto che sono in un universo alternativo, mi parrebbe pure il caso...).
In più, tra i personaggi hai messo solo "Altri personaggi". Uhm, sì, sul non segnare Yami e Jonouchi sarei pure d'accordo, visto che quelli di questa fanfiction agli originali non assomigliano nemmeno lontanamente, quindi si può anche dire che non ci siano; ma la dicitura "Nuovo personaggio" ci andrebbe, dato che ne compaiono.

Naturalmente, ogni singola critica è stata formulata dopo la visione integrale della fanfiction - ovvero, mi sono letta TUTTI i nove capitoli prima di recensire - anche se la recensione è nel primo.
Non credo sia una fanfiction recuperabile, né dal punto di vista dello stile né da quello dei contenuti.
Dopo questa lunghissima critica - che ha sfiancato anche me e ho pure saltato alcune cose di minore importanza - penso di poterti salutare.
Bye!
(Recensione modificata il 27/08/2012 - 09:27 pm)